Kit di sopravvivenza, considerazioni.

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Speleoalp

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A me non si sono mai rotte...
Pensavo che le critiche fossero solo perché "non piacciono",
non sapevo si rompessero così...
Ma ho tagliato "tronchetti" con un diametro massimo di circa 15cm....

Ho preferito la sega a mano a filo che quella a mano con la catena da motosega.... ahah
 
La sega a filo non mi piace perche' ci vogliono due mani.
Se te ne si rompe una nell' incidente che ha causato l'emergenza, addio fuoco.
 
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Speleoalp

Guest
Usi i pollici dei piedi, ahah gli anelli generalmente son grossi, ahahah Scherzo,...
Chiaramente l'ideale non è avere solo un attrezzo... ;)
 
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Speleoalp

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Io l'ho usata spesso a mò di sega con il telaio, fatto con un ramo. Funziona discretamente bene ed è comoda... ovviamente senza mettersi dietro a fare paragoni con sistemi più "mirati e dedicati".
 
Come mai, in che senso ? In Italia sulle montagne, valli, ecc non ci sono molti fiumi o laghetti, laghetti alpini, ecc... con pesci? Non è una domanda sarcastica, non sono di lì... quindi non sò le realtà di quei luoghi. Conosco solo l'Italia del Nord, molto simile a dove abito io.

1)inquinamento

2)poche acque, quasi tutte piccole, e quindi poca produttivita'/sostenibilita' (anche potendo, esauriresti i pess in pochissimo tempo)

3)richiede tempo e condizioni ottimali, che potresti non avere

IMHO, il kit da pesca "di sopravvivenza" e' utilissimo se stai vicino al mare, o su grandi fiumi e laghi. o se, come me, adori pescare e qualsiasi scusa e' buona, anche se dichiari emergenza dietro casa e poi rilasci tutto lo stesso :D

Secondo me se ti metti a pescare sulle Alpi (italiane) per sopravvivenza è un'ottima idea: credo sia molto più probabile incontrare la forestale o un GEV pronti a farti la multa che far abboccare un pesce. In quel caso verresti comunque salvato, quindi, obbiettivo raggiunto.

infatti... :D

Ti mangi il forestale, vuoi mettere

ehm... scommetto sul forestale :D

edit: sono sempre piu' convinto che il kit di sopravvivenza italiano sia un cavatappi/apribottiglie, una coperta, un pacco di fazzoletti, una bottiglia di acqua e un pacco di biscotti o un panino col salame. fine.
 
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Speleoalp

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Io qui pesco molto, molto spesso con solo filo e amo... senza canna e senza "tecniche di pesca tradizionali" e senza avere problemi di condizioni o meno, che non condivido comunque quando vado/andavo a pesca in maniera tradizionale. Se il pesce c'è e vuole mangiare... mangia. Indipendentemente dal bello o brutto, freddo o caldo, pioggia o sole, almeno per le mie esperienze. poi ovviamente ognuno ha le sue, ahahah
Ma le condizioni sono forse differenti.... non c'è mai un giorno in cui resto a secco di pesci, che poi per legge li devo rilasciare perché troppo piccoli è un altro discorso e non essendo "emergenza" reale li rilascio ovviamente. Ma è molto più semplice prendere un pesciolino che trovare vegetali commestibili, soprattutto in inverno, ah

Devo però dire che di inquinamento qui ne vedo pochissimo, soprattutto parlando di natura, montagna, acque....

Almeno qui, alpi-prealpi ,-))
 
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Speleoalp

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Che poi il kit di sopravvivenza dovrebbe semplicemente essere quello che ci permette di arrangiarci per un determinato lasso di tempo, deciso da noi nelle situazioni da noi potenzialmente preventivate.
Per come la vedo io non esiste il discorso "il kit serve proprio per quello che non avremmo mai pensato"... ma al contrario "in base a quello che sappiamo potrebbe succedere, decidiamo cosa portare per sicurezza". È poi come una farmacia.

Io per esempio non trovo utile e non la vedo con gli stessi occhi degli altri, nel senso... non porto del materiale principale e in caso anche il "kit per le emergenze/sopravvivenza". Perché il materiale che porto è già pensato per poter fare quello che mi serve in base a dove vado, che sia per emergenza o no non mi fa differenza.

Esempio:
- se devo accendere un fuoco per fare pranzo, nella pausa durante l'escursione... lo accendo come lo accenderei alla sera rendendomi conto che è troppo tardi per scendere e ho sbagliato i tempi.
- la coperta termica, l'ho nella farmacia... punto. Quindi se devo ripararmi, proteggermi, ecc è lì...
- io il coltello lo porto sempre e comunque, non per necessità o cose del genere... mi trovo bene per quello che faccio e quindi lo porto e viene utile sia in emergenza che non.
- il pranzo al sacco, raramente se lo porto lo faccio "tirato-tirato"... se non succede nulla torno sempre a casa con qualcosa.

Personalmente non calcolo il fatto dello zaino o sul corpo, in quanto ritengo molto "lontano" il rischio che perdo lo zaino... per come affronto io le uscite e il mio atteggiamento. Se và lo zaino... vuol dire che lo stô seguendo, ahahah

Devo pensarci un po'... non riesco proprio a capire per quale motivo non riesco a fare questa divisione "mentale" in quello che porto.
Devo ragionarci....
 
Buona sera a tutti,
devo dire che sono entusiasta di tutto ciò che ho letto e non pensavo che le mie considerazioni suscitassero tanto interesse e coinvolgimento.
Concordo pienamente con tutti i punti di vista proprio perchè come detto all'inizio esistono delle regole che poi devono essere adattate in base a tante variabili, volevo fare alcune precisazioni però per contestualizzare almeno la mia esperienza.
Ho visto alcuni commenti dove ci si stupiva di bussole, wag bag e "armi", forse devo scusarmi, ma a volte la deformazione professionale mi porta a usare una terminologia troppo precisa.
Nel contesto prettamente ludico della questione, per armi intendo coltelli, asce e multi uso vari, in realà data l'ora, quando ho postato non mi venivano altri termini.
Poi volevo specificare che il kit da me proposto sarebbe un kit completo secondo i dettami della dottrina moderna, sicuramente trova perfetta collocazione nel contesto militare, e addirittura troppo completo per le unità convenzionali.
Nella mia esperienza li ho dovuti preparare sempre così con le variabili del contesto, però poi mi sono trovato bene anche in una serie di escursioni discretamente lunghe fatte in giro per il mondo. Tra qualche tempo mi piacerebbe postare anche qualche foto delle mie avventure.
Ora, le wag bag, anche queste hanno suscitato parecchi commenti ed è vero, i nostri escrementi sarebbero naturali e come qualcuno ha detto basta non lasciarli in superficie; sono d'accordo ma per non lasciarli in superficie mi dovrei portar dietro anche una vanghetta, o anche volendo scavare con il coltello...be in certi posti...anche in Italia è vietato scavare, magari esagero, ma 5gr. di bustina nel dubbio non mi cambieranno il peso.
Per la coperta termica invece, è vero può cambiare il corso della storia!
A me hanno insegnato a metterla nel primo kit di primo soccorso, per quello non l'ho messa nel kit di sopravvivenza, ma anche queste sono finezze dovute al tipo di scuola ed esperienza.
Infine, neanche io esco con tutta sta roba durante la scampagnata della domenica, però già se vado via in solitaria, che non si dovrebbe fare, o per più giorni all'estero considero tutto come da manuale.

Ciao a tutti .
 
buono spunto, ma personalmente a questo punto mi prenderei una buona paletta da fiori, la trovi al tutto a un euro pesa poco e scavi quanto vuoi. e puoi usarla anche come arma, farci un bordo a sega, piantarla per terra e (se ha il manico cavo) infilarci dentro una candela, e pure usarla in caso di necessita' per evocare shpalman.

edit: sul discorso sega, se gia' con il coltellino cinese da 1 e ho avuto ottimi risultati, penso che quella (ben piu' seria) di un victorinox sia piu' che adatta a far su un po' di rami. a meno che non dobbiate tagliare un tronco... penso sia uno dei pochi utensili dove basta pochissimo ad avere qualcosa di valido.
 
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Speleoalp

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Alla fine con tutti si riesce a fare quello che si deve... poi chiaramente la preferenza è personale,... a me è indifferente.... Se dovessi scegliere... preferisco la lama della sega e spendere 10 minuti per fare il telaio con un ramo... ma altrimenti.... È uguale,... se la legna mi serve per il fuoco, quello di cui necessito veramente è l'esca.... accendino, fiammiferi, acciarino, selce, archetto o qualcosa per accendere, il resto della lagna la trovo anche spaccandola a mano e usano misure minori....
 

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Speleoalp

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in effetti no, ci ho giochicchiato a segar rametti in spiaggia, niente di che... immagino che un segaccio sia decisamente più efficacie...

Dipende sempre per cosa ti serve il fuoco... nel senso che anche dei rametti vanno benone. io porto spesso una riserva di legnetti nello zaino, addirittura se organizzo vie alte in cui la legna è assente... organizzo "x" legnetti per sera e riesco a cucinare e scaldarmi con legna piccola e poca... ;) Non serve per forza tagliare rami e tronchi per stare bene ;))
 
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Nel contesto prettamente ludico della questione, per armi intendo coltelli, asce e multi uso vari, in realà data l'ora, quando ho postato non mi venivano altri termini.
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Capisco l'equivoco e devi scusarci, ma uno va in escursione non armato ma attrezzato, e questa che può sembrare una semplice diversità nell'esporre la stessa cosa in realtà esprime profondamente il punto di vista e la visione delle cose mia e di molti utenti italiani. Come al solito per l'estero non parlo in quanto ci sono delle differenze reali di dimensioni delle aree e di legislazioni che appunto non mi permettono di esprimere una opinione se non per sentito dire o per riferito

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Ora, le wag bag, anche queste hanno suscitato parecchi commenti ed è vero, i nostri escrementi sarebbero naturali e come qualcuno ha detto basta non lasciarli in superficie; sono d'accordo ma per non lasciarli in superficie mi dovrei portar dietro anche una vanghetta, o anche volendo scavare con il coltello...be in certi posti...anche in Italia è vietato scavare, magari esagero, ma 5gr. di bustina nel dubbio non mi cambieranno il peso.
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Premesso che il kit è personale e che ognuno di noi decide di metterci quello che vuole, incudine e martello compresi, io personalmente mi dico che se è un kit di sopravvivenza, quindi un kit che deve aiutarmi a sopravvivere quando tutto il resto della mia attrezzatura "ha fallito" per N motivi. Se tutto ha fallito, l'ultimo dei miei problemi e dove riporre i miei escrementi.
 
in effetti no, ci ho giochicchiato a segar rametti in spiaggia, niente di che... immagino che un segaccio sia decisamente più efficacie...

La mia non voleva tanto essere tanto una disamina sul fatto che esistano oggetti migliori per tagliare il legno; chiaro che una sega circolare è ancora meglio per tagliare la legna, certamente poco pratica da trasportare ma decisamente più efficace nel taglio.

La mia voleva essere proprio una critica verso uno strumento, la sega a filo, che a mio giudizio non è affidabile. Le mie esperienze a riguardo sono, come dicevo prima, sempre state negative. Preferisco quindi non avere un oggetto che poi non mi da alcuna garanzia rispetto a contare su di un qualcosa che poi all'ultimo momento mi si rompe tra le mani lasciandomi nei guai.
Come per esempio il famoso paracord, citato in altri post, utilizzato per discese di fortuna. Secondo me, anche in questo caso, se mi porto un qualcosa da utilizzare in discese di fortuna e se poi questo qualcosa non è efficace e provoca incidenti forse sarebbe stato meglio non averlo.
 
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Speleoalp

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Sono assolutamente d'accordo, bisogna avere e portare solo quel materiale che ci rassicura ;)
 
ah che discussione carina.
Mi sembra che era già da un po' che non si parlava più di kit di sopravvivenza (forse).

Io davvero sono e son stata sempre super-indecisa sull'utilità di questo genere di kit. La mia opinione va spesso altalenante, a seconda dell'umore o di eventuali problemi che mi si pongono nelle varie escursioni. A volte li considero utili o indispensabili, alle volte totalmente inutili e che aggiungono solo peso e basta... insomma... non riesco ad avere un'opinione precisa: "bipolarismo da kit di sopravvivenza".

Ne ho preparati a decine, piccoli (tipo altoids smalls o altoids regular), sulla dimensione delle scatole di tabacco, appena più grandi, o grandi come un piccolo marsupio o gavetta, combinando vario materiale tra quello che avete citato (tranne queste buste porta-cacca di cui proprio non riesco a capirne una utilità).

Io sono giunta ad alcune considerazioni:

- Un kit medio (che sta in una grossa tazza o in una piccola gavetta) può servire per escursioni giornaliere, se non si ha l'abitudine di portare materiale per un pernotto. Oppure, può servire per raccogliere in un pacchetto unico tutto il materiale necessario per emergenze (o non), così è più facile preparare lo zaino senza correre il rischio di dimenticare qualche utile piccolo accessorio (per esempio la scatoletta di fiammiferi, o del cordino, o il fischietto).
- Un kit piccolo ha senso solo se portato addosso, specialmente perchè praticamente tutto il suo contenuto è una replica di quanto si ha già nello zaino, ma in versione miniaturizzata (per esempio, sacchetti da freezer per conservare acqua Vs borraccia, pastiglie potabilizzanti Vs filtro, pochi oggetti per pronto soccorso Vs un contenitore con medicinali-bende-cerotti più completo). Questi kit li vedo utili solo in situazioni particolari, come in canoa, sci freeride, o se non si porta uno zaino. Li vedo inutili per semplici scampagnate normali....
Una volta mi è capitato di sentirne bisogno però. Durante un trekking di due giorni nella foresta abbiamo avuto alcuni problemi di notte con degli animali. Avevamo lasciato l'attrezzatura un po' sparpagliata e questo mi ha creato un certo nervosismo. Gli animali se ne sono andati per i fatti loro, ma se fossimo stati costretti a scappare, un po' nel "panico", sicuro non avremmo avuto modo di prendere l'attrezzatura, lasciandoci così nella foresta soli, senza possibilità di coprirci, bere o accendere fuochi.... in questo caso una scatoletta del tipo militare, in tasca, avrebbe forse avuto senso....
 
La mia voleva essere proprio una critica verso uno strumento, la sega a filo, che a mio giudizio non è affidabile. Le mie esperienze a riguardo sono, come dicevo prima, sempre state negative. Preferisco quindi non avere un oggetto che poi non mi da alcuna garanzia rispetto a contare su di un qualcosa che poi all'ultimo momento mi si rompe tra le mani lasciandomi nei guai.

strano. Forse dipende da che sega a filo hai o dalla marca. Io ne avevo prese un paio e non sono per nulla male, tanto che quando voglio viaggiare leggera le porto in sostituzione del seghetto pieghevole. Si non sono comode come il seghetto, e bisogna fare attenzione a non fargli fare angoli e tenerle dritte (si incastrano altrimenti e poi c'è il rischio di romperle), però con le mie ho tagliato in pochi minuti tronchetti abbastanza sostenuti, sui 10-15 cm di diametro.
 
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