Info su Bivy Bag
- Creatore Discussione _Manuel_
- Data di Inizio
Io ne provai uno in non so più quale materiale non traspirante e a temperatura non eccessivamente fredda.La mattina dopo la parte interna del bivy era tutta ricoperta di goccioline di condensa ma il sacco a pelo era rimasto asciutto.
Anch'io penso che se uno deve stare fuori la notte in maniera programmata gli convenga portarsi dietro la tenda invece che il bivy, che terrei solo come rimedio di emergenza.
Personalmente, a tal proposito adotto due sistemi diversi a seconda della stagione in cui vado a camminare.
In estate, primavera, autunno, mi porto sempre dietro il poncho che all'occorrenza puo diventare anche un telo di emergenza.
In inverno, o comunque in zone innevate, quando il rischio di pioggia è pressochè inesistente (e anche fosse comunque ho già con me una giacca a vento in goretex), mi porto dietro, al posto del poncho, un pezzo di stuoino ( circa 1 metro di lunghezza ) e il bivy gemini double della ortovox.
Lo stuoino lo uso durante le escursioni per potermi sedere tranquillamente durante le soste sulla neve senza bagnarmi, ma al bisogno lo potrei usare nel suo utilizzo classico in caso di pernottamento di fortuna.
Il sacco da bivacco dell'ortovox ha la caratteristica di avere un'apertura chiudibile anche dalla parte dei piedi cosicchè, tendendo un cordino all'interno del sacco e legando il capo che esce dalla parte della testa a un albero e quella che esce dalla parte dei piedi a un picchetto, è possibile tenere leggermente distanziato il telo dai vestiti, limitando la condensa.
Oltretutto, essendo progettato per due persone e siccome abitualmente vado sempre con qualcuno, in caso di necessità potremmo trovare rifugio nello stesso bivy bag.
Anch'io penso che se uno deve stare fuori la notte in maniera programmata gli convenga portarsi dietro la tenda invece che il bivy, che terrei solo come rimedio di emergenza.
Personalmente, a tal proposito adotto due sistemi diversi a seconda della stagione in cui vado a camminare.
In estate, primavera, autunno, mi porto sempre dietro il poncho che all'occorrenza puo diventare anche un telo di emergenza.
In inverno, o comunque in zone innevate, quando il rischio di pioggia è pressochè inesistente (e anche fosse comunque ho già con me una giacca a vento in goretex), mi porto dietro, al posto del poncho, un pezzo di stuoino ( circa 1 metro di lunghezza ) e il bivy gemini double della ortovox.
Lo stuoino lo uso durante le escursioni per potermi sedere tranquillamente durante le soste sulla neve senza bagnarmi, ma al bisogno lo potrei usare nel suo utilizzo classico in caso di pernottamento di fortuna.
Il sacco da bivacco dell'ortovox ha la caratteristica di avere un'apertura chiudibile anche dalla parte dei piedi cosicchè, tendendo un cordino all'interno del sacco e legando il capo che esce dalla parte della testa a un albero e quella che esce dalla parte dei piedi a un picchetto, è possibile tenere leggermente distanziato il telo dai vestiti, limitando la condensa.
Oltretutto, essendo progettato per due persone e siccome abitualmente vado sempre con qualcuno, in caso di necessità potremmo trovare rifugio nello stesso bivy bag.
Si, penso che quella sia la soluzione migliore, ovviamente il tessuto deve essere traspirante.
Qui infatti sto tendendo il cordino che mi permettera' di tenere l' archetto che distanziera' leggermente il telo dal sacco a pelo.
Per la cronaca, la tenda accanto era la mia cambusa
ciao
Per come mi sono trovato le poche volte che l'ho usato è semplice: male. E' claustrofobico, non ti permette di fare niente ed è troppo vicino agli animali che corrono e strisciano, per i miei gusti.
Per la condensa non c'è una regola generale per ogni sacco, nel senso che in alcune condizioni non ti bagni, in altre, con lo stesso bivvy, ti inzuppi (stesso con la tenda, a volte resta asciutta e a volte condensa - come mai, se la tenda è sempre la stessa???). Sapere il perchè succede è importante per sapere come si comporterà il sacco (o la tenda) in quella specifica situazione. Devi aver presente il fenomeno della condensa, come e perchè si manifesta, in che condizioni, e in base a quello puoi sapere se il sacco condenserà o no, valutando i vari fattori ambientali (umidità dell'aria, umidità dei vestiti, temperatura esterna, temperatura interna, vento, tipo di suolo e sua temperatura...). Purtroppo lo puoi sapere con precisione solo nel momento in cui sei li, non prima (anche se puoi fare delle previsioni in base al meteo e alla zona, ma è difficile e non funziona sempre - almeno nel mio caso). E devi anche conoscere il valore di traspirablità del prodotto che usi, anche se da quello che ho visto è molto secondario (comunque anche lui va messo in conto).
Prova a vedere in rete se trovi qualcosa al riguardo, vedrai che se capisci bene la teoria alla base del fenomeno poi riesci a darti tutte le risposte ogni volta che si presenta la necessità, a prescindere dal sacco.
Per la condensa non c'è una regola generale per ogni sacco, nel senso che in alcune condizioni non ti bagni, in altre, con lo stesso bivvy, ti inzuppi (stesso con la tenda, a volte resta asciutta e a volte condensa - come mai, se la tenda è sempre la stessa???). Sapere il perchè succede è importante per sapere come si comporterà il sacco (o la tenda) in quella specifica situazione. Devi aver presente il fenomeno della condensa, come e perchè si manifesta, in che condizioni, e in base a quello puoi sapere se il sacco condenserà o no, valutando i vari fattori ambientali (umidità dell'aria, umidità dei vestiti, temperatura esterna, temperatura interna, vento, tipo di suolo e sua temperatura...). Purtroppo lo puoi sapere con precisione solo nel momento in cui sei li, non prima (anche se puoi fare delle previsioni in base al meteo e alla zona, ma è difficile e non funziona sempre - almeno nel mio caso). E devi anche conoscere il valore di traspirablità del prodotto che usi, anche se da quello che ho visto è molto secondario (comunque anche lui va messo in conto).
Prova a vedere in rete se trovi qualcosa al riguardo, vedrai che se capisci bene la teoria alla base del fenomeno poi riesci a darti tutte le risposte ogni volta che si presenta la necessità, a prescindere dal sacco.
Ultima modifica:
La mia domanda nasceva dal fatto che ne avevo uno circa venticinque anni fa, solo che dopo una decina di utilizzi ho preferito venderlo in quanto mi ritrovavo al mattino sempre perennemente bagnato (e non pensate male!!).
Acqua da fuori non ne entrava una goccia, ma dentro faceva moltissima condensa.
Mi chiedevo quindi se con i nuovi materiali si fossero fatti dei progressi in tal senso e, sopratutto, quali fossero le vostre sensazioni in merito a tale prodotto.
Acqua da fuori non ne entrava una goccia, ma dentro faceva moltissima condensa.
Mi chiedevo quindi se con i nuovi materiali si fossero fatti dei progressi in tal senso e, sopratutto, quali fossero le vostre sensazioni in merito a tale prodotto.
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