kit primo soccorso???!!!

con tutto il rispetto ma le tue osservazioni sono alquanto approssimative...
un approccio così talebano davvero non lo comprendo.

se la scatola contiene 12 comrpesse ed il trekking è di 7 giorni ci si augura che uno non abbia necessità di antibiotico fin dal primo giorno...

portarsi dietro una compressa di bentelan (cortisone) è cosa da non sottovalutare. se c'è bisogno di cortisone per uno shock allergico ed una bella orticaria e sei senza possibilità di medico? attendi che arrivi un medico?

tra l'altro, per inciso, il più delle volte finisce che chi porta i medicinali diventa la salvezza per chi invece è uscito di casa senza pensarci...

e posso capire che eccedere nell'auto-medicazione possa portare ad errori, ma se oltre ai medicinali si porta anche la testa....

Approssimative perchè?...l'antibiotico si acquista solo tramite ricetta medica. Stop.

Qualsiasi farmacia che vende antibiotici "sotto banco" infrange la legge.

Pure per il Bentelan serve la ricetta, non puoi andare in farmacia e comprarlo liberamente.
 
Approssimative perchè?...l'antibiotico si acquista solo tramite ricetta medica. Stop.

Qualsiasi farmacia che vende antibiotici "sotto banco" infrange la legge.

Pure per il Bentelan serve la ricetta, non puoi andare in farmacia e comprarlo liberamente.

oh mamma mia...

Sile86 scusami ma mi hai preso di mira? :(

dove avrei detto che consiglio di comrpare farmaci sotto banco?

:ka:

non mi dire che prima di un viaggio non sei mai andato dal tuo medico chiedendo di farti prescrivere un farmaco... in modo da partire avendo con te un farmaco che può risultare utile.
anzi ...a maggior ragione se un farmaco richiede la ricetta sarebbe ancora più utile procurarsi la ricetta dal tuo medico di famiglia (che dovrebbe conoscere la tua "storia"), se non si vuol pure anche comprare già il farmaco per averlo in valigia/zaino.

mi sembra più saggio premunirsi di ricetta medica/farmaco, rispetto al partire andando in una località (magari sconosciuta/straniera) senza medicine e poi (in caso di necessità) trovare prima un medico e poi una farmacia aperta...

poi cmq ognuno ha le sue idee ed il suo modo di organizzare un viaggio nella sua totale libertà...
ma si vede che (fortunatamente) non hai mai avuto problemi seri e quindi per te è uguale "avere già sotto mano un farmaco" oppure "andare dal medico, poi in farmacia e finalmente poter assumere un farmaco".


la domanda che ci dovremmo fare è:
il prodotto X (farmaco, coltellaccio, corda...) ti fa stare più sereno/sicuro/tranquillo se lo porti con te?
se sì e se il peso non è eccessivo, allora portalo con te e amen...

che poi al 99% (ripeto) il farmaco non servirà è un altro discorso..
ed alla fine chi porta i farmaci solitamente è la "salvezza" per lo sbadato/sfortunato di turno che durante un'uscita avverte qualche problema.
 
Perdonami ma puoi fare questo discorso (di prescrivere un farmaco prima di partire) per il bentelan ma assolutamente non per gli antibiotici.

Nessun medico coscenzioso ti prescriverà mai un antibiotico prima di un viaggio "in via cautelativa".
 
Secondo me il polmone d'acciaio non deve assolutamente mai mancare in un kit medico che si rispetti! A questo punto lo posso anche usare come contenitore per il resto!!!
Manuel
Tu "sottovaluti" tutta una serie di seri problemi che possono capitare durante una escursione dalla mattina alla sera :biggrin: ...... io che sono previdente, ultimamente, non vado più in giro con il pandino ma ho preso in affitto una ambulanza, ultima generazione, pienamente attrezzata con medico a bordo (avanzata) ..... :lol: ...... al massimo se và tutto bene (0 incidenti) uso il medico come sherpa ..... vuoi mettere rispetto al solo e semplice polmone d'acciaio :rofl: ...... e poi la termo culla ? c'è l'hai o non c'è l'hai ? ..... perchè è importante.

Ciao :), Gianluca
 
Tu "sottovaluti" tutta una serie di seri problemi che possono capitare durante una escursione dalla mattina alla sera :biggrin: ...... io che sono previdente, ultimamente, non vado più in giro con il pandino ma ho preso in affitto una ambulanza, ultima generazione, pienamente attrezzata con medico a bordo (avanzata) ..... :lol: ...... al massimo se và tutto bene (0 incidenti) uso il medico come sherpa ..... vuoi mettere rispetto al solo e semplice polmone d'acciaio :rofl: ...... e poi la termo culla ? c'è l'hai o non c'è l'hai ? ..... perchè è importante.

Ciao :), Gianluca

Si, ma io mi sto attrezzando con una sala operatoria cingolata!!! Tiè e porta a casa :rofl::rofl::rofl:

Manuel
 
...... con quello che inquina un cingolato !!!! ..... :biggrin: ...... io stò pensando di far attrezzare un reparto dell'ospedale con una stanza degli ologrammi così anzichè andare a fare le escursioni dal vivo ..... e rischiare tutto quello che si può rischiare ..... le faccio "virtuali" e se mi faccio male ho già tutto lo staff medico pronto ..... devo solo convincere il capitano Jean-Luc Picard a prestarmi il suo ponte ologrammi ..... ma non risponde alle mie chiamate interstellari ..... che sia occupato ?

.... va bhè basta con le 'inchiate o mi bannano a vita ;)

Ciao :), Gianluca
 
Perdonami ma puoi fare questo discorso (di prescrivere un farmaco prima di partire) per il bentelan ma assolutamente non per gli antibiotici.
Nessun medico coscenzioso ti prescriverà mai un antibiotico prima di un viaggio "in via cautelativa".
Sinceramente non trovo malvagia l'idea di andare dal medico e farmi prescrivere i farmaci che uso abitualmente, o che potenzialmente potrebbero servirmi, se il mio viaggio è in zone sperdute o comunque all'estero dove anche una semplice aspirina può diventare un problema se non si conosce la lingua. Se poi il viaggio prevede di toccare paesi dove il servizio sanitario non è il massimo a maggior ragione cerco di procurarmi tutto il possibile ovviamente sempre con "grano salis".

Sul discorso dell'antibiotico personalmente sono d'accordo con te per la normalità, cioè quando sono a casa o comunque non ho difficoltà ad accedere ad una farmacia o un medico; negli ultimi decenni si è abusato notevolmente di questa tipologia di farmaci con tutte le conseguenze, note, del caso. Comunque il consumare tutta la scatola è un vivo consiglio ma non un obbligo nel senso che il medico tende a darti il giusto quantitativo che ipotizza sufficiente, fermo restando che le scatole sono quelle e non le puoi fare ad hoc per te (come succede invece in altri paesi come gli stati uniti), questo per una serie di motivazioni, la prima che in questo modo evita di lasciarti in casa dei medicinali che nella mente collettiva sono considerati come un "risolvi il problema velocemente" senza sapere che nella realtà un antibiotico assunto se non serve è facile che causi più danni che benefici (vedi ad esempio l'uso dell'antibiotico per l'influenza ...... nessun medico ti direbbe di prendere un antibiotico ma una volta quando gli antibiotici erano meno controllati c'era questa insana abitudine) e la seconda perchè costano e così non gravano inutilmente (un farmaco non usato è uno spreco) sulle casse dello stato.
Infine oggi esistono degli antibiotici sia ad ampio spettro che specifici e solo un medico, e qualche volta neanche lui è in grado di fare una diagnosi mirata senza un supporto del laboratorio, può determinare quello più idoneo con i minori effetti collaterali e la maggior probabilità di guarita.

Per cui in una situazione di normalità hai perfettamente ragione nel dire che non ha senso dotarsi di antibiotici.

Nel caso però di escursioni particolarmente impegnative e sperdute o di viaggi all'estero non credo che sia così sbagliato passare dal medico e farci due parole per farsi prescrivere (anche con ricetta bianca) uno o due antibiotici ad ampio spettro; sarà poi il medico che valuterà se la persona che ha davanti ha le capacità cognitive per capire il suo utilizzo, dove per utilizzo non intendo che il paziente sia in grado di farsi una autodiagnosi ma che sia in grado di capire che ha con se un farmaco che potrebbe esserle utile e che la sua assunzione dovrebbe avvenire dietro consiglio/prescrizione medica, consiglio che potrebbe avvenire anche via telefono. In altre parole se non sei un ipocondriaco ed il tuo medico (che virtualmente dovrebbe conoscerti) reputa che tu sia coscente che l'assuzione deve avvenire solo dietro consiglio di uno specialista, che non sono caramelle, non la vedo così male e non giudicherei come "non coscienzioso" un professionista che si comporterebbe così anche perchè, in certe circostanze, i rischi sono ben inferiori ai potenziali benefici che si possono avere, certo, in altre circostanze la cosa può essere invertita per cui non và sottovaluta (e quì entra in gioco la persona).

Ovviamente IMHO / AMMP.

Ciao :), Gianluca
 
Gianluca le tue considerazioni possono anche essere condivisibili ma giustamente consideri viaggi, o meglio direi spedizioni, in luoghi sperduti lontani dalla civiltà dove l'alternativa è la morte certa....non so quanti in questo forum facciano la "traversata dell'Amazzonia" o "la scammellata del Borneo".

Credo che qui si considerino più che altro situazioni "normali" nelle quali gli antibiotici è meglio lasciarli usare a chi se ne intende.
Per vari motivi, perchè possono essere assunti a sproposito, perchè sono dannosi per il microbiota residente intestinale, perchè possono dare gravi reazioni allergiche, perchè l'abuso, in particolare di quelli ad ampio spettro, incrementa il cosiddetto fenomeno delle "multiresistenze" e via discorrendo.

Inoltre l'antibiotico va sempre usato tutto, non vanno lasciate scatole a metà a meno che non si presentino reazioni allergiche.
La scatola è proprio formulata in base alla terapia. Se lasci alcune compresse nella scatola non hai completato la terapia.

In altre parole l'antibiotico va preso anche se sono passati i sintomi della malattia.
 
Non c'è bisogno di andare a fare l'attraversata dell'amazzonia basta anche solo semplicemente andare in vacanza all'estero e non aver dimestichezza con la lingua, o quanto meno, uno può avere l'adeguata dimestichezza per ordinare una bistecca al posto di un consumè di granchi e farti capire che vuoi una camera da letto ma non essere in grado di cavarsela in una situazione delicata come potrebbe essere trovarsi davanti ad un medico e dirgli "esattamente" cosa uno ha. Se hai un telefonino, il numero di telefono del tuo medico e qualche medicina in più rispetto alla classica aspirina ..... te la puoi cavare "tranquillamente" senza per forza essere in condizione di vita o di morte o di essere in mezzo al borneo.

Poi alla fine è una questione di visione dello stesso problema, il medicinale, visto da due prospettive diverse; uno lo vede da utente e l'altro lo vede da professionista. Il primo non vuole trovarsi in condizione di necessità e non poter dar seguito a questa necessità (per cui se potesse, idealmente, si porterebbe mezza farmacia ma anche mezza casa e tutto il frigo compreso il congelatore) mentre il secondo che conosce la materia, che conosce i pro ed i contro, che, giustamente, tende a sottovalutare le capacità di chi ha davanti (non dico per boriosità ma anche solo semplicemente in buona fede ed anche perchè è giusto che sia così per evitare minchiate ...... prevenire è meglio che curare !!!) vorrebbe che la gente evitasse il fai da te se non proprio in circostanze limite.

La mia opinione personale, che conta meno di una moneta da 3 centesimi, è quella di rivolgersi al proprio medico di base e con lui avere un colloquio e chiedere un semplice consiglio in merito. Se si ha la fortuna di trovare un medico coscienzioso si avrà, sicuramente, un buon consiglio in merito non solo all'antibiotico ma anche a cosa sia opportuno portarsi oltre a quei semplici presidi medici che bene o male conosciamo tutti (che poi rappresentano il 90% delle "cose" che usiamo ...... cerotti). Infine, detto in qualità di "utente", se c'è il grano salis si possono fare "molte" cose ..... ripeto ..... con grano salis.

Ciao :), Gianluca
 
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