kit di sopravvivenza

ho una cosa da dire, anzi da scrivere, e vorrei sentire chi di voi la condivide e chi no.

in pratica, penso che molte delle categorie che fanno vita outdoor (alcuni tipi di pescatori, cacciatori, alcuni escursionisti, molti abitanti dei posti ecc) abbiano gia', senza saperlo, una specie di parziale kit di sopravvivenza, dovuta a quel che praticano. altre categorie (ciclisti, escursionisti della domenica, atleti e affini) invece no.

poi, sul discorso della scatolina di emergenza, non nego che potrebbe far comodo, ma conoscendomi finirei per usarla per pescare ovunque sempre e comunque :D
 
Avete detto già tanto.
Aggiungerei che oltre al chiedersi "cosa farei se" anche un bel "so usarlo?"
Inoltre il fischietto di emergenza per me va appeso al collo sempre, anche quando si porta la sera il cane a fare pipì (al massimo lo usi per richiamare il cane :D)
 
Avete detto già tanto.
Aggiungerei che oltre al chiedersi "cosa farei se" anche un bel "so usarlo?"
Inoltre il fischietto di emergenza per me va appeso al collo sempre, anche quando si porta la sera il cane a fare pipì (al massimo lo usi per richiamare il cane :D)

l'ideale e' fare delle prove, anche se le prove sono in situazioni controllate e quindi hanno valore relativo :)
 
S

Speleoalp

Guest
...secondo in situazioni d'emergenza, ovviamente in base alla situazione...se estrema oppure no... non bisognerebbe comunque ridurre "non mi piace dire kit", ahah il materiale all'osso. Almeno per come la vedo io.... secondo me è giusto non avere la casa, ma comunque portandosi il giusto per sentirsi almeno un pochino a proprio agio. perché se è vero che è una situazione di "m...", sicuramente giova alla persona interessata potersi organizzare un pochino meglio. Il mio consiglio, personale e quindi non deve avere alcun tipo di validità,ahah è quello di organizzare lo zainetto che spesso si ha comunque in montagna con cosine utili, un pochino comode, ecc... Poi ovvio, se uno è già abituato a stare senza moltissime cose tanto meglio... ma dipende anche dalle abitudini.

Dai, domani mi rompo una gamba e provo, ahahahah Scherzo ovviamente ;)))
 
Ultima modifica di un moderatore:
Il kit di sopravvivenza vero l'avevamo nella zattera di salvataggio della barca: lì serve :(

Secondo me (parlo delle attività che pratico io all'aperto, quindi secondo la mia esperienza) un kit compatto d'emergenza serve in canoa, se si va in posti remoti, dove un capovolgimento può far perdere tutta l'imbarcazione e attrezzatura al seguito. Ha senso portarlo però in posti isolati, dove quando si va a terra non si ha modo di incontrare la civiltà subito.... Anche se si dovesse incontrare subito la civiltà, comunque, coltello, kit fuoco e magari metallina son importanti da tenere addosso, per trattare l'ipotermia.
Quando andavo in kayak in mare avevo poi sempre con me materiale se volete d'emergenza, come il paddle float e la pompa per svuotare la canoa in caso di problemi o se l'eschimo non viene. Mi è capitato di usarli e mi hanno tolta da un bel guaio: stavo pescando lontana dalla costa, c'era un po' di maretta e ho vomitato di colpo... ovvio che mi son rovesciata e la canoa si è riempita.... l'ho rigirata, ho recuperato un po' di attrezzatura, son saltata sopra e con la pompa l'ho svuotata e mi son rimessa dentro. Se non avessi avuto la pompa sarebbe stato un casino.

Un'altra occasione in cui non è male avere in tasca qualcosa è quando ci si allontana senza zaino (per esempio sciatori, o sportivi). Nebbie improvvise potrebbero far sbagliare la strada e quindi fermarsi potrebbe essere d'obbligo. Così esposti, solo con una giacca e basta, potrebbe essere pericoloso. Avere anche qua in tasca metallina e kit fuoco (bastano veramente due fiammiferi o un firesteel con un minimo di esca!!!) non è una idea malvagia.
 
spunto fantastico :)

si, chi per lavoro o per passione rischia di perdere il contatto con la civilta' in modo traumatico fa benissimo a dotarsene, magari di un backup :)
 
Ho da poco trasferito un mini kit fuoco di backup (un sacchettino con dei fiammiferi normali e un tubo tipo quelli dell'Efferalgan pieno di cotone imbevuto nell'olio di vaselina) nel mio sacchetto del pronto soccorso. Il mio è stagno e secondo me è un posto sicuro dove conservare un piccolo backup...
 
Ah! Già! Non avevo segnato il fischietto (sempe legato alla bussola, ovviamente di plastica per non infastidire la ricerca del nord).

Riguardo al fuoco, io (nonostante mi porti sempre dietro un pacchetto di fazzoletti di carta che, oltre a coprire eventuali ... "emergenze fisiologiche" :) possono servire anche come esca per il fuoco e abbia sempre con me l'accendino) non ci faccio molto affidamento.

Quando vado in montagna di inverno, spesso mi trovo a camminare o ciaspolare a maniche corte ... e sudo. Inoltre, spesso mi trovo ben oltre il limitare del bosco.

Per cui, senza possibilità di accendere un fuoco duraturo, le alternative sarebbero o portarmi una zainata di indumenti "pesanti" (in tutti i sensi) per passare una notte non programmata (porto comunque la giacca a vento, berretto guanti e tuta in pile che però non penso basterebbero a proteggermi sufficientemente dal freddo della notte invernale e dell'immobilità), oppure procurarmi una fonte di calore attiva poco ingombrante e poco pesante. Io penso di aver trovato la mia soluzione con gli scaldini chimici, sono sì usa e getta ma sono piuttosto economici e conto di non usarli praticamente mai (esclusa qualche prova di funzionamento che effettivamente non ho ancora fatto).
 
Ultima modifica:
come hanno già detto il kit è molto personale, o per il fatto che si sappia usare o meno uno strumento o per il fatto che un particolare strumento ti da sicurezza piuttosto che un'altro ... comunque io sono dell'idea che deve essere essenziale, personalizzato e soprattutto di utilizzo solo in caso di emergenza, ho visto altri kit che erano di uso quotidiano quindi, a mio avviso non di emergenza, comunque il mio è composto così:

  • Acciarino
  • Accendino
  • Fiammiferi antivento
  • Esca ( bambagio inbevuto in olio di vasellina )
  • Coltello multiuso ( piccolo )
  • Matita e carta
  • Lente di fresnel
Il tutto in sacchetti dentro sacchetti dentro altri sacchetti stagni :biggrin:
 
problemino: piu' che un kit di sopravvivenza, mi dovrei fare un minikit da appunti naturalistici durante escursioni outdoor.

idealmente pensavo ad una matita ikea, un temperino, una gomma, blocco note mini, macchina fotografica compattina (non ho altro e il budget latita) + cavalletto, bussola, lente fresnel (utilissima per osservare piante), coltellino o pinza multiuso, un tagliaunghie e una pinzetta (utilissimi in caso di schegge o punture varie) e un cavatappi ( :p ) e non credo mi serva altro; potrei metterci in estate un paio di ami e un po' di filo per prendere un. pensavo pero' di prendere uno di quei "survival kit" cessosi, svuotarlo e metterci dentro quel che mi serve. o forse posso fare in altri modi.

idee e consigli?
 
Uhm..... tagliati le unghie prima così potresti evitare il taglia unghie, temperino e coltellino sono rindondanti, finalmente hai un uso sensato per una lama e tu ti porti il tempera matite? :)

Cavalletto a che pro ? ..... non dirmi per le macro perché ti chiedo con quale compattina pensi di farle che interessa anche a me :) ..... e soprattutto come riesci a farcelo stare quì ? :)

scatola_di_sopravvivenza_best_glide_empty_survival_kit_tin_small.jpg


o intendevi questo come cavalletto ?

cavalletto_pittore.gif

:)

Ciao :si:, Gianluca

PS.:...... è venerdì porta pazienza ;)..... sono cotto :sorry:
 
S

Speleoalp

Guest
...appena mi torna in mente, ti dico la marca e il modello di una "compattina" che faceva di quelle macro meravigliose... cavalletto e luce giusta, chiaramente ;))
Adesso mi fugge, porca miseria...

Se ricordo bene era la Canon sx95.... tra l'altro comodissima nel trasporto ;)
 
all'epoca la mia olympus fe 100, con solo 4 megapixel (e la tenevo impostata a 1600*1200 per consumare meno spazio sulla schedina xd) aveva le modalita' macro e supermacro. faceva macro stupende. e anche per le altre foto era stupenda, peccato per lo zoom di qualcosa meno di 3x.

si e' rotto lo sportello delle pile (usava delle stilo e le cambiavo spesso) e ho fatto l'errore di cambiarla con una samsung da 12 megapixel, attratto dallo zoom 5x e dal costo basso di 100 e. benissimo: fa foto rumorose, non mette a fuoco altrettanto bene, ed e' fragile, l'ho devastata in due anni e ora sto tirando avanti con questo osso con schermetto e sensore rovinati. per me, mai piu' samsung!

il cavalletto e la macchinetta mi ci stanno nella tasca dei pantaloni (giro sempre con quelli da pesca :D ). il tagliaunghie mi sono abituato ad usarlo per mille cose, non solo per le unghie (da pescatore: va benissimo per tagliare i nylon e fluorocarbon, provare per credere!!!) e adesso non ci rinuncio. sul resto ora ci penso un attimo :)
 
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