Italia e crisi energetica

Ma lo reintroduceva in modo generico inoltre avrebbe permesso di partecipare, come nazione, e solo uno stato può permetterselo, agli studi internazionali sul settore inclusi quelli che riguardavano la fusione.

Comunque il 94% di voti contrari ha solo confermato la sua dipartita ;) ..... l'incidente in giappone (così non faccio arrabbiare l'ispettore non pronunciando il nome della città) il nucleare Italiano l'aveva già condannato :)

Ciao :si:, Gianluca
 
Piero Angela è a favore del nucleare. Piero Angela è a favore delle coltivazioni transgeniche, come Umberto Veronesi.
Saranno in buona fede? o al soldo della Monsanto o industrie multinazionali?
Quando il governo Berlusconi cercò di reintrodurre il nucleare, il ministro delle attività produttive era Scajola che ricevette la gran croce della legion d'onore francese.
Sarà anche qui una coincidenza, senz'altro. Ma a me dubbi mi assalgono
 
personalmente, premesso che trovo che alcune robe da complottari siano boiate, su altre invece secondo me c'e' davvero del marcio.

gli ogm non piacciono neppure a me. idem l'uso di farine animali per nutrire i bovini. i bovini sono erbivori!!! ovvio che poi hanno problemi. per inciso, l'unica razza di pecora che non soffre dell'equivalente della bse (lo scrapie) e' la foza di asiago.

idem sul nucleare. c'e' modo e modo di farlo, per quanto io ne sia a favore ho trovato la proposta dell'epoca a dir poco lacunosa.
 
C

ciclotore2

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Non esistono prove scientifiche sugli OGM ne' che facciano male ne' che facciano bene. Pertanto io aspetterei prima di scagliarmi contro questo tipo di coltivazioni. Tra l'altro mangiamo da agricoltura intensiva da quando siamo nati e siamo ancora vivi. Per quanto riguarda il mangime degli animali da carne e da latte allevati in serie quello che fa male non sono gli OGM ma tutti gli additivi aggiunti.
Ma questo e' un altro discorso. Non sono un complottaro e penso non si possa incriminare Piero Angela con delle mere supposizioni e senza un equo processo. Per me rimane un riferimento nel giornalismo scientifico, seguo i suoi programmi da sempre e ho partecipato come auditore a delle conferenze che ha fatto con i migliori scienziati.
Di sicuro se voglio infornarmi non vado nei blog grillini dove scrivono dei decerebrati.
 
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ciclotore2

Guest
ze
Da agricoltore (sia che facciano bene, sia che facciano male) sono una boiata pazzesca.
Con gli OGM saremo più schiavi di quello che già siamo
Non hai prove scientifiche certe per affermare certe cose... Solo supposizioni.
 
C

ciclotore2

Guest
Buona fortuna... Con il poco denaro che abbiamo in tasca nessuno spende denaro per comprare prodotti bío. La maggior parte va alla grande distribuzione. Io mi coltivo l'orto... E come me tanti.
 
Non esistono prove scientifiche sugli OGM ne' che facciano male ne' che facciano bene. Pertanto io aspetterei prima di scagliarmi contro questo tipo di coltivazioni. Tra l'altro mangiamo da agricoltura intensiva da quando siamo nati e siamo ancora vivi. Per quanto riguarda il mangime degli animali da carne e da latte allevati in serie quello che fa male non sono gli OGM ma tutti gli additivi aggiunti.
Ma questo e' un altro discorso. Non sono un complottaro e penso non si possa incriminare Piero Angela con delle mere supposizioni e senza un equo processo. Per me rimane un riferimento nel giornalismo scientifico, seguo i suoi programmi da sempre e ho partecipato come auditore a delle conferenze che ha fatto con i migliori scienziati.
Di sicuro se voglio infornarmi non vado nei blog grillini dove scrivono dei decerebrati.

a livello di biodiversita' sono devastanti (come qualsiasi introduzione massiccia di esemplari di un'unica specie).

sulla salute, non ci sono prove ma un gruppo di professori dell'universita' di padova che li studiava a fine anni '80 ha fatto tutto la stessa fine: vari tipi di cancro e via. poi possono esser stati anche i diserbanti associati, ma qualche dubbio mi viene.

il problema peggiore e' a livello economico: per come la vedo io, i semi ibridi sono un modo per tenere sotto controllo ed eventualmente affamare un intero popolo. ti vincolano a loro. leggetevi l'ultima pagina di "mezzanotte e cinque a bhopal". e leggetevi cosa c'e' scritto sui sacchetti di semi, e' letteralmente un contratto tipo quelli del software!!!

piero angela sicuramente come divulgatore e persoalita' scientifica e' di assoluto spessore. il problema e' che a volte si atteggia come se lui fosse la verita', e qualche cantonata (la scienza e' falsificabile, nel bene e nel male :) ) l'ha presa anche lui.

l'altro e' che ha un monopolio di famiglia. se domani io volessi fare il presentatore scientifico, sarei immediatamente paragonato a lui e a suo figlio, a prescindere.

Da agricoltore (sia che facciano bene, sia che facciano male) sono una boiata pazzesca.
Con gli OGM saremo più schiavi di quello che già siamo

confermo.
 
Io non entrerò nell'argomento nucleare sì o no perché già avete detto tanto e non aggiungerei nulla se non la mia inutile (a questo punto del discorso) opinione...

Vi propongo però una riflessione "politica"...

Posto che, favorevoli o contrari, tutti convengono col fatto che siamo un paese che per forza di cose (mancanza di risorse naturali) dobbiamo per forza "comprare" buona parte del nostro fabbisogno energetico (che sia petrolio, corrente o uranio) quando la sacrosanta VOLONTÀ POPOLARE disse di no al nucleare, la nostra epica classe politica cosa ha fatto?

Detto come il personaggio Cetto Laqualunque di Antonio Albanese: UNA BEATA MAZZA!

Salvo poi rinfacciare al "popolo" che se dobbiamo comprare l'energia è colpa del popolo (che per inciso dovrebbe essere colui che comanda) che aveva votato no al nucleare... orbene, questa è solo l'ennesima testimonianza di una classe dirigente che dovrebbe fare un altro mestiere perché se il POPOLO SOVRANO ti indica una strada, anche se è scomoda, tu devi adottare le soluzioni idonee a garantire quella scelta nel migliore dei modi possibili e non dare dell'imbecille alla volontà del popolo perché in tal caso non sei capace e devi cambiare mestiere... Ma il nostro è un paese strano in cui si è anche detto che gli elettori sono stupidi...

Dobbiamo comprare l'energia? Cosa abbiamo come merce di scambio in Italia... ve lo devo dire io, qui, in un forum che parla del nostro meraviglioso ambiente naturale? Parliamo di bellezze storico/archeologiche? Di cucina? Potremmo navigare nell'oro e pagarci 2 volte senza patire colpo la nostra bolletta energetica nazionale se la nostra classe politica fosse stata degna di questo nome da 150 anni a questa parte... invece abbiamo problemi di infrastrutture, di gestione, di parità sociale e chi più ne ha più ne metta...

ma la colpa è di chi disse no al nucleare e magari di chi voterà SI al prossimo referendum e non di chi, indicata una direzione inviolabile perché volontà del popolo, non ha saputo fare il proprio lavoro.
 
Non ricorrere... Rifiuta il progresso e sei fuori il mercato.

Se tu pensi che il mercato sia la soluzione, è il presupposto che è fallato amico mio...

Ti scagli contro la penuria di soldi, ma da cosa pensi che nasca se non da un mercato drogato? Quel mercato che ha borse che movimentano soldi che non esistono, che ha svincolato il profitto dalla produzione generando mostri ovvero sistemi puramente virtuali per cui muovendo soldi che non esistono su un sistema informatico c'è gente che guadagna cifre che non potrà spendere manco se campa tre volte mentre se sei un artigiano e produci qualcosa rischi l'estinzione...

Non ti dirò che gli OGM sono parte di questo sistema drogato (anche se è così) e non ti dirò che fanno bene o fanno male perché come giustamente dicevi non vi sono studi "scientifici" a riguardo, ma ti racconterò la storia di un grano.

Il grano solina è un antico grano abruzzese (ma di storie di sementi antiche ne puoi trovare in ogni parte d'Italia) piccolo come statura, non "efficientissimo" in termini di resa del raccolto se paragonato ai "selezionatissimi" grani moderni, ma incredibilmente resistente e soprattutto adattatosi naturalmente nel tempo a germogliare su queste terre, senza bisogno di "pomparlo", senza troppi patemi, lui è fatto per crescere qui, nel modo più spontaneo possibile...

ed invece dobbiamo usare per profitto dei grani che non fanno differenza di terreni o latitudine, che vogliono cure chimiche ben standardizzate, ma che hanno rese altissime in termini di raccolto, belli alti, tutti uguali... peccato che poi abbiano un glutine che ti stronca per digeribilità e che a quanto pare sta causando parecchie intolleranze... però non fa male, è solo un po' indigesto, ma se ne può fare tanto a meno costo.. del resto è quello che conta, no?

Il problema dell'ingegneria genetica piegata al profitto non deve essere necessariamente la tossicità di un prodotto, puoi anche ingerire cose non tossiche ma che non sono più quelle che erano una volta e che ti davano determinate cose...

Io non sono un fanatico della decrescita, per carità, ma se pensiamo che per risolvere la fame serve più cibo ma scadente allora tanto vale che ci mangiamo le scatole delle scarpe, tanto è lo stesso... noi non possiamo competere per territorio a USA o Russia o altri paesi immensi che hanno piantagioni immense di frumento, questa dovrebbe essere la nostra fortuna perché ci può permettere di puntare a tutelare il patrimonio biologico che abbiamo e fare della qualità il fattore che compensa la minore capacità di quantità che ci è permessa dal territorio... sperando che la gente ed i produttori lo capiscano e si sottraggano al giogo della grande distribuzione, che paga al contadino 1kg di arance meno del costo di produzione... ma questo è il mercato, no? ;)

E ora vado a sgranocchiare un po' di pane fatto con 95% di farina di grano solina e 5% di farina di canapa, il tutto macinato a pietra, lievitato con lievito madre e cotto in forno a legna fatto da una piccola azienda a conduzione familiare... costa un po' di più del pane "normale", e allora ne mangio di meno... un filo d'olio e credimi te lo farei assaggiare, ti renderesti subito conto di che vuol dire glutine buono o cattivo e forse ti faresti un'idea meno bonaria sugli OGM e sui loro "promessi" benefici
 
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questa dovrebbe essere la nostra fortuna perché ci può permettere di puntare a tutelare il patrimonio biologico che abbiamo e fare della qualità il fattore che compensa la minore capacità di quantità che ci è permessa dal territorio... sperando che la gente ed i produttori lo capiscano e si sottraggano al giogo della grande distribuzione, che paga al contadino 1kg di arance meno del costo di produzione... ma questo è il mercato, no? ;)

La ggente non lo può capire perché oggi non lo sa e perché nessuno lavora per promuovere questo prodotto di nicchia. Ma non ci si può aspettare che lo stato faccia queste cose, deve essere il produttore cioè il contadino che se ha a cuore questo grano particolare si fa in quattro e contatta qualcuno che gli disegni un packaging del sacchetto di farina che funzioni, fa una campagna su internet o su qualsiasi altro mezzo, dove comunica il valore del prodotto, cerca venditori particolari per esempio negozi bio dove la clientela magari è disposta a pagare di più. Senza andare tanto lontano con le birre artigianali ci sono riusciti.
 
cioè il contadino che se ha a cuore questo grano particolare si fa in quattro e contatta qualcuno che gli disegni un packaging del sacchetto di farina che funzioni, fa una campagna su internet o su qualsiasi altro mezzo,
Si fa, stai tranquillo! :)
Ma sai come è andata a finire quando qualcuno ha deciso di lottare contro i mulini a vento....
Quel che voglio dire che le produzioni di nicchia non interessano alle grosse multinazionali del cibo ma non fanno il mercato globale: con i grossi valori (intendo investimenti e ricavi) noi (agricoltori di nicchia) non possiamo neanche affacciarvisi.
Daltro canto anche qui, qualcuno ha detto che i soldi in tasca sono pochi per permettersi il lusso di mangiare bene.
Modo di pensare , a mio avviso, molto opinabile.
Preferirei che si dicesse che i pochi soldi a disposizione si spendono per altri bisogni anche voluttuari
(mia personale considerazione)
 
La ggente non lo può capire perché oggi non lo sa e perché nessuno lavora per promuovere questo prodotto di nicchia. Ma non ci si può aspettare che lo stato faccia queste cose, deve essere il produttore cioè il contadino che se ha a cuore questo grano particolare si fa in quattro e contatta qualcuno che gli disegni un packaging del sacchetto di farina che funzioni, fa una campagna su internet o su qualsiasi altro mezzo, dove comunica il valore del prodotto, cerca venditori particolari per esempio negozi bio dove la clientela magari è disposta a pagare di più. Senza andare tanto lontano con le birre artigianali ci sono riusciti.

@franz153 , il discorso è complesso, comunque ci provo...

ma mi parli di "Stato"... lo Stato siamo noi, è che ce ne dimentichiamo probabilmente ma soprattutto io mi aspetto che lo Stato faccia lo Stato e non la promozione commerciale... lo stato deve al limite tutelare/incentivare, proteggere, mettere in condizioni di, lo Stato deve fare leggi magari e non il promoter (perché spesso per fare il promoter fa assistenzialismo ed è peggio dell'ostruzionismo probabilmente) e se non sa fare lo Stato dovremmo rifletterci un po' di più quando andiamo o non andiamo a votare... occhio, io non voglio promuovere alcun partito/movimento/gruppo, ognuno faccia e voti il cappero che gli pare, io sto parlando di quello che una volta si chiamava "educazione civica" e che in Italia è nota anche come "chi l'ha vista" :biggrin:

Ma soprattutto, parliamo di nuovo di puntare al "mercato" (promozione web, packaging ammaliante), stiamo di nuovo cadendo nella trappola... ragazzi, non vivo su Marte e so che le bollette si pagano coi soldi, ma io non sto parlando di business! Non sono contrario a far soldi (figuriamoci!) però seguendo il tuo esempio, conosco birrifici che fanno prodotti ottimi ma restano nell'ambito al massimo provinciale, manco regionale, e campano benissimo... non è che dobbiamo per forza fare milioni, eh.. :p

Quello che auspicherei è di realizzare che spingere sull'acceleratore sempre e comunque - al di là di come ce la raccontano - non può funzionare e quindi sarebbe meglio a pensare ad ambiti più ristretti ma più virtuosi... ma per far ciò, bisognerebbe ripensare a tutto il modello economico mondiale fosse anche solo alla necessità di regole comuni in tutto il globo... ma se fossi in quel 5% che controlla il 50% delle ricchezze mondiali penso che non accetterei uno spaccapalle che predica di regole comuni e di ricchezza legata alla produzione e non a fantascientifiche teorie matematico/finanziarie... quindi sto parlando di aria fritta... :biggrin:

Si fa, stai tranquillo! :)
Ma sai come è andata a finire quando qualcuno ha deciso di lottare contro i mulini a vento....
Quel che voglio dire che le produzioni di nicchia non interessano alle grosse multinazionali del cibo ma non fanno il mercato globale: con i grossi valori (intendo investimenti e ricavi) noi (agricoltori di nicchia) non possiamo neanche affacciarvisi.
Daltro canto anche qui, qualcuno ha detto che i soldi in tasca sono pochi per permettersi il lusso di mangiare bene.
Modo di pensare , a mio avviso, molto opinabile.
Preferirei che si dicesse che i pochi soldi a disposizione si spendono per altri bisogni anche voluttuari
(mia personale considerazione)

:si:
 
Salvo poi rinfacciare al "popolo" che se dobbiamo comprare l'energia è colpa del popolo (che per inciso dovrebbe essere colui che comanda) che aveva votato no al nucleare...
Non ho questo tipo di ritorno, quale politico parla ancora di nucleare o del referendum ?

Ciao :si:, Gianluca
 
Daltro canto anche qui, qualcuno ha detto che i soldi in tasca sono pochi per permettersi il lusso di mangiare bene.
Modo di pensare , a mio avviso, molto opinabile.
Bhè dipende da cosa vuoi mangiare ma anche dove abiti e, molto importante, qual'è il tuo modo di affrontare la questione degli approvvigionamenti.

Frutta e verdura è un conto, il resto un altro conto.

Ma il vero discriminante è il luogo e il tuo modo di affrontare il tutto, se abiti in campagna molte cose sono facili, se abiti in città le cose non è che si complicano, quando abitavo a torino, se volevo, avevo il pesce pescato il giorno stesso, ma diventano semplicemente più costose a meno che tu non prenda la macchina e cominci a girare e magari spostandosi.

Comunque la materia prima "buona" ha subito un notevole aumento, vuoi per una minor richiesta (venti trenta anni fa compravo il formaggio in malga a una pippata), vuoi perché la vita è diventata più costosa, vuoi perché le tasse cominciano a farle pagare anche al malgaro di turno (più o meno), vuoi perché sono semplicemente di meno chi fa un certo tipo di produzione ...... sta di fatto che mangiar bene vuol dire spendere, generalmente, di più.

Mia suocera, buon anima, soleva dire "non prendo un vestito ma al mangiare buono non rinuncio"..... santa donna.

Ciao :si:, Gianluca

PS.: a me piace molto il prosciutto e il culatello, nella mia zona, rappresenta un pochino il non plus ultra (poi si trova di meglio), nel '96 con centomila lire ne portavo a casa uno, oggi con il piffero che con meno di duecento euri me lo danno (e mi fanno già un prezzaccio).
 
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