India 2006
Dopo anni di tentennamenti e rinvii arrivò il momento di affrontare un sogno da tanto tempo coltivato: l’India! Una sorta di magia nata prima con le letture giovanili di Sandokan e Kim, nutrita da quelle adolescenziali del Siddharta, maturata con le suggestive riflessioni di un Tiziano Terzani. Un’immagine filtrata attraverso troppi occhi e troppe anime, sempre occidentali, per essere vera. E come per tanti sogni, man mano che se ne avvicinava la realizzazione aumentavano timori e paure sulla meta incipiente: il caldo, i pericoli, le folle, i contrattempi; in una parola, il viaggio.
E l’India non deluse, ma sicuramente fu un pugno nello stomaco.
Già a Dehli il caos superava ogni immaginazione, una città dove gli estremi sono la norma e la norma è la povertà: palazzi avveniristici e fetide baracche, berline scintillanti e ciclorisciò arrugginiti, alberghi sontuosi e marciapiedi che erano contemporaneamente casa, ufficio, camera da letto e camera ardente.
E poi via verso il più civile Rajasthan, la regione dei maharaja, icone orientali di sfarzo e ricchezza, eredi degli antichi sovrani Rajput. Una terra solare, dove i rossi, i gialli, gli arancioni dei turbanti si fondono con i colori dei vaporosi sari e dove il profumo delle spezie pervade mercati e palazzi dalle facciate lavorate come merletti.
Varanasi – la Benares dei miei tempi – colpì giù duro. Una sorta di discarica a cielo aperto sulle sponde del Gange; brulicante di umanità, animali, imbonitori, storpi, cadaveri condotti alle pire. Un vero e proprio girone infernale; forse l'anima vera dell'India. Nella folla fu difficile anche riuscire a trovare le sponde del sacro fiume, incastrate in un disorientante e vitale dedalo di oscuri e maleodoranti vicoli. Per giungere al Manikarnika Ghat, fra immense cataste di legna e le pire dove ardevano i cadaveri. Immersi nel fumo acre, in una pioggia di cenere, fra il crepitio delle fiamme e il dolciastro odore della carne bruciata, anche il più cinico viaggiatore rimane sconvolto.
Per ristorare i sensi sopraffatti, ci concedemmo infine qualche giorno sulle montagne, ai 2.134 metri di Darjeeling, dove arrivammo col mitico Toy Train: 11 ore per 80 chilometri. E Darjeeling ci riconciliò con l'India; ma forse quella non è India. La gente è diversa: tibetani e nepalesi, dagli occhi spiccatamente a mandorla. L'assenza di questuanti e imbonitori, la temperatura mite, il paesaggio montano e boscoso, contribuirono a rasserenare l'animo.
Dopo anni di tentennamenti e rinvii arrivò il momento di affrontare un sogno da tanto tempo coltivato: l’India! Una sorta di magia nata prima con le letture giovanili di Sandokan e Kim, nutrita da quelle adolescenziali del Siddharta, maturata con le suggestive riflessioni di un Tiziano Terzani. Un’immagine filtrata attraverso troppi occhi e troppe anime, sempre occidentali, per essere vera. E come per tanti sogni, man mano che se ne avvicinava la realizzazione aumentavano timori e paure sulla meta incipiente: il caldo, i pericoli, le folle, i contrattempi; in una parola, il viaggio.
E l’India non deluse, ma sicuramente fu un pugno nello stomaco.
Già a Dehli il caos superava ogni immaginazione, una città dove gli estremi sono la norma e la norma è la povertà: palazzi avveniristici e fetide baracche, berline scintillanti e ciclorisciò arrugginiti, alberghi sontuosi e marciapiedi che erano contemporaneamente casa, ufficio, camera da letto e camera ardente.
E poi via verso il più civile Rajasthan, la regione dei maharaja, icone orientali di sfarzo e ricchezza, eredi degli antichi sovrani Rajput. Una terra solare, dove i rossi, i gialli, gli arancioni dei turbanti si fondono con i colori dei vaporosi sari e dove il profumo delle spezie pervade mercati e palazzi dalle facciate lavorate come merletti.
Varanasi – la Benares dei miei tempi – colpì giù duro. Una sorta di discarica a cielo aperto sulle sponde del Gange; brulicante di umanità, animali, imbonitori, storpi, cadaveri condotti alle pire. Un vero e proprio girone infernale; forse l'anima vera dell'India. Nella folla fu difficile anche riuscire a trovare le sponde del sacro fiume, incastrate in un disorientante e vitale dedalo di oscuri e maleodoranti vicoli. Per giungere al Manikarnika Ghat, fra immense cataste di legna e le pire dove ardevano i cadaveri. Immersi nel fumo acre, in una pioggia di cenere, fra il crepitio delle fiamme e il dolciastro odore della carne bruciata, anche il più cinico viaggiatore rimane sconvolto.
Per ristorare i sensi sopraffatti, ci concedemmo infine qualche giorno sulle montagne, ai 2.134 metri di Darjeeling, dove arrivammo col mitico Toy Train: 11 ore per 80 chilometri. E Darjeeling ci riconciliò con l'India; ma forse quella non è India. La gente è diversa: tibetani e nepalesi, dagli occhi spiccatamente a mandorla. L'assenza di questuanti e imbonitori, la temperatura mite, il paesaggio montano e boscoso, contribuirono a rasserenare l'animo.
Allegati
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593 Darjeeling Toy Train.JPG339 KB · Visite: 49
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487 Varanasi Gange.JPG286,5 KB · Visite: 44
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479 Varanasi.JPG432,5 KB · Visite: 44
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464 Jhansi scimmie.JPG253,2 KB · Visite: 44
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457 Khajuraho.JPG282,2 KB · Visite: 44
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456 Khajuraho capre.JPG249,2 KB · Visite: 42
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441 Khajuraho.JPG365,6 KB · Visite: 44
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430 Khajuraho.JPG390,6 KB · Visite: 49
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493 Varanasi Manikarnika Ghat.JPG477,1 KB · Visite: 48
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507 Varanasi bazar.JPG456,7 KB · Visite: 45
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581 Darjeeling stazione.JPG255,6 KB · Visite: 44
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556 Darjeeling.JPG291 KB · Visite: 45
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551 Darjeeling.JPG217,4 KB · Visite: 43
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547 Darjeeling scimmie.JPG226,3 KB · Visite: 49
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535 Toy Train New Jalpaiguri-Darjeeling.JPG409,8 KB · Visite: 50
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533 Toy Train New Jalpaiguri-Darjeeling.JPG424,1 KB · Visite: 48
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529 Toy Train New Jalpaiguri-Darjeeling.JPG464,7 KB · Visite: 52
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508 Varanasi bazar.JPG375,8 KB · Visite: 44
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363 Gwalior Fort.JPG335,9 KB · Visite: 43
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341 Agra Taj Mahal.JPG254,7 KB · Visite: 45
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87 Bikaner Junagarh Fort.JPG339,1 KB · Visite: 46
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76 Verso Bikaner.JPG362,1 KB · Visite: 47
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64 Old Delhi.JPG357,7 KB · Visite: 42
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62 Old Delhi Chandni Chowk.JPG383,9 KB · Visite: 44
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46 Old Delhi Jama Masjid.JPG273,9 KB · Visite: 45
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37 Nuova Delhi Bahai Temple.JPG204,1 KB · Visite: 49
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34 Nuova Delhi Qutb Minar.JPG277,4 KB · Visite: 49
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120 Barabagh.JPG402,9 KB · Visite: 45
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128 Jaisalmer Patwa ki Haveli.JPG375,6 KB · Visite: 46
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135 Jaisalmer Salim Singh ki Haveli.JPG384,6 KB · Visite: 44
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289 Jaipur Amber Fort elefanti.JPG397,6 KB · Visite: 43
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285 Jaipur Ambassador.JPG277,7 KB · Visite: 42
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273 Jaipur City Palace.JPG393,6 KB · Visite: 43
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257 Udaipur Lake Pichola.JPG440,3 KB · Visite: 48
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245 Udaipur City Palace.JPG358,6 KB · Visite: 49
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200 Jodhpur albergo.JPG301,5 KB · Visite: 48
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186 Jodhpur.JPG408,1 KB · Visite: 44
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154 Jaisalmer Fort mucche.JPG378,4 KB · Visite: 45