Voto: 10/10
Recensione:
Il mese scorso sono stato a Camaldoli in provincia di Arezzo nei boschi spettacolari del parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Nella libreria del millenario monastero di Camaldoli mi ha colpito un libro, in copertina un controluce di un albero e poi il titolo... Invisibile agli occhi... mi ha portato istantaneamente a pensare a qualcosa di nascosto, ma sfogliando velocemente il libro mi sono reso conto che si trattava di qualcosa tutt'altro che nascosto, ma che paradossalmente la nostra vista ci distrae dal "vedere".
Il libro l'ho preso e l'ho letto in poche ore. Che dire... non vedo l'ora di scordarmelo un po' per rileggerlo di nuovo!
"Ecco il mio segreto", disse la volpe al Piccolo Principe, "Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi". [dal libro: Il Piccolo Principe, di Antoine de Saint-Exupéry]
Wolfgang dice questo, anzi lo vive sia fisicamente che come scelta di vita.
Ogni giorno dobbiamo fare i conti con l'apparenza, fratellastra della reatà e della verità.
Penso che ciò che veramente conta non è materiale, non appare, e spesso ciò di cui abbiamo bisogno ce l'abbiamo sotto gli occhi ma non lo vediamo perchè lo cerchiamo solo con gli occhi, con il corpo, ma noi siamo un corpo o abbiamo un corpo? Forse il fatto stesso di porsi questa domanda esclude già la prima opzione.
Il libro potete acquistarlo su IBS: Invisibile agli occhi
Recensione:
Il mese scorso sono stato a Camaldoli in provincia di Arezzo nei boschi spettacolari del parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Nella libreria del millenario monastero di Camaldoli mi ha colpito un libro, in copertina un controluce di un albero e poi il titolo... Invisibile agli occhi... mi ha portato istantaneamente a pensare a qualcosa di nascosto, ma sfogliando velocemente il libro mi sono reso conto che si trattava di qualcosa tutt'altro che nascosto, ma che paradossalmente la nostra vista ci distrae dal "vedere".
Il libro l'ho preso e l'ho letto in poche ore. Che dire... non vedo l'ora di scordarmelo un po' per rileggerlo di nuovo!
Purtroppo ho scoperto solo dopo averlo letto che quando ero a Camaldoli stavo a due passi da Wolfgang, ma penso che appena posso lo andrò a trovare.Recensione tratta da Fidest:
Una straordinaria avventura attraverso un viaggio nelle dimensioni di ciò che non si vede con gli occhi, guidati da un cieco. Il libro propone un vero e proprio cammino personale a fianco di un non vedente, Wolfgang Fasser che, da molti anni, guida escursioni notturne nelle foreste della Toscana per ascoltare le voci e gli odori e per essere vicino a chiunque voglia mettersi in ascolto di se stesso, per far tacere il bombardamento quotidiano di immagini e di rumori; è il primo passo per ritrovarsi. “ Non è forse vero – sottolinea Wolfgang nel libro – che per gustare fino in fondo qualcosa di profondo, dobbiamo chiudere gli occhi? Come quando si ascolta un concerto, si fa l’amore, si prega”. Invisibile agli occhi si sviluppa come un percorso biografico nella vita di Wolfgang Fasser, dalla sua infanzia in Svizzera alla progressiva perdita della vista; dalle sue esperienze professionali nella fisioterapia fino alla lunga esperienza di lavoro volontario in uno degli stati più poveri dell’Africa, il Lesotho; dall’introduzione delle tecniche di musicoterapia nelle sue attività di cura sino al lancio di una nuova esperienza come custode di ascolto e di silenzio nel verde della campagna casentinese. ll giornalista Massimo Orlandi, che accompagna questo percorso, con le sue parole ci restituisce i passi di Wolfgang mostrando quanto la sua vita ci riguardi e ci coinvolga.
"Ecco il mio segreto", disse la volpe al Piccolo Principe, "Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi". [dal libro: Il Piccolo Principe, di Antoine de Saint-Exupéry]
Wolfgang dice questo, anzi lo vive sia fisicamente che come scelta di vita.
Ogni giorno dobbiamo fare i conti con l'apparenza, fratellastra della reatà e della verità.
Penso che ciò che veramente conta non è materiale, non appare, e spesso ciò di cui abbiamo bisogno ce l'abbiamo sotto gli occhi ma non lo vediamo perchè lo cerchiamo solo con gli occhi, con il corpo, ma noi siamo un corpo o abbiamo un corpo? Forse il fatto stesso di porsi questa domanda esclude già la prima opzione.
Il libro potete acquistarlo su IBS: Invisibile agli occhi