in kayak da mare come si misurano le distanze?

Due sono gli argomenti di discussione che dividono -come succedeva tra Guelfi e Ghibellini- in due fazioni chi pratica kayak da mare:
il primo è la pagaia groenlandese: C'è chi la ama alla follia e chi la trova una follia;

Il secondo pomo della discordia può sembrare ridicolo ad uno che non è avvezzo a queste attività ma è l'unità di misura delle distanze da utilizzare. E' un argomento ricorrente tanto nei bar dopo una pagaiata al mare quanto nelle community on-line.

C'è chi sostiene che bisogna utilizzare il miglio nautico perchè è l'unità di misura condivisa con tutto il resto del traffico marino commerciale e non sia a motore che a vela, ed anche perchè a tale misura fanno riferimento le carte nautiche, i portolani e chiunque si metta a parlare di navigazioni in mare. Insomma, gli uomini di mare ragionano in miglia nautiche e nodi.

Dall'altro lato c'è chi preferisce usare il chilometro perchè più familiare, più comodo e perchè non sempre si utilizza una vera e propria carta nautica.

Come dicevo, oltre alle discussioni ai briefing ed ai corsi molti hanno scritto la loro opinione on line nei vari gruppi e forum. Ho deciso di esprimere anche io un parere, argomentandolo a dovere in questo articolo:
https://marconolby.altervista.org/sulle-unita-di-misura-in-kayak-da-mare/

Certo, ovviamente chi magari è agli inizi oppure ha un approccio meno tecnico troverà tutti questi discorsi esagerati e ridicoli... ma se si vuole iniziare a prendere seriamente il kayak da mare ed inserirsi nell'ambiente e buona cosa iniziare subito con un approccio condiviso.
 
Ho letto l'articolo ed è un problema che effettivamente non mi sono mai posto.
Come per quando andavo in mtb senza nessun sistema elettronico sopra, anche in kk mi faccio bastare un piccolo eco per profondità e temperatura dell'acqua, ma senza GPS.
Per il resto mi oriento guardando la costa.
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