into the wild

io vorrei segnalare a tutti coloro che ancora non l'hanno visto il film "Into the Wild" di Sean Penn. Paesaggi spettacolari (ALaska) e una storia che ti fa venire voglia davvero di mollare tutto e partire. bellissimo.
 
intanti il film tratto da un libro dove il tipo parte ma poi nella foresta nn si sa arrangiare e ci muore? scusa se l ho detto così in soldoni.
paesaggi stupendi, però il tipo mi pare sia stato molto pirla nella maniera di organizzarsi, non credi? cioè mi sembrava molto uno sprovveduto.
 
intanti il film tratto da un libro dove il tipo parte ma poi nella foresta nn si sa arrangiare e ci muore? scusa se l ho detto così in soldoni.
paesaggi stupendi, però il tipo mi pare sia stato molto pirla nella maniera di organizzarsi, non credi? cioè mi sembrava molto uno sprovveduto.

si,se vedendo il film o leggendo il libro uno pensasse di vedere o leggere un manuale di sopravvivenza.

Invece è una storia di una persona,di un ragazzo. Da qui uno dovrebbe partire,non per giudicare,ma per capire.
Forse,la butto li,sono più interessanti le domande che Chis si è posto,che le risposte che si è dato.
 
Bello il documentario!
Beh vivere nella natura dipende come: secondo me è un pò una c****a prendere dalla nostra vita attuale ( tutti i comfort) e andare nei boschi lontano da tutti.
Io, la vedrei più bella come avventura, forse anche molto più fattibile, costruirsi una baita, portare un pò di galline un 2 mucche, 2 caprette, conigli, fare un orto, e poi mollare tutto e andare a tentare di vivere così. Avendo anche prima le conoscenze su piante, come coltivare, e tutto il resto.
 
si,se vedendo il film o leggendo il libro uno pensasse di vedere o leggere un manuale di sopravvivenza.

Invece è una storia di una persona,di un ragazzo. Da qui uno dovrebbe partire,non per giudicare,ma per capire.
Forse,la butto li,sono più interessanti le domande che Chis si è posto,che le risposte che si è dato.

io lo avevo guardato più dal punto di vista del "come sopravvivere" e a partire da quello ho dato la mia opinione.
il suo bisogno di natura e simili lo capisco, ma non credo farei le sue cazzate per un semplice buonsenso. a questo punto però potrei pensare: o che mi ritengo troppo superiore o che ho realmente delle coscienze maggiori delle sue.
 
Ieri sera su DeeJay TV hanno trasmesso "Iconoclast". I personaggi intervistati erano Sean Penn (regista di "Into the wild") che chiacchiera con l’autore del libro “Into the wild” Jon Krakauer (alpinista di alto livello e scrittore). Si sono recati in Alaska visitando il bus che fu da ricovero per il protagonista dell'avventura in questione. Molto meglio questo documento che il film stesso.
 
Il film per essere bello è bello: dà tanto il senso di voglia di evadere dalla quotidianità, dalla società, forse, alla fine, solo dalla realtà della vita nel mondo adulto, dove ci son regole, doveri,ecc. E' la voglia che abbiamo un pò tutti, quella che ricerchiamo nelle uscite del fine settimana, nelle nostre escursioni, magari per quelli come me, che va spesso in solitaria.
 
un film bellissimo ma, appunto, un film.. credo che pochi abbiano il coraggio di prendersi ed andare senza sapere coa si troveranno davanti..
 
un film bellissimo ma, appunto, un film.. credo che pochi abbiano il coraggio di prendersi ed andare senza sapere coa si troveranno davanti..

Io ho letto il libro ed ho visto il film...
Scusate ma (come spesso accade) il film non ha niente a che vedere.
Per quanto riguarda il coraggio di prendere e andare, lui l'ha avuto...
Il fatto raccontato è una storia vera... non solo un film, o, meglio un libro.
Krakauer, l'autore del libro, ha ripercorso tutta l'avventura del ragazzo, cercando di conoscere e parlare con tutti coloro che avevano incontrato Chris.
A me è piaciuto... e sinceramente mi ha fatto riflettere su molte cose.
 
si,se vedendo il film o leggendo il libro uno pensasse di vedere o leggere un manuale di sopravvivenza.

Invece è una storia di una persona,di un ragazzo. Da qui uno dovrebbe partire,non per giudicare,ma per capire.
Forse,la butto li,sono più interessanti le domande che Chis si è posto,che le risposte che si è dato.


Happiness only real when shared...
Era prima di tutto una ricerca di se stesso... l'ha scritto lui...su quella tavola di legno che usava per coprire una finestra...
Libro e film stupendo...come la colonna sonora..
Ispirazione per ideali...magari non per preparazione...
Fatto sta...chi ha vissuto di più...lui o noi in uscite settimanali ritaglite?_
 
Ultima modifica di un moderatore:
A me contrariamente alla maggior parte degli utenti il film non è piaciuto.
Non succede praticamente nulla a livello narrativo,è un racconto di vita e spesso mi stavo addormentano durante il film.
Belli invece i paesaggi,l'unico motivo per cui non ho stroncato la visione.

Ovviamente è un opinione molto personale,io di mio mal sopporto i film/libri con le morali filosofiche sussurrate e con i finali tragici (anche se corrispondono alla realtà).
La vita è già abbastanza triste di suo,almeno quando guardo un film cerco emozioni positive che mi facciano star bene.
 
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