Escursione Immersi nei Sibillini: anello sublime da Foce

Parchi delle Marche
  1. Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Dati

Data: 4/07/21
Regione e provincia: Marche, Ascoli Piceno
Località di partenza: Foce
Località di arrivo: Foce
Tempo di percorrenza: 10 ore
Chilometri: 26 Km per il Garmin 23 Km per Wikiloc
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Lunghezza, dislivello, esposizione
Periodo consigliato: Estate
Segnaletica: parzialmente presente, fatti 3 fuori traccia di cui due involontari
Dislivello in salita: 1908
Dislivello in discesa: 1880
Quota massima: 2448 s.l.m.
Accesso stradale:
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]

https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/grande-anello-da-foce-monti-sibillini-77545568

Descrizione

Foce - Svolte - Laghi di Pilato - Rifugio Zilioli - Creste del Redentore - Forca Viola - Fonte delle Fate - Sasso di Palazzo Borghese - Canalino - Foce


A volte si parte con un'idea e si finisce per lasciarsi trasportare dalla voglia, dagli eventi, dalla giornata, dagli spiriti di Pizzo del Diavolo.
Storia di una normale escursione ai laghi di Pilato che si è trasformata in un anello tanto impegnativo quanto maestoso: un'escursione sublime, di quelle che ti segnano.
Partiamo da Foce (eh sì, stavolta sono accompagnato come raramente mi capita) con l'intenzione di visitare i laghi di Pilato per poi rientrare o, al limite, proseguire per il Palazzo Borghese.
L'ascesa è strepitosa e sempre guidata dal Pizzo del Diavolo che sembra un totem in grado di attirare il visitatore fino ai suoi piedi. In questo sublime andare si attraversano valli, faggete, spaccature nella roccia per le famose "svolte" fino a sbucare su una vallone in quota sorvegliato da giganti e dominato da pratoni fioriti dove, tra un saliscendi e l'altro si apre uno degli scenari più straordinari che le nostre scarpe abbiano mai calcato. Pareti di ghiaioni si elevano al cielo trasformandosi in un anfiteatro di pareti di roccia nuda che custodiscono due piccoli specchi di blu profondo tanto solitari quanto effimeri che oggi hanno deciso di farsi ammirare. Rimasti ammaliati per un po' dalla magia di questo luogo potremmo già chiuderla qui e rientrare, cosa chiedere di più? Invece quella traccia obliqua che sale per lo Zilioli è troppo attraente per lasciarla inesplorata e in più vogliamo vedere com'è il rifugio nuovo e poi i laghi dall'alto sono uno spettacolo imperdibile. L'arrivo al rifugio potrebbe già appagarci, in fondo ci aspettano altri 10 km per rientrare ma perché non ripercorrere anche la già nota cresta del Redentore? Ed è così che ci ritroviamo a volare tra i laghi e la piana fiorita di Castelluccio, un passo dopo l'altro accompagnati dal vento e da una bellezza incommensurabile. L'approdo a Forca Viola è un dilemma: riscendere o proseguire verso Argentella e Sasso di Palazzo Borghese? Ci rendiamo conto che riscendere al lago significa fare una diagonale lunghissima su ghiaione in direzione opposta a Foce così decidiamo di avventurarci nell'ignoto e rientrare dal Sasso. La Fonte delle Fate è un aiuto preziosissimo dato che l'acqua scarseggia, inizio ad essere preoccupato perché sto chiedendo veramente tanto alla mia compagna di escursione (normalmente in questi giri folli mi avventuro da solo) e il nostro passo è lento, troppo, però siamo in forma fisica perfetta quindi si continua. In più dalla fonte in poi, dopo diverso tempo in totale solitudine, proseguiamo insieme ad altri due ragazzi che stanno tentando questo insolito anello. La vista del Sasso è liberatoria e, a testimonianza dell'ottimo stato d'animo, decido anche di scalarlo. L'obiettivo ora è il canalino che riporta a Foce perché fare lo Zappacenere significherebbe allungare il giro oltremisura, tuttavia manchiamo l'attacco del sentiero e ci ritroviamo a scendere in verticale lungo un pendio erboso molto difficile con il morale che va a terra e il tempo che passa inesorabile: sono quasi le 18 e siamo ancora a quasi 2000 metri di quota ma, fortunatamente, troviamo l'imbocco e iniziamo la ripida e faticosa discesa.
Alle 19.30 siamo all'auto, 10 ore dopo la nostra partenza, esausti mentalmente e con quasi 2000 metri di dislivello positivo e negativo sulle gambe.
Una sensazione totalizzante pervade l'animo, una sensazione che riesco a provare solo dopo le grandi escursioni in ambienti sublimi e solitari. I Sibillini ti restano dentro e non se ne vanno più.
 

Allegati

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Complimenti, anello bellissimo. Quest'anno lago di Pilato e fioritura, l'anno prossimo se anticipi puoi fare risveglio del lago di Pilato e laghetto di Palazzo Borghese, se le condizioni lo permetteranno. Ancora complimenti.
 
Grandiosa escursione Alessandro.
Conosco bene quell'area e ho fatto tutti i sentieri di questo anello, ma un giro così non l'ho mai fatto: hai tirato fuori veramente un bella escursione (l'avrei completata con la breve deviazione alla vetta del Pizzo del Diavolo, ma sono dettagli).
Sai se è sempre consentito il campeggio a Foce nei pressi del fiume?
 
Grandiosa escursione Alessandro.
Conosco bene quell'area e ho fatto tutti i sentieri di questo anello, ma un giro così non l'ho mai fatto: hai tirato fuori veramente un bella escursione (l'avrei completata con la breve deviazione alla vetta del Pizzo del Diavolo, ma sono dettagli).
Sai se è sempre consentito il campeggio a Foce nei pressi del fiume?

Sì è un anello davvero completo, sono montagne straordinarie.
Sul Pizzo siamo saliti lo scorso anno e stavolta, visti i tempi stretti, abbiamo preferito risparmiare qualche minuto.
Riguardo il campeggio a Foce non ho idea se sia ancora consentito o meno.
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Complimenti, anello bellissimo. Quest'anno lago di Pilato e fioritura, l'anno prossimo se anticipi puoi fare risveglio del lago di Pilato e laghetto di Palazzo Borghese, se le condizioni lo permetteranno. Ancora complimenti.

Eh sì, sapevo che il laghetto effimero di Sasso Borghese purtroppo l'avremmo trovato asciutto. I Sibillini devo ancora girarli parecchio, mi mancano un sacco di parti del massiccio. Mi ispirano tantissimo quelle vette aguzze che si vedono dalla strada tra San Casciano e Amandola, dovrebbero essere Pizzo di Berro, dei Tre Vescovi e compagnia.
 
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Gran bella escursione in un luogo magico.
Complimenti.
In futuro se deciderai di fare altre escursioni in queste montagne ti consiglierei una delle delle più belle in assoluto(almeno per me):M.Porche,C.ma Vallelunga,M.Sibilla.
E' una cresta bellissima,poi dal M.Sibilla si gode il più bel panorama su tutta la catena dei Monti Sibillini.
 
Gran bella escursione in un luogo magico.
Complimenti.
In futuro se deciderai di fare altre escursioni in queste montagne ti consiglierei una delle delle più belle in assoluto(almeno per me):M.Porche,C.ma Vallelunga,M.Sibilla.
E' una cresta bellissima,poi dal M.Sibilla si gode il più bel panorama su tutta la catena dei Monti Sibillini.

Deciderò senz'altro di tornare, sono posti che fin dallo scorso anno mi sono proprio rimasti nel cuore. La voglia di esplorare è ancora è tantissima quindi grazie per il suggerimento che coglierò senz'altro.
 
Bel giro, complimenti :si:

Con l'occasione ho anche adocchiato alcuni passaggi del GAS che in futuro volevo tentare (ti avevo chiesto info qualche tempo fa). Deve essere stupendo raggiungere quei borghi meravigliosi a piedi però la tappa per Castelluccio che passa per Forca di Presta è veramente un devasto di asfalto come mi avevi preannunciato.
 
Purtroppo si prima di forca di Presta c'è da fare parecchio asfalto. Però, ti giro un sito che mi ha indicato @Manzino dove parlano del sentiero dei mietitori (che era il tratto originale del GAS) dopo il terremoto. Purtroppo io non lo ho più percorso quel tratto dopo il sisma quindi non so dirti quanti siano i tratti franati.

Bellissimo il lago di Pilato non enorme ma comunque top, mannaggia che quando sono andato io era tutto gelato :azz:
Sei riuscito a vedere il chirocefalo?

Ecco il link: https://www.arquatapotest.it/sentiero-dei-mietitori-forca-di-presta-passo-del-galluccio/
 
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Purtroppo si prima di forca di Presta c'è da fare parecchio asfalto. Però, ti giro un sito che mi ha indicato @Manzino dove parlano del sentiero dei mietitori (che era il tratto originale del GAS) dopo il terremoto. Purtroppo io non lo ho più percorso quel tratto dopo il sisma quindi non so dirti quanti siano i tratti franati.

Bellissimo il lago di Pilato non enorme ma comunque top, mannaggia che quando sono andato io era tutto gelato :azz:
Sei riuscito a vedere il chirocefalo?

Ecco il link: https://www.arquatapotest.it/sentiero-dei-mietitori-forca-di-presta-passo-del-galluccio/

Grazie! Che io sappia è ancora ufficialmente chiuso però.
Purtroppo non sono riuscito e non ci ho nemmeno provato più di tanto: il lago era affollato (non troppo ma un bel po') e dopo aver fatto qualche foto mi sono allontanato per evitare di arrecare troppo disturbo.
 
Splendido: Lago di Pilato e Cresta del Redentore; due dei luoghi più belli dei Sibillini.
Su quello infide balze che risalgono allo Zilioli tre anni fa ci è morto un escursionista. Il problema è che non c'è nessun avviso che ti troverai ad affrontarle e ogni anno da Forca di Presta arrivano a migliaia, con ogni tipo di calzature.
 
Con l'occasione ho anche adocchiato alcuni passaggi del GAS che in futuro volevo tentare (ti avevo chiesto info qualche tempo fa). Deve essere stupendo raggiungere quei borghi meravigliosi a piedi però la tappa per Castelluccio che passa per Forca di Presta è veramente un devasto di asfalto come mi avevi preannunciato.
Perché asfalto? Quale pezzo sarebbe? Nessuna polemica eh... per capire
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Non avevo finito di leggere gli altri messaggi... scusami. I ragazzi di ArquataPotest puoi anche contattarli, sono sempre disponibili. Puoi anche contattare il rifugio Mezzi Litri, gestito dalla associazione Monte Vector, rifugio che si trova presso Forca di Presta verso Montegallo, se non sbaglio proprio sul sentiero dei mietitori...
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Splendido: Lago di Pilato e Cresta del Redentore; due dei luoghi più belli dei Sibillini.
Su quello infide balze che risalgono allo Zilioli tre anni fa ci è morto un escursionista. Il problema è che non c'è nessun avviso che ti troverai ad affrontarle e ogni anno da Forca di Presta arrivano a migliaia, con ogni tipo di calzature.
Da un paio d'anni scendendo ai laghi c'è un cartello che consiglia di proseguire solo ad "escursionisti esperti" prima delle Roccette...
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Tra l'altro una decina di giorni fa è caduta un'altra persona ed è dovuto intervenire l'elisoccorso, per fortuna senza tragiche conseguenze...
 
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Perché asfalto? Quale pezzo sarebbe? Nessuna polemica eh... per capire
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Non avevo finito di leggere gli altri messaggi... scusami. I ragazzi di ArquataPotest puoi anche contattarli, sono sempre disponibili. Puoi anche contattare il rifugio Mezzi Litri, gestito dalla associazione Monte Vector, rifugio che si trova presso Forca di Presta verso Montegallo, se non sbaglio proprio sul sentiero dei mietitori...

Mi riferisco alla tappa che arriva a Castelluccio e che, essendo chiuso il sentiero dei mietitori, fa ad occhio e croce 10-15 km di asfalto via Forca di Presta. Andando sul posto ho proprio individuato la segnaletica ufficiale del GAS in quel tratto.
Grazie per la dritta, se dovessi fare l'anello proverò a capire qualcosa di più.
 
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