Noto che in molte discussioni, almeno per quelle in cui mi vedo come protagonista, tu ribadisci spesso che le mie risposte sono uguale ad altri ...... fermo restando che il motivo per il quale tu lo asserisci non mi è noto se non per il fatto che ciò avvenga (sei tu che lo dici) ti posso però dire, in tutta sincerità, che questo tuo modo di "fare", almeno nei miei confronti, mi dà la sensazione che tu voglia, volontariamente o involontariamente, conformare le mie risposte ad un "clichè" e questo lo trovo poco gradevole perchè sminuiscono, di fatto, la valenza della mie risposte.
Mi spiace che tu l'abbia presa male, ti chiedo scusa, perché effettivamente quando dico "come quasi tutti" è nel senso positivo verso gli altri e non verso me stesso. Per dire che sono consapevole che sono io che spesso ho dei ragionamenti fuori dal comune e stani e non il contrario.
Inoltre sicuramente non è nulla di personale, in quanto non guardo sempre il "nick" di chi scrive".
"a morire nei boschi o andare a sculacciare le rane in alaska, ma potrebbe anche essere una qualsiasi altra scelta ? ..... se uno è consapevole di tutto quello che comporta quella scelta e non infrange la legge .... bhè .... genitore o non genitore, alla fine, uno se ne deve fare una ragione. Diversamente, per me, ha almeno un obbligo morale, se non legale, ad opporsi. Il suicidio è un reato (ovvero infrange una legge) ? Almeno in Italia no.
Ovviamente tralasciando la parte in cui chiaramente la vediamo diversamente (per me non c'è nulla di male), è anche per il discorso dei suicidi che penso che ognuno dovrebbe poter decidere della propria vita. Penso ad alcuni esempi: sarebbe meglio che una persona con le sue motivazioni potesse andare in ospedale a mettere fine alla propria vita, in maniera riservata e pacata oppure che lo facesse magari di fronte ai propri figli o metti il caso in mezzo ad una strada di fronte ai tuoi?
Capisco il senso e lo rispetto a riguardo di cambiare parte "da figli a genitori", anche se io ho sempre avuto un'idea opposta che però non avendo figli non potrò mai confermare anche in quel campo. L'amore forte, i sentimenti potenti per me non seguono per forza le parentele, legami biologici, e le definizioni che la società gli ha dato, ma seguono i rapporti che ci sono tra le persone.
Esempio semplice e veloce: se mio padre mi ha sempre trattato male, ecc mentre tu mi hi seguito, aiutato, ecc il mio legame è conte e non con lui e peggio ancora perché lui mi ha messo al mondo. Però di base penso sempre di avere il diritto di mettere fine alla mia vita o cambiare completamente stile.
A me dispiace che spesso i miei ragionamenti vengano letti come se io sono una persona egoista, arrogante, menefreghista... quando semplicemente ho il mio modo di vedere la vita... ma sono super altruista nei confronti di tutti, quasi ingenuamente.
E' impossibile "non fare delle valutazioni", anche solo dire "il film mi è piaciuto" è una valutazione, anche solo dire "mi piacerebbe fare una scelta del genere" è una valutazione. Dire "per me non ha fatto nulla di male" è una valutazione. Anche condividere è una valutazione.
Come si fa a non fare una valutazione ? ...... anche fregarsene e ignorare questo thread o l'accaduto, oltre che il film o il libro, è una valutazione.
Uno non vuole essere "valutato" ? ..... non condivida la propria vita, i propri sentimenti ed opinioni, diversamente, piaccia o non piaccia si verrà valutati.
Anche quì mi spiego male, a me non da nessun problema essere valutato ma devo ammettere che mi dà fastidio (poi magari la capisco sempre male io) quando il mio modo di vedere viene criticato facendolo passare per qualcosa di negativo, sbagliato, ecc. Invece di farlo passare semplicemente, come faccio io, come un altro modo di vedere le cose e la vita senza pero levare alla persona caratteristiche caratteriale che possono avere quelli dalle idee opposte.
Ma ripeto, potrei essere io che le prendo sempre in questo senso.
Un pò come la parte iniziale del tuo commento, in cui dici di aver interpretato quello che scrivo in una certa maniera.. chiaro io so e ammetto di essere pietoso nello scrivere... però il grosso problema è anche il non sentire i toni, vedere le espressioni del viso, ecc
Dimenticavo, tieni presente e in generale tutti... che a parte casi in cui qualcuno m'insulta direttamente o mi dà del bugiardo, ecc
Ogni mio commento, critica, ecc non è assolutamente fatta con cattiveria o superiorità. Anzi, con cortesia, gentilezza, semplicità e piacere nel discuterne "amichevolemente". Come dicevo i miei ragionamenti mi fanno sempre "brutto e cattivo" ma in realtà sono un "bonaccione altruista, umile", potresti suonarmi il campanello e dirmi che avresti bisogno di soldi e di un posto per dormire, senza mai esserci incontrati prima, che se probabilmente disponibilità permettendo di darei entrambe le cose.
Ho fatto in grassetto le mie e normali le tue perché non sono capace a tenere parti della risposta originale inserendo le mie risposte ma definite e separate.