kit bushcraft
- Creatore Discussione gabri99
- Data di Inizio
Io sono della filosofia di preparazione in base alle esigenze particolari della persona. Dove bazzico io non ci sono posti per pescare, quindi lo elimino dal mio kit (che tra l'altro non ho mai fatto se non sulla carta). Magari a te serve perché è un'attività praticabile nei luoghi dove campeggi. La risposta alla tua domanda, secondo me, è "dipende".
Guarda il bushcraft a differenza della sopravvivenza ti porta in "situazioni che ti sei andato a cercare da solo", tipo lo stare in un bosco fuori mano dalla civiltà (il che attenzione, non vuol dire pericolo, ma solo che non hai la sicurezza della società). Quindi si presume che ti sia organizzato per lo scenario in base a quest'ultimo. Il di più che intendi portare ha come limiti solo le tue capacità tecniche o la voglia di ampliarle, se per esempio sei capace di intagliare o vuoi allenarti in questo e dopo pranzo ti prende la voglia di farlo davanti una tazza fumante di the, il tuo "kit" comprenderà il tuo coltello da intaglio, e così via.
In conclusione confermo quello che ho detto all'inizio, la situazione l'hai programmata tu, quindi un kit standard (come se vogliamo anche nella sopravvivenza) non c'è. Il mio zaino ad esempio comprende una serie di elementi che porto sempre con me indipendentemente da cosa vado a fare nel bosco, che sia una passeggiata o un campo, tipo il telo poncho che all'evenienza diventa un tarp avendo gli occhielli, un ricambio completo intimo, corda e cordini, svariati strumenti per l'accensione di un fuoco e l'immancabile coltello al fianco (più il vic in tasca
), certo se poi vado a fare una passeggiata in montagna evito di portarmi la wetterlings, cosa che invece faccio se so che dovrò accamparmi.
Spero di esserti stato utile!!
In conclusione confermo quello che ho detto all'inizio, la situazione l'hai programmata tu, quindi un kit standard (come se vogliamo anche nella sopravvivenza) non c'è. Il mio zaino ad esempio comprende una serie di elementi che porto sempre con me indipendentemente da cosa vado a fare nel bosco, che sia una passeggiata o un campo, tipo il telo poncho che all'evenienza diventa un tarp avendo gli occhielli, un ricambio completo intimo, corda e cordini, svariati strumenti per l'accensione di un fuoco e l'immancabile coltello al fianco (più il vic in tasca
), certo se poi vado a fare una passeggiata in montagna evito di portarmi la wetterlings, cosa che invece faccio se so che dovrò accamparmi.Spero di esserti stato utile!!
Ultima modifica:
Beh a questo punto direi, telo tarp, coltello, sega pieghevole, ascia gransfors small forest axe, un kuksa autocostruito, e una bella teiera, il resto te lo fornisce l'ambiente stesso, d'altronde bushcraft in italiano significa appunto astuzie di bosco/fratta quindi con tali strumenti dovrai ingegnarti.
Poi non so hai delle domande o esigenze particolari?
Poi non so hai delle domande o esigenze particolari?
Il kuksa è la tipica tazza di legno scandinava http://en.wikipedia.org/wiki/File:Kuksa_2006_09_09.JPG.
Per il fuoco porta più strumenti tra i quali accendino a gas, cerini di legno (quelli buoni) e l'ACCIARINO,
ricorda anche un paio di candele a lumino e un'esco preparata a casa se hai la sfortuna di non trovarne o magari se ha piovuto...
Per il fuoco porta più strumenti tra i quali accendino a gas, cerini di legno (quelli buoni) e l'ACCIARINO,
ricorda anche un paio di candele a lumino e un'esco preparata a casa se hai la sfortuna di non trovarne o magari se ha piovuto...
Sono sulla linea di Simone anche io:
- Coltello, tomahawk, segaccio pieghevole, Vic;
- Tarp e poncho;
- Gavettino, borraccia a bocca larga;
- Kit fuoco: acciarino, accendino tipo zippo, esche per quei giorni no, candela;
- Cordame vario;
- Maglietta di ricambio, foulard, guanti.
Praticamente ti hanno detto tutto, quel che posso aggiungere è che differenzierei tra bushcraft e trekking, fermo restando che ci sono certi elementi che ho sempre con me in entrambi i casi.
Parto dal trekking:
Quando esco per camminare, che si tratti di uno o più giorni tento di trovare un giusto compromesso tra peso e utilità degli oggetti che porto con me, marciare 10, 11 ore con un surplus inutile sul groppone non è piacevole.
Quindi nello zaino (o fuori) ho: Tenda o tarp, saccoletto e modulo, cambio maglietta, calze e un maglioncino di surplus (se è inverno), borraccia, gavetta e cibo, un segaccio. Questo mi permette di essere leggero.
Nelle uscite di bushcraft:
Nel bushcraft più che le lunghe distanze tendo a privilegiare le situazioni di campo, quindi trovato il luogo adatto mi fermo ed allestisco. Generalmente si tratta di situazioni di almeno un paio di giorni.
Nell'allestire quindi lo zaino il peso passa in secondo piano e privilegio quello che riterrò potenzialmente utile nel tipo di uscita che sto andando ad affrontare. Diciamo che generalmente mi porto il cambio maglietta ed il vestiario che uso per il trekking, in più aggiungo l'ascia, una bacho da 800g, il saccoletto, modulo, tarp ed amaca, necessario per cucinare, quindi acqua e gavette, un po di cibo (poi se conosco la zona il resto reperisco), del paracord, una decina di mt che ho untrecciato a cintura e che quindi tengo in vita, vari metri di cordino che uso per gli allestimenti vari.
Questo negli zaini, poi ho la mia sorta di EDC che porto sempre con me, si tratti di trekking, Bushcraft o del giro all'alimentari...
In un marsupio porto:
Frontale, Bussola e pile di ricambio, una scatolina d'emergenza con: seghetto a filo (che uso più per appendere cose che per altro), una candelina, fischietto (che il mio zaino ha anche incorporato nella clip della fascia pettorale), un telo alluminato. Poi due cordini, il monocolo (mi piace scrutare), guanti da lavoro, torcetta a dinamo, kit medico, sacchetto di tabacco con dentro esche asciutte, un piccolo contenitore con cotone imbevuto di vasellina. Ps: è un edc da paesello di montagna, può sembrare esagerato ma son sempre a cercare legna da tagliare o a fare lavori manuali, quindi son cose che mi possono servire.
Attaccato al paracord/cintura ho l'acciarino, il Vic e l'Esee.
Parto dal trekking:
Quando esco per camminare, che si tratti di uno o più giorni tento di trovare un giusto compromesso tra peso e utilità degli oggetti che porto con me, marciare 10, 11 ore con un surplus inutile sul groppone non è piacevole.
Quindi nello zaino (o fuori) ho: Tenda o tarp, saccoletto e modulo, cambio maglietta, calze e un maglioncino di surplus (se è inverno), borraccia, gavetta e cibo, un segaccio. Questo mi permette di essere leggero.
Nelle uscite di bushcraft:
Nel bushcraft più che le lunghe distanze tendo a privilegiare le situazioni di campo, quindi trovato il luogo adatto mi fermo ed allestisco. Generalmente si tratta di situazioni di almeno un paio di giorni.
Nell'allestire quindi lo zaino il peso passa in secondo piano e privilegio quello che riterrò potenzialmente utile nel tipo di uscita che sto andando ad affrontare. Diciamo che generalmente mi porto il cambio maglietta ed il vestiario che uso per il trekking, in più aggiungo l'ascia, una bacho da 800g, il saccoletto, modulo, tarp ed amaca, necessario per cucinare, quindi acqua e gavette, un po di cibo (poi se conosco la zona il resto reperisco), del paracord, una decina di mt che ho untrecciato a cintura e che quindi tengo in vita, vari metri di cordino che uso per gli allestimenti vari.
Questo negli zaini, poi ho la mia sorta di EDC che porto sempre con me, si tratti di trekking, Bushcraft o del giro all'alimentari...
In un marsupio porto:
Frontale, Bussola e pile di ricambio, una scatolina d'emergenza con: seghetto a filo (che uso più per appendere cose che per altro), una candelina, fischietto (che il mio zaino ha anche incorporato nella clip della fascia pettorale), un telo alluminato. Poi due cordini, il monocolo (mi piace scrutare), guanti da lavoro, torcetta a dinamo, kit medico, sacchetto di tabacco con dentro esche asciutte, un piccolo contenitore con cotone imbevuto di vasellina. Ps: è un edc da paesello di montagna, può sembrare esagerato ma son sempre a cercare legna da tagliare o a fare lavori manuali, quindi son cose che mi possono servire.
Attaccato al paracord/cintura ho l'acciarino, il Vic e l'Esee.
S
Speleoalp
Guest
Io non sono un'amante dei termini "ufficiali", che però servono per far intendere alcune pratiche.
Io non consiglio il "kit" specifico, ma semplicemente avere quel minimo che garantisce l'indipendenza in quello che si vuole fare, chiaramente in quello che piace a me e penso a tanti altri è il vivere con la natura, di essa e in essa.
Quindi quando vado in questi ambienti non manca mai qualcosa per fare il fuoco, varie cose... in quanto è bello imparare ad accendere il fuoco anche con i soli due legnetti... ma visto che si può disporre di materiali più sicuri e a meno che uno non lo fà tutti i giorni in maniera primitiva ed è organizzato in quel senso (sicuro) e inutile basarsi solo su "acciarini", "pietre", ecc, rischioso.
Una piccola farmacia, con dentro il giusto per sentirsi più sicuri in base anche al proprio carattere (bendaggi, triangolo, medicamenti, una o due coperte in alu) e poi è bello studiare qualche erba medicinale....
Un coltello tuttofare.
Una borraccia in metallo o con tazza metallica
Lampada
Poi chiaro che rientra anche il vestiario.
Poi dipende tutto dalla persone, come espongo spesso il mio pensiero... ogni attività deve prima passare da un esame sulla propria persona, carattere, filosofie, volontà e da ciò si basa tutto il resto.
Per esempio, a me non frega assolutamente nulla di tende, sacchi a pelo, teli-bivacco,... ma sul corpo, nello zaino, ecc ho sempre e lo vorrei sempre il materiale per il fuoco.
Altri avrebbero altre volontà,....
Per quello che non mi piacciono i "kit" definiti e singoli...
Per come la vedo il il "kit" è il materiale completo che ci si porta in base a come si vive, le filosofie e quindi in base a ciò che rende sicuri in quello che facciamo.
Uno che ha filosofie primitive avrà un modo diverso di fare il suo "kit" a confronto con chi ama la natura ma con le comodità moderne, ecc... In tutti i casi non c'è nulla di male, che sia chiaro.
Chiaramente in base alle tempistiche dell'uscita.
Io non consiglio il "kit" specifico, ma semplicemente avere quel minimo che garantisce l'indipendenza in quello che si vuole fare, chiaramente in quello che piace a me e penso a tanti altri è il vivere con la natura, di essa e in essa.
Quindi quando vado in questi ambienti non manca mai qualcosa per fare il fuoco, varie cose... in quanto è bello imparare ad accendere il fuoco anche con i soli due legnetti... ma visto che si può disporre di materiali più sicuri e a meno che uno non lo fà tutti i giorni in maniera primitiva ed è organizzato in quel senso (sicuro) e inutile basarsi solo su "acciarini", "pietre", ecc, rischioso.
Una piccola farmacia, con dentro il giusto per sentirsi più sicuri in base anche al proprio carattere (bendaggi, triangolo, medicamenti, una o due coperte in alu) e poi è bello studiare qualche erba medicinale....
Un coltello tuttofare.
Una borraccia in metallo o con tazza metallica
Lampada
Poi chiaro che rientra anche il vestiario.
Poi dipende tutto dalla persone, come espongo spesso il mio pensiero... ogni attività deve prima passare da un esame sulla propria persona, carattere, filosofie, volontà e da ciò si basa tutto il resto.
Per esempio, a me non frega assolutamente nulla di tende, sacchi a pelo, teli-bivacco,... ma sul corpo, nello zaino, ecc ho sempre e lo vorrei sempre il materiale per il fuoco.
Altri avrebbero altre volontà,....
Per quello che non mi piacciono i "kit" definiti e singoli...
Per come la vedo il il "kit" è il materiale completo che ci si porta in base a come si vive, le filosofie e quindi in base a ciò che rende sicuri in quello che facciamo.
Uno che ha filosofie primitive avrà un modo diverso di fare il suo "kit" a confronto con chi ama la natura ma con le comodità moderne, ecc... In tutti i casi non c'è nulla di male, che sia chiaro.
Chiaramente in base alle tempistiche dell'uscita.
Ammiro la tua filosofia Speleo e mi gusto tutti i tuoi video!
Io sono per lo sperimentare ed il continuare ad alimentare la propria curiosità e la propria esperienza, ma con criterio, senza sopravvalutarci.
Meglio portarsi quelle due cose e non usarle piuttosto che trovarsi con le gambe all'aria dopo un fallimento.
Io sono per lo sperimentare ed il continuare ad alimentare la propria curiosità e la propria esperienza, ma con criterio, senza sopravvalutarci.
Meglio portarsi quelle due cose e non usarle piuttosto che trovarsi con le gambe all'aria dopo un fallimento.
vado un po' fuori tema: macchinetta fotografica ed un mini treppiede (anche di quelli da qualche e). i boschi dolomitici sono una favola, hanno sempre qualcosa da fotografare. andavo ai campiscuola della mia parrocchia (che in realta' era per stare via con gli amici 
) nella zona di belluno, e mi e' rimasta nell'anima... se faccio $$$, ci voglio tornare!!!
) nella zona di belluno, e mi e' rimasta nell'anima... se faccio $$$, ci voglio tornare!!!@walterfishing hai ragione pure tu eh! Ci vado a volte visto che non abito molto lontano e sono sempre uno spettacolo!
