Ingegneria Naturalistica

L'ingegneria naturalistica studia le tecniche di utilizzo di materiali vegetali vivi (piante e parti di esse) e naturali inerti (pietre, legno, terra) come materiali da costruzione e in particolare per costruzioni di consolidamento, recupero, protezione dall'erosione e salvaguardia dell'ambiente naturale.

La disciplina è relativamente giovane anche se da sempre praticata.
Riporto dei link a manuali tecnico-divulgativi sulla disciplina che potrebbero essere un buono spunto per appassionarsi a queste tecniche e anche utili in caso si voglia metterle in atto per conto proprio.

Manuale divulgativo ma dettagliato sulle tecniche dell'Ingegneria Naturalistica redatto dalla Regione Piemonte

Manuale tecnico redatto dall'Istituto di Ingegneria Naturalistica e Costruzione del Paesaggio dell'Università di Bodenkultur, Vienna

Manuale molto tecnico e approfondito di Ingegneria Naturalistica redatto dalla Provincia di Terni



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thecek

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ciao, io ho seguito un corso di ingegneria naturalistica all'università, e devo dire che è stato uno dei corsi più interessanti, anche perchè abbiamo fatto un paio di uscite in campo e sono state decisamente illuminanti.
In una di queste, siamo andati a vedere alcuni lavori a Valli di Pasubio, veramente notevoli.
In realtà non è una disciplina così giovane, in altri paesi d'europa si pratica da tempo, e non come soluzione alternativa al cemento o come lavorazione tradizionale, ma come soluzione principale, studiata, descritta e standardizzata.
In Italia invece, siccome siamo furbi e sempre aggiornati, queste cose arrivano con venti trent'anni di ritardo..
Parlando con il tipo che seguiva i lavori, questo ci ha raccontato che ancora oggi sia privati che amministrazioni pubbliche sono molto diffidenti sull'utilità e i vantaggi dell'ingegneria naturalistica.
C'è ancora la convinzione che una buona colata di cemento armato sia sempre la soluzione più conveniente..e io queste cose non riesco a mandarle giù.
 
Ciao,
questo è il link dell'associazione italiana:

AIPIN - Home

Questo di quella europea:

http://www.efib.org/

Questo è il corso per operatori ferroviari:

www.darioflaccovio.it/errata/25-Articolo.pdf

Comunque non è vero che in Italia è arrivato 20/30 anni in ritardo, queste tecniche sono in uso da diversi anni a livello locale e di piccoli progetti.
Io stesso più di dieci anni fa lavoravo per una cooperativa sociale onlus che si occupa di cura e cultura del verde e l'ingegneria naturalistica era già utilizzata, anche se ai primi albori.
Uno dei progetti che mi ricordo e al quale ho partecipato era la riqualificazione del Sentiero Valtellina, che comprendeva la messa in sicurezza degli argini del fiume Adda nel tratto Sondrio - Caiolo tramite la piantumazione e la palificazione, nonché la realizzazione di canali per il drenaggio a basso impatto ambientale.
E' a livello nazionale, nelle grandi opere e soprattutto nella prevenzione che non sono entrate nel cervello di chi di dovere!!!!

Ciao. :)


:)
 
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thecek

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Ciao,
questo è il link dell'associazione italiana:

AIPIN - Home

Questo di quella europea:

EFIB

Questo è il corso per operatori ferroviari:

www.darioflaccovio.it/errata/25-Articolo.pdf

Comunque non è vero che in Italia è arrivato 20/30 anni in ritardo, queste tecniche sono in uso da diversi anni a livello locale e di piccoli progetti.
Io stesso più di dieci anni fa lavoravo per una cooperativa sociale onlus che si occupa di cura e cultura del verde e l'ingegneria naturalistica era già utilizzata, anche se ai primi albori.
Uno dei progetti che mi ricordo e al quale ho partecipato era la riqualificazione del Sentiero Valtellina, che comprendeva la messa in sicurezza degli argini del fiume Adda nel tratto Sondrio - Caiolo tramite la piantumazione e la palificazione, nonché la realizzazione di canali per il drenaggio a basso impatto ambientale.
E' a livello nazionale, nelle grandi opere e soprattutto nella prevenzione che non sono entrate nel cervello di chi di dovere!!!!

Ciao. :)


:)

Appunto, a livello di piccole realtà circoscritte l'ingegneria naturalistica è praticata anche in Italia, ma io parlo dell'impiego di questa tecnica come prassi, e parlando con il tecnico che ci ha seguito, è saltata fuori questa diffidenza.
Si arriva all'estremo in cui chi deve appaltare un lavoro preferisce spendere 10 volte tanto per un'opera in cemento destinata a durare qualche anno, che non risolvere il problema definitivamente.
Tu pensa a cosa può significare solo in termini di materiali, progettazione, manodopera e tempi, la realizzazione di una serie di briglie in cemento armato lungo un corso d'acqua, magari in un territorio impervio.
Eppure, basta guardarsi un pò in giro per vedere come vanno le cose. Poi sicuramente, in alcune località queste tecniche sono più utilizzate e in altre meno.
 
Ciao,
hai perfettamente ragione, purtroppo il più grande nostro problema si chiama Italcementi !!!!!

E, a proposito di Italcementi, ti racconto un'aneddoto riferito al paese dove è nato mio padre che si trova a sud della Sardegna.
Negli anni '50 è stata realizzata una diga (ovviamente in cemento) per creare un bacino idrico a servizio dell'agricoltura, questa diga con il passare degli anni ha causato problemi al paese legati alle infiltrazioni d'acqua nelle case (con relativi crolli e dissesti) che ha spinto lo stato a ricostruire l'intero paese sulla collina antistante, ovviamente il mandato della realizzazione è stato affidato a Italcementi che veniva pagata a metro cubo di cemento !!!!!!
Ci credi che è stato ricostruito completamente in cemento, compresi gli arredi urbani quali aiuole, panchine, tavoli e cestini dei rifiuti !!!!!!

Cioa. :)


:)
 
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thecek

Guest
Ciao,
hai perfettamente ragione, purtroppo il più grande nostro problema si chiama Italcementi !!!!!

E, a proposito di Italcementi, ti racconto un'aneddoto riferito al paese dove è nato mio padre che si trova a sud della Sardegna.
Negli anni '50 è stata realizzata una diga (ovviamente in cemento) per creare un bacino idrico a servizio dell'agricoltura, questa diga con il passare degli anni ha causato problemi al paese legati alle infiltrazioni d'acqua nelle case (con relativi crolli e dissesti) che ha spinto lo stato a ricostruire l'intero paese sulla collina antistante, ovviamente il mandato della realizzazione è stato affidato a Italcementi che veniva pagata a metro cubo di cemento !!!!!!
Ci credi che è stato ricostruito completamente in cemento, compresi gli arredi urbani quali aiuole, panchine, tavoli e cestini dei rifiuti !!!!!!

Cioa. :)


:)

Fra l'altro il colosso industriale da te citato è il maggiore produttore di CO2 in Italia, non stiamo parlando di bruscolini.
Comunque se ne potrebbero citare a centinaia di esempi come questo. Uno su tutti il Vajont, a tal proposito invito, chi non lo avesse già fatto, di prendersi qualche ora e guardarsi ( si trova su youtube) l'opera teatrale di Paolini. Catastrofi annunciate come questa purtroppo abbondano.
Tuttavia, nel caso dell'ingegneria naturalistica, secondo me, c'è proprio un retaggio culturale di fondo che ne limita la diffusione. Del resto, noi italiani siamo poco predisposti all'alternativo (in tutte le cose), e siamo anche poco predisposti ad affrontare i problemi. L'atteggiamento comune è quello di alzare il tappeto e nasconderci sotto la polvere, e senza tanto distinguere fra nord e sud, questo vale per la Sicilia come per il Trentino, ognuno a modo suo.
Anche perchè, a livello di pubblico, un'infiltrazione da parte di grandi aziende può anche esserci. Ma a livello di privato...beh a livello di privato le cose sono sempre diverse. L'imprenditore punta al rendiconto, dovrebbe essere più predisposto alle soluzioni innovative, invece non è sempre così.

Rientrando in argomento, rispondo a AndreaDB.
Il corso che ho seguito io era all'interno di ecologia applicata nella magistrale di scienze e tecnologie per l'ambiente a padova.
Di link particolari, oltre a quelli che sono già stati messi, non ne ho altri. Ti posso dire che queste tecniche sono molto all'avanguardia e molto utilizzate nei paesi del nord Europa, Germania e Austria. Se non sbaglio, infatti, questa disciplina è stata formalizzata proprio in Austria.
Se ogni tanto bazzichi da quelle parti, non di rado capita di vedere opere di questo tipo. Io mi ricordo che quando ero ragazzino feci un giro in Austria con i miei, e chiesi a mio padre come mai da noi le barriere fonoassorbenti lungo le autostrade erano di cemento, plastica e lamiera, mentre da loro erano fatte con dei terrapieni inerbiti.
 
E, a proposito di Italcementi, ti racconto un'aneddoto riferito al paese dove è nato mio padre che si trova a sud della Sardegna.
Negli anni '50 è stata realizzata una diga (ovviamente in cemento) per creare un bacino idrico a servizio dell'agricoltura, questa diga con il passare degli anni ha causato problemi al paese legati alle infiltrazioni d'acqua nelle case (con relativi crolli e dissesti) che ha spinto lo stato a ricostruire l'intero paese sulla collina antistante.....
:)
Che paese macchia?
 
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