L intersuola

Abniamo la scarpa tra suola interna che si adatta e avvolge il.piede e suola esterna fatta di diverse mescole disegni tacchetti che cercano un bilancio mai perfetto tra durevolezza e grip su asciutto su bagnato materiali rocciosi erba fango asfalto sterrato sottobosco ghiaccio neve semisciolte ghiaia terra e la miriade di suoli naturali facendo sentire o meno le asperita del suolo con una rigidita torsionale che è la prima caratteristica di una scarpa stabile poi virne altezza suola altezza caviglia sistema di allaciatura e bla bla bla..

Ok cos è questa intersuola Pu?Eva ? Sembra arabo quale ammortizza meglio quale dura di più qual è più soggetta a rovinarsi a stoccGgi scellerati tempersture limite...che è l.idrolisi???
insomma la carne al fuoco sull elemento piu importante di un camminatore cioè la scarpa non manca sicuro...

Commenti spiegazioni @Mauro S :p :biggrin::biggrin:
 
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Il tema è stato ampiamente trattato, purtroppo non in una discussione di tecnica "di base" come questa che hai aperto ora ma questa discussione intitolata a scarponi Aku (a seguito della disavventura di un iscritto).

La questione dell' idrolisi è reale, devo dire però che a me non è mai capitato eppure di pause (anche se di mesi, non di anni) ne ho fatte mentre gli scarponi che uso ora (ottimi) li ho acquistati in offerta e dovevano essere stati in magazzino almeno un paio di anni.

Ho assistito ad un paio di incidenti di "apertura della suola" presumibilmente per precedente idrolisi, si trattava di escursioni giornaliere in gruppo e se ne è usciti legando la suola con cordino (la suola va forata lateralmente con un punteruolo) cosa che fa perdere molto tempo (l'operazione potrebbe dover essere ripetuta perché il codino si consuma) ma alla fine risulta meno drammatica di quanto si pensa, almeno se il distacco della suola non è totale (in entrambi i casi era rimasto attaccato il tallone) e ci si trova a poche ore dall' arrivo.
 
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Mauro S
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Domenica alle 12:27
ciao Siryo , intersuola in Poliuretano ( PU ) soffre di idrolisi , questo succede se la lascia stoccata senza usarla diverso tempo e più probabile se il posto è umido , il pro di questa suola e' che è più ammortizante e neltempo non cambia la consistenza , l'EVA invece non soffre di idrolisi , l'ammortizamento e' minore e nel tempo perde pian piano la caratteristica di ammortizamento , quindi pian piano ammortizera' meno , la storia dell'idrolisi subentra tra i 6, 7 anni circa , ma se usi gli scarponi come va fatto ( prendo esempio il mio caso ) la suola dura due anni ,poi li risuoli , e nella risuolatura si cambia anche l'intersuola quindi azzeri il decadimento dell PU e via via ... ciao ciao

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siryo
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Oggi alle 18:39
Mauro S ha scritto:
ciao Siryo , intersuola in Poliuretano ( PU ) soffre di idrolisi , questo succede se la lascia stoccata senza usarla diverso tempo e più probabile se il posto è umido , il pro di questa suola e' che è più ammortizante e neltempo non cambia la consistenza , l'EVA invece non soffre di idrolisi , l'ammortizamento e' minore e nel tempo perde pian piano la caratteristica di ammortizamento , quindi pian piano ammortizera' meno , la storia dell'idrolisi subentra tra i 6, 7 anni circa , ma se usi gli scarponi come va fatto ( prendo esempio il mio caso ) la suola dura due anni ,poi li risuoli , e nella risuolatura si cambia anche l'intersuola quindi azzeri il decadimento dell PU e via via ... ciao ciao
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Ottima risposta

Data una scarpa dove sta scritto se l intersuola è EVA o PU??
SCUSA l ignoranza...

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Mauro S
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58 minuti fa
siryo ha scritto:
Ottima risposta

Data una scarpa dove sta scritto se l intersuola è EVA o PU??
SCUSA l ignoranza...
Ti devi informare prima , la ditta seria ha la descrizione bella chiara , io uso i Cube di LaSportiva , ti metto l'esempio della descrizione https://www.lasportiva.com/it/trango-cube-gtx il TPU è poliuretano termoplastico , ha la caratteristica , a secondo di come viene lavorato , di avvicinarsi molto alle proprietà della gomma naturale , morbida o dura a secondo dell uso che se ne deve fare

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Mauro S
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53 minuti fa
Cmq se ha l' intersuola in EVA non è un problema , perde le caratteristiche dopo che teoricamente ha consumato la suola , quindi riazzeri tutto alla risuolatura . Alla fine va a sensazioni , io Poliuretano tutta la vita
 
Il tema è stato ampiamente trattato, purtroppo non in una discussione di tecnica "di base" come questa che hai aperto ora ma questa discussione intitolata a scarponi Aku (a seguito della disavventura di un iscritto).

La questione dell' idrolisi è reale, devo dire però che a me non è mai capitato eppure di pause (anche se di mesi, non di anni) ne ho fatte mentre gli scarponi che uso ora (ottimi) li ho acquistati in offerta e dovevano essere stati in magazzino almeno un paio di anni.

Ho assistito ad un paio di incidenti di "apertura della suola" presumibilmente per precedente idrolisi, si trattava di escursioni giornaliere in gruppo e se ne è usciti legando la suola con cordino (la suola va forata lateralmente con un punteruolo) cosa che fa perdere molto tempo (l'operazione potrebbe dover essere ripetuta perché il codino si consuma) ma alla fine risulta meno drammatica di quanto si pensa, almeno se il distacco della suola non è totale (in entrambi i casi era rimasto attaccato il tallone) e ci si trova a poche ore dall' arrivo.
A seguito di un problema simile accaduto ad un amico, io ho sempre con me un po'di fil di ferro ricotto (muratore)
 
A seguito di un problema simile accaduto ad un amico, io ho sempre con me un po'di fil di ferro ricotto (muratore)

Ahahaha, anche noi una volta abbiamo "ferrato" un nostro amico al quale gli stavano aprendo gli scarponi durante un trekking!

Quella volta trovammo - fortunosamente - del vecchio filo spinato in una casale abbandonato e diroccato.

Io invece mi porto del nastro americano, ma forse un rocchetto di fil di ferro da muratore pesa meno ed è meno ingombrante...
 
Ahahaha, anche noi una volta abbiamo "ferrato" un nostro amico al quale gli stavano aprendo gli scarponi durante un trekking!

Quella volta trovammo - fortunosamente - del vecchio filo spinato in una casale abbandonato e diroccato.

Io invece mi porto del nastro americano, ma forse un rocchetto di fil di ferro da muratore pesa meno ed è meno ingombrante...
io quella volta avevo proprio il nastro americano che però ovviamente dura poco su roccia (ma in discesa a regola ...) non porto tutto il rocchetto, ne estraggo un po' e lo caccio in un pezzo di straccio e dentro lo zaino
 
le fascette da elettricista mi accomapgnano tutti i gg, ne tengo nel marsupio.
Può essere una buona idea, non l'ho mai provata, cmq il fil di ferro lo porto lostesso, è utile in 1001 cose
 
Per acquistare scarponi non occorre essere un chimico dei materiali, basta solo sapere alcune cose. Tra la suola e il plantare c'è la cosiddetta "intersuola", il cui scopo è quello di isolare la pianta del piede dalle sollecitazioni del fondo, su cui poggia la suola. Le intersuola sono fatte con materiali sintetici: PU (Poliuretano) o EVA (Etilene Vinil Acetato). Il PU assorbe meglio le asperità del fondo, per tutta la sua vita utile, ma va incontro al fenomeno naturale dell'idrolisi (in media capita da 7 a 15 anni, dipende dalla qualità dei materiali e della lavorazione). In altre parole, l'intersuola in PU arriva a sfarinarsi. Il problema si ovvia facendo risuolare gli scarponi che permettono tale intervento, che costa mediamente sui 70 €. Il vero problema è che, in base alla Legge di Murphy (se lo prendo, sto Murphy...) se le intersuola in PU si devono sfarinare, state pur certi che lo faranno mentre scendete dal Monte Amaro e dalla Serra delle Gravare (parlo per esperienza diretta, non mia ma di molti ragazzi che erano con me; ho dovuto consumare metri di Paracord per farli scendere a valle).
Al contrario, le intersuola in EVA non soffrono l'idrolisi; tuttavia non mantengono nel tempo lo stesso potere di assorbimento delle asperità del fondo (potere che rimane comunque buono). In compenso, non vi lasciano per terra.
A prescindere dalla scelta che farai, ti consiglio di sostituire i plantari standard con quelli NOENE (Ergopro AC+ o Ergonomic AC2). Ti cambiano la vita.
Ciao.
Vincenzo Annibale
 
Domanda stupida come paracularsi dai fondi di magazzino conservati male mel dubbio meglio EVA o Pu?

Le differenze tra i due tipi di intersuola le puoi leggere nella mia risposta precedente. Se dubiti che gli scarponi che hai individuato siano fondi di magazzino, ti consiglio EVA, per le ragioni che ho addotte nella riposta precedente. Altrimenti, assicurati che gli scarponi con intersuola in PU siano risuolabili.
Ciao.
Vincenzo Annibale
 
Le differenze tra i due tipi di intersuola le puoi leggere nella mia risposta precedente. Se dubiti che gli scarponi che hai individuato siano fondi di magazzino, ti consiglio EVA, per le ragioni che ho addotte nella riposta precedente. Altrimenti, assicurati che gli scarponi con intersuola in PU siano risuolabili.
Ciao.
Vincenzo Annibale
Grazie risposte esaustive
 
Per acquistare scarponi non occorre essere un chimico dei materiali, basta solo sapere alcune cose. Tra la suola e il plantare c'è la cosiddetta "intersuola", il cui scopo è quello di isolare la pianta del piede dalle sollecitazioni del fondo, su cui poggia la suola. Le intersuola sono fatte con materiali sintetici: PU (Poliuretano) o EVA (Etilene Vinil Acetato). Il PU assorbe meglio le asperità del fondo, per tutta la sua vita utile, ma va incontro al fenomeno naturale dell'idrolisi (in media capita da 7 a 15 anni, dipende dalla qualità dei materiali e della lavorazione). In altre parole, l'intersuola in PU arriva a sfarinarsi. Il problema si ovvia facendo risuolare gli scarponi che permettono tale intervento, che costa mediamente sui 70 €. Il vero problema è che, in base alla Legge di Murphy (se lo prendo, sto Murphy...) se le intersuola in PU si devono sfarinare, state pur certi che lo faranno mentre scendete dal Monte Amaro e dalla Serra delle Gravare (parlo per esperienza diretta, non mia ma di molti ragazzi che erano con me; ho dovuto consumare metri di Paracord per farli scendere a valle).
Al contrario, le intersuola in EVA non soffrono l'idrolisi; tuttavia non mantengono nel tempo lo stesso potere di assorbimento delle asperità del fondo (potere che rimane comunque buono). In compenso, non vi lasciano per terra.
A prescindere dalla scelta che farai, ti consiglio di sostituire i plantari standard con quelli NOENE (Ergopro AC+ o Ergonomic AC2). Ti cambiano la vita.
Ciao.
Vincenzo Annibale

solo una cosa Annibale , sono puntiglioso .... l'idrolisi subentra tra i 7 e i 15 anni , non dipende solo dalla qualità del PU ma da come si conservano e dove gli scarponi , l' EVA perde le caratteristiche di ammortizzamento ( perde poca roba ) dopo qualche anno , alla fine , chi non risuola gli scarponi dopo 3 o 4 anni ? io un anno si e uno no , e li uso solo in inverno !! due risuolature e cli cambio perche' bene o male perdono le caratteristiche , impermeabilità e altro ,
quindi , se conservati bene ed usati , il problema non sussiste ...

ho sempre usato scarponi in PU , mai portato fil di ferro , cordini , nastro ... niente , ma successo niente .

O.T. sono uno che in uscita porta il minimo indispensabile , ma minimo per davvero però , quando corro in montagna non porto nemmeno lo zainetto e le chiavi della macchina restano sulla ruota :) , in inverno zaino col necessario , e per necessario intendo ramponi , picozze , casco , cordino e ricambio ... stop . tutto il resto in macchina
 
solo una cosa Annibale , sono puntiglioso .... l'idrolisi subentra tra i 7 e i 15 anni , non dipende solo dalla qualità del PU ma da come si conservano e dove gli scarponi , l' EVA perde le caratteristiche di ammortizzamento ( perde poca roba ) dopo qualche anno , alla fine , chi non risuola gli scarponi dopo 3 o 4 anni ? io un anno si e uno no , e li uso solo in inverno !! due risuolature e cli cambio perche' bene o male perdono le caratteristiche , impermeabilità e altro ,
quindi , se conservati bene ed usati , il problema non sussiste ...

ho sempre usato scarponi in PU , mai portato fil di ferro , cordini , nastro ... niente , ma successo niente .

O.T. sono uno che in uscita porta il minimo indispensabile , ma minimo per davvero però , quando corro in montagna non porto nemmeno lo zainetto e le chiavi della macchina restano sulla ruota :) , in inverno zaino col necessario , e per necessario intendo ramponi , picozze , casco , cordino e ricambio ... stop . tutto il resto in macchina

Si, certo, dipende anche da come gli scarponi sono conservati, luogo, tasso di umidità, pulizia e manutenzione. Se poi uno, come fai tu saggiamente, opera la risuolatura ogni due anni, problemi non ne sorgono mai e si va ben più che sul sicuro. Questa è sicuramente la soluzione migliore in assoluto.
Quanto al materiale da portare nel mio zaino, da 25 lt e molto leggero (500 gm) non manca mai una piccola fotocamera mirrorless, un coltellino svizzero, una leggera giacca anti pioggia e la borraccia, magari un po' di cibo, anche se solitamente mi limito a bere. Quanto al Paracord di solito non lo porto, tranne due anni fa alla Serra delle Gravare, quando le suole in PU degli scarponi di molti ragazzi (tutti economici) si aprirono per l'idrolisi. Se non avessi avuto il Paracord sarebbero tornati camminando sulle calze... Quando vado da solo o con piccoli gruppi di adulti, non porto il cordino, perché anche io curo i miei scarponi, regola aurea per chi vuol stare tranquillo.
PS: abbiamo detto tutto e il contrario di tutto sui tipi di intersuola, sui pregi e i difetti di ciascuna soluzione, su come si mantengono gli scarponi. Ora però mettiamoceli ai piedi e andiamo a divertirci...
Ciao.
Vincenzo Annibale
 
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