Incentivi pubblici a fotovoltaico

Per Ferdinando:
Non sto mica dicendo che il fotovoltaico è l'affare del secolo. Io quando ho deciso di farmi l'impianto non l'ho fatto per lucrarci sopra, avevo 9000€ da parte e con mia moglie abbiamo pensato che anziché tenerli in banca a fare la muffa o comprare l'auto nuova, fosse una gran cosa usarli per qualcosa di utile per noi per l'ambiente, per gli altri, per tutti. Sicuramente la spinta maggiore a fare l'impianto è venuto dal fatto che la regione metteva a disposizione gli incentivi altrimenti 18000€ sarebbero stati troppi per le mie tasche (non sono ricco... e nemmeno bello se è per questo)
Se consideri che un impianto fotovoltaico deve poter assicurare 80% del rendimento 20 anni dopo la sua installazione capisci che si tratta solo di lasciarlo lavorare (cosa che fa' benissimo per inciso)
Tutti gli incentivi che sono venuti dopo (CONTO ENERGIA) sono serviti per invogliare con la prospettiva di poter rientrare della spesa in tempi minori, infatti a chi ha fatto un impianto dopo la nascita dei nuovi incentivi il Kw viene pagato molto di più del suo costo reale.
Vi faccio un esempio:
Tizio paga per ogni Kw che consuma 0,12€
Io ricevo da Hera per Ogni Kw che le vendevo.... 0,12€ (Scambio sul posto)
Chi ha fatto l'impianto con i nuovi incentivi prendeva per Ogni Kw prodotto e usato da lui.... 0,12€ (Scambio sul posto) + per ogni Kw venduto a Hera... 0,47€ (Conto energia)
Da quest'anno il governo ha ridotto il prezzo per ogni Kw venduto a Hera che attualmente è 0,27€ ( nuovo Conto energia 2012)

Ora le cose in realtà sono più complicate perché il costo varia a seconda di diversi parametri: Quanto è grande l'impianto, dove è costruito ecc... i due dati che vi ho dato 0,47 e 0,27 sono quelli riferiti al MIO tipo di impianto se avesse usufruito di quegli incentivi.

Spero di essere stato chiaro.
Secondo me pensare di arricchirsi con il fotovoltaico è sbagliato e da stupidi, ma per come l'ho costruito io a suo tempo è realistico attendersi vantaggi economici a LUNGO termine e poi 9000€ (meno di un auto) erano una cifra che molti potevano permettersi di spendere senza avere rovinose ricadute sul conto in banca.
 
Il ritocco in basso del CONTO ENERGIA è giusto e sensato sono i vecchi governi che hanno giocato sporco promettendo 0,47€ a Kw per 20 anni senza contare quanto tutto questo avrebbe pesato nel bilancio dello stato. Monti ha solo preso la calcolatrice, fatto due conti e concluso che un incentivo del genere era INSOSTENIBILE!!!!!
Magari ora si riprenderà a fare impianti piccoli sui tetti e non campi di grano coltivati a celle fotovoltaiche.
Certo che chi ha calcolato le sue entrate su 0,47 per 20 anni e si ritrova 0,27 prende una bella INCULATA!!!!
E io nel mio piccolo ..... GODO!
 
Secondo me pensare di arricchirsi con il fotovoltaico è sbagliato e da stupidi, ma per come l'ho costruito io a suo tempo è realistico attendersi vantaggi economici a LUNGO termine e poi 9000€ (meno di un auto) erano una cifra che molti potevano permettersi di spendere senza avere rovinose ricadute sul conto in banca.

Il tuo esempio è lodevole. Temo solo che con questi chiari di luna, trovare famiglie che "investono" per un ritorno a così lunga scadenza è dura. Confidiamo nella diminuzione del costo degli impianto o ina una più seria politica energetica nazionale ...
Grazie ancora delle informazioni preziose.
F
 
Se l'appalto è pubblico la corruzione può esserci a prescindere dalla sue dimensioni, potrà essere diversa la "tentazione" da parte di chi ne ha il potere decisionale, potrà essere diversa l'entità per il cittadino se i casi vengono presi singolarmente ma nella "totalità" ho qualche dubbio che tanti piccoli siamo meno deleteri che uno grande ma torno a dire che alla fine sono le persone con cui a che fare e non di per se il denaro. Un disonesto in un grande affare può fare un grande danno, indubbiamente, ma tanti piccoli disonesti in tanti piccoli affari, alla fine, non è che scherzano.

Vuoi che ti dica che nel settore pubblico c'è la corruzione mentre nel privato non c'è ? ..... Bhè direi che ovvio che nel pubblico ci sia e nel privato non c'è se chi compra/vende alla fine è un privato. Non può essere diversamente visto che per "corruzione" si intende un qualcosa che viene elargito ad un operatore pubblico che non gli compete. Però non toglie che il privato possa essere viziato all'origine e che, alla fine, sia semplicemente più costoso ...... e visto che alla fine di tutti i discorsi tutto ricade sul cittadino non è che cambia, praticamente e realisticamente parlando, se è più costoso perchè qualcuno ci ha mangiato più del dovuto in modo lecito o illecito; l'unica differenza è che se ci ha mangiato più del dovuto lecitamente (privato che ci deve guadagnare) io non ci posso far nulla ...... in fin dei conti se il privato ci deve guadagnare è giusto che ci guadagni non vive mica per la gloria, ma se chi mangia più del dovuto in modo illecito credo che posso ancora chiedere che ciò venga contrastato ed in qualche modo averne anche un beneficio tangibile (meno spesa), oltre che morale.

Ciao :), Gianluca
Il fatto che non esista corruzione nel privato è semplicemente una favola.
Sulla domanda che ti avevo posto, parlo per la situazione che riscontro nella mia isola (ma credo che nel resto dell'Italia non sia molto diverso): la maggior parte degli affari in termini economici si sono fatti con i grandi impianti eolici e fotovoltaici dove aziende, spesso create ad hoc dal passato quasi inesistente, hanno impiantato pale e pannelli ricevendo contributi altissimi anche senza produrre un solo kW di elettricità; i Comuni ci hanno guadagnato migliaia di Euro attraverso le royalties.
Ora il business si sta spostando sul fotovoltaico, ma la filosofia imprenditoriale dei grandi impianti è la stessa.
Secondo me la corruzione è molto minore se si sviluppano tanti piccoli impianti domestici, se si installano quelli più grandi su capannoni industriali od altre superfici edificate già esistenti e magari se si cominciasse a ridurre i contributi ai comuni così come sono strutturati ora.
 
Se il fotovoltaico ha questa "performance" inizio a comprendere le perplessità di qualcuno. Fatico a credere che la famiglia media si imbarchi in una operazione dove la reale convenienza economica è così differita.
L'attenzione verso i temi ecologici è fondamentale, ma se i conti sono questi temo che molte ambizioni, per quanto meritevoli, siano velleitarie.
Sbaglio?
Il conto è molto semplice.

Un kW/h, da rete pubblica, ha un costo variabile in funzione del consumo annuo che può, indicativamente, variare fra i 0.23€ ai 0.30€ per kW/h (3600 - 6000 kW/anno residenti, contratto da 3 e 4.5kW/h consumi al 33% su F1 con bioraria) ma che per comodità considero 0.25€.

Un pannello solare da 1kWp, oggi, ha una resa variabile in funzione della tipologia costruttiva oltre che altri fattori quali orientamento e inclinazione ..... ma giusto per avere un idea varia da 1110 a 1480 kW/anno prodotto in base a dove ti trovi (Aosta - Palermo).

Senza incentivi statali, di nessun tipo, tu devi prendere il costo di un impianto e rapportarlo al costo del kW/h da rete per "x" anni.

Se prendo un impianto da 3kWp, giusto per fare un esempio concreto, esso produrrà da 3330 a 4440 kW/anno ....... arrotondiamo per comodità a 4000 kW/anno ma è solo per non fare doppi conti.

Impianto: 12.000 euri / 0.25€ = 48.000 kW

48.000 kW / 4.000 = 12 anni per ammortizzare l'impianto, da quel momento in poi avrai un risparmio reale.

Senza incentivi ed avendo un consumo abitativo, alla fine, pari o maggiore di quello che realmente produce i pannelli solari che è la condizione PEGGIORE dal punto di vista economico. Ovviamente è un conto approssimativo che non tiene conto di cali di resa dei pannelli, aumenti dei costi dell'energia, ect. ect.

Gli incentivi statali nascono per portare quei 12 anni a 6-7-8 anni a seconda di una serie di variabili che incidono non poco (6 anni non sono la stessa cosa di 8 ..... e viceversa) sia per il privato che ha fatto l'investimento e sia per la cittadinanza che alla fine gli paga l'investimento e gli utili ma a fronte di un apporto ecologico che ovviamente è molto interessante.

@Lupotestardo ...... le variazioni non dovrebbero essere retroattive, ovvero, se hai fatto un contratto che prevedeva per "x" anni 0.47 tu prenderei 0.47 anche se oggi lo stesso kW lo pagano 0.27

Ciao :), Gianluca
 
Il fatto che non esista corruzione nel privato è semplicemente una favola.
Sulla domanda che ti avevo posto, parlo per la situazione che riscontro nella mia isola (ma credo che nel resto dell'Italia non sia molto diverso): la maggior parte degli affari in termini economici si sono fatti con i grandi impianti eolici e fotovoltaici dove aziende, spesso create ad hoc dal passato quasi inesistente, hanno impiantato pale e pannelli ricevendo contributi altissimi anche senza produrre un solo kW di elettricità; i Comuni ci hanno guadagnato migliaia di Euro attraverso le royalties.
Ora il business si sta spostando sul fotovoltaico, ma la filosofia imprenditoriale dei grandi impianti è la stessa.
Secondo me la corruzione è molto minore se si sviluppano tanti piccoli impianti domestici, se si installano quelli più grandi su capannoni industriali od altre superfici edificate già esistenti e magari se si cominciasse a ridurre i contributi ai comuni così come sono strutturati ora.
Basta che chiariamo cos'è il concetto di "corruzione" ...... perchè se intendi un qualcosa di "illecito" è una cosa se invece lo intendi come un costo, alla luce del sole, in più è un'altra cosa (legalmente parlando). Ovviamente IMHO / AMMP

Ciao :), Gianluca
 
Per znnglc:
Si hai ragione... non sono retroattivi, sono io che mi sono lasciato trasportare dal entusiasmo.
Cosi tra le altre zavorre che questo paese si tira dietro c'è anche il dover pagare per 20 anni cifre fuori da ogni logica ai furboni che hanno lucrato sul fotovoltaico (meno male che Silvio C'è!!!).

Per Ferdinando:
9000€ sono con il contributo...il mio impianto senza contributo l'avrei pagato 19000€
Oggi credo che il costo di un impianto da 3Kw si aggiri attorno ai 15000€... credo.
Comunque sono sempre cifre che molti possono spendere, se consideri che per un auto
sono come prenderli e buttarli dalla finestra. Qui almeno hai la prospettiva di vederli tornare indietro... con calma e senza fretta ma tornano!!!
 
Piervi ..... una corruzione è un atto illecito e come tale un reato a prescindere ..... un affare mal gestito o non affrontato al meglio non è la stessa cosa, ambedue sono odiose, ambedue le circostanze sono non giustificabili ma rimangono due cose diverse.

Io mi limito a guardare solo una cosa:

1 kW/h prodotto da un impianto sino a 3 kWp vale per lo Stato Italiano 0.274€
1 kW/h prodotto da un impianto da 1000 a 5000 kWp vale per lo Stato Italiano 0.182€

Se "io" devo pagare posso dire che preferisco pagare 0.182€ anzichè il 50% in più ? ....... perchè alla fine un kW prodotto da un impianto "piccolo" o da un impianto "grande" è sempre e solo lo stesso kW ..... non c'è distinzione.

Io preferisco impianti grandi perchè a me, come cittadino, costano di meno ...... sinceramente non capisco dove sbaglio ...... se poi chi fà l'investimento spende "lui" di più o di meno di quello che spenderebbe "tizio" per la stessa cosa a me cosa cambia ?

Ciao :), Gianluca
 
sinceramente non capisco dove sbaglio
Puo darsi che non sbagli, ma dal mio punto di vista, e' meglio riempire i tetti che ci sono gia' anziche' crearne di enormi nuovi nei campi agricoli. Questo solo per donare ai ns figli un mondo migliore.
Poi, a parte tutte le disquisizioni filosofiche, ai padroni dei soldi, il mio tettuccio, non interessa minimamente. Ma non credo che tu non lo sappia. O sei uno dei padroni dei soldi? :D
 
Hai introdotto però una condizione ...... non vale :biggrin: ..... mi riferisco ai campi agricoli.

Però concedimi una considerazione ..... eticamente .... non fà una piega il tuo discorso però mettiti nei panni del contadino che ha un terreno che gli permette di sbarcare il lunario coltivandolo a patate (per fare un esempio) e se lo stesso campo lo coltivasse a pannelli solari guadagnerebbe oltre che il lunario anche qualcosa in più ...... tu cosa faresti ?

E se anzichè terreni agricoli si recuperassero zone non agricole o zone ex industriali cambierebbe la tua opinione ?

Ciao :), Gianluca

PS.: ...... magari fossi un padrone dei soldi :cry: ..... i pochi che ho cambiano talmente velocemente mano che uno di questi giorni gli faccio una fotografia così, almeno, mi ricordo come sono fatti
 
Il fatto che non esista corruzione nel privato è semplicemente una favola.

No, è una realtà, nessuno che ha lavorato a casa mia ha mai tentato di corrompermi perchè lo facessi lavorare :biggrin:
Diciamo piuttosto che il privato è il corruttore mentre il pubblico è il corrotto.

Sulla domanda che ti avevo posto, parlo per la situazione che riscontro nella mia isola (ma credo che nel resto dell'Italia non sia molto diverso): la maggior parte degli affari in termini economici si sono fatti con i grandi impianti eolici e fotovoltaici dove aziende, spesso create ad hoc dal passato quasi inesistente, hanno impiantato pale e pannelli ricevendo contributi altissimi anche senza produrre un solo kW di elettricità; i Comuni ci hanno guadagnato migliaia di Euro attraverso le royalties.
Ora il business si sta spostando sul fotovoltaico, ma la filosofia imprenditoriale dei grandi impianti è la stessa.
Secondo me la corruzione è molto minore se si sviluppano tanti piccoli impianti domestici, se si installano quelli più grandi su capannoni industriali od altre superfici edificate già esistenti e magari se si cominciasse a ridurre i contributi ai comuni così come sono strutturati ora.

Quoto e sottoscrivo.
 
1 kW/h prodotto da un impianto sino a 3 kWp vale per lo Stato Italiano 0.274€
1 kW/h prodotto da un impianto da 1000 a 5000 kWp vale per lo Stato Italiano 0.182€

Onestamente il tuo modo di vedere la questione è poco lungimirante. Grandi o piccoli impianti, sempre dagli incentivi dipendono, chiaro che con i grandi impianti produci di più a minor prezzo, ma è anche vero che un piccolo impianto, finiti i 20 anni di contributi, allo stato e ai cittadini non costa più nulla. Per un megaimpianto invece potrebbe non essere così.... Siamo sicuri che tutti quei speculatori (tra cui molti stranieri) che hanno preso in affitto per 20 anni centinaia di ettari in giro per l'italia e li hanno tapezzati di pannelli, freghi qualcosa della produzione elettrica e del territorio una volta finito di 'mungere'? Io dico che molti, finiti i soldi, smantelleranno tutto, oppure cederanno l'impianto (che nel frattempo sarà vecchio e obsoleto) su qualche groppone di qualche ente pubblico. E questo nel migliore dei casi.
No, io credo che la soluzione più efficiente sia quella di incentivare la produzione di energia alternativa mirante all'autoconsumo. Energia gratis si, lucro no.
 
L'energia elettrica è sempre una fonte di guadagno anche fra 20 anni o fra 200 anni e dopo il periodo di ammortamento qualsiasi impianto diventa interessante se il costo per mantenerlo in vita è inferiore a quello che rende.

Un impianto piccolo non ha più chance di funzionare di un impianto grande, anzi, in un impianto grande è facile che tu abbia usato la miglior tecnologia disponibile al momento dell'installazione e, di conseguenza, che ti ritrovi fra le mani un prodotto, dopo vent'anni, che è potenzialmente più valido e bisognoso di meno manutenzione di conseguenza meno costoso, ovvero, con più utile e visto che di soldi stiamo parlando non credo che uno rinunci così facilmente a continuare a guadagnarci sopra; se poi lo vende al giusto prezzo (di mercato) qual'è il problema ?
La struttura, il vil cemento o ferro, per un impianto fotovoltaico è ridotto al minimo essenziale ....... le ricadute ambientali sono veramente minime (così a sensazione) salvo cattedrali nel deserto.

E se fra vent'anni la tecnologia sarà tale che non è più conveniente tenere un pannello fotovoltaico di "oggi" ma una tecnologia alternativa pensi che una famiglia non prenda lo stesso e sbatta tutto via ? ....... se gli conviene economicamente parlando.

....... sull'incentivare l'autoconsumo sono perfettamente concorde con te ....... ma le abitazioni "oggi" non sono i candidati migliori per l'autoconsumo poichè quando c'è il sole, normalmente, le case sono vuote e non consumano.

I migliori candidati per l'autoconsumo sono chi consuma durante il giorno perchè operativi ..... fabbriche, uffici, centri commerciali, scuole, ect. ect.

Fino a quando la tecnologia delle batterie sarà tale che un kW da accumulatore mi costa un occhio della testa, ricordo che una batteria "solare" da 220A/12V ovvero circa 2kW alla presa fra perdite/rese/riserva costa oggi dai 400 ai 500 euri, dobbiamo immaginare che l'autoconsumo dell'abitazione, di media, non sia superiore del 25-30% (vado a naso ..... bisognerebbe vedere un pò dati statistici), se un domani ci sarà un sistema di accumulo migliore (dal punto di vista economico) allora il mio pensiero sarà diverso riferendomi alle abitazioni.

Se non c'è lucro o anche solo risparmio ....... il privato "medio" ...... quello che usa la macchina non investe una lira e considerando che sono, purtroppo, più gli italiani "medi" che gli Italiani "virtuosi" è gioco forza che ci sia bisogno del "denaro" se non si vuole, o non si può, utilizzare lo Stato che invece può anche limitarsi a non perderci del denaro.

Ciao :), Gianluca
 
L'energia elettrica è sempre una fonte di guadagno anche fra 20 anni o fra 200 anni e dopo il periodo di ammortamento qualsiasi impianto diventa interessante se il costo per mantenerlo in vita è inferiore a quello che rende.
Un impianto piccolo non ha più chance di funzionare di un impianto grande, anzi, in un impianto grande è facile che tu abbia usato la miglior tecnologia disponibile al momento dell'installazione e, di conseguenza, che ti ritrovi fra le mani un prodotto, dopo vent'anni, che è potenzialmente più valido e bisognoso di meno manutenzione di conseguenza meno costoso, ovvero, con più utile e visto che di soldi stiamo parlando non credo che uno rinunci così facilmente a continuare a guadagnarci sopra; se poi lo vende al giusto prezzo (di mercato) qual'è il problema ?
La struttura, il vil cemento o ferro, per un impianto fotovoltaico è ridotto al minimo essenziale ....... le ricadute ambientali sono veramente minime (così a sensazione) salvo cattedrali nel deserto.
E se fra vent'anni la tecnologia sarà tale che non è più conveniente tenere un pannello fotovoltaico di "oggi" ma una tecnologia alternativa pensi che una famiglia non prenda lo stesso e sbatta tutto via ? ....... se gli conviene economicamente parlando.

L'energia elettrica è fonte di guadagno per chi a quel tipo di guadagno è interessato. Ma al fondo di investimento pensionistico americano o inglese che ha investito in qualche MW per beccarsi 20 anni di incentivi fregherà poco, continuare a produrre un po' di energia qui finita la manna, perchè non è il loro mestiere. Sulle ricadute ambientali degli impianti a terra invece qualche problema me lo pongo, soprattutto in caso di abbandono a causa di fine incentivo e fine vita produttiva. Sulla manutenzione invece, quando kwh = €, stai sicuro che tutti la fanno, mentre sul discorso obsolescenza, raramente il privato sostituisce qualcosa che ancora va bene e produce energia (a meno che non sia un'auto o un telefonino).


....... sull'incentivare l'autoconsumo sono perfettamente concorde con te ....... ma le abitazioni "oggi" non sono i candidati migliori per l'autoconsumo poichè quando c'è il sole, normalmente, le case sono vuote e non consumano.

I migliori candidati per l'autoconsumo sono chi consuma durante il giorno perchè operativi ..... fabbriche, uffici, centri commerciali, scuole, ect. ect.

A me sembra che il caso di LupoTestardo dica qualcosa di ben diverso, visto che lui con l'autoconsumo copre il 70% del suo fabbisogno. Cifra che in case in classe A con PDC e magari un' accumulaotre potrebbe salire ancora. Certo, case, fabbriche ecc. possono consumare il 100% di quel che producono, ma a loro vien facile visto che raramente eventuali superfici fotovoltaiche a tetto coprono il loro fabbisogno.
 
Se prendo i conti di Lupotestardo a fronte di 12.900 kW prodotti 5100 sono quelli autoconsumati ovvero il 40%, il rimanente viene ceduto. Io ho detto una stima a naso ..... posso verificare se c'è qualche numero di persone più accreditate che un "znnglc" qualsiasi ;)

Se il fondo d'investimento americano o inglese non è il suo mestiere produrre energia troverà qualcuno (leggasi vende) che interessa produrre energia ..... non credo che butterà via qualcosa solo perchè sono finiti gli incentivi se alla fine 1 kw gli costa di meno di quello che c'è qualcuno disposto a comprarlo e se l'impianto è completamente ammortizzato i costi sono solo quelli di manutenzione per cui anche il pannello non avrà di certo la resa di quando era nuovo dubito che sia così basso da non pagare un omino che ogni tanto si fà un giretto.

Certo alla fine tutto finisce ed anche i pannelli saranno da buttare ...... ma anche i pannelli dei piccoli impianti ...... non è che loro sono eterni ...... certo se tu mi dici che quelli privati li posso obbligare, più facilmente, a pagare qualcuno che li recuperi e non li buttino nell'immondizia (o peggio) è vero ma nulla mi vieta di pensare a incentivi alla rottamazione come capita per molti altri oggetti che giungono alla fine della loro vita.

Ma a prescindere dai costi di fine impianto che indubbiamente per uno grande sono più alti di uno più piccolo ...... anche se tanti piccoli non sono poi alla fine, forse, meno costosi di uno grande ...... stà di fatto che io li pago per 20 anni (che non sono poi pochi) il 50% in meno ...... ci potrebbe anche stare se alla fine parte di quel 50% lo utilizzo per intervenire in quei casi in cui la società è scappata in ...... brasile :D.

Poi ..... sinceramente ...... cosa sarà fra vent'anni io non ne ho la più pallida idea, non lo sò se avranno inventato una tecnologia che sarà superiore a quella fotovoltaica sotto il punto di vista economico o ecologico ..... posso solo sperare che non siamo ridotti ad usare la clava per fare la spesa.

Indubbiamente un PDC è sicuramente una ipotesi ma bisogna sempre rapportare il tutto ai loro costi in funzione di quello che ottengo, in altre parole, un casa riscaldata con una PDC consuma energia elettrica ma quanto mi costa un impianto completo in rapporto ad un riscaldamento tradizionale ? In quanto tempo recupero l'investimento ? Quanti pannelli devo avere per alimentare una casa riscaldata con PDC ?

Ad esempio conosco di incentivi all'uso di PDC, legate ai pannelli fotovoltaici, ma sempre in ambito alla pubblica amministrazione ...... che però consuma di "giorno" e molto poco di "notte" per cui "autoconsumo".

Ciao :), Gianluca
 
Io credo che il fotovoltaico non sia la panacea di tutti i mali energetici del mondo, non ci vuole un genio per capirlo: tanto per cominciare di notte, che è il momento in cui serve più energia, non producono una cippa.
E' principalmente per questo che penso che sia assurdo fare enormi centrali fotovoltaiche che producono enormi quantità di energia nel deserto e la trasportano per grandi distanze... ecc ecc.
Il fotovoltaico è LA NOSTRA energia, ha senso "nel piccolo"!!!
Non devo installare grossi fili per permettere a grosse quantità di energia di viaggiare senza dispersioni... bastano quelli che ci sono.
L'eccesso di energia che produco esce da me e si infila nella casa del vicino che ne ha bisogno o nel laboratorio di Tizio che ha un tornio acceso
E' energia SEMPLICE, la installi e VA!!!!
Nulla da controllare, nulla da accendere, nulla da maggiorare, nulla da monitorare
Va quando stò bene e quando ho mal di denti. Va anche se sono in vacanza!!!!!
Tra vent'anni andrà ancora senza che io abbia fatto nulla, non devo nemmeno cambiare olio e filtro dell'aria ogni 20.000 Km.
Ultimo ma non ultimo con i nuovi contatori molto schizzinosi in fatto di eccessivo prelievo di energia se attacco lavastoviglie e ferro da stiro insieme mi salta la corrente, con l'impianto fotovoltaico in funzione ho 2,8 Kw in più. In estate, di giorno, non mi si stacca MAI la corrente.
Cosa posso volere di più? Charlize Theron che viene a lucidarmi il salsicciotto???
Bhe... quello non mi dispiacerebbe... ma intanto che sogno i pannelli continuano ad andare.
 
di notte, che è il momento in cui serve più energia, non producono una cippa.

Non ancora per molto fortunatamente, la ricerca in questi ultimi cinque anni ha fatto passi da gigante.
Dei ricercatori dell’Idaho National Laboratory hanno realizzato dei prototipi di PFV che sfruttano i fotoni assorbiti durante il giorno e riemessi dal terreno durante la notte.
Le stime di assorbimento per un impianto operativo si attesterebbero a quasi il 50% di fotoni assorbiti alla frequenza Ir dallo spettro solare durante il periodo di irraggiamento.
Rimanevano da ottimizzare le prestazioni dei diodi e qualche altro dettaglio e parlo di oltre un anno fà.
Inoltre, i pannelli di ultima generazione ad alto rendimento, muniti di adeguati accumulatori, consentono l'autonomia notturna in circa l'80% del territorio, facendo le cose per bene.


PS: le pompe di calore della Theron sono OT :biggrin:.
 
Io continuo a pensare che ci siano soluzioni molto migliori del fotovoltaico. Non che sia una schifezza anzi ma forse un po troppo complicata e dispendiosa oltre a richiedere troppo spazio e troppe complicazioni. Per cominciare a diventare davvero autosufficienti anche guardando all'ecologia io partirei con l'eolico i finanziamenti gli avrei fatti per questo. Un Savonius o qualsiasi asse verticale sono piccoli, potenti, efficienti, occupano poco spazio, semplicissimi da costruire quindi economici, hanno un bassissimo impatto visivo volendo con una griglia attorno si notano appena già dopo qualche metro, richiedono praticamente zero manutenzione, possono o potrebbero funzionare anche con sistemi elettronici semplici quindi sempre basso costo, etc etc. Certo non ovunque si dispone di sufficiente vento ma se si pensa a una riduzione dei consumi e non sostituzione totale della rete pubblica comincia già a essere conveniente anche per qualche centinaio di W e comunque si parla di una spesa davvero ridicola in confronto ad altre soluzioni.
Si dovrebbe puntare all'autoconsumo ma forse più esteso di come si pensa di solito estendendolo anche alle opere pubbliche e alle aziende. In questo modo la rete pubblica servirebbe comunque e facciamo contenti anche chi vuole lucrare su queste cose.
 
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