Knife **** 076, stavolta son caduto in un autentico falso...

Più che un unboxing è la ammissione di un piccolo scivolone etico... dopo il cinese-cinese (Karambit Scorpion Claw), il cinese "american sounding" (Columbia by Yue Ting) ed il prodotto a marchio cinese "ispirato a..." (Ganzo 801DY) ho ordinato un prodotto di cui ho letto buone recensioni, dal prezzo di una decina di euro, e che "mi acchiappa" molto come disegno (che infatti avrei scoperto non essere cinese... :( ).

Solo dopo averlo ordinato (ormai un paio di mesi fa, l'oggetto è arrivato oggi per chissà quali tortuose strade, forse facendo slalom tra le assenze ferragostane delle nostre poste) ho scoperto che l'oggetto è stato contestato dal produttore (il cui nome al momento dell'acquisto non mi diceva nulla) che, ad ogni buon conto, non vende più l'originale (anche quello fatto in Cina - nel 2007).

Trattasi di questo (foto da internet, per un residuo di pudore ho rimosso i logo; sulla lama - non in foto - c'é una scritta "China", in piccolo vicino al manico, a confermarne la provenienza effettiva).

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  • Type:Hunting knife, Handle Color: wood
  • Blade Material:440C Steel, Overall:19.5cm, Blade length:8.5cm (vedi sotto)
  • Blade thickness:3.2mm, Hardness:58Hrc,Net weight:200g, Scabbard:nylon
  • Blade Material : Stainless Steel, Handle Material : Wood
E' full tang, le caratteristiche verificabili corrispondono abbastanza (lunghezza complessiva 20, parte affilata della lama 8, dalla punta al manico 9,5 , peso senza fodero 160gr) al dichiarato, discretamente affilato, una leggera ossidazione su una delle tre viti di tenuta del manico testimonia un immagazzinaggio non eccelso. Detto per inciso, rispetto ai dieci pagati, avrei potuto risparmiare anche un altro paio di euro, i turbamenti della coscienza forse no.
 
Anch'io non ho capito se ti ha preso la scimmia dei coltelli (a basso costo) o se vuoi sperimentazione il vasto e arcano mondo dell'acquisto di prodotti cinesi :D
 
...la scimmia dei coltelli (a basso costo)...il vasto e arcano mondo dell'acquisto di prodotti cinesi..

Sì l'idea era di averne di diversi tipi, con molta curiosità e poche esigenze reali (altrimenti ne avrei comprato uno solo, di marca, consigliandomi con gli esperti del forum). Il basso costo (e la Cina) sono stati una conseguenza. Le mie curiosità sono ormai in via di esaurimento, chissà che non torni a raccontare di qualche acquisto ma certo non tanto presto.

@mdsjack , @ROCKY77 problema è parola grossa... l'oggetto in sé problemi non ne ha... ho preso un falso e non ne vado fiero, m'é sembrata comunque una cosa degna di essere raccontata
 
Sì l'idea era di averne di diversi tipi, con molta curiosità e poche esigenze reali (altrimenti ne avrei comprato uno solo, di marca, consigliandomi con gli esperti del forum). Il basso costo (e la Cina) sono stati una conseguenza. Le mie curiosità sono ormai in via di esaurimento, chissà che non torni a raccontare di qualche acquisto ma certo non tanto presto.

@mdsjack , @ROCKY77 problema è parola grossa... l'oggetto in sé problemi non ne ha... ho preso un falso e non ne vado fiero, m'é sembrata comunque una cosa degna di essere raccontata
Beh ma non ti devi crucciare, non hai colpe.
Il tuo acquisto è scaturito in buona fede, se ben ho capito.
 
...il senso di acquistare..."coltelli"...

La contraffazione dei marchi non è insensata, è illegale, per questo ho detto che non vado fiero di questo acquisto: avrei dovuto essere più attento e non farlo.

Se di tratti di un "coltello" o di un coltello (senza virgolette) lo lascio decidere agli esperti... ho letto recensioni positive di questi, come pure recensioni negative di prodotti di marca, prendo atto del tuo parere negativo.

Tempo fa chiedesti "perché comprare imitazioni?" Ti rispondo ora: se è legale perché no? Mi spiego: se il consumatore tedesco compra il "Parmesan" consapevole di comprare "Parmesan" e non "Parmigiano" chi siamo noi per dirgli quello che lui deve mettere nella zuppa?
 
Beh c'è da una parte l'aspetto etico, poi personalmente, ripeto personalmente ritengo insensato comprare per vari motivi l'imitazione farlocca di un prodotto. Se non ci arrivo a comprarmi una bottiglia di brunello di montalcino, di certo non vado a prendermi l'imitazione cartonata che fa cagare e magari fa pure male alla salute, bevo acqua o piuttosto mi prendo una buona bottiglia di merlot o cabernet che costa meno ma cmq è un prodotto di qualità.

Ti giro la domanda, mettiamo che tu sei proprietario di una ditta che produce coltelli e dopo vari studi di design e funzionalità, magari dopo aver pagato dei tecnici che si sono occupati del prodotto e aver investito parecchio denaro metti sul mercato un coltello denominato "appennino"; poi dopo qualche tempo scopri che una ditta cinese ha copiato pari pari il tuo coltello, nell'aspetto e nella forma, ma non nei contenuti, perchè ha usato materiali di infima qualità, e lo vende su internet a un decimo del prezzo del tuo e lo denomina "appennello"..........sinceramente, la cosa non ti farebbe leggermente girare le palle?
 
Beh c'è da una parte l'aspetto etico, poi personalmente, ripeto personalmente ritengo insensato comprare per vari motivi l'imitazione farlocca di un prodotto. Se non ci arrivo a comprarmi una bottiglia di brunello di montalcino, di certo non vado a prendermi l'imitazione cartonata che fa cagare e magari fa pure male alla salute, bevo acqua o piuttosto mi prendo una buona bottiglia di merlot o cabernet che costa meno ma cmq è un prodotto di qualità.
che tradotto significa "xkè comprarsi un imitazione di un Extrema Ratio quando a meno ti compri un Mora che siam sicuri di come è fatto e funziona"
tra l'altro io pure adesso giro con un Ganzo, mi fido molto di più di una cinesata che ci mette un suo marchio piuttosto che di una che imita e copia
 
..l'aspetto etico...

L'etica è ciò che guida le mie azioni, dare agli altri un indirizzo che guidi le loro azioni è morale.
Morale che può essere giusta e sacrosanta, intendiamoci, ma attiene la sfera ideologico-religiosa e quindi personalissima dell'individuo.

...una bottiglia di brunello di montalcino...non vado a prendermi l'imitazione cartonata...

Da Eataly vendono un "bianco della Marche" cartonato che è verdicchio 100%. Mi permetto di raccomandartelo.

...la cosa non ti farebbe leggermente girare le palle?

Sì e mi stimolerebbe a migliorare il mio prodotto concentrandomi sugli aspetti legalmente tutelabili... se non posso impedire agli altri di produrre con il marchio "Appennello" è perché la mia libertà finisce dove comincia quella degli altri.
 
Sì e mi stimolerebbe a migliorare il mio prodotto concentrandomi sugli aspetti legalmente tutelabili... se non posso impedire agli altri di produrre con il marchio "Appennello" è perché la mia libertà finisce dove comincia quella degli altri.
Scusa la scurrilità, ma che ***** dici? Anche in quel caso sei tutelato, ma solo formalmente, perchè prova a fare tu causa a una ditta cinese per violazione di brevetti e copyright. Specie se sei una piccola azienda tu stesso.
La verità è che i copiatori-contraffattori non stanno esercitando una loro libertà pari alla tua, ma ti prevaricano fregandosene delle regole a cui tu devi sottostare. E' concorrenza sleale, non furbizia.

Dobbiamo comprare i prodotti cinesi solo quando sono ideati e prodotti in cina, non come ripiego alla eccessiva onerosità degli originali! (e anche così, eticamente parlando, staremmo comunque distruggendo l'ambiente e i diritti dei lavoratori, nonché l'economia nazionale, ma sono cose che non vanno più di moda da un po')
 
...una cinesata che ci mette un suo marchio...

Abbiamo detto che se ci mette il marchio di un altro è illegale, questo punto è fuori discussione.



...una che imita e copia...

Anche Ganzo copia... c'é un limite ovviamente oltre il quale il "copiare" diventa scorretto... comunque come consumatore ho trovato ingiusto che Samsung sia stata condannata negli USA a risarcire Apple per avere copiato un impalpabile "Look an feel" (aspetto e modo di percepire l'oggetto) dei telefonini...
 
Tempo fa chiedesti "perché comprare imitazioni?" Ti rispondo ora: se è legale perché no? Mi spiego: se il consumatore tedesco compra il "Parmesan" consapevole di comprare "Parmesan" e non "Parmigiano" chi siamo noi per dirgli quello che lui deve mettere nella zuppa?
Il paragone con il "Parmesan", secondo me, non è appropriato, nel senso che il consumatore, consapevole o meno, acquista un prodotto che nasce violando delle leggi europee tant'è che in europa questo è sanzionabile, per tanto è illegale la vendita appunto in ambito europeo; poi se il tedescone di turno vuole comprare un formaggio a pasta dura prodotto con latte vacino senza conservanti ect ect nessuno gli può dire nulla se, ovviamente, acquista un prodotto legalmente vendibile, diversamente, se acquista qualcosa di non vendibile, a prescindere dalla consapevolezza del cliente finale, c'è qualcosa che non và.

Discorso diverso per l'americano yanke poichè, in questo caso, non vi è analoga tutela e, in questo caso, diviene più un problema (interno) di tutela del consumatore che del prodotto stesso.

Nel caso specifico dei coltelli, a mio avviso, siamo nelle stesse circostanze del consumatore/acquirente americano nei confronti del Parmesan, ovvero è un problema di tutela del consumatore che può essere tratto in inganno acquistando un prodotto molto similare ad uno "blasonato" ma con una qualità inferiore tale da poter essere un pericolo; ovviamente se l'acquirente è consapevole, ovvero non acquista un prodotto per un altro, bhè sono, a mio modesto avviso, mandorle sue.
... mettiamo che tu sei proprietario di una ditta che produce coltelli ..... metti sul mercato un coltello denominato "appennino"; poi dopo qualche tempo scopri che una ditta cinese ha copiato pari pari il tuo coltello, nell'aspetto e nella forma, ma non nei contenuti, perchè ha usato materiali di infima qualità.....sinceramente, la cosa non ti farebbe leggermente girare le palle?
Sì e mi stimolerebbe a migliorare il mio prodotto concentrandomi sugli aspetti legalmente tutelabili
Facile a dirsi, difficile a farsi, nel senso che le tutele internazionali costano e le cause ancora di più, ergo non è un problema di "stimoli" ma di risorse economiche contro un illecito.
..... la mia libertà finisce dove comincia quella degli altri.
Non è, secondo me, una "libertà" sfruttare l'attività altrui.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Tranquillo, l'hai detta tu, mica io ;)

Ripeto stiamo parlando di tutto ciò che rientra in un ambito di legalità, non siamo qui a difendere l'illegale.
Ma se hai appena detto che ritieni una contraffazione o una copia di un tuo prodotto semplicemente esercizio di una libertà, che sortirebbe solo il positivo effetto di stimolare il danneggiato a fare meglio? di cosa parliamo?...
 
Dietro a tutto questo c'é la questione della globalizzazione... ce l'hanno imposta, o meglio ci hanno imposto i danni che ci ha portato... privarsi volutamente degli eventuali vantaggi non risolve il problema.
Non sono d'accordo, senza offesa ovviamente, ma in questo modo "tu", in senso lato, accetti la globalizzazione, ne sfrutti i vantaggi e fai in modo che essa aumenti.
La contraffazione è illegale, la copia no.
Spesso sono sinonimi ed ogni caso è a sè.

Ciao :si:, Gianluca
 
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