Escursione Jaccio dei Montoni da Cartore per la Costa del Vignale

Parchi del Lazio
  1. Riserva Naturale Montagne della Duchessa
Dati
Data: 5 Dicembre 2018
Regione e provincia: Lazio, Rieti
Località di partenza: Cartore
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: 8 h
Chilometri: 14.5
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Nessuna difficoltà tecnica.
Periodo consigliato: Sempre (Sarebbe stato bello farlo con la neve!)
Segnaletica: Assente nel primo tratto, buona lungo i sentieri ufficiali.
Dislivello in salita: 1300 m
Quota massima: 2184 m (Murolungo)
Accesso stradale: Dall'uscita Valle del Salto dell'A24, percorrendo la SR578 da Corvaro in direzione Torano, si prende la deviazione per Cartore (strada recentemente asfaltata, in buone condizioni).
Traccia GPS: https://it.wikiloc.com/percorsi-esc...-da-cartore-per-la-costa-del-vignale-31106451

Descrizione
La vetta dello Jaccio dei Montoni, cima secondaria ai confini della Riserva Naturale delle Montagne della Duchessa, tipicamente viene approcciata dai sentieri ufficiali che passano per l'omonimo lago e per il Murolungo. Mi sono invece documentato su questa insolita via di salita che anticamente veniva utilizzata dai tagliaboschi e che recentemente è stata ''riscoperta'' da alcuni escursionisti esploratori.
Il percorso risale la Costa del Vignale, propaggine occidentale del gruppo Murolungo - Jaccio dei Montoni, che separa la val di Fua dalla valle di Teve.
Dopo averne individuato l'accesso dalla sterrata che dai piani di Cartore conduce a Bocca di Teve, il sentiero si inerpica sinuoso sul ripido crinale boscoso, compiendo ampie svolte e guadagnando repentinamente quota.
Dopo un lungo tratto di traverso, si giunge su un terrazzamento da cui si apre un bellissimo affaccio sulla val di Fua:
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Si rientra poi nella faggeta e si prosegue con la salita in direzione NE; si giunge ad un'ampia radura alla quota di 1700 m circa da cui si scorge la sommità del Murolungo:
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Per un breve tratto si rientra nella boscaglia, per poi uscirne finalmente in cresta, proprio sul ciglio del profondo orrido che si apre sulla sottostante val di Teve:
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E mentre gli occhi si riempiono di colori e scenari dominati dall'innevata piramide del Velino:
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si risale l'aerea e panoramica cresta in direzione Est:
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Dopo tratti di facili roccette, si giunge in vetta allo Jaccio dei Montoni, altura secondaria di questo comprensorio ma che rappresenta un balcone privilegiato da cui godere di questi panorami:
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Dopo la doverosa sosta contemplativa, si scende nella conca (propriamente lo Jaccio dei Montoni):
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e si risale dalla parte opposta il crinale del Murolungo:
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Anche da qui le ampie vedute destano stupore e meraviglia, sia in direzione Sud (Jaccio dei Montoni, Sevice, Velino & Co.):
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sia in direzione Nord (Lago della Duchessa, Morrone, fino al Gran Sasso e anche oltre!):
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La via discesa è invece lungo la bellissima cresta Est:
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Si giunge in breve nella conca a quota 2000 m circa dove, all'ombra del Murolungo, con mia grande sorpresa è stato possibile osservare il famoso laghetto effimero:
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Si esce dalla conca e si prosegue nell'ombrosa valle Fredda:
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fino a giungere al gioiello che queste montagne custodiscono come un tesoro racchiuso all'interno di uno scrigno:
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Il Lago della Duchessa come non l'ho mai visto!
La giornata limpida, i colori autunnali e l'assenza di vento hanno contribuito a creare giochi di luce e singolari riflessi nel lago incantato che proprio non mi sarei aspettato:
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Le pause contemplative difronte a tale meraviglia sono state assai lunghe ... ma poi è arrivata l'ora di lasciare questo posto da favola e quindi, mestamente, è stata presa la via del ritorno verso Cartore, mediante la classica discesa per la val di Fua.

Ora che scrivo mi rendo conto che mai come stavolta mi sono sentito in stretta simbiosi con l'ambiente che ho attraversato, e le emozioni che ho provato si susseguono nel mio ricordo ancora vivo.
Il sentiero appena accennato per salire la Costa del Vignale, l'aerea e panoramica cresta fino allo Jaccio dei Montoni, i panorami dal Murolungo, gli scenari mutevoli, gli ampi orizzonti favoriti dalla nitidezza del cielo autunnale ... e infine il Lago, investito da un incantesimo secolare, su cui si rispecchiavano le montagne che lo circondano. Mi rendo conto che stavolta sono stato proprio fortunato a vivere una giornata come questa!

PS: alcune foto inserite sono del mio amico e compagno di avventura Giorgio.
 
grazie a te ed ai citati "escursionisti esploratori" per l' impegno messo nel documentare e diffondere questo nuovo tracciato in un luogo dove sembrava che così poco ci fosse ormai da scoprire!

:)
 
Splendida luce ed effettivamente, come scrivi, queste sono avventure minime che rinfrancano lo spirito e ti colmano di nuove energie. Andare fuori dai percorsi battuti racchiude secondo me lo spirito più genuino dell'andar per monti
Lo Jaccio dei Montoni, che grazie al Club2000 ha assurto a nuova fama, è veramente uno splendido balcone sulla Val di Teve e sono contento di scoprire che quel bel sentiero per la Costa del Vignale si stia di nuovo riaprendo. Io lo percorsi nel 2008 e conservo il ricordo di una splendida avventura.
Se ne hai curiosità, lo trovi qui.
https://www.montinvisibili.it/muro lungo
Purtroppo era un era in cui uscivo da poco dalle diapositive e scattavo veramente poco.
 
Splendida luce ed effettivamente, come scrivi, queste sono avventure minime che rinfrancano lo spirito e ti colmano di nuove energie. Andare fuori dai percorsi battuti racchiude secondo me lo spirito più genuino dell'andar per monti
Lo Jaccio dei Montoni, che grazie al Club2000 ha assurto a nuova fama, è veramente uno splendido balcone sulla Val di Teve e sono contento di scoprire che quel bel sentiero per la Costa del Vignale si stia di nuovo riaprendo. Io lo percorsi nel 2008 e conservo il ricordo di una splendida avventura.
Se ne hai curiosità, lo trovi qui.
https://www.montinvisibili.it/muro lungo
Purtroppo era un era in cui uscivo da poco dalle diapositive e scattavo veramente poco.
Mi fa piacere scoprire che sei stato tra i primi apripista; bisogna ammettere che questo sentiero legittima la vetta dello Jaccio dei Montoni che, se altrimenti raggiunta come feci io dal Murolungo dopo essere passati al lago, resta quasi un obiettivo secondario.
Nella mia discesa verso Cartore per la Val di Fua non ho potuto effettuare quella deviazione esplorativa per l’eremo nascosto, essendo ormai l’ora prossima al tramonto.
E purtroppo non ho potuto nemmeno approfittare del terzo tempo davanti ad una pinta di birra del Borgo, poiché ho trovato chiusa la locanda. Sarà per la prossima volta...
 
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