Trekking In tenda sul Gran Sasso 3/4 notti

Dal Corvo all'Albergo (acqua al bar o dai cessi Sebach!) è lunga davvero e senza acqua, meglio telefonare ad Intermesoli e chiedere se al Rifugio del Monte c'è acqua.
Tra l'altro è bellissimo sia il posto che il rifugio: scendi dal Corvo per la Valle del Crivellaro e ci sei.
Direi 2 ore circa.
Poi da li, puoi fare il Colle dell'Asino (non perdere la Conca del Sambuco, rarissimo nevaio), le Cascate del Rio Arno (fai rifornimento di acqua) e sali a Campo Imperatore...
Non scherzare con l'acqua, io è già la seconda volta che torno mangiando la neve...
Parlo di 12-14 ore di cammino, comunque
 
Dal Corvo all'Albergo (acqua al bar o dai cessi Sebach!) è lunga davvero e senza acqua, meglio telefonare ad Intermesoli e chiedere se al Rifugio del Monte c'è acqua.
Tra l'altro è bellissimo sia il posto che il rifugio: scendi dal Corvo per la Valle del Crivellaro e ci sei.
Direi 2 ore circa.
Poi da li, puoi fare il Colle dell'Asino (non perdere la Conca del Sambuco, rarissimo nevaio), le Cascate del Rio Arno (fai rifornimento di acqua) e sali a Campo Imperatore...
Non scherzare con l'acqua, io è già la seconda volta che torno mangiando la neve...
Parlo di 12-14 ore di cammino, comunque
Ok grazie mille veramente! La discesa del monte corvo per la Valle del Crivellaro ha difficoltà particolari? Non la vedo segnata sulla mappa CAI. Dormire invece in Val Maone e andare poi da lì sull‘Intermesoli?
 
Dormi al Rifugio del Monte (se ce acqua) poi fai Colle dell'Asino e sali sulla Vetta Settentrionale dell'Intermesoli.
Via abbastanza impegnativa in quanto esposta, scarpe adatte e molta molta cautela, con uno zaino impegnativo come sarà il tuo...
Non è una passeggiata, EE+/F diversi passaggi di I e II grado, anche nella discesa a Sella dei Grilli!
Sono decisamente contrario al trekking che si trasforma in alpinismo.
 
Dormi al Rifugio del Monte (se ce acqua) poi fai Colle dell'Asino e sali sulla Vetta Settentrionale dell'Intermesoli.
Via abbastanza impegnativa in quanto esposta, scarpe adatte e molta molta cautela, con uno zaino impegnativo come sarà il tuo...
Non è una passeggiata, EE+/F diversi passaggi di I e II grado, anche nella discesa a Sella dei Grilli!
Sono decisamente contrario al trekking che si trasforma in alpinismo.
Ciao scusa se ti rompo ancora ma vedo che sei bene informato e ci sono alcune cose che non ho capito. La discesa dal Monte Corvo per la Valle del Crivellaro fino al rifugio del Monte non è segnata sulla cartina CAI. Tu l‘hai già percorsa? Il sentiero è segnato? Presenta difficoltà particolari?
L‘idea di fare l‘Intermesoli dalla Vetta Settentrionale mi sembra molto interessante ma ho dato un primo sguardo sul web e pare che il rifugio del monte sia attualmente chiuso (adesso mi informerò meglio). C‘è la possibilità di trovare acqua altrove nei paraggi? In alternativa (nel caso il Rifugio del Monte fosse chiuso) non è più sensato scendere dal corvo per il Venacquaro e raggiungere la Val Maone, pernottare lì e salire sull‘Intermesoli per la Via normale dalla Sella dei Grilli?
Grazie per la pazienza e per ogni suggerimento.
P.S.: anche io vorrei evitare di trasformare il tutto in alpinismo..
 
Il rifugio è chiuso da tempo però c'è acqua corrente, prato asciutto e senza sassi.
A stagione inoltrata non la garantisco.
Pernottare in Val Maone? Non saprei dirti, però l'acqua c'è fino ad un certo punto...
Dalla Val Maone, Sella dei Grilli ed Intermesoli è dura, si fa ma è dura.
Meno rischioso che fare la Vetta Settentrionale.
Vedi tu
 
"1° giorno Campo Imperatore - Cresta delle Malecoste - Valle del Chiarino (fonte). 2° giorno Valle del Chiarino - Monte Corvo - Valle del Venaquaro (fonte). 3° giorno Valle del Venacquaro - Pizzo Intermesoli - Rifugio Garibaldi (chiedere se aperto se no siete senza acqua). 4° giorno Salita al Corno Grande e ritorno."
Io lascerei il programma così com'è, facendo alcune piccole variazioni.
Potresti caricarti acqua per due giorni nella valle del Chiarino, lasciare parte del peso alla Sella del Corvo per salire e scendere dalla vetta. Pernottare alla valle del Venaquaro. Partire presto la mattina per fare l'Intermesoli (anche qui puoi lasciare parte del peso prima della pettata).
Poi tornare a Campo Imperatore oppure pernottare al Duca degli Abruzzi (Vi consiglio di non salire sul Cefalone, ma dal Passo del Cefalone scendere e risalire sulla cresta del Portella).
A questo punto fareste il Corno Grande senza peso, quindi potreste fare un anello: salire dalla normale e poi scendere dalle creste, oppure salire con la direttissima.
 
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Salve a tutti! Sono di ritorno dal tour sul Gran Sasso Occidentale che non ha assolutamente deluso le aspettative, anzi mi ha entusiasmato e conto di tornare al più presto per scoprire tutto quello che è mancato.
Qui un (alla fine non tanto) piccolo riassunto del trekking:
Dopo essermi consultato di persona con amici più esperti e qui sul web con diversi di voi (ringrazio tutti per ogni informazione) ho deciso di ridurre il trekking da tre a due notti, eliminando l‘ascesa del Monte Corvo per gestire le forze e assicurarmi di avere sempre acqua a sufficienza e una fonte di appoggio alla sera.
Sono partito con mio fratello il 22 mattina alle 8 dall‘albergo di Campo Imperatore, giornata tiepida con un bel sole e nuvole a tratti. Senza salire al rifugio Duca abbiamo risalito immediatamente il sentiero sulla sinistra e fatto una prima tappa al Monte Portella che ci ha offerto un primo meraviglioso sguardo su ciò che ci aspettava nei prossimi due giorni. Dopo esserci fatti un‘idea abbiamo ripreso via per la cresta fino al Pizzo Cefalone che abbiamo raggiunto agevolmente anche se non era in programma (ma non varrebbe la pena di avere 24 anni se non ci si potesse permettere una piccola salita in più). Siamo riscesi e abbiamo proseguito per la cima Giovanni Paolo II e per tutta la Cresta delle Malecoste che offre panorami mozzafiato. Sulla cima abbiamo incontrato gli ultimi esseri umani della giornata, poi il giro è proseguito in solitaria fino al pomeriggio dopo. Quindi abbiamo deciso di rimanere in cresta, abbiamo raggiunto il Pizzo di Camarda e abbiamo proseguito verso il laghetto più avanti. Ci siamo riposati insieme ai cavalli e siamo ridiscesi ripidissimi per il rifugio Fioretti che sembrava non arrivare mai. Raggiunto il rifugio ci siamo finalmente liberati degli zaini, rinfrescati alla fonte ghiacciata, abbiamo montato la tenda, cenato, goduto il tramonto e alle nove stremati nel sacco. La notte (dopo aver scacciato un paio di mucche moleste che poi si sono comunque ritirate definitivamente dopo il tramonto) è stata riposante, alle cinque sveglia, abbiamo smontato tutto, rimesso le scarpe ai piedi doloranti e poi su per la sella del Venacquaro. Dopo un‘ascesa lunga e faticosa di 700 m abbiamo finalmente raggiunto la sella e ci si è aperta di fronte agli occhi la vista più impressionante di tutti i tre giorni sulla Valle del Venacquaro che ci ha ricordati il perché di quella folle fatica. La valle è talmente meravigliosa, selvaggia e solitaria che pare incantata. (La fonte porta acqua, a differenza di quanto mi era stato detto). Ce la siamo goduta per quasi un‘ora e già rimpiango di non esserci restati più a lungo. Verso mezzogiorno eravamo sulla sella dei Grilli. Lasciato lo zaino giù sono salito in 40 minuti sul Pizzo d‘Intermesoli, ascesa veramente scomoda, con un ghiaione parecchio ripido ma che viene ripagata abbondantemente dai panorami della cima che spaziano per i monti vicini, il Morrone, il Sirente, il Velino e dall‘altra parte fino alla costa dell’Adriatico a me tanto caro. Da lì siamo risaliti brevemente per la sella del Cefalone, quindi per la Portella e poi dritti al Duca degli Abruzzi dove per la prima volta da due giorni abbiamo ordinato qualcosa di caldo e ci siamo ristorati a dovere. Tornati poco più indietro, alla sinistra del rifugio e riparati dal vento abbiamo montato la tenda sotto una leggera pioggia, giusto in tempo per ripararci prima dell‘acquazzone. Giornata faticosa ma a dir poco stupenda. Dentro il sacco sono crollato all‘istante e ho dormito come un bambino. La notte (che ha toccato gli zero gradi) ha portato via ogni traccia di brutto tempo. La mattina alba a 2300 m con un cielo che più blu non si può. Abbiamo lasciato gli zaini al rifugio e ci siamo incontrati con cinque amici per l‘ultima sfida sul Corno Grande dalla via normale. Salita divertente e assolutamente più rilassante rispetto ai giorni precedenti. Tempo meraviglioso, vista indisturbata in ogni direzione. Ridiscesi giù per le undici e mezzo abbiamo preso qualcosa di fresco al rifugio, recuperati gli zaini e raggiunto il parcheggio di Campo Imperatore in una nebbia fittissima che si era alzata nel frattempo. Guardando la marea di persone ferme per la scarsa visibilità abbiamo ringraziato il Cielo per essere partiti presto, esserci goduti la parte migliore della giornata e siamo andati a mettere i piedi in mare lungo le spiagge di Montesilvano. Giornata conclusa con beach tennis e tramonto al mare. Tutto questo per rendere omaggio all‘Abruzzo, cuore dell‘Appennino, mia terra natale poco conosciuta ma allo stesso tempo regione di un varietà unica e a Dio che l‘ha creata e che me l‘ha regalata senza chiedere mai nulla in cambio. Non posso che ringraziare pieno di gratitudine.
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Ultima modifica:
Bellissima esperienza!
Complimenti a voi due: fare questo percorso con gli zaini pesanti bisogna essere ben preparati fisicamente.
Alla fine, anche con due notti è venuto un giro meravigliose e abbastanza completo del Gran Sasso. Sapevo che la selvaggia e isolata valle del Venacquaro vi sarebbe piaciuta, ecco perchè vi dicevo che nell'eventualità di pernottare lì la notte, nessuno vi avrebbe detto nulla :rofl:
Grazie per la condivisione della vostra bella avventura.
 
Bellissima esperienza!
Complimenti a voi due: fare questo percorso con gli zaini pesanti bisogna essere ben preparati fisicamente.
Alla fine, anche con due notti è venuto un giro meravigliose e abbastanza completo del Gran Sasso. Sapevo che la selvaggia e isolata valle del Venacquaro vi sarebbe piaciuta, ecco perchè vi dicevo che nell'eventualità di pernottare lì la notte, nessuno vi avrebbe detto nulla :rofl:
Grazie per la condivisione della vostra bella avventura.
Grazie a te! È stato un piacere!
 
Vedi l'allegato 238942 Vedi l'allegato 238943 Vedi l'allegato 238944 Vedi l'allegato 238945 Vedi l'allegato 238946 Vedi l'allegato 238947 Salve a tutti! Sono di ritorno dal tour sul Gran Sasso Occidentale che non ha assolutamente deluso le aspettative, anzi mi ha entusiasmato e conto di tornare al più presto per scoprire tutto quello che è mancato.
Qui un (alla fine non tanto) piccolo riassunto del trekking:
Dopo essermi consultato di persona con amici più esperti e qui sul web con diversi di voi (ringrazio tutti per ogni informazione) ho deciso di ridurre il trekking da tre a due notti, eliminando l‘ascesa del Monte Corvo per gestire le forze e assicurarmi di avere sempre acqua a sufficienza e una fonte di appoggio alla sera.
Sono partito con mio fratello il 22 mattina alle 8 dall‘albergo di Campo Imperatore, giornata tiepida con un bel sole e nuvole a tratti. Senza salire al rifugio Duca abbiamo risalito immediatamente il sentiero sulla sinistra e fatto una prima tappa al Monte Portella che ci ha offerto un primo meraviglioso sguardo su ciò che ci aspettava nei prossimi due giorni. Dopo esserci fatti un‘idea abbiamo ripreso via per la cresta fino al Pizzo Cefalone che abbiamo raggiunto agevolmente anche se non era in programma (ma non varrebbe la pena di avere 24 anni se non ci si potesse permettere una piccola salita in più). Siamo riscesi e abbiamo proseguito per la cima Giovanni Paolo II e per tutta la Cresta delle Malecoste che offre panorami mozzafiato. Sulla cima abbiamo incontrato gli ultimi esseri umani della giornata, poi il giro è proseguito in solitaria fino al pomeriggio dopo. Quindi abbiamo deciso di rimanere in cresta, abbiamo raggiunto il Pizzo di Camarda e abbiamo proseguito verso il laghetto più avanti. Ci siamo riposati insieme ai cavalli e siamo ridiscesi ripidissimi per il rifugio Fioretti che sembrava non arrivare mai. Raggiunto il rifugio ci siamo finalmente liberati degli zaini, rinfrescati alla fonte ghiacciata, abbiamo montato la tenda, cenato, goduto il tramonto e alle nove stremati nel sacco. La notte (dopo aver scacciato un paio di mucche moleste che poi si sono comunque ritirate definitivamente dopo il tramonto) è stata riposante, alle cinque sveglia, abbiamo smontato tutto, rimesso le scarpe ai piedi doloranti e poi su per la sella del Venacquaro. Dopo un‘ascesa lunga e faticosa di 700 m abbiamo finalmente raggiunto la sella e ci si è aperta di fronte agli occhi la vista più impressionante di tutti i tre giorni sulla Valle del Venacquaro che ci ha ricordati il perché di quella folle fatica. La valle è talmente meravigliosa, selvaggia e solitaria che pare incantata. (La fonte porta acqua, a differenza di quanto mi era stato detto). Ce la siamo goduta per quasi un‘ora e già rimpiango di non esserci restati più a lungo. Verso mezzogiorno eravamo sulla sella dei Grilli. Lasciato lo zaino giù sono salito in 40 minuti sul Pizzo d‘Intermesoli, ascesa veramente scomoda, con un ghiaione parecchio ripido ma che viene ripagata abbondantemente dai panorami della cima che spaziano per i monti vicini, il Morrone, il Sirente, il Velino e dall‘altra parte fino alla costa dell’Adriatico a me tanto caro. Da lì siamo risaliti brevemente per la sella del Cefalone, quindi per la Portella e poi dritti al Duca degli Abruzzi dove per la prima volta da due giorni abbiamo ordinato qualcosa di caldo e ci siamo ristorati a dovere. Tornati poco più indietro, alla sinistra del rifugio e riparati dal vento abbiamo montato la tenda sotto una leggera pioggia, giusto in tempo per ripararci prima dell‘acquazzone. Giornata faticosa ma a dir poco stupenda. Dentro il sacco sono crollato all‘istante e ho dormito come un bambino. La notte (che ha toccato gli zero gradi) ha portato via ogni traccia di brutto tempo. La mattina alba a 2300 m con un cielo che più blu non si può. Abbiamo lasciato gli zaini al rifugio e ci siamo incontrati con cinque amici per l‘ultima sfida sul Corno Grande dalla via normale. Salita divertente e assolutamente più rilassante rispetto ai giorni precedenti. Tempo meraviglioso, vista indisturbata in ogni direzione. Ridiscesi giù per le undici e mezzo abbiamo preso qualcosa di fresco al rifugio, recuperati gli zaini e raggiunto il parcheggio di Campo Imperatore in una nebbia fittissima che si era alzata nel frattempo. Guardando la marea di persone ferme per la scarsa visibilità abbiamo ringraziato il Cielo per essere partiti presto, esserci goduti la parte migliore della giornata e siamo andati a mettere i piedi in mare lungo le spiagge di Montesilvano. Giornata conclusa con beach tennis e tramonto al mare. Tutto questo per rendere omaggio all‘Abruzzo, cuore dell‘Appennino, mia terra natale poco conosciuta ma allo stesso tempo regione di un varietà unica e a Dio che l‘ha creata e che me l‘ha regalata senza chiedere mai nulla in cambio. Non posso che ringraziare pieno di gratitudine. Vedi l'allegato 238948
Ciao! Innanzitutto complimenti, ho letto tutta la dinamica e consigli.
Stavo valutando un giro molto simile al vostro dell'anno scorso e volevo avere un feedback sul passo Pizzo Cefalone-Cima Giovanni Paolo II-Cima Caitora :)
Mi potresti condividere la tua esperienza? :)
Grazie
 
Ciao! Innanzitutto complimenti, ho letto tutta la dinamica e consigli.
Stavo valutando un giro molto simile al vostro dell'anno scorso e volevo avere un feedback sul passo Pizzo Cefalone-Cima Giovanni Paolo II-Cima Caitora :)
Mi potresti condividere la tua esperienza? :)
Grazie
Ciao certo! Devo rifare un po‘ mente locale perché è passato comunque un anno.. Sul cefalone ci sono tornato pochi giorni dopo con un gruppo di amici ed è una cima che non presenta grandi problemi da nessun punto di vista ma che regala una vista veramente meravigliosa su tutta la parte occidentale del Gran Sasso. Credo che a buon ritmo sia raggiungibile in 2/3 ore dall‘albergo di campo Imperatore. L‘ultimo tratto è un po‘ mani e piedi ma sono solo dieci minuti e una volta su la vetta è grande e comoda. Dal Cefalone fino alla cima delle malecoste è tutto in cresta e meraviglioso anche se un po‘ scomodo. Bisogna fare sicuramente attenzione in un paio di passaggi leggermente esposti ma parliamo sempre di un cammino chiaro e ben percorribile. Ricordo che mio fratello ad un certo punto è scivolato sbattendo il ginocchio. Quindi senza fretta e guardando bene dove metti i piedi. Poi direi che da cima Caitora in poi è tutta autostrda. Tutto il paesaggio è molto suggestivo ed il sentiero molto comodo senza grandi dislivelli.
Non mi vengono in mente altre cose da dire.. il percorso vale la pena e non ti deluderà. Non so che giro hai in mente di fare esattamente ma consiglio calorosamente di scendere nella Valle Venacquaro che a mio parere è da non perdere. Dovrei tornarci anch‘io tra un paio di settimane, vediamo ;)
Se hai bisogno di altro chiedi pure! Buona camminata e saluti!
 
Ciao certo! Devo rifare un po‘ mente locale perché è passato comunque un anno.. Sul cefalone ci sono tornato pochi giorni dopo con un gruppo di amici ed è una cima che non presenta grandi problemi da nessun punto di vista ma che regala una vista veramente meravigliosa su tutta la parte occidentale del Gran Sasso. Credo che a buon ritmo sia raggiungibile in 2/3 ore dall‘albergo di campo Imperatore. L‘ultimo tratto è un po‘ mani e piedi ma sono solo dieci minuti e una volta su la vetta è grande e comoda. Dal Cefalone fino alla cima delle malecoste è tutto in cresta e meraviglioso anche se un po‘ scomodo. Bisogna fare sicuramente attenzione in un paio di passaggi leggermente esposti ma parliamo sempre di un cammino chiaro e ben percorribile. Ricordo che mio fratello ad un certo punto è scivolato sbattendo il ginocchio. Quindi senza fretta e guardando bene dove metti i piedi. Poi direi che da cima Caitora in poi è tutta autostrda. Tutto il paesaggio è molto suggestivo ed il sentiero molto comodo senza grandi dislivelli.
Non mi vengono in mente altre cose da dire.. il percorso vale la pena e non ti deluderà. Non so che giro hai in mente di fare esattamente ma consiglio calorosamente di scendere nella Valle Venacquaro che a mio parere è da non perdere. Dovrei tornarci anch‘io tra un paio di settimane, vediamo ;)
Se hai bisogno di altro chiedi pure! Buona camminata e saluti!
Ciao! Grazie per la dritta, ho visto vari video per farmi un'idea: il mio timore è lo zaino grosso ma non dovrei avere problemi in assenza di ventaccio o condizioni avverse (per ora la prossima settimana non porta tempo infausto, vediamo).

Allora la mia idea sarebbe questa:
D1 Campo Imperatore-Passo del Lupo-Cima Malecoste-Pizzo Camarda-Rifugio (acqua)
D2 Monte Corvo e andare a pernottare alla Valle del Venaquaro (acqua)
D3 Sella dei Grilli - Intermesoli - Campo Imperatore (pensavo di farla per il sentiero italia).

Chissà, se ti anticipi ci potremmo addirittura beccare!
Buona montagna :)
 
Ciao! Grazie per la dritta, ho visto vari video per farmi un'idea: il mio timore è lo zaino grosso ma non dovrei avere problemi in assenza di ventaccio o condizioni avverse (per ora la prossima settimana non porta tempo infausto, vediamo).

Allora la mia idea sarebbe questa:
D1 Campo Imperatore-Passo del Lupo-Cima Malecoste-Pizzo Camarda-Rifugio (acqua)
D2 Monte Corvo e andare a pernottare alla Valle del Venaquaro (acqua)
D3 Sella dei Grilli - Intermesoli - Campo Imperatore (pensavo di farla per il sentiero italia).

Chissà, se ti anticipi ci potremmo addirittura beccare!
Buona montagna :)
Sì è un percorso molto simile al mio effettivamente anche se l'idea di aggiungere una notte al Venacquaro a mio parere è molto intelligente, sia per godersi di più il paesaggio sia perché dal Fioretti a Campo Imperatore salendo su uno tra Corvo e Intermesoli è veramente lunga e dura. La discesa da Camarda al Fioretti sono 500m abbondandi di dislivello abbastanza ripidi e devo dire che con lo zaino carico in spalla non sono stati divertenti. Peró poi almeno li c'è una fonte con acqua fresca. La cosa un po' scomoda, per lo meno quando c'ero io è che ci sono le mucche al pascolo fino a sera e con la tenda ho avuto un po' paura. Poi però quando è sceso il sole si sono ritirate tutte e sono scomparse.. per andare sul sicuro ci si può sempre mettere dentro al recinto del rifugio dove non entrano. Salendo verso la Sella del Corvo ci sono dei pastori con greggi e cani, quindi girare alla larga.. Per salire all'Intermesoli consiglio vivamente di lasciare lo zaino giù magari con un bigliettino perché la salita è veramente scomodissima. Senza zaino sono salito e sceso in poco più di un'ora anche perché c'era mio fratello che mi aspettava giù. Per il resto giro stupendo, sarà una soddisfazione! Purtroppo sono in Germania fino al 21 Agosto. Speriamo che il buon tempo regga! Un saluto!
 
Ciao, il percorso è molto ben percorribile. Ci sono alcuni tratti leggermente esposti soprattutto tra il Cefalone e le Malecoste se non ricordo male. Anche la salita all'Intermesoli, seppur non esposta è parecchio scomoda per via del ghiaione ripido. Comunque a mio parere è tutto fattibile prestando sempre l'attenzione necessaria. Il giro lo consiglio molto, dà una panoramica molto completa di tutto quel versante del Gran Sasso che è spettacolare e merita di essere visitato.
 
Non saprei.. le vertigini certo non aiutano in montagna. Io però mi preoccuperei più della distanza e dei dislivelli. In questo senso è molto impegnativo
 
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