Inserisco solo adesso questa esperienza fatta in primavere.. allora non avevo ancora scoperto questo forum..
Partenza il 31 Marzo alle h 10.00 poi Monaco, Oslo, Tromso e finalmente si arriva nell'arcipelago alle 13.30 del 1 Aprile..
Longyearbyen è una bella cittadina di 2000 abitanti, molto internazionale, giovane e viva, nonostante le piccole dimensioni..
Un posto dove fino a maggio le strade sono ricoperte di ghiaccio e dove il numero di motoslitte e doppio rispetto a quello delle auto.
E dove ad aprile non servono le luci, ecco una foto scattata all'una e mezza di notte
Le temperature si sono mantenute intorno ai -15°C per tutti i quindici giorni, insolitamente alte per la stagione.
Il giorno dopo incontro Marco e Gianni, i due ragazzi milanesi che faranno con me il giro..
Dopo due giorni di fancazzismo si parte.. 4 persone, 4 slitte e 3 cani che fanno la guardia e danno una mano..
Montato il campo la prima sera si sfrutta il sole per una gita di scialp..
e poi la mattina colazione con latte, caffè, marmellata e muesli liofilizzati e neve sciolta e poi si parte
Vista dal campo 2 dove il sole è sorto verso le 4 del mattino..
salita al colle e discesa
e dal secondo giorno mi prendo la Pulka a trazione integralmente umana..
Un po' di discesa lungo il ghiacciaio, la morena finale e poi il fiume ghiacciato, prima di cominciare a risalire la Reindalen
ed ecco la valle delle renne, la Reindalen
verso l'infinito.. dove si scorge all'orizzonte la Sabineland..
e di nuovo un po' di salite..
e di gite una volta montato il campo rigorosamente sempre armati.. (non si può uscire dal centro abitato disarmati, si corre il rischio di incontrare gli orsi polari)
Ecco Giovanni un mio amico ed esperta guida delle svalbard armata di tutto punto..
Gli ultimi tre giorni immersi a tratti nella nebbia..
Il sesto giorno non spostiamo il campo e rimaniamo fermi per fare un po' di sciate lì intorno, purtroppo non raggiungiamo nessuna vetta perché il tempo si guasta velocemente e facciamo solo un giro di 4 colli..
L'ultima notte la passiamo in mezzo al vento e alla neve
la mattina, smontato il campo, con visibilità di pochi metri proseguiamo tenendoci a vista, io che ero l'ultimo della fila non vedevo il primo.. Raggiungiamo il colle grazie al gps, la prima ed unica volta che lo usiamo, poi la visibilità si alza e proseguiamo a vista la discesa lungo al ghiacciaio..
Ed ecco il giro fatto, con i campi
Abbiamo a vuto la fortuna di avere bel tempo per quasi tutta la settimana tranne che per gli ultimi due-tre giorni.
Un ondata di caldo ha investito le Salbard non facendo mai scendere le temperature sotto i -15°C e il vento è sempre rimasto sotto i 50-40km/h per tutta la settimana, condizioni che tipicamente si hanno a maggio..
Arrivati a Longyearbyen dopo sette giorni e circa 80km facciamo una bella doccia calda e usciamo a fare festa fino a tarda notte per poi prendere l'aereo al mattino presto..
ecco un ultimo scorcio alle 3.00
e poi si vola a casa sognando la prossima volta..
Partenza il 31 Marzo alle h 10.00 poi Monaco, Oslo, Tromso e finalmente si arriva nell'arcipelago alle 13.30 del 1 Aprile..
Longyearbyen è una bella cittadina di 2000 abitanti, molto internazionale, giovane e viva, nonostante le piccole dimensioni..
Un posto dove fino a maggio le strade sono ricoperte di ghiaccio e dove il numero di motoslitte e doppio rispetto a quello delle auto.
E dove ad aprile non servono le luci, ecco una foto scattata all'una e mezza di notte
Le temperature si sono mantenute intorno ai -15°C per tutti i quindici giorni, insolitamente alte per la stagione.
Il giorno dopo incontro Marco e Gianni, i due ragazzi milanesi che faranno con me il giro..
Dopo due giorni di fancazzismo si parte.. 4 persone, 4 slitte e 3 cani che fanno la guardia e danno una mano..
Montato il campo la prima sera si sfrutta il sole per una gita di scialp..
e poi la mattina colazione con latte, caffè, marmellata e muesli liofilizzati e neve sciolta e poi si parte
Vista dal campo 2 dove il sole è sorto verso le 4 del mattino..
salita al colle e discesa
e dal secondo giorno mi prendo la Pulka a trazione integralmente umana..
Un po' di discesa lungo il ghiacciaio, la morena finale e poi il fiume ghiacciato, prima di cominciare a risalire la Reindalen
ed ecco la valle delle renne, la Reindalen
verso l'infinito.. dove si scorge all'orizzonte la Sabineland..
e di nuovo un po' di salite..
e di gite una volta montato il campo rigorosamente sempre armati.. (non si può uscire dal centro abitato disarmati, si corre il rischio di incontrare gli orsi polari)
Ecco Giovanni un mio amico ed esperta guida delle svalbard armata di tutto punto..
Gli ultimi tre giorni immersi a tratti nella nebbia..
Il sesto giorno non spostiamo il campo e rimaniamo fermi per fare un po' di sciate lì intorno, purtroppo non raggiungiamo nessuna vetta perché il tempo si guasta velocemente e facciamo solo un giro di 4 colli..
L'ultima notte la passiamo in mezzo al vento e alla neve
la mattina, smontato il campo, con visibilità di pochi metri proseguiamo tenendoci a vista, io che ero l'ultimo della fila non vedevo il primo.. Raggiungiamo il colle grazie al gps, la prima ed unica volta che lo usiamo, poi la visibilità si alza e proseguiamo a vista la discesa lungo al ghiacciaio..
Ed ecco il giro fatto, con i campi
Abbiamo a vuto la fortuna di avere bel tempo per quasi tutta la settimana tranne che per gli ultimi due-tre giorni.
Un ondata di caldo ha investito le Salbard non facendo mai scendere le temperature sotto i -15°C e il vento è sempre rimasto sotto i 50-40km/h per tutta la settimana, condizioni che tipicamente si hanno a maggio..
Arrivati a Longyearbyen dopo sette giorni e circa 80km facciamo una bella doccia calda e usciamo a fare festa fino a tarda notte per poi prendere l'aereo al mattino presto..
ecco un ultimo scorcio alle 3.00
e poi si vola a casa sognando la prossima volta..