kit di sopravvivenza

ciao a tutti :) premetto che mi sono informato e ho fatto ricerche ma non sono riuscito a trovare un kit davvero semplice senza dovermi imbattere in cifre da capogiro l'ho iniziato da poco e per ora ho:
-coltello ( 25 euro: Virginia )
-acciarino 10 euro stessa marca
-tanti metri di corda e un gomitolo di spago

come ho detto l'ho iniziato da poco quindi è ancora agli inizi cosa ci devo aggiungere di davvero essenziale, a parte ovviamente accendini e fiammiferi vari, pentolino.... che comprerò
presumo manchino ancora altri oggetti grazie in anticipo a chi mi aiuterà :)
 
..... ci può mancare dalla termoculla al frigo portatile a seconda dei tuoi gusti/abitudini/idee in merito..... non c'è uno "standard" poiché ognuno di noi può avere un concetto diverso di "essenziale" per cui prendi anche le mie parole con le molle.

Non precisando un contesto particolare, per me, di fondamentale in un kit (montagna) ci dovrebbe essere un fischietto, una coperta isotermica, una torcia, un accendino, un coltellino e qualche cosa di zuccherino o comunque da mangiare e poi tutto quello che vuoi.....

..... però thread nel forum ne esistono già parecchi, magari dagli una occhiata.

Ciao :si:, Gianluca
 
Se preferisci acuistarne uno gia pronto, questo sembra buono:
http://www.passionepericoltelli.com/it/kit-di-sopravvivenza/2860-best-glide-pocket-survival-kit.html
Se preferisci assemblartene uno tu, questo è quello che per me è un kit ragionato da usare in Italia:
  • coltello
  • coperta isotermica
  • poncho
  • un qualcosa per accendere il fuoco(fiammiferi, firesteel, accendino, magnesio.....)
  • qualche metro di corda
  • fischietto
  • borraccia con gavettino
  • qualche cerotto e qualche salviettina imbevuta di disinfettante
  • qualcosa da mangiare (cioccolato, merendine, barrette energetiche......)
  • una mini torcia o una luce chimica
 
fermati e rifletti. ok, ci sono kit base, ma penso che ogni persona faccia caso a se'. e i kit "generici" sono buoni per tutto e nulla, IMHO.

quali attivita' all'aperto svolgi, e in che ambiente? quali sono i rischi che prevedi? rischi di restare fuori un paio di ore, oppure due mesi sperso nel nulla? quali sono i rischi idrogeologici, ambientali, climatici e sociali della zona dove vai? pratichi un hobby o sport che ti porta a contatto con la natura? da solo o con animali, familiari, un paio di amici, morosa, nonna, fratellino piccolo?

so che e' noioso, ma e' inutile consigliarti una attrezzatura da arrampicata se vivi in polesine, o un kit da pesca se vivi sul monte bianco...

sempre IMHO, una volta che abbiamo le risposte a queste domande, siamo gia' a buon punto per stabilire di cosa hai bisogno :)
 
Di base ci sono 5 elementi che devi sempre rispettare comunque chiamali "i cinque elementi"

Che sono corda fuoco pentola taglio e isolamento
Taglo il meglio sarebbe una pala o un accetta a meno che tu non voglia sbucciare le patate (alcuni portano dei coltelloni mostruosi ma poi per ovviare alle mancanze aggiungono la sega a gattuccio ma il peso aumenta)

Pentola dimensioni gavetta - pentola per due persone
Fuoco che ti pare purché funzioni
Isolamento principalmente per fare un rifugio perché deve essere una condizione di emergenza dicono che sia meglio il telo di emergenza decathlon.. ma io preferisco il pocho per ovvi motivi
.
In aggiunta potresti anzi dovresti aggiungere un kit di pronto soccorso da adattare alle tue esigenze e bottiglie di plastica schiacciate

Oh io sto parlando della vita in natura se in vece intendi sopravvivere alla galleria di Milano allora ti serve la carta di credito
 
Bisognerebbe sempre (a meno di non fare la passeggiatina dietro all'auto) avere con sé del materiale per accendere il fuoco (per es firesteel e cotone, fiammiferi e candela), qualcosa per ripararsi (vedi coperta isotermica, bivi-bag, poncho, teli vari, cordini, giacca o abiti caldi: a seconda del luogo frequentato, stagione, o rischio si decise se portare un po' di più o lasciare a casa quasi tutto), qualcosa per segnalare (fischietto), del materiale per mangiare/bere, un piccolo kit di pronto soccorso e un coltello.

Alla fine son tutte cose che bene o male uno ha sempre dietro in escursione. Secondo me non ha tanto senso avere versioni kittizzate e mignon (ma è divertente assemblarle :D), a meno di situazioni particolari....

L'elenco preciso degli oggetti è difficile stabilirlo, dipende tanto dai gusti personali o le proprie capacità.

Nel mio caso, cerco di avere con me una sorta di telo. Le coperture impermeabili son le cose più difficili da fare nel bosco. Poi un tarp torna utile anche per le uscite in giornata se piove, per fermarsi a pranzo o per una pausa! Cordini ne porto sempre in abbondanza, in vari spezzoni.

Fin da quando a 8 anni ero negli scout le cose che vedevo più essenziali erano fiammiferi, esca per il fuoco (all'epoca non conoscevo il cotone vaselinato e c'era solo diavolina puzzolente per cui l'esca era carta di giornale), gavetta, borraccia, poncho, coltellino svizzero con il seghetto e spago :D
 
Ultima modifica:
premesso che non vuole essere una polemica... ma, veramente, quanti di voi hanno mai utilizzato veramente il loro kit di sopravvivenza??? e in che occasione/ modo /scopi? anche solo per giocarci...

magari sarebbe da aprire un thread apposito...
 
S

Speleoalp

Guest
...non lo chiamo "kit", solitamente... ma lo uso spesso, ahahah
Forse perché quello che spesso viene definito d'emergenza o sopravvivenza io lo vedo e lo uso come "base" principale e quotidiano nelle mie uscite. Infatti fatico a parlare di kit di sopravvivenza con all'interno solo ciò che serve in emergenza o sopravvivenza AHAH

Ma parto anche dal presupposto che nulla dovrebbe essere preparato e lasciato lì, solo in caso di... Primo perché con quel materiale bisogna farci l'abitudine, controllare che sia sempre efficiente, inoltre dipende tutto da quello che uno si porta durante le uscite.

Io mi porto accendino, coltello, borraccia con tazza, telo e sono ok per ogni evenienza (parlo per me).... cosa dovrei farmi ? A quale scopo?
Penso che il discorso cambia se uno solitamente ha con se tenda, sacco a pelo, fornelli, ecc e quindi durante un'uscita e forse con un pernottamento non programmato... stare alla cxxo sarebbe una cosa nuova, strana e magari vissuta malamente....
 
Ultima modifica di un moderatore:
secondo me il kit di sopravvivenza dovrebbe essere studiato partendo dalla domanda: "cosa farei se...?"

ora, il kit sinceramente non lo vedo come un gioco, bensì come uno strumento vero e proprio di sopravvivenza (sembra strano, ne?)

quindi, alla domanda: cosa farei se .. mi perdo in un bosco d'estate, con 20° e un torrentello lì sulla sinistra non credo che ci possano essere molte difficoltà, escludendo il fatto di parlare con degli sprovveduti.

ma alla domanda: cosa farei se .. cado in un fossato a 2000 metri e mi spacco entrambe le gambe la soluzione non è la medesima di quella sopra.

per quello che mi riguarda al termine "sopravvivenza" assegno il significato di "riuscire a portare la pelle a casa a seguito di un evento tragico e/o comunque involuto in una maniera o nell'altra, anche con l'elicottero".
in pratica essere in una condizione di sopravvivenza non è un evento divertente, è drammatico.

in questo contesto per quello che mi riguarda la prima cosa essenziale non è il fuoco o il riparo (quelli potrebbero eventualmente essere dopo) ma la comunicazione. quindi, tornando alla richiesta di @Alexander Supertramp , nel kit non deve mancare un cellulare, un fischietto ed eventualmente una radiolina pmr (e con la neve direi l'arva).

la seconda in ordine di importanza è la luce, col buio non si fa nulla, vorrete mica perdervi la notte con la luna piena? :lol:
oh già, comodo così! ci si perde nella notte con le nuvole e la pioggia, non vedete un fico secco, l'albero che si crede possa essere usato per costruire un rifugio (cosa romantica) lo si prende diritto sulla faccia.
quindi una luce, una semplice frontale va benissimo, la candela la lascerei in chiesa :roll:

terzo, l'orientamento.
scommetto che il 99% degli avventurosi di questo forum ha una bussola dentro lo zaino, ma non la sa usare, però è bello sapere in qualsiasi momento dov'è il nord :biggrin:
la riflessione è: se non sapete leggere la bussola lasciatela a casa, basta una cartina, preferibilmente 1:25000, non è difficile leggerla, i riferimenti si trovano sempre. il massimo è l'abbinamento con un altimetro, provare per credere (parlo naturalmente per chi pratica escursionismo qui in italia, per coloro che vanno in esplorazioni siberiane i discorsi sono altri)

il tutto condito da una adeguata pianificazione dell'uscita, sapere come si chiama un rio, un monte o un laghetto ci permette oltre a sapere dove diamine siamo anche, appunto, di orientarci.

ecco le mie due lire; poi naturalmente la coperta di emergenza, il diabolico acciarino, l'affilato coltello e i chilometri di spago che tutti noi abbiamo acquistato e che ci abbondano dai cassetti come gli spaghetti all'amatriciana che mi sono mangiato questa sera, buoni! :)
 
Ultima modifica:
Io le cose che ho scritto sopra bene o male le uso sempre, fanno parte del mio corredo normale (il kit di pronto soccorso quello spero di non usarlo spesso.... l'ultima volta che mi è capitato di aprirlo è stato quando mi son fracassata una spalla sciando, poi per dare una citrosodina al mio uomo che non aveva digerito :pio: ).

Mi è capitato di "giocare" con le scatolette d'emergenza, divertentissime da assemblare.
Dove: ovunque mi capitasse l'occasione buona, in campeggio, durante le pause nelle escursioni, al fiume... Tra le mie attività preferite erano la pesca con solo amo e filo, l'accensione del fuoco, e taglio di rami con la sega flessibile :D
Non ho mai provato a fare trappole, o a costruire ripari tipo debris shelter "seri" (molti video su youtube mostrano ripari che non servono veramente a niente: solo scena e basta), ma chi sa mai in futuro! Quello che più mi frena dal costruire un debris shelter è mettere in disordine l'ambiente (si lo so son fuori :D), non mi sognerei neanche di strappare centinaia di piantine o scortecciare alberi per fare tegole idonee......... so che questo mi limita l'apprendimento ma preferisco tatuarmi un telo addosso, o se proprio imparerò quando ne avrò il bisogno, sempre se mai ce l'avrò veramente.

L'idea della scatoletta molto compatta con dentro cose utili BTW mi è sempre piaciuta, ma secondo me ha il limite che rischia di diventare un puzzle. Prima la portavo spesso, adesso la vedo come peso inutile, perchè tanto ho già tutto quello che mi serve all'interno dello zaino. Poi un contenitore metallico adeguato serve veramente molto... e non sta nei mini-kit. Bollire acqua nella scatoletta da tabacco, fogli di alluminio o altri aggeggi fragili praticamente monouso secondo me è da escludere....
In ambienti "estremi", dove si rischia di perdere il proprio equipaggiamento, i minikit la loro utilità probabilmente ce l'hanno. Si può avere un contenitore per l'acqua (un robusto sacchetto da freezer va molto bene), pastigliette purificanti, magari degli antidolorifici, cose per accendere il fuoco, insomma, sicuramente molto meglio di zero!
 
S

Speleoalp

Guest
Tra tutte queste cose, allora non può mancare il discorso rivolto a dove ci si trova... se tipo bussola, cartina, altimetro sono super utili per sapere dove ci si trova, dove si vuole andare o per seguire una rotta prestabilita. Ma di sicuro per una persona "competente" nell'ambiente in cui và e parlando per Svizzera, Nord Italia e adiacenti... il perdersi realmente è praticamente impossibile. I problemi causati solitamente da queste sensazioni sono in realtà per altri problemi, incapacità di proseguire, timore, ecc... Però se si parla di avere attrezzature di comunicazione al primo posto, allora potrebbe essere super utile avere e saper usare questi strumenti...al soccorso non dispiace ricevere informazioni sulla zona, magari le coordinate, ecc.... AHAH

A parte situazioni estreme di incidenti, in cui ci sono problemi fisici seri... in cui qualsiasi bel kit avrebbe un'utilità veramente "bassa" (tralasciando quelli medici e una conoscenza specifica),... trovo che la maggior parte dei kit devono solo agevolare il tempo trascorso in natura. Che sia perché abbiamo preferito trascorrere la notte in natura con il sopraggiungere della notte... sia per incidenti fisici.

Anche perché la ricezione non è comunque mai garantita e qui allora diventa un buon kit di sopravvivenza lasciare un foglietto a casa con scritto "vado in zona X, prevedo di tornare entro X,... se cambio zona pensavo a quella X".... così il materiale del kit (in base alle proprie idee)diventa importante per poter tentare di arrivare al momento in cui i soccorsi ci cercheranno, troveranno nella maniera migliore possibile in quella situazione... non è detto che avvenga e soprattutto non velocemente.

Anche in questo caso, se ne siamo consapevoli, possiamo proteggerci con qualcosa, che sia anche un rifugio naturale.... i rifugi naturali più grezzi sono spesso i migliori in certe situazioni d'emergenza. Perché se mi sono fatto male, sono spaesato... mi serve proteggermi... non fare una struttura stabile, fissa, grossa, ....

Secondo me a parte le solite cose basilari, nulla è indispensabile... ma tutto può agevolare l'attesa.


Secondo me in un discorso generale si potrebbe dire, sempre nelle nostre regioni:

- comunicazione
- orientamento
- protezione
- base sanitaria
- fuoco
- cibo e acqua

e non in questo ordine, ma abbinati nel giusto rapporto. Cioè, per me un kit è il materiale che mi porto dietro in escursione. Se poi si parla di avere una scatoletta alla militare sul corpo perché se perdi lo zaino... se uno perde lo zaino e torna a casa... mi farei due ragionamenti sul mio comportamento... ce ne vuole.

Mentre nello specifico per avere quelle cose, ritengo siano scelte personali... che tipo di materiale, ecc...
 
Ultima modifica di un moderatore:
direi che avete dato tutti/e ottimi spunti :)

personalmente, piu' che kit da sopravvivenza ho/avevo minikit da pesca (usati spesso, lo sapete, sono un grandissimo cazzaro e mi piace rompere le balle ai pess :D ) e da escursione. vabbe', qua sui colli puoi farla anche in mutande :D basta un cappellino in estate, una buona giacca in inverno, una bottiglietta di acqua e se vuoi la macchinetta fotografica, fine :)

e' vero che in italia, escluso montagne e polesine, e' quasi impossibile perdersi nel nulla. e che non si riesce a volte a praticare escursionismo tranquillo o a sperimentare in modo decente perche' non sei mai solo. piu' che da sopravvivenza, direi che serve qualcosa da imprevisti, ma nulla di che. IMHO, in italia, salvo catastrofi immani (es se eruttasse il vesuvio o un'altra maxialluvione del po), un minimo di scorta alimentare e un paio di bottiglie di acqua ti risolvono il 99% dei problemi. pero' vale sempre la pena avere qualcosa con cui giocare e divertirsi, magari imparando qualcosa :D

EDIT: do per scontato che chi vive o frequenta zone a rischio idrogeologico o sismico dovrebbe essere opportunamente attrezzato (cosa assolutamente surreale in italia, dove la gente non si cura se cementi un fosso, basta che non gli disturbi la partita), e pronto sia alla fuga che a non dare peso ai soccorsi per quanto possibile
 
S

Speleoalp

Guest
...già e poi una gran differenza la fanno gli atteggiamenti che uno riesce ad avere in determinate situazioni. Se uno si abbatte o molla.... potrebbe rivelarsi problematico. Se uno invece affronta anche il peggior problema con positività (quella possibile durante alcune situazioni), magari gli và meglio.

Ricordo di uno, mi sembra in una valle qui vicino... che è scivolato dopo lo smottamento di una piccola pietraia... ed è rimasto praticamente incastrato, nascosto e non lo trovavano. Mi sembra che si è fatto di versi giorni, freddi e su un rigagnolo di m... Impossibilitato di muoversi, se non sbaglio per traumi alla colonna, ... pian pianino si è fatto scivolare dei sassi sotto al corpo per isolarlo dal terreno e dall'acqua e detta dei medico questo lo ha salvato. Ovviamente anche grazie al ritrovamento, allarme data da un soci che non lo ha visto tornare nel punto in cui si erano accordati...
 
Brevemente: Il mio kit, studiato solo per le uscite giornaliere, l'ho elaborato in modo da potermi far passare una notte imprevista causata magari da un infortunio e comprende:

Poncho per coprire braccia busto e testa (utilizzabile anche in stato di non emergenza)

Sacco della spazzatura per coprire le gambe (come per il poncho)

Torcia (come per il sacco della spazzatura)

Fazzoletti di carta (com per la torcia)

Accendino (come per i fazzoletti di carta)

Coltellino svizzero (come per l'accendino)

Scaldini chimici (come per ... Niente, solo in emergenza).

Telo termico (come per gli scaldini).

Il resto fa parte della normale dotazione in stato di non emergenza.
 
Ultima modifica:
Negli oggetti indispensabili nessuno nomina mai la pala da neve. In inverno è molto utile.
Come anche una scorta si combustibile per fare acqua.
 
a parte che a questo punto sarebbe da decidere anche il tipo: kit mini tascabile, da zaino, da auto, da aereo... se no non se ne finisce piu' :D

devo dire che, in macchina, tra roba da pesca e roba che uso per i campionamenti e i giri vari per l'universita', ho mezzo kit gia' pronto e incluso nel prezzo :D
 
S

Speleoalp

Guest
... bisogna anche differenziare il materiale che uno si porta come materiale "primario" da quello che uno si porta per emergenze o altro.
Io lo zaino lo preparo principalmente e l'ho sempre fatto così, in base ad un ragionamento di sicurezza e su cosa mi potesse servire in caso di problemi e necessità.

Altrimenti il 99% delle volte che inserivo cose nello zaino lo facevo per quale motivo? .... nel senso, solitamente ci si mette quello che potrebbe venire utile... sia normalmente che in caso di problemi.

Perché la giacca la metto in caso viene più freddo... ma che sia emergenza o semplicemente altri motivi...la giacca è quella.
Se porto le cose per il fuoco... che sia emergenza o no, son quelle...
Se porto del cibo... ne lascio sempre un pochino da mangiare in altri momenti, non spazzo...
Se porto la farmacia... è quella in ogni situazione...
La lampada frontale c'è...

...e lo zaino non ci sono "palle" che tengono, non lo perdo... se è una zona a rischio lo tengo bene o legato.... Perché se mi comporto così superficialmente con il mio bagaglio a tal punto da salutarlo, chissà cosa posso combinare, ahah

Boo, secondo me un kit o più kit dedicati, ecc son più una passione, interesse che un qualcosa di concreto, unico e reale...

Per la macchina ho un kit tutto suo, che poi la macchina non è mia...ma della morosa.... ma ho monopolizzato il bagagliaio con uno scatolone in plastica, ahah con tutto il necessario per essere indipendenti, il più possibile, anche lì, ahahah


Per come faccio io ovviamente...
 
Ultima modifica di un moderatore:
bisogna anche differenziare il materiale che uno si porta come materiale "primario" da quello che uno si porta per emergenze o altro

Esatto! Che è poi quello che ho cercato di evidenziare nella descrizione del mio kit.

Un kit d'emergenza, per definizione, è un qualcosa che ci si porta dietro ma che bisogna fare in modo di non usare MAI!!!!

Per questo dev'essere leggero, compatto e deve contenere solo ciò che realmente può farci "portare a casa la pellaccia" (meglio se comprende anche oggetti di uso normale).

Io, quando ho in programma di dormire fuori, ho già nello zaino tutto ciò che mi serve a crearmi un campo confortevole per attendere eventuali soccorsi (quando programmo una notte fuori, non mi cambia praticamente nulla passare altre 2 o 3 o più).

Nelle uscite giornaliere ho bisogno di qualcosa che mi permetta di superare una o due notti.

Non parlo di una comoda notte intorno ad un bel fuoco con un bel rifugio di rami stile baita di Proenneke, ma di una nottataccia probabilmente sotto la pioggia o la neve in cui dormirei, se va bene, circa mezz'ora (altrimenti che emergenza è?? ;)).

Questo è solo il mio approccio, ognuno è libero di interpretare il proprio kit come preferisce, ovvio ;).
 
S

Speleoalp

Guest
Esatto.... io faccio comunque fatica, molta fatica a fare tutte queste distinzioni ;) Ma è un mio problema personale e probabilmente la cosa cui non sarei abituato e a cui dovrei far veramente fronte, sarebbe il problema legato ad un problema "fisico" (fratture, ferite, ecc) per il resto... normalità e nessuna novità ;) AHAH

Però appunto, nello zaino raramente ho delle cose di utilità solo in emergenza, in quanto faccio spesso le stesse cose che fare in una situazione tale.... mi manca solo l'incidente per fare la differenza, ahahah
 
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