- Parchi del Lazio
-
- Parco Regionale dei Castelli Romani
Dati
Data: 12/06/2021
Regione e provincia: Lazio, Roma
Località di partenza: Lago di Nemi
Località di arrivo: Lago di Nemi
Tempo di percorrenza: 4h 35 minuti incluse soste
Chilometri: 26.80
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Nessuna a parte il chilometraggio e una grande quantità di bivi imprevisti
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: non sempre chiara
Dislivello in salita: 987
Dislivello in discesa: 990
Quota massima: 960 m s.l.m.
Accesso stradale:
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
https://it.wikiloc.com/percorsi-corsa-in-montagna/doppio-anello-dal-lago-nemi-75692258
Descrizione
Ultimamente ho voglia di camminare/corricchiare su sentieri battuti che mi consentano di non pensare troppo e di concentrarmi esclusivamente sull'attività fisica, in più mi sono iscritto ad una maratona di camminata di 54 km intorno al lago di Bolsena e sto cercando di prepararla su terreni affini, quindi non propriamente di montagna, in più ho il Parco dei Castelli Romani a 30 minuti di auto e sono luoghi a cui sono molto legato per vari motivi ma che escursionisticamente ho frequentato poco. Quale migliore occasione per recuperare?
In questo itinerario, che a mio parere riassume un po' tutte le caratteristiche di questo peculiare Parco Regionale, ho pensato di legare un lago (quello di Nemi) a due delle principali vette del territorio (Monte Cavo e il Maschio delle Faete) e a due dei miei borghi preferiti della zona (Nemi e Genzano di Roma) in una specie di tour dei paesaggi salienti di questi antichi colli vulcanici. In mezzo i tipici caratteri di questo territorio: lussureggianti boschi di castagno, sacre vie testimoni di antichi tempi mitologici, vette infestate di antenne e cemento, scorci inaspettati su crateri spenti oggi pieni di acqua cristallina, assassinii di boschi che si consumano in pieno giorno nell'indifferenza di chi passa.
Partito dalla sponda del lago, perché avevo bisogno di confrontarmi con le sue placide acque prima di aggredire le salite, si sale fino a Fontan Tempesta e poi si prosegue sulla Via Sacra fino alla "vetta" del Monte Cavo in una bella ed allenante salita che consente un dislivello complessivo di circa 650 metri. Poi giù in corsa lenta sui morbidi crinali boscosi che conducono al Maschio delle Faete (un tempo ricco di faggete come la toponomastica suggerisce) per una delle più belle viste panoramiche del Parco intero; una vista che va conquistata aggirando recinzioni di cemento ed antenne, non proprio il massimo. Si torna leggermente indietro e ci si catapulta giù verso Nemi attraversando orridi appezzamenti a bosco ceduo dove si percepisce l'impatto devastante di questa attività che trasforma luoghi ombrosi e ricchi di vita in deserti post-apocalittici, un signore incontrato lungo il cammino commenta "pare scoppiata 'na bomba". Tornato a Nemi e fatto rifornimento di acqua nel borgo torno giù verso il lago ma, non ancora sazio di salite, affronto la asfaltata fino Genzano. Attraversato il bellissimo centro storico si imbocca una vecchia asfaltata dismessa che riconduce sulla sponda attraverso il bosco con bellissime aperture sul lago.
L'escursione si chiude con i piedi a mollo in compagnia di due germani reali.
Un territorio che non mi delude mai e che vive di profondi contrasti tra una natura incredibilmente ricca e una pressione antropica enormemente aggressiva. Forse anche in questo squilibrio si cela il suo fascino anche se si torna a casa sempre con un pelo di rimpianto pensando a cosa doveva essere attraversarlo prima che venisse sfregiato.
Una nota di percorso: la grande presenza di piste forestali, sentieri di mountain bikers non ufficiali e tracce varie rendono l'orientamento a volte poco immediato. Se si è alle prime armi con questi territori consiglio l'uso di un GPS.
Data: 12/06/2021
Regione e provincia: Lazio, Roma
Località di partenza: Lago di Nemi
Località di arrivo: Lago di Nemi
Tempo di percorrenza: 4h 35 minuti incluse soste
Chilometri: 26.80
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Nessuna a parte il chilometraggio e una grande quantità di bivi imprevisti
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: non sempre chiara
Dislivello in salita: 987
Dislivello in discesa: 990
Quota massima: 960 m s.l.m.
Accesso stradale:
Traccia GPS: [puoi caricare la tua traccia GPS nella Mappa Escursioni ed inserire il link permanente al posto di questo testo]
https://it.wikiloc.com/percorsi-corsa-in-montagna/doppio-anello-dal-lago-nemi-75692258
Descrizione
Ultimamente ho voglia di camminare/corricchiare su sentieri battuti che mi consentano di non pensare troppo e di concentrarmi esclusivamente sull'attività fisica, in più mi sono iscritto ad una maratona di camminata di 54 km intorno al lago di Bolsena e sto cercando di prepararla su terreni affini, quindi non propriamente di montagna, in più ho il Parco dei Castelli Romani a 30 minuti di auto e sono luoghi a cui sono molto legato per vari motivi ma che escursionisticamente ho frequentato poco. Quale migliore occasione per recuperare?
In questo itinerario, che a mio parere riassume un po' tutte le caratteristiche di questo peculiare Parco Regionale, ho pensato di legare un lago (quello di Nemi) a due delle principali vette del territorio (Monte Cavo e il Maschio delle Faete) e a due dei miei borghi preferiti della zona (Nemi e Genzano di Roma) in una specie di tour dei paesaggi salienti di questi antichi colli vulcanici. In mezzo i tipici caratteri di questo territorio: lussureggianti boschi di castagno, sacre vie testimoni di antichi tempi mitologici, vette infestate di antenne e cemento, scorci inaspettati su crateri spenti oggi pieni di acqua cristallina, assassinii di boschi che si consumano in pieno giorno nell'indifferenza di chi passa.
Partito dalla sponda del lago, perché avevo bisogno di confrontarmi con le sue placide acque prima di aggredire le salite, si sale fino a Fontan Tempesta e poi si prosegue sulla Via Sacra fino alla "vetta" del Monte Cavo in una bella ed allenante salita che consente un dislivello complessivo di circa 650 metri. Poi giù in corsa lenta sui morbidi crinali boscosi che conducono al Maschio delle Faete (un tempo ricco di faggete come la toponomastica suggerisce) per una delle più belle viste panoramiche del Parco intero; una vista che va conquistata aggirando recinzioni di cemento ed antenne, non proprio il massimo. Si torna leggermente indietro e ci si catapulta giù verso Nemi attraversando orridi appezzamenti a bosco ceduo dove si percepisce l'impatto devastante di questa attività che trasforma luoghi ombrosi e ricchi di vita in deserti post-apocalittici, un signore incontrato lungo il cammino commenta "pare scoppiata 'na bomba". Tornato a Nemi e fatto rifornimento di acqua nel borgo torno giù verso il lago ma, non ancora sazio di salite, affronto la asfaltata fino Genzano. Attraversato il bellissimo centro storico si imbocca una vecchia asfaltata dismessa che riconduce sulla sponda attraverso il bosco con bellissime aperture sul lago.
L'escursione si chiude con i piedi a mollo in compagnia di due germani reali.
Un territorio che non mi delude mai e che vive di profondi contrasti tra una natura incredibilmente ricca e una pressione antropica enormemente aggressiva. Forse anche in questo squilibrio si cela il suo fascino anche se si torna a casa sempre con un pelo di rimpianto pensando a cosa doveva essere attraversarlo prima che venisse sfregiato.
Una nota di percorso: la grande presenza di piste forestali, sentieri di mountain bikers non ufficiali e tracce varie rendono l'orientamento a volte poco immediato. Se si è alle prime armi con questi territori consiglio l'uso di un GPS.
Allegati
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