Là dove stanno bene i cerri

Oggi passeggiavo per una strada che attraversa il bosco. Una strada è un elemento molto simbolico del "passaggio dell'uomo", quasi a definire una proprietà e quel nastro d'asfalto, prepotentemente, mi appariva come uno spazio irrevocabilmente sottratto alla Natura.
Eppure passo dopo passo realizzavo il contrario. Non si può rubare niente alla Natura. Se in quel luogo stanno bene i cerri allora torneranno i cerri, non importa quando o in che modo, le leggi della Natura sono semplici e vengono governate con pazienza e determinazione.
Il bosco riprende ciò che è suo e tutto ciò che non è in armonia con esso lo caccia o lo inghiotte.

image0076_small.jpg

(foto scattata con Nokia5000)

La strada, nastro pulito e nero sino a poche decine di anni fa, ora con scarsa manutenzione cede di nuovo il passo al bosco e quando tutti dimenticheranno quella strada allora ritorneranno i cerri e la terra.
Paradossalmente vedendo quelle pietre e quegli alberi secolari era come vedere insieme il passato, il presente ed il futuro di quella strada e del suo lento ritorno alla Natura.
Passo dopo passo, in quel luogo splendido, una certezza mi rallegrava. La Natura non si può distruggere, i danni che l'uomo arreca all'ecosistema potranno nuocere solo all'uomo stesso e alle altre specie viventi attuali ma fra mille, diecimila o un milione di anni che l'uomo non ci sarà più a Scodanibbio rinasceranno nuovi alberi, forse gli stessi cerri perché là stanno bene!
 
Hai ragione. La natura vince su tutto.
Non so se hai mai sentito parlare di Galeria Vecchia. Era un villaggio alle porte di Roma, arroccato su uno sperone di tufo a strapiombo sul fiume Arrone. Nel 1809 il borgo, che pure era stato fiorente, arrivando ad ospitare l'imperatore Carlo V, fu abbandonato perchè il fiume sottostante rendeva il posto infestato dalla malaria.
Gli abitanti del borgo si trasferirono ad un chilometro circa di distanza, e la natura lentamente è tornata a prendere possesso del posto. Oggi andare a Galeria è un'esperienza incredibile; peccato solo per la presenza costante di gente che vi fa rave, rievocazioni storiche, partite di soft air e messe nere.

Qui trovi alcune foto di Galeria fatte da me; non sono eccezionali perchè la luce è poca e non avevo nè cavalletto nè obiettivi veloci, comunque credo rendano l'idea di quel luogo.
Panoramio - Photos by Roberto Tuccini > Galeria
 
Belle le foto ed effettivamente molto a tema! Mi sa che diversi mesi fa si era parlato in qualche topic di Galeria Vecchia perché ce l'ho presente ma non ricordo a che proposito.
 
Vero, la natura vince su tutto.. tranne su un eventuale esplosione solare naturalmente :D

A parte le cazzate mi affascinano i luoghi "ripresi" dal bosco.. ;)
 
Immagine_1a 019.jpg


:D assolutamente d'accordo, la natura prima o poi si riprende i suoi spazi :D

ps: scusate se la foto è troppo grande, devo imparare!
(foto scattata da me in nepal - katmandu - maggio 2010)
 
Oggi passeggiavo per una strada che attraversa il bosco. Una strada è un elemento molto simbolico del "passaggio dell'uomo", quasi a definire una proprietà e quel nastro d'asfalto, prepotentemente, mi appariva come uno spazio irrevocabilmente sottratto alla Natura.
Eppure passo dopo passo realizzavo il contrario. Non si può rubare niente alla Natura. Se in quel luogo stanno bene i cerri allora torneranno i cerri, non importa quando o in che modo, le leggi della Natura sono semplici e vengono governate con pazienza e determinazione.
Il bosco riprende ciò che è suo e tutto ciò che non è in armonia con esso lo caccia o lo inghiotte.

image0076_small.jpg

(foto scattata con Nokia5000)

La strada, nastro pulito e nero sino a poche decine di anni fa, ora con scarsa manutenzione cede di nuovo il passo al bosco e quando tutti dimenticheranno quella strada allora ritorneranno i cerri e la terra.
Paradossalmente vedendo quelle pietre e quegli alberi secolari era come vedere insieme il passato, il presente ed il futuro di quella strada e del suo lento ritorno alla Natura.
Passo dopo passo, in quel luogo splendido, una certezza mi rallegrava. La Natura non si può distruggere, i danni che l'uomo arreca all'ecosistema potranno nuocere solo all'uomo stesso e alle altre specie viventi attuali ma fra mille, diecimila o un milione di anni che l'uomo non ci sarà più a Scodanibbio rinasceranno nuovi alberi, forse gli stessi cerri perché là stanno bene!


Ciao Giovanni, ma che ci sei andato a fare lì ? Anche per chi ti vede.... :mumble::biggrin:

A parte gli scherzi (che poi magari fossero davvero scherzi...:() onestamente le vecchie strade mi affascinano, esattamente come i vecchi borghi disabitati o quasi.
Li trovo in affascinante armonia col paesaggio, totalmente in contesto.
Sarà perchè forse un tempo l'uomo aveva più rispetto (o forse semplicemente meno mezzi) sta di fatto che se una strada si arrampicava su un costone ne seguiva fedelmente il profilo - tecnicamente potremmo dire le "curve di livello" - a costo di essere sinuosa. Se un borgo doveva stare in alto, le case seguivano i naturali declivi. E così via.

Oggi invece è il trionfo degli sbancamenti, delle gallerie, dei disboscamenti, degli stravolgimenti del territorio. Le strade devono essere più larghe e più diritte possibile, con tanto di svincoli, complanari, sovrappassi, sottopassi, nastri neri e lucidi taglienti come lame su cui far sfrecciare lamiere scintillanti.
Non tutto il male vien per nuocere, però. Sempre più vecchie strade ritrovano così il silenzio e l'umanità di un tempo, sebbene destinate nei secoli dei secoli ad essere fagocitate e "riassorbite" dalla Natura, come il tronco di un vecchio albero caduto.
Però che c'importa ? Molto prima di loro lo saremo anche noi !

Ciao.
 
Ciao Giovanni, ma che ci sei andato a fare lì ? Anche per chi ti vede....
uahuhuahauhuahuahuahua! >_> hauhahuauhahuauhu!
:D

A parte gli scherzi (che poi magari fossero davvero scherzi...) onestamente le vecchie strade mi affascinano, esattamente come i vecchi borghi disabitati o quasi. Li trovo in affascinante armonia col paesaggio, totalmente in contesto. Sarà perchè forse un tempo l'uomo aveva più rispetto (o forse semplicemente meno mezzi) sta di fatto che se una strada si arrampicava su un costone ne seguiva fedelmente il profilo - tecnicamente potremmo dire le "curve di livello" - a costo di essere sinuosa. Se un borgo doveva stare in alto, le case seguivano i naturali declivi. E così via.
Aveva sia meno mezzi che più rispetto. E l'uno implicava l'altro, tant'è che se l'uomo viveva di agricoltura e pastorizia e si scaldava con la legna ci pensava 4 volte prima di spianare un campo di grano o radere al suolo un bosco per far procedere l'asino in linea retta :D
 
Concordo, prima o poi la natura vince sempre...basta pensare a un un filo d'erba che buca l'asfalto.
Un solo filo d'erba, che sembra tra le cose più delicate del mondo, eppure ha una potenza così grande...
 
Concordo, prima o poi la natura vince sempre...basta pensare a un un filo d'erba che buca l'asfalto.
Un solo filo d'erba, che sembra tra le cose più delicate del mondo, eppure ha una potenza così grande...

E' uno dei misteri che non mi sono mai spiegato :)

Tra l'altro, ci si potrebbero mettere anche i marciapiedi (o addirittura i binari del tram) sconquassati dalle radici degli alberi.
Fanno venire in mente la maglietta dell'incredibile Hulk mentre si trasforma. :D
 
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