Istruzioni per la configurazione di un Baofeng UV-5R (o simile) per emergenza

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Derrick

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Istruzioni fondamentali per la corretta configurazione di un bibanda Baofeng UV-5R (o simile) per utilizzo in caso di emergenza.

Per le dicussioni sulla liceità o meno del portare con sé un bibanda quale presidio di emergenza, e sulla liceità o meno di usarlo in solo ascolto, si prega di fare riferimento a questa discussione:
http://www.avventurosamente.it/xf/threads/e-lecito-usare-un-ricetrasmettitore-come-ricevitore.43355/

Per quanto riguarda le radio PMR-446, si consiglia di consultare il sito reteradiomontana.it e di leggere la discussione
http://www.avventurosamente.it/xf/t...-in-montagna-con-le-comunicazioni-radio.2367/
Vi sono sul sito anche altre discussioni che trattano di PMR-446, basta fare una ricerca con PMR-446.

Tabella dei contenuti

Premessa;
Differenze fondamentali tra PMR-446 e "bibanda";
Generalità sulle comunicazioni alla radio;
Generalità sulla chiamata di soccorso;
Esempio di richiesta di soccorso alla radio;
Come funziona un ripetitore: frequenza di ingresso, frequenza di uscita, tono;
Come configurare un bibanda con un file preconfezionato;
Come modificare il file preconfezionato in base alle proprie esigenze;
Uso concreto in escursione in solo ascolto per verificare la ricezione di ponti radio;
Collegamenti pertinenti.

PREMESSA
Queste istruzioni sono indirizzate a persone senza patente radioamatoriale e senza esperienza di attività radio, che intendano portare con sé una radio VHF/UHF quale presidio di sicurezza in montagna, per il caso in cui sia necessario richiedere l'invio di soccorsi e non sia presente il segnale telefonico.

Si consiglia in ogni caso di portare con sé anche un dispositivo PMR-446, di uso perfettamente legale salvo pagare la tassa annuale di €12 e salva la dichiarazione una tantum al ministero (si veda il sito della Rete Radio Montana per i dettagli).

La sequenza quindi, in caso di emergenza, sarà:

1) Cercare di chiedere aiuto tramite telefono;
2) Se ciò non fosse possibile fare chiamata di soccorso sulle frequenze PMR-446, cercando di parlare con qualcuno, che naturalmente non deve necessariamente essere qualcuno che partecipa al progetto Rete Radio Montana. Qualsiasi persona che senta la chiamata può prendere appunti e poi chiamare per telefono il soccorso alpino;
3) Fare la chiamata di soccorso su tutti i canali PMR-446 senza subtono;
4) Se anche questo tentativo non dà esito, allora cercare di contattare un ripetitore radioamatoriale.

Si ricorda che il Soccorso Alpino può essere chiamato solo tramite il canale ufficiale, per telefono (numero del Soccorso Unico d'EMergenza SUEM: 118, oppure il singolo numero diretto del soccorso alpino regionale). La radio, sia essa PMR-446 o VHF/UHF, servirà solo a chiamare qualcuno che a sua volta allerterà il SUEM in base alle indicazioni che avremo fornito.

BREVE CONFRONTO TRA DISPOSITIVI PMR-446 E DISPOSITIVI BIBANDA
Le ricetrasmittenti PMR-446 sono apparecchi di libero uso. Non richiedono alcuna patente ma richiedono il pagamento di un bollettino annuo di €12 e una comunicazione fatta per raccomandata una tantum. Funzionano sulla singola frequenza UHF 446 MHz divisa in 8 canali. Si faccia riferimento al sito reteradiomontana.it per i dettagli.

Le PMR-446 non possono usare ponti radio e non hanno ponti radio a disposizione. Perché due persone possano parlare è necessario che le due radio siano in grado di parlare tra di loro direttamente sulla stessa frequenza (Simplex). Le PMR-446 sono uno strumento utilissimo in montagna, e sono al centro dell'iniziativa Rete Radio Montana, per scambiarsi informazioni sulla percorribilità di sentieri, vie di salita, stato della neve, condizioni meteorologiche, e per eventuali chiamate di emergenza. Occorre però che sia presente, nel momento del bisogno, qualcun altro in portata radio per parlare con noi.
L'uso di un PMR-446, oltre ad avere una sua utilità specifica in montagna nell'ambito della Rete Radio Montana, consentirà agli utenti di familiarizzarsi con l'uso di una ricetrasmittente e quindi di essere più efficaci anche nell'uso di un "bibanda" in emergenza.
Le radio "bibanda" (VHF/UHF) sono normalmente impiegabili in trasmissione solo da radioamatori, cioè persone fornite di patente e autorizzazione generale. Queste radio possono fare uso di "ponti radio", installazioni fisse poste in punti dominanti (cime di montagne) disponibili 24 ore su 24. Il ponte radio riceve la comunicazione della ricetrasmittente e la irradia su una ampia porzione di territorio, molto più ampia di quella coperta da un PMR-446. Ciò rende molto probabile che vi sia qualcuno in ascolto su un ponte radio e che possa raccogliere una chiamata d'emergenza. Esiste inoltre il Link Nazionale CISAR, una rete di ponti radio in banda UHF interconnessi che copre l'intera penisola. Una chiamata d'emergenza effettuata sul Link Nazionale viene ascoltata in tutta Italia e rende virtualmente impossibile che non vi sia nessuno in ascolto.

Quindi:
- Ricetrasmittente PMR-446 per comunicare con altri montanari informazioni circa percorso, posizione, intenzioni, e anche per chiedere socorso se non c'è campo telefonico;
- Ricetrasmittente "bibanda" (capace di operare in banda VHF e in banda UHF) da avere con sé e da usare, se non si ha la patente, solo per chiamate di emergenza. L'uso in emergenza, qualora non via sia altro modo di chiedere soccorso, è sicuramente sempre lecito anche senza patente!

GENERALITA' SULLE CONVERSAZIONI ALLA RADIO

E' importante ricordare che l'uso della ricetrasmittente richiede un certo ordine, un certo metodo. Al telefono è possibile parlarsi sopra l'un l'altro, e ascoltare e parlare allo stesso tempo, come in una conversazione a voce. Per radio invece in un determinato momento o si ascolta, o si preme il tasto PTT (Press to Talk) e si parla, non è possibile fare le due cose assieme.

E' fondamentale parlare solo quando si è esplicitamente ricevuto "il microfono" cioè Pippo parlerà solo quando sente "Passo a Pippo" o, se si parla solo in due, quando sentirà "Passo" (o "Cambio"). Se si parla in più di due persone chi ha iniziato lo scambio radio "dirigerà il traffico" e quindi darà "la parola" esplicitamente ad uno degli interlocutori. Chi ha ricevuto la parola la ridarà a chi gliel'ha data oppure, quando è chiaro che si parla a turno, la darà esplicitamente al prossimo degli interlocutori.

Da notare che in generale, quando si parla alla radio, sia essa PMR-446 o VHF/UHF, perché non vadano persi pezzi di frase si deve aspettare circa 1 secondo tra la pressione del tasto PTT e il momento in cui si inizia a parlare, e aspettare circa un secondo tra il momento in cui si smette di parlare e il momento in cui si rilascia il tasto PTT.
Bisogna inoltre sempre lasciare un paio di secondi di silenzio tra un intervento e l'altro, in modo da consentire ad altri di inserirsi nella conversazione in modo chiaro facendo una "bussata".
Quindi se ho ricevuto la parola non premerò subito il pulsante PTT per parlare: aspetterò un paio di secondi, poi premerò il tasto PTT e aspetterò un altro secondo, e poi parlerò.

La "bussata" - cioè la richiesta di inserirsi in una conversazione avviata - deve essere breve e concisa. Dopo la bussata normalmente la persona che aveva ricevuto la parola dà riscontro di avere ricevuto la chiamata e continua il suo scambio in breve, poi ridà la parola al "direttore del traffico" e questo, a tempo debito, darà la parola a chi ha bussato e solo a quel punto chi ha fatto la bussata parlerà.

Naturalmente se la bussata è una chiamata d'emergenza essa attirerà immediatamente l'attenzione di tutti gli interlocutori e chi ha bussato riceverà rapidamente il microfono, ma aspetterà comunque di riceverlo esplicitamente. Nulla di peggio, in una comunicazione radio, del parlarsi sopra.

Gli errori che si commettono quando si ha scarsa dimestichezza con la radio è di premere il tasto PTT mentre si comincia a parlare o addirittura dopo (gli altri si perderanno l'inizio della frase), di lasciare il tasto PTT prima di aver finito di parlare, di parlarsi sopra l'un l'altro, di non dire "passo" o "cambio" rendendo incerta la fine del proprio intervento, di non dare esplicitamente la parola a un interlocutore quando si parla in più di due (quindi con "Passo a Tizio" o "Passo a Caio", se invece si chiude con "Passo", sia Tizio che Caio risponderanno simultaneamente).
Come sarà spiegato sotto, per fare pratica delle comununicazioni radio un modo è usare le radio PMR-446, l'altro è di ascoltare le comunicazioni radioamatoriali usando il bibanda in sola ricezione.

Molte radio sono configurabili perché emettano un cicalino udibile (il cosiddetto "roger beep") quando si rilascia il tasto PTT. In questo modo quando la conversazione è tra sole due persone non è necessario dire sempre "passo" o "cambio" a fine frase, basta lasciare il tasto PTT e la radio emette il cicalino che significa "passo". Tuttavia quando la conversazione è tra tre o più persone è sempre necessario, nel "passare il microfono", dire esplicitamente a chi lo si passa ("Passo a Tizio", oppure "Passo a Caio", i radioamatori usano almeno in inizio e fine conversazione il codice ministeriale, all'interno della conversazione possono usare il semplice nome di battesimo).


GENERALITA' SULLA CHIAMATA DI SOCCORSO

In una chiamata d'emergenza (sia essa per telefono o alla radio) bisogna comunicare in modo semplice e chiaro tutti gli elementi utili ai soccorritori, ad esempio:

- stato di salute dell'infortunato (suda freddo? E' in grado di parlare? Ha traumi visibili?),

- posizione (dare le coordinate GPS se disponibili, specificando il formato, oppure dare una chiara descrizione del posto: Gruppo montuoso, Comune, numero sentiero CAI o descrizione sentiero, eventuale toponimo vicino, via più breve di accesso);

- condizioni meteo anche in riferimento all'abbigliamento proprio e dell'infortunato: freddo, pioggia, nebbia, vento, se si è in posizione riparata o esposta, se si è ben coperti per la situazione meteo;

- situazione dei luoghi: c'è uno spiazzo di una ventina di metri di diametro per far atterrare un elicottero? Ci sono tralicci di alta tensione nelle vicinanze?

- Nome della persona infortunata, se disponibile, e nome proprio. Fornire anche proprio cellulare per la verifica dell'identità e, se possibile, numero di una persona a casa parente/conoscente dell'infortunato. E' infatti possibile che sia già partita una richiesta di rintracciamento della persona infortunata.

In una comunicazione di emergenza si saltano tutte le forme di cortesia: si dà del tu, si usa l'indicativo, si eliminano i per favore, i grazie, i condizionali ecc. si punta alla chiarezza, alla semplicità.
La chiarezza ed esattezza della comunicazione è importante, bisogna non farsi prendere dalla fretta, dall'ansia, si deve parlare a velocità normale, con voce chiara, trasmettendo gli elementi ad uno ad uno senza cercare di risparmiare i secondi. L'elicottero ci metterà comunque venti minuti ad arrivare, i soccorritori in automobile una o due ore e forse più, quindi non bisogna preoccuparsi di risparmiare 30 o 60 secondi nel comunicare con esattezza posizione e circostanze. Mantenere la calma, parlare con calma, rispondere a tutte le domande fatte dall'interlocutore, anche quelle che sembrano non rilevanti, lo sono. Non innervosirsi!.

Riporto qui le schede di Dolomiti Emergency per la valutazione della criticità del paziente traumatico e non traumatico.

Val_traumatico.jpg


Val_non_traumatico.jpg


Pagina del Soccorso Alpino Nazionale sulle chiamate di soccorso: http://www.cnsas.it/richiesta-di-soccorso/

ESEMPIO DI CHIAMATA DI SOCCORSO VIA RADIO

Per chiedere soccorso si sintonizzerà il Baofeng su uno dei canali (configurati come sotto spiegato), cominciando da quello che, verosimilmente, è maggiormente in portata.

Per inserirsi per segnalare un'emergenza in una conversazione già avviata aspettare o la fine della conversazione o approfittare del "buco" di un paio di secondi tra gli interventi, premere il tasto PTT (press to talk) e fare questa "bussata": EMERGENZA CHIAMATA DI EMERGENZA IN MONTAGNA e aspettare risposta.
Uno dei radioamatori risponderà con un "avanti chiamata di emergenza" (o simile) dando esplicitamente la parola.
A quel punto si parla cercando di usare frasi brevi, di pochi secondi ciascuna, e poi si ridà la parola con "passo". L'interlocutore confermerà la ricezione ripetendo le informazioni ricevute (o chiederà la ripetizione delle cose poco chiare) e risponderà di nuovo con "passo". Di nuovo si forniscono altre informazioni, sempre con brevi segmenti, e poi si dà il cambio e si aspetta la conferma.
Un radioamatore da postazione fissa ha sempre con sé carta e penna dal momento che deve prendere appunti circa i collegamenti effettuati. Si darà quindi il tempo al radioamatore di capire e di trascrivere le informazioni.

Un esempio tra mille di conversazione potrebbe essere questo (vale sia per una richiesta di soccorso tramite PMR-446 che tramite ripetitore radioamatoriale):

Tu: EMERGENZA EMERGENZA escursionista infortunato in montagna chiedo assistenza PASSO [se c'è una conversazione in corso questa è la "bussata" e va fatta nel "buco" tra gli interventi];
Rip: AVANTI emergenza qui Giorgio IW3H05 passo;
Tu: Sto con un escursionista fermo sul sentiero che respira a fatica e non parla. Chiedo assistenza soccorso alpino. Passo;
Rip: Ricevuto escursionista in difficoltà procedi con descrizione situazione passo;
Tu: Mi chiamo Mario Rossi, cellulare 333 333333333. La persona con me non parla e non ne conosco l'identità, è vestito con pantaloni blu e giacca rossa, suda freddo, respira in modo rumoroso, non cammina, passo;
Rip: Ricevuto Mario Rossi, cellulare 333 333333333, con persona vestita con pantaloni blu e giacca rossa, suda freddo, respira in modo rumoroso, non cammina, passo;
Tu: Gruppo dei Monti Lepini, comune di Montelanico;
Rip: Ricevuto male, ripetere, passo;
Tu: Monti Le-pi-ni, Livorno Empoli Palermo Imperia Napoli Imperia (se conoscete l'alfabeto NATO potrete userlo, il radioamatore li capisce entrambi), passo;
Rip: Ricevuto, Monti Lepini, passo.
Tu: Comune di Montelanico, Milano Otranto Napoli Torino Empoli Livorno Ancona Napoli Imperia Como Otranto, Mon-te-la-ni-co, passo.
Rip: Ricevuto Comune di Montelanico. passo.
Tu: Siamo a quota 800 metri circa, Valle Le Gotte, ripeto Venezia Ancona Livorno Livorno Empoli (breve pausa) Livorno Empoli (breve pausa) Genova Otranto Torino Torino Empoli, Va-lle Le Go-tte, passo.
Rip: Ricevuto quota 800 circa, Valle Le Gotte, passo.
Tu: Sentiero Alta Via, ripeto Sentiero Alta Via;
Rip: Ricevuto, siete sul sentiero Alta Via;
Tu: Non c'è segnale telefonico, siamo raggiungibili da Montelanico, strada sterrata per Collemezzo.
Rip: Ricevuto niente segnale telefonico, ripetere nome strada;
Tu: Strada per Collemezzo, Como Otranto Livorno Livorno Empoli Milano Empoli Zara Zara Otranto, Co-lle-me-zzo, passo;
Rip: Ricevuto strada per Collemezzo, passo;
Tu: Condizioni meteo: vento abbastanza forte, fa piuttosto freddo, sono ben coperto, l'infortunato pare ben coperto, passo;
Rip: Ricevuto meteo con vento abbastanza forte e piuttosto freddo, siete ben coperti, passo;
Tu: Chiedo soccorso alpino, chiama 118, passo;
Rip: Chiamo soccorso e ti faccio sapere. Non ti muovere e rimani in ascolto, passo;
Tu: Bene Giorgio, non mi muovo, rimango in ascolto, chiudo;
Rip: Bene Mario, chiudo;

("chiudo" significa che per il momento la conversazione è finita. La radio va naturalmente mantenuta accesa).

Se avete un GPS al momento di comunicare la vostra posizione darete le coordinate GPS, ad esempio, se le coordinate sono UTM ED50: 33 T 336035 4608001 le comunicherete così:

Tu: Fornisco prima formato coordinate e poi coordinate: Formato coordinate: UTM ED50, Udine Torino Milano (breve pausa) Empoli Domodossola Cinque Zero, UTM ED50, passo;
Rip: Ricevuto formato coordinate UTM ED50 avanti con coordinate, passo;
Tu: Tre Tre T come Torino Tre Tre Sei Zero Tre Cinque e Quattro Sei Zero Otto Zero Zero Uno, passo.
Rip: Ricevuto 33 T 336035 4608001, passo.

Il radioamatore farà una telefonata al soccorso alpino, riferendo i dati raccolti durante la conversazione alla radio. E' verosimile che il soccorso alpino cerchi di comunicare subito con te per fare un primo esame delle condizioni della persona in difficoltà: potrebbe quindi porre delle domande al radioamatore al telefono, che le porrà a te via radio, che darai la risposta, che la riferirà al telefono. Oppure sarà forse possibile porre il microfono del telefono vicino alla radio del radioamatore per farti parlare direttamente con la radio col soccorso alpino.

Il personale della centrale di soccorso potrebbe chiedere, via radio, di effettuare qualche manovra, ad es. cambiare posizione all'infortunato (seduto, sdraiato, ecc.) o chiedere altri dati sull'infortunato. Se il CNSAS sta esaminando se inviare un elicottero chiederà se c'è uno spiazzo pianeggiante di TOT metri di diametro per l'atterraggio, se vi sono linee di alta tensione nelle vicinanze, che vento c'è.

Oltre che parlare, è necessario naturalmente coprirsi per bene con tutto ciò che si ha a disposizione, perché i soccorsi possono metterci un paio d'ore ad arrivare. Quindi nell'attesa dei soccorsi coprirsi adeguatamente prima di cominciare ad avere freddo e cercare di coprire la persona infortunata.

Naturalmente prima di andare in escursione si porrà attenzione al fatto che gli accumulatori delle radio - come del telefono - siano ben carichi.

Vediamo ora la configurazione della radio.

CONFIGURAZIONE DI UN BIBANDA BAOFENG UV-5R (estendibile ad altri apparecchi, nelle linee generali)

Bande VHF e UHF

Tenendo sempre a mente che l'uso in trasmissione di una ricetrasmittente, al di fuori di un caso di emergenza, è sicuramente vietato ai non radioamatori, e quindi tenendo presente che questa è l'extrema ratio, vediamo come configurare il nostro Baofeng o, per estensione, la nostra radio amatoriale.

Classifichiamo i ripetitori radioamatoriali di nostro interesse in due gruppi fondamentali: quelli in banda VHF e quelli in banda UHF.
La porzione di banda VHF radioamatoriale che può essere legittimamente usata da un radioamatore (e da un escursionista in condizioni di emergenza) coperta dal nostro Baofeng va da 430-434 MHz e 435-438 MHz (porzione "70 cm" della banda UHF).
La porzione di banda UHF radioamatoriale che può essere legittimamente usata da un radioamatore (e da un escursionista in condizioni di emergenza) coperta dal nostro Baofeng va dai 144 ai 146 MHz.

La banda VHF ha il pregio rispetto alla UHF che ha più "deflessione" e "riflessione" e in linea di massima rende più facile effettuare collegamenti, insomma c'è più portata.
La banda UHF ha per noi il pregio che in questa banda si trova il Link Nazionale CISAR. Il CISAR è una associazione di radioamatori che ha messo in piedi un particolare sistema di ripetitori tra loro interconnessi in tutta Italia. Ascoltando una conversazione sul Link Nazionale CISAR ci si rende conto di come ad una chiamata effettuata da Napoli possa rispondere un radioamatore che sta a Firenze.
Dal punto di vista della richiesta di soccorso il Link Nazionale CISAR è ideale poiché mentre su un ponte radioamatoriale "semplice" potrebbe in teoria non esserci nessuno in ascolto mentre facciamo la nostra chiamata d'emergenza (caso raro, ma non impossibile a verificarsi) sul Link Nazionale si è ragionevolmente certi che, tra tutta Italia, qualcuno che risponda ad una chiamata d'emergenza vi sia virtualmente sempre.

Notate che la vostra radio potrebbe coprire, in ascolto come in ricezione, frequenze diverse da quelle radioamatoriali. Tenete sempre presente che l'ascolto è lecito solo nelle frequenze radioamatoriali, e la trasmissione è lecita solo nelle frequenze radioamatoriali (e solo in emergenza per chi non ha la patente).

FREQUENZE E PASSO DI DUPLICE

In una conversazione tra due radio PMR-446 si una sempre la stessa frequenza sia in trasmissione che in ricezione. Questo tipo di trasmissione è detto Simplex.
Un ripetitore radioamatoriale funziona su due frequenze: una è la frequenza sulla quale il ripetitore riceve (ingresso, o uplink), e l'altra è quella sulla quale il ripetitore ripete (uscita, o downlink). Questo uso di due frequenze si chiama modalità Duplex.
Le radio vanno configurate, per ogni ripetitore, in modo che trasmettano sulla frequenza sulla quale il ripetitore riceve (cioè trasmettano sulla frequenza di ingresso del ripetitore), e ricevano sulla frequenza sulla quale il ripetitore ripete (cioè ricevano sulla frequenza di uscita del ripetitore).
La frequenza di trasmissione (TX) della ricetrasmittente corrisponde quindi alla frequenza di ricezione (RX) del ponte.
La frequenza di trasmissione (TX) del ponte corrisponde quindi alla frequenza di ricezione (RX) della radio.

Queste frequenze possono essere date in due modi:
Il primo, meno diffuso, è quello di indicare esplicitamente la frequenza di ingresso e quella di uscita del ponte, ad esempio:
I = 431,625 MHz; U = 430,025 MHz.

Il secondo modo, più diffuso, è quello di dare la frequenza di ingresso del ponte e il "passo di duplice" (o shift) che indica quale scostamento applicare per ottenere la frequenza di uscita del ponte. Se il passo di duplice è positivo la frequenza di uscita del ponte si otterrà aggiungendo il passo di duplice alla frequenza di ingresso del ponte, se il passo di duplice è negativo la frequenza di uscita del ponte si otterrà sottraendo il passo di duplice alla frequenza di ingresso del ponte.
Ad esempio, per il ripetitore sopra, le frequenze sarebbero indicate come:
431,625 MHz; shift = -1,6 MHz (oppure: shift = -1600 KHz che è la stessa cosa).

Alcuni ripetitori sono configurati in modo da "aprirsi", cioè da accettare una comunicazione sulla frequenza in ingresso, solo se è presente un certo tono. Un tono è un fischio, una nota, viene trasmessa insieme al parlato, ma che non è udibile in conversazione. Viene anche detto "subtono".
I toni possono svolgere due funzioni: aprire un ripetitore o consentire un filtro delle conversazioni.
Se il tono viene usato per aprire un ripetitore viene detto anche "Repeater tone" o "R Tone". Viene usato solo in trasmissione dalla ricetrasmittente verso il ponte per aprire il ponte. Il ponte nella frequenza di uscita non emette il tono. Questo "tono ripetitore" (il nome è ingannevole, il ripetitore in realtà non lo emette, lo ascolta solo) serve a isolare il ripetitore da disturbi o trasmissioni su frequenze vicine, che lo farebbero aprire senza necessità. Come detto non serve a filtrare le conversazioni, e difatti non viene emesso dal ripetitore.

In alcuni casi invece il tono viene emesso per filtrare le conversazioni, perché si vuole che la radio apra lo squelch, cioè il silenziatore, solo se è presente quel tono, rimanendo silente se capta una trasmissione senza quel tono. In questo caso si parla di "tone squelch" o dizione simile. E' il caso tipico dei toni usati nella banda libera PMR-446. Se imposto il subtono 16 sul canale 8 la radio non mi farà ascoltare le trasmissioni fatte da chi, pur trasmettendo sul canale 8, non ha impostato il subtono 16. Inoltre, quando trasmetto sul canale 8 col subtono 16, la radio emetterà il subtono 16 insieme al parlato in modo da aprire lo squelch delle radio che hanno il subtono 16 impostato per il canale 8. Quindi sarò ascoltabile da chiunque in portata abbia la ricetrasmittente impostata su canale 8 subtono 16 (o canale 8 senza subtono) ma non sarò ascoltabile da chi è in ascolto su un canale diverso o da chi, pur in ascolto sul canale 8, abbia impostato un diverso subtono, ad esempio il subtono 12. Normalmente questo tipo di toni con funzione di filtro non si usa nei ripetitori radioamatoriali.

DOVE TROVARE LE FREQUENZE DEI RIPETITORI?
Esistono molte risorse in internet con elenchi di frequenze di ripetitori radioamatoriali. Una risorsa affidabile e aggiornata di frequente è quella di IK2ANE e si trova a questa pagina:
http://www.ik2ane.it/ham.htm
E' anche prelevabile in formato PDF. Prelevatela.

Il codice in prima colonna indica alcune caratteristiche che non ci interessano in questo momento;
Viene poi la frequenza di ingresso del ripetitore;
Viene poi lo shift;
Viene poi indicato se è necessario un tono per aprire il ripetitore, e ne viene data la frequenza (in Hz). Da notare che questo è un tono ripetitore e non un tono con funzione di filtro;
Poi regione, provincia, e località che coincide col nome del ripetitore;
La colonna successiva indica il tipo di tecnologia impiegata. Ai nostri fini interessano solo quelli senza alcuna descrizione, oppure con la dizione LN (Link Nazionale CISAR). Gli altri ripetitori usano tecnologie particolari (ad esempio tecnologie digitali) che richiedono apparecchi particolari oppure sistemi diversi (ad esempio ibridi radio-internet) che richiedono particolari procedure di accesso, e li ignoriamo.

La prima cosa da fare, ora, è di farsi un elenco dei ripetitori utili in caso di emergenza, da impostare nel nostro bibanda.

Facciamo il caso di un escursionista romano. Dalla lista di IK2ANE estrarremo ad esempio questi ripetitori interessanti:
In UHF:
Link Nazionale Rocca Priora (RM);
Link Nazionale Terminillo (RI);
Link Nazionale Ischia (NA);
Link Nazionale Campo Catino (FR);
Link Nazionale Roccaraso (AQ);
Link Nazionale Monte Majella (CH);
Link Nazionale Monte La Selva (AQ);
Link Nazionale Monte Pallano (CH);

In VHF:
Monte Gennaro (RM);
Campo Catino (FR);
Monte Circeo (LT);
Monte Guadagnolo (RM);
Prati di Tivo (TE);
Campo Imperatore (AQ);

Ci fermiamo qui ma volendo se ne possono inserire anche altri se si frequentano altre zone; Naturalmente escursionisti di altre parti d'Italia sceglieranno, dalla lista, i ripetitori delle zone da loro frequentate.

Prepariamo una lista con i dati fondamentali, per ogni ripetitore segniamo 4 dati: nome, frequenza di ingresso, tono, passo di duplice.
Ad es. per l'escursionista romano che ha selezionato i ripetitori di cui sopra segneremo:

LN Rocca Priora, 431,275, 88,5, +1,6
LN Terminillo, 431,225, 88,5, +1,6
LN Ischia, 431,225 88,5, +1,6
LN Campo Catino, 430,000, 103,5, +1,6
LN Roccaraso, 431,300, 88,5, +1,6
LN M.te Majella, 531,325, 88,5, +1,6
LN M.te La Selva 431,350, 88,5, +1,6
LN M.te Pallano 431,350, 97,4, +1,6
M.te Gennaro 145,375, 67, -0,6
CampoCatino 145,575, 67, -0,6
M.te Circeo 145,600, 118,8, -0,6
Guadagnolo 145,625, 67, -0,6
Prati di Tivo 145,750, 88,5, -0,6
C. Imperatore 145,625,, -0,6

Notiamo alcune cose:
Ho usato la virgola come separatore decimale, a volte le fonti usano la notazione anglosassone. La vostra radio probabilmente userà la notazione anglosassone;
Non tutti i ripetitori hanno bisogno di un tono per essere aperti (nella lista sopra, Campo Imperatore non ha bisogno di un tono);
Ho trascurato dalla lista i ripetitori con frequenze al di fuori di quelle del tipico bibanda (ad es. Monte Gennaro a 50,45 MHz, una frequenza che richiede un apparecchio specifico) e i ripetitori marcati nella lista come DS (D Star, un sistema digitale) o EL (EchoLink, sistema ibrido radio - internet) o altro. Ho preso solo i ripetitori senza descrizione alla colonna (G)rp oppure con la descrizione LN, Link Nazionale.

Ora che abbiamo un bel foglio di carta con una lista di ripetitori e, per ogni ripetitore, i suoi dati fondamentali, vediamo come configurare la nostra radio con questi dati. Si tratterà di usare il programma CHIRP, fare un file di configurazione e poi trasmetterlo alla radio.

CONFIGURAZIONE DEL BAOFENG CON CHIRP

Il Baofeng UV-5R è notoriamente ostico da configurare usando la sua interfaccia, cioè la sua tastierina.
Molto più semplice acquistare un cavo di programmazione e programmare l'apparecchio usando il calcolatore e un programma gratuito che si chiama CHIRP.

IL CAVO DI PROGRAMMAZIONE
Per programmare il nostro Baofeng, e buona parte delle ricetrasmittenti in commercio, serve un cavo che da un lato ha il tipico connettore USB e dall'altro un connettore "Kenwood", che ha due spinotti di diversa grandezza.

Trovate un esempio qui:
http://www.amazon.it/Baofeng-Cavo-UV-3R-Plus-UV-5R/dp/B00CP0I474

Trovate questo cavo nei negozi di materiale radiantistico, e naturalmente nei negozi che vendono per corrispondenza. Suggerisco di verificare la compatibilità tra la vostra ricetrasmittente, il cavo e il sistema operativo del calcolatore. In alcuni casi potrebbe essere necessario installare un gestore di periferica (un "driver"). Naturalmente la vostra radio potrebbe usare un connettore di tipo diverso, leggetene l'ottimo manuale.

CHIRP: PRELIEVO, INSTALLAZIONE, USO

Le ricetrasmittenti bibanda (VHF/UHF) normalmente sono programmabili tramite calcolatore. Possono essere programmate o con un programma fornito dal fabbricante della radio o, molto spesso, con un programma "universale", che supporta un gran numero di apparecchi, il più noto dei quali si chiama CHIRP.
Usando CHIRP si ottiene un file di configurazione che può essere scambiato tra persone che usano apparecchi diversi, ma che sono programmabili con CHIRP.

CHIRP è disponibile per Linux, Apple e Windows e si preleva da qui: http://chirp.danplanet.com/projects/chirp/wiki/Home
Nella pagina sono elencate le radio che possono essere programmate con CHIRP.

Se la vostra ricetrasmittente non è compatibile con CHIRP, ma è programmabile, dovrete programmarla usando il programma fornito dal produttore o qualunque altro programma capace di programmare la vostra radio.

USO DI FILE PRECONFIGURATO

Anziché configurare "da zero" il vostro file, penso che sia più semplice e più utile importare un file già preparato, che poi potrete modificare a piacimento eliminando i ripetitori che non vi interessano e aggiungendo i ripetitori che vi interessano.

Il file di configurazione con la lista dei ripetitori di cui abbiamo parlato finora è in fondo a questo testo, Baofeng_configurazione.rar, il file è compresso e contiene il file Baofeng_configurazione.img.

Esso è idoneo per un escursionista che frequenza le zone montuose del Lazio centro-meridionale e qualche zona specifica in Abruzzo.

Questa lista va soggetta ad un minimo di manutenzione. Può dover essere necessario modificare una frequenza, aggiungere un ripetitore perché si va in una zona nuova, levare un ripetitore che è stato disattivato. Vediamo quindi come si inseriscono i dati in CHIRP in modo da poterli poi trasferire alla radio.

IMPORTAZIONE IN CHIRP DI UN FILE PRECONFIGURATO

Da CHIRP si usa la voce di menu "File - Import" (Alt-I). In basso si pone la maschera su "file *.img". Si sceglie il file *.img con la configurazione
CHIRP esamina il contenuto della radio e trova un certo numero di voci, che presenta in una finestra a parte, con una casella di spunta per ogni voce. Per importarle tutte lasciatele tutte come sono e premete OK.
A questo punto i ripetitori vengono importati in CHIRP.
Ora vedremo come modificare questa lista per personalizzarla.
Prima di modificarla, però, esaminiamone il contenuto.


PREPARAZIONE CON CHIRP DELLA CONFIGURAZIONE PERSONALIZZATA

Nel file che vi ho mandato le prime 9 posizioni sono occupate da canali PMR.
Vi sono poi i ripetitori amatoriali UHF (tutti del Link Nazionale), la frequenza VHF della Rete Radio Montana e poi i ripetitori amatoriali VHF.

I canali configurati da me sul bibanda sono i seguenti:

0) RRM PMR è la frequenza PMR-446 della Rete Radio Montana, canale 8 (446,09375 MHz) con il subtono 16 (114,8 Hz).
Alla colonna "Frequency" c'è la frequenza del canale 8 cioè 446,09375.
Il nome è PMR RRM;
La colonna "Tone Mode" è TSQL che sta per "Tone squelch", come sopra spiegato questo è un tono emesso in trasmissione e usato per filtrare in ricezione.
Alla colonna "Duplex" il valore giusto è (None), perché trasmissione e ricezione in PMR-446 avvengono sulla stessa frequenza (modalità Simplex).
La modalità di trasmissione è NFM, Narrow FM. Va messa sempre questa, anche più sotto per i ripetitori.
La colonna "power" indica quale delle due potenze della radio va usata. La trasmissione ad alta potenza con il Baofeng avviene alla potenza di 4W (0 5W, non è chiaro) e quindi non è legale per la banda PMR-446 per cui legge ammette trasmissioni a max 0,5 W. Siccome useremo il Baofeng solo in caso di emergenza (usarlo come ricetrasmittente PMR-446 non è legale comunque) metteremo High per tutte le frequenze PMR. Naturalmente è contro la legge trasmettere su PMR-446 a più di 0,5W, ma in caso d'emergenza anche la potenza in più potrebbe servire.

1-8) Ho poi configurato gli 8 canali PMR-446, tutti senza subtono. Anche in questo caso si ascolta se c'è qualcuno e si chiede aiuto, o se tutti i canali sono silenti si fa una chiamata generale su ogni singolo canale. La chiamata, però, sarà ascoltata solo da chi non ha alcun subtono attivato.

Questi canali vanno usati, in caso di emergenza, in sequenza: Prima si fa una chiamata di emergenza sul canale della Rete Radio Montana. Se nessuno risponde, si fanno le chiamate su ogni canale PMR senza subtono.
Chiamare tutti i canali PMR-446 con tutti i possibili subtoni è troppo laborioso. Se quindi, dopo le chiamate senza subtono in tutti i canali PMR-446 non si è ottenuta nessuna risposta, si passa alla fase successiva e cioè contattare un ripetitore radioamatoriale per il soccorso.

Come già detto, il Link Nazionale è più utile ai nostri fini dal momento che è estremamente improbabile che non vi sia nessuno in ascolto. Cominceremo quindi dai ripetitori del LN.
Vediamone qualcuno.

9) Il primo dei ripetitori UHF è definito LN RP.
Si tratta del ripetitore "Rocca Priora" del Link Nazionale CISAR. Come detto, questo ripetitore appartiene ad un sistema di ripetitori interconnessi con copertura nazionale. L'effetto è lo stesso che se vi fosse un ripetitore in grado di coprire l'intera Italia. Per le chiamate di soccorso (e sempre che le chiamate con altri mezzi siano state inutilmente tentate), un ripetitore del Link Nazionale è l'optimum.

Vediamo la configurazione del ripetitore Link Nazionale CISAR di Rocca Priora.
La frequenza è 431,275 MHz. Questa, che viene fornita, è la frequenza di ingresso, quella alla quale il ripetitore ascolta. In CHIRP è indicata con il punto come separatore decimale, appare quindi 431.275000.
Per modificare questo campo basta cliccarci sopra e scrivere. Mantenere il punto come separatore decimale.
Il nome, nel BaoFeng UV-5R, è un campo di soli 7 caratteri. Personalmente faccio cominciare con LN tutti i nomi dei ripetitori del Link Nazionale.
In questo caso ho scelto LN RP come promemoria per Link Nazionale Rocca Priora. Anche qui per modificare basta cliccare sopra e scrivere il nome che si è scelto.
Nella terza colonna i valori possibili (che si ottengono cliccandoci sopra 2 volte, apparirà il menu a tendina) sono Tone, TSQL, DTCS e Cross. Abbiamo già visto che il subtono del canale 8/16 della Rete Radio Montana è un tono "per filtrare", quindi "tone squelch", TSQL.
Invece per i ripetitori (posizioni successive, dalla 9 in poi) dovremo scegliere "Tone", cioè un tono solo per aprire il ripetitore.
La colonna successiva è la frequenza del tono, in Hz. Si sceglie il valore tra quelli predefiniti del menu a tendina. Nel caso di LN RP è 88,5.
Ignoriamo le colonne successive (che sono vuote) e saltiamo alla colonna Duplex. Questa colonna si chiama così perché la radio vuole sapere se stiamo parlando su una sola frequenza con altre radio (modalità Simplex, come avviene con le PMR-466 ad esempio) oppure con un ripetitore che opera, come detto, in modalità Duplex cioè con una frequenza di ingresso e una diversa frequenza di uscita. Nel caso dei canali PMR-446 in questo campo avevamo sempre "None".
Questa colonna (Duplex) e quella successiva (Offset) insieme impostano lo "shift" del ripetitore.
Per Rocca Priora lo shift è +1,6 MHz quindi imposteremo il valore "+" nella colonna Duplex e il valore 1.600000 nella colonna Offset.
Lo shift è di +1,6 MHz. La frequenza di uscita (quella alla quale il ripetitore ripete) è quindi di 432,875 MHz.

Allo stesso modo sono inseriti con i corretti valori il LN Terminillo, il LN Ischia, il LN Campo Catino, il LN Roccaraso, il LN Majella, il LN Monte Majella, il LN Monte La Selva e il LN Monte Pallano. I nomi sono per forza di cose abbreviati avendo solo 7 caratteri a disposizione con questa ricetrasmittente.

Facendo clic col tasto destro del "sorcio" su una riga potrete sia modificare le righe (Properties, e dalla finestra che appare cambiate tutti i dati in modo da inserire quelli di un ripetitore di vostro interesse) sia cancellare i ripetitori e inserire nuove righe che poi popolerete come avete appena visto.

Da notare che nella colonna "Mode" va inserito sempre NFM, Narrow FM.

Personalmente ho inserito la frequenza secondaria della Rete Radio Montana, in banda VHF, cioè 145,25 Mhz. Notate che, per questa riga, la colonna Duplex è impostata su "None" perché si tratta di una comunicazione diretta tra radio, e non di una trasmissione verso un ripetitore.

Seguono poi i ripetitori VHF già selezionati in precedenza dalla lista di IK2ANE.

Per chi frequenta zone diverse dalle mie basterà ora modificare le singole linee inserendo, per ogni linea, un ripetitore della lista preparata in precedenza. Fare attenzione che tutti i campi siano inseriti correttamente per ogni singolo ripetitore.
Quando la configurazione sarà completata salvatela con File - Save as, dando un nome significativo ad es. BaoFeng_UV5R_Emergenza.img.

Ora avete un file di configurazione della vostra radio sul calcolatore, ma dove ancora trasferirlo alla radio.

TRASMISSIONE DEL FILE DI CONFIGURAZIONE ALLA RADIO

Si spegne la radio. Si collega la radio al calcolatore usando il cavo apposito (nel caso di una Baofeng UV-5R si collega la radio al cavo tramite la presa Kenwood, e si collega l'altra estremità del cavo ad una porta USB del calcolatore).
Si lancia il programma CHIRP sul calcolatore.
Si sceglie produttore e modello.

Ora accendete la radio, che è già collegata al calcolatore, e ponete il volume al massimo.
Dal programma CHIRP, scegliete menu "Radio - Upload to Radio".
Scegliete la porta COM sotto la quale il vostro calcolatore vede il Baofeng. Per sapere qual è la porta giusta avete due modi:
1) Dal Pannello di Controllo - Sistema - Hardware - Gestione periferiche - Porte (COM e LPT) vedete il valore di COM corrispondente a Prolific-USB-to-Serial Comm Port, o simile dizione (quanto sopra per Windows XP);
2) oppure fate diversi tentativi con ogni valore di COM finché trovate quello che funziona.

Scegliete inoltre il produttore (Vendor) che nel caso base sarà Baofeng, e il modello, che nel caso base sarà UV-5R.

Premete OK.

Se eravate sulla porta COM giusta, il programma mostrerà una finestrella con lo stato di avanzamento dell'operazione "cloning" e il Baofeng farà lampeggiare il LED verde. (Se eravate su una porta COM sbagliata, il programma vi dirà che non può comunicare con la radio. Riprovate con una porta COM diversa).
Finita l'operazione, che richiederà meno di un minuto, spegnete il Baofeng e staccatelo dai cavi.

Nota: con i Baofeng CHIRP funziona senza tanti complimenti. Con le ricetrasmittenti di altri produttori è necessario predisporre la ricetrasmittente alla "clonazione" tramite CHIRP premendo una combinazione di tasti. Leggete l'ottimo manuale della vostra ricetrasmittente o di CHIRP.

Altra nota: CHIRP ha due modi di programmare la radio. Uno è "in tempo reale", che simula i comandi di una radio accesa e funzionante. Usi CHIRP ma stai riprogrammando la radio, canale per canale, come se stessi usando la sua tastierina. L'altro, che ho mostrato sopra, avviene in modo diverso. Prima si fa una "immagine" cioè un file di configurazione complessivo (con estensione .img). Poi si trasmette il file .img alla radio e la si riprogramma, si spegne e riaccende la radio, e la si ritrova programmata. Ci interessa e stiamo usando questa seconda modalità.

Altra nota ancora: per programmare radio diverse con lo stesso gruppo di canali non credo si possa usare il file .img. che è specifico per un modello di radio e va bene per scambiare informazioni tra radio identiche (clonarle). Per radio diverse dovreste usare il formato CHIRP o il formato .csv o altro. Ho un solo bibanda e non ho mai provato.

USO CONCRETO IN ESCURSIONE CON RICETRASMITTENTE ACCESA

MODALITA' FREQUENZA E MODALITA' CANALI
La vostra TV ha dei comandi di sintonia diretta. Potete vedere una certa stazione trasmittente digitando direttamente la frequenza sulla quale trasmette, ma normalmente non è così che si sceglie cosa vedere. Si fa una scansione e si salvano dei "programmi" sul telecomando. Ad esempio dopo scansione e salvataggio (programmazione) al programma 1 corrisponde RAI 1, al programma 7 corrisponde La7, al programma 54 corrisponde RAI Storia. Dopodiché, per vedere RAI 1 basta richiamare dal telecomando il programma 1.
Le radio funzionano allo stesso modo. E' possibile usarle in modalità frequenza o in modalità canale. In modalità frequenza si digitano le frequenze direttamente dal tastierino, e questo è un modo di procedere lento, scomodo e soggetto ad errori, anche con conseguenze estremamente spiacevoli (come andare a rompere le scatole a forze dell'ordine o a reti di comunicazione private). Per evitare di commettere errori si mette la radio in modalità canale. I tasti "su" e "giù" semplicemente cambieranno canale, come avviene col telecomando della TV. Se avete programmato bene i vostri canali (come sopra mostrato) non andrete mai ad ascoltare o trasmettere su frequenze diverse da quelle che vi aspettavate.

Con una Baofeng UV-5R, la commutazione tra le due modalità si fa con il tasto VFO/MR. Se siete in modalità canale, nell'ultima colonna del visualizzatore vedrete un numerino piccolo (es. 15) che corrisponde al numero di canale. Se siete in modalità frequenza nell'ultima colonna non vedete nulla.

BAOFENG UV-5R: DOPPIA FREQUENZA SUL VISUALIZZATORE
Il visualizzatore (display per quelli che hanno un problema con la lingua italiana) del Baofeng UV-5R ha due righe, corrispondenti a due frequenze (in modalità frequenza) o a due canali pre-programmati (in modalità canali). In ogni determinato istante solo uno dei due è attivo, ed è segnalato da un marcatore. Se volete passare rapidamente da un canale ad un altro li mettete uno come A e uno come B e potete, col tasto A/B, commutare da uno all'altro.
Ai nostri fini questa funzione non interessa. Dovunque siate (A o B) con i tasti "freccia su" e "freccia giù" vi spostate fra i canali in memoria. Il banco di memoria, cioè la lista dei canali, è condivisa tra A e B.

ALTRE OPZIONI DI CONFIGURAZIONE
Accertatevi che la radio abbia la funzione VOX disattivata. Questa funzione è l'equivalente del vivavoce del telefonino, ed è fatta per farvi andare in trasmissione quando parlate, senza necessità di premere il tasto PTT. Visto che voi la patente non l'avete e in trasmissione NON potente andarci mai - salvo il caso di necessità - accertatevi che questa opzione sia disattivata.

USO IN ESCURSIONE

Poniamo di andare in escursione sul versante pontino dei Monti Lepini. Probabilmente saremmo in grado di ascoltare il ripetitore di Monte Circeo. Accendiamo la radio e sintonizziamola su VHF Monte Circeo. Se sentiamo una conversazione sappiamo di essere in portata di ricezione.
I ripetitori in genere trasmettono a potenze di 7 - 10 W. Il Baofeng UV-5R trasmette a 4W o 5W (il manuale non è chiaro). Se la trasmissione è molto chiara verosimilmente, pur con minore potenza rispetto al ripetitore, nel caso vi fosse una situazione di emergenza e per qualche ragione non avessimo il telefono (mancanza di segnale, batteria scarica, telefono rotto o smarrito) saremmo in gardo di chiamare il ripetitore e farci ascoltare.
Se non sentiamo nulla non disperiamo, non è detto che siamo fuori portata, può darsi che siamo in portata ma non c'è attività sul ponte radio in quel momento. Teniamo la radio accesa mentre facciamo la nostra escursione normalmente. Ogni quarto d'ora circa il ripetitore farà un annuncio, cioè emetterà un messaggio preregistrato molto breve. Se captiamo l'annuncio sappiamo di essere in portata di quel ricevitore. A questo punto, se preferiamo il silenzio in escursione, possiamo pure spegnere la radio, ma sappiamo che qualcosa captiamo. Se dopo un quarto d'ora non captiamo nulla, ad es. perché ci ritroviamo in una valle interna, ripeteremo la procedura con un diverso ripetitore, scelto tra quelli della lista (è quindi necessario studiare una cartina e capire dove sono questi ripetitori in modo da sceglierne uno che verosimilmente sentiremo).
In montagna o a casa è buona norma fare un po' di ascolto delle conversazioni dei radioamatori. Questo consentirà di familiarizzare con il linguaggio conciso e asciutto, di imparare a dare esplicitamente il "cambio" all'interlocutore o all'interlocutore successivo, a sentire le chiamate dirette (cui risponde solo il chiamato) e le chiamate generali (che sollecitano la risposta di chiunque) ecc.

COLLEGAMENTI UTILI

Rete Radio Montana: http://www.reteradiomontana.it/
Centro Nazionale Soccorso Alpino Speleologico (sito nazionale): http://www.cnsas.it/
Descrizione PMR-446: https://it.wikipedia.org/wiki/PMR_446
Codici CTCSS normalizzati (subtoni): http://www.infodomus.it/radio/frequenze/pmr446.htm
Lista ripetitori di Walter IK2ANE: http://www.ik2ane.it/ham.htm
 

Allegati

  • Baofeng_configurazione.rar
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Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

complimenti. Non ho la radio in questione .. ma in questi giorni sto studiando un pò di cose su questo mondo in previsione forse dell'acquisto di uno scanner. Hai fatto un gran lavoro di spiegazione di s, fondamentale per chi è alle prime armi come me.
 
Sto acquistando la radio adesso, avrei 2 domande, 1 c'è qualche nuovo modello di rapporro qualità prezzo simile magari anhe più Potente che consigli tipo la uv9r ?

2 mi trovo in provincia di Napoli dove posso trovare il file con la configurazione completa sia per i ripetitori sia per i canali pmr per interagire con tutti i walkie-talkie in circolazione?
 
salve ho una domanda in merito, al fantastico post illuminante di derrick. (Istruzioni per la configurazione di un Baofeng UV-5R (o simile) per emergenza) -
quando si imposta una frequenza, di un ponte, non ho capito come funziona il cosidetto passo duplice, per es: il ponte Rocca Priora, 431,275; 88,5, +1,6 . - intuitivamente io setto la frequenza a 431,275 frequenza di ingresso del ripetitore - dopodiche ad onor di logica setto l offset a + 1,6 mhz - quando trasmetto ovviamente non lo far piu 431,275 ma a 432.875 e cioè 431,275 + 1,6.

quindi comè che funziona sta cosa, la frequenza di ingresso del ripetitore sul mio dispositivo verrà sempre variata del valore dello shift perche quella che resta sempre immutata è la mia frequenza di ingresso cioè la freq. di uscita dal ponte.


grazie,
 
Ultima modifica:
salve ho una domanda in merito, al fantastico post illuminante di derrick. (Istruzioni per la configurazione di un Baofeng UV-5R (o simile) per emergenza) -
quando si imposta una frequenza, di un ponte, non ho capito come funziona il cosidetto passo duplice, per es: il ponte Rocca Priora, 431,275; 88,5, +1,6 . - intuitivamente io setto la frequenza a 431,275 frequenza di ingresso del ripetitore - dopodiche ad onor di logica setto l offset a + 1,6 mhz - quando trasmetto ovviamente non lo far piu 431,275 ma a 432.875 e cioè 431,275 + 1,6.

quindi comè che funziona sta cosa, la frequenza di ingresso del ripetitore sul mio dispositivo verrà sempre variata del valore dello shift perche quella che resta sempre immutata è la mia frequenza di ingresso cioè la freq. di uscita dal ponte.


grazie,
Sì chi trasmette lo fa in "alto" (freq. Ingresso rip.)tutti quelli che ascoltano lo fanno in "basso" (freq. Uscita Rip.)
Non sempre è così ,fino a una 20a di anni fa lo schift era rovescio ed oggi ci sono schift di vari valori anche 5.025 mhz.
Se vai sul sito di ik2ane se non ricordo male trovi tutte le freq. Schift e toni di tutti i ripetitori italiani.
 
Generalmente i ponti VHF sono con shift negativo (-600kHz), quelli UHF positivo (+1.6MHz o +5MHz). In linea di principio.

Ciao :si:, Gianluca
 
Giuro che ho fatto fatica a decifrare outsider e non l'ho decifrato del tutto.

Comunque Gianluca ha dato la regola generale, la tua tripletta Outsider è Frequenza di ingresso, tono e shift.
Quindi ascolti a 431.275, trasmetti in automatico a 432.875 col tone squelch a 88.5, senza il quale non accedi al ponte.
in pratica il ponte ripetitore si comporta esattamente come la tua radio ma al contrario, ascolta a 432.875 e trasmette a 431.275. Raramente il ponte ha a sua volta un tone squelch, quando succede bisogna settare il valore.
Concordo con Titan sull'utilità del sito e del foglio xls dell'amico Walter, IK2ANE.

P.S. Io la domanda l'avrei nel post di Derrick.
 
Grazie siete sempre meravigliosi, olasbadas hai ragione non mi decifro nemmeno io più che outsider sembro borderline Il problema è quando non sei dentro una questione e hai una problematica fai anche fatica ad esprimerla, però sei stato chiarissimo io non capivo e mi risulta ancora ostico il fatto che la frequenza di un ripetitore sia una ma poi quando trasmetti per lo shift stai trasmettendo ad un'altra frequenza, funziona tutto lo stesso?sarebbe più intuitivo e ovvio che la frequenza ricevente sia gia quella shiftata
 
bahh, abbi pazienza se sembro molto tecnico e didattico, ma in realtà è di una banalità assoluta: quando programmi la radio, in realtà stai programmando due circuiti diversi, quello ricevente (lo definirei primario) e quello trasmittente (secondario). Ricevente è primario perché è quello che è immediatamente disponibile all'accensione. Quando schiacci il PTT, il pulsante di trasmissione, commuti dal primario al secondario e quindi mandi il tuo segnale (432.875 per rimanere al tuo esempio) con il Tone Squelch al ponte. Il quale raccoglie e ritrasmette a 431.275. Tieni sempre presente che la radio è uno strumento di comunicazione one way, quindi chi parla non ascolta e viceversa.
Il ponte ripetitore in fondo e semplificando molto non è che una coppia di radio una che ascolta a 432.875 e trasferisce la voce all'altra radio che la ritrasmette a 431.275, quando il tone squelch è attivo. altrimenti senti un secondo di rumore e basta..

Lo shift può essere positivo o negativo, quello che succede SEMPRE è che il secondario trasmette come da programmazione, sopra o sotto con lo scostamento programmato.
 
Stavo leggendo il tuo 3ad sulle comunicazioni di emergenza (Bello e di facile comprensione) mi sono imbattuto in queste due frasi

La porzione di banda VHF radioamatoriale che può essere legittimamente usata da un radioamatore (e da un escursionista in condizioni di emergenza) coperta dal nostro Baofeng va da 430-434 MHz e 435-438 MHz (porzione "70 cm" della banda UHF).

La porzione di banda UHF radioamatoriale che può essere legittimamente usata da un radioamatore (e da un escursionista in condizioni di emergenza) coperta dal nostro Baofeng va dai 144 ai 146 MHz.

Per me sono errate le associazioni sigla/frequenze , ossia VHF (due metri)= 144 - 146 MHz e UHF (70cm) = a 430-434 MHz e 435-438 MHz.
Banale inversione di acronimi, o sbaglio?
 
Gianluca, leggendo il 3ad di Derrick, che forse non è più iscritto, ho letto:

"La porzione di banda VHF radioamatoriale che può essere legittimamente usata da un radioamatore (e da un escursionista in condizioni di emergenza) coperta dal nostro Baofeng va da 430-434 MHz e 435-438 MHz (porzione "70 cm" della banda UHF).

La porzione di banda UHF radioamatoriale che può essere legittimamente usata da un radioamatore (e da un escursionista in condizioni di emergenza) coperta dal nostro Baofeng va dai 144 ai 146 MHz. "

Per me sono errate le associazioni sigla/frequenze , ossia VHF (due metri)= 144 - 146 MHz e UHF (70cm) = a 430-434 MHz e 435-438 MHz.
Banale inversione di acronimi, o sbaglio?
 
Ultima modifica:
bahh, abbi pazienza se sembro molto tecnico e didattico, ma in realtà è di una banalità assoluta: quando programmi la radio, in realtà stai programmando due circuiti diversi, quello ricevente (lo definirei primario) e quello trasmittente (secondario). Ricevente è primario perché è quello che è immediatamente disponibile all'accensione. Quando schiacci il PTT, il pulsante di trasmissione, commuti dal primario al secondario e quindi mandi il tuo segnale (432.875 per rimanere al tuo esempio) con il Tone Squelch al ponte. Il quale raccoglie e ritrasmette a 431.275. Tieni sempre presente che la radio è uno strumento di comunicazione one way, quindi chi parla non ascolta e viceversa.
Il ponte ripetitore in fondo e semplificando molto non è che una coppia di radio una che ascolta a 432.875 e trasferisce la voce all'altra radio che la ritrasmette a 431.275, quando il tone squelch è attivo. altrimenti senti un secondo di rumore e basta..

Lo shift può essere positivo o negativo, quello che succede SEMPRE è che il secondario trasmette come da programmazione, sopra o sotto con lo scostamento programmato.
finalmente . è chiaro, quindi inserisco pari pari i dati del pdf/foglio xls che trovo.
 
I canali configurati da me sul bibanda sono i seguenti:
0) RRM PMR è la frequenza PMR-446 della Rete Radio Montana, canale 8 (446,09375 MHz) con il subtono 16 (114,8 Hz).
Alla colonna "Frequency" c'è la frequenza del canale 8 cioè 446,09375.
Il nome è PMR RRM;
...

Complimenti, ottima questa guida e sempre valida, riapro il thread giusto per suggerire di aggiungere anche il canale 16 nautico (156.800 VHF). E' il canale di emergenza usato in mare ed è in ascolto da tutte le capitanerie di porto e navi. Molte montagne sono adiacenti al mare (Es. Lucretili, Lepini etc) e se non si riesce a contattare neanche un ponte si può sperare di essere ascoltati almeno da una capitaneria di porto o da una nave adiacente alla costa.
 
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