K2 in invernale

Si, fino ad un certo punto, ovvero se lasciano la montagna come l'hanno trovata (giusto con qualche chiodo in parete in più), senza imbrattarla, inquinare, lasciare scarti e spazzatura, bombole comprese, dietro di sé. Perché sennò è meglio che ci vada solo chi tenta la scalata senza ossigeno e gli altri se ne stiano a casa. Il problema delle spedizioni commerciali è anche questo, oltre all'assurdità evidenziata da certe foto, dove sulle vette più gettonate c'è una lunga fila di alpinisti che aspettano che si liberi la vetta, per poter finire la scalata, per me assurdo.
È quello che succede sulle Alpi , ma non si scandalizza nessuno ...

Anche vicino a casa mia abbiamo disattrezzato una falesia ormai abbandonata , abbiamo tolto tutto e rifatto le soste , per salire devi atrezzarla , avremmo potuto rimettere spit e resinati , ma non ci piace il casino che si sarebbe tornato a creare ... :)
 
Sono dell'idea che in montagna andiamo come ospiti... E come tali dobbiamo rispettare le regole locali per preservare l'ambiente. Sulle Alpi c'è parecchio turismo, vuoi per la maggior facilità di raggiungere certi posti e per la vicinanza di grosse aree urbane, pari passo con il turismo ci dovrebbe essere cultura e rispetto, purtroppo mancano spesso le regole più basilari per la sicurezza e il rispetto dell'ambiente e fauna alpina
 
Sono dell'idea che in montagna andiamo come ospiti... E come tali dobbiamo rispettare le regole locali per preservare l'ambiente. Sulle Alpi c'è parecchio turismo, vuoi per la maggior facilità di raggiungere certi posti e per la vicinanza di grosse aree urbane, pari passo con il turismo ci dovrebbe essere cultura e rispetto, purtroppo mancano spesso le regole più basilari per la sicurezza e il rispetto dell'ambiente e fauna alpina
Guarda caso, forse inconsapevolmente, ma in modo corretto, hai ripreso esattamente le prescrizioni che Reinhold Messner, giusto qualche anno fa, aveva proposto per l'accesso alla montagna, compreso il famoso "patentino".
Forse per quest'ultimo particolare la sua proposta gli ha scatenato, direi in modo unanime, il mondo dell'alpinismo contro, e quindi non se ne è fatto nulla.
 
Prima di tutto trovo assolutamente imparagonabiilibla situazione dell'Everest con quella delle Alpj. Si, anche qui ci viene taanta gente, ma non ho proprio mai visto i cumuli di rifiuti stile campo base dell'Everest per fortuna.

Certo, ci sono i vandali, ci sono quelli irrispettosi della natura, soprattutto i merenderos che si fermano il parcheggio o fanno una breve passeggiata. Ma non ritengo che questo debba tradursi in obblighi e patentini vari, sia perché con gli obblighi molte volte non si ottiene nulla se non lo scatenare la reazione di chi vorrebbe continuare a fare quello che faceva prima legalmente , sia perché credo sia una questione di principio, la montagna è libera e deve rimanere tale. Al limite che le limitazioni restino su percorsi molto complessi e frequentati come quello sul monte Bianco, anche se non condivido la gestione francese.

Ormai come fatto notare da molti credo si stia prendendo una deriva preoccupante nell'inficiare la libertà in montagna. E obbligo di arva qui, e proposte di patentino di là, e vietato muoversi anche nei boschi con rischio valanghe moderato o marcato, e vietato muoversi a prescindere per non fare lavorare i soccorritori, va a finire che non si può fare più niente se fosse per alcuni.
 
Ormai come fatto notare da molti credo si stia prendendo una deriva preoccupante nell'inficiare la libertà in montagna. E obbligo di arva qui, e proposte di patentino di là, e vietato muoversi anche nei boschi con rischio valanghe moderato o marcato, e vietato muoversi a prescindere per non fare lavorare i soccorritori, va a finire che non si può fare più niente se fosse per alcuni.

Concordo, e non solo in montagna.

Ultimamente, vuoi anche per la situazione Covid, siamo sommersi da divieti tra i quali è difficile barcamenarsi...

Sto diverntando particolarmente insofferente e tra un po' sbotto.
 
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