Kit di sopravvivenza, considerazioni.

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Speleoalp

Guest
Condivido pienamente.

Io baso le mie filosofie su ciò che in passato è stato usato per vivere e quindi hanno funzionato alla grande, intendo nei tempi in cui vi era quasi esclusivamente la natura e quello che offriva.
Inoltre mi informo da persone che conoscono e vivono un genere di vita che m'interessa o semplicemente che convivono con un determinato ambiente.
Come dici, questo và fatto per i luoghi che si intendo visitare e con le persone di quel posto.

Sia quando sono andato alle Svalbard, Lapponia e in quelle zone in generale... mi sono sempre posto la domanda sulla "flora e la fauna", ma non per sapere cose c'era di bello,... ma se c'era qualcosa di pericoloso.
...mi prendevano in giro... quelli di qui....
Ma questo non perché non sapevo cosa potesse esserci e come avrei potuto affrontarlo, ma perché semplicemente perché sapere tutto in teoria o in pratica in un determinato luogo... non fa esperti e capaci in tutto il mondo.

Soprattutto, almeno per noi che non amiamo richiedere permessi, avere bagagli speciali, ecc il problema principale è stato organizzare il materiale da portare. In quanto tante cose non si possono portare e rischiano di farti avere controlli, ecc.... ma potrebbero essere cose utili e importanti. Senza contare il peso, ecc...

Verissimo... ogni posto a le sue particolarità ed esigenze e poi si può aggiungere anche la filosofia di una persona l'atteggiamento con cui vuole affrontare una determinata esperienza. Indifferentemente dalle informazioni e dalle conoscenze che si procura.
 
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