Dati
Data: 09/02/2014
Regione e provincia: Lombardia, Lecco
Tempo di percorrenza: 3.40 ore (con molta calma, di proposito)
Chilometri: 12
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Nessuna
Periodo consigliato: Tutto l'anno
Dislivello: 398 mt
Descrizione
Dopo praticamente un mese di fermo, vuoi per meteo sfavorevole vuoi per i lavori di rivoluzionamento del salotto, finalmente posso ricominciare a sgambettare;
sicuramente ho perso un pò 'la gamba' e quindi non mi va di fare chissà che.
Le idee papabili che mi ronzano in testa sarebbero
o l'Adda con Crespi D'Adda,
o Consonno,
purtroppo l'Adda, data tutta la pioggia degli ultimi tempi, credo sia meglio evitarlo per scongiurare il rischio di una possibile onda di piena.
Sveglia alle 8.00, faccio tutto con molta calma, temporeggiando parecchio perchè il cielo è ancora coperto nonostante le previsioni annunciavano aperture già alle 8.00
Alle 9 passate salgo in auto e dopo aver oltrepassato Colle Brianza mi dirigo verso Villa Vergano, svolto a destra verso Consonno e poche curve dopo parcheggio l'auto sotto una vecchia cascina abbandonata che attira la mia attenzione.
Ritrovo in pochi passi la strada asfaltata e m'incammino in salita;
dopo poco trovo la deviazione con una piccola cappelletta che ho sempre visto dalla strada ma che non mi sono mai preso la briga di osservare da vicino.
Intanto il cielo un pò si apre e un pò si copre
continuo la salita verso Consonno quando tutt'un tratto la nebbia delle nuvole avvolge ogni cosa
mi sarei stupito del contrario,
l'ultima volta che sono salito a Consonno (l'anno scorso) mi sono fatto l'intera visita alla Città fantasma immerso in una nebbia da tagliare col coltello.
Piano piano la foschia si dirada, ad un certo punto...
'Qui giace Babbo Natale'
trovo un cappello da Babbo Natale appoggiato su di un bastone.
Incontro molti ciclisti che a quanto pare sono saliti dall'altro lato ed ora scendono verso Colle Brianza, nel frattempo il cielo si apre sempre più
quando poi, dietro l'ultima curva..
Un minareto in piena Brianza??
_________________________________________________________________
Consonno era partito come l'utopia di un 'villaggio' di divertimento, immerso tra i monti.
Da piccolo mio padre mi ci portava, allora era già tutto dismesso, in uno dei locali del vecchio 'Paese dei Balocchi' era stata aperta una casa di cura per anziani ed era ancora funzionante e frequentata mentre tutto il resto portava già i segni di un decennio di abbandono.
Ma ora, rivisitando quei luoghi frequentati nella mia infanzia, tutto sembra passato sotto le locuste, anni fà si svolse un raveparty a Consonno e 'i bravi ragazzi' riempirono tutto con grafiti (alcuni anche belli eh!) e devastarono ancora di più quanto è reso pericolante da ormai un trentennio abbondante di abbandono.
L'ultima volta che ci sono stato (l'anno scorso) dopo averlo detto a mio padre, quest'utimo mi ha raccontato di quando lui, da giovane, raggiungeva Consonno, all'epoca funzionante, con la moto da cross.
Mi ha raccontato che si accedeva alla 'Città' e si potevano usare delle macchinette 'a gettone' per circolare al suo interno da un punto all'altro della 'Città', poi raggiunta la propria destinazione si toglieva il gettone dalla macchinetta e la si lasciava lì, chiunque si trovasse nei pressi della macchinetta ed avesse il gettone poteva prenderla e spostarsi all'interno della 'Città'.
Consonno è un mix di stili architettonici, perfino quando ero un bambinetto di diec'anni mi lasciava stranito;
ora tutto è abbandonato, persino la casa di cura per anziani.
Pare che in 'città' ci viva regolarmente solo una persona, il custode (di non ho capito cosa) e i suoi cani che potrebbero accogliervi, all'inizio impensierendovi un pò, ma alla fine sono buoni.
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Data: 09/02/2014
Regione e provincia: Lombardia, Lecco
Tempo di percorrenza: 3.40 ore (con molta calma, di proposito)
Chilometri: 12
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: Nessuna
Periodo consigliato: Tutto l'anno
Dislivello: 398 mt
Descrizione
Dopo praticamente un mese di fermo, vuoi per meteo sfavorevole vuoi per i lavori di rivoluzionamento del salotto, finalmente posso ricominciare a sgambettare;
sicuramente ho perso un pò 'la gamba' e quindi non mi va di fare chissà che.
Le idee papabili che mi ronzano in testa sarebbero
o l'Adda con Crespi D'Adda,
o Consonno,
purtroppo l'Adda, data tutta la pioggia degli ultimi tempi, credo sia meglio evitarlo per scongiurare il rischio di una possibile onda di piena.
Sveglia alle 8.00, faccio tutto con molta calma, temporeggiando parecchio perchè il cielo è ancora coperto nonostante le previsioni annunciavano aperture già alle 8.00
Alle 9 passate salgo in auto e dopo aver oltrepassato Colle Brianza mi dirigo verso Villa Vergano, svolto a destra verso Consonno e poche curve dopo parcheggio l'auto sotto una vecchia cascina abbandonata che attira la mia attenzione.
Ritrovo in pochi passi la strada asfaltata e m'incammino in salita;
dopo poco trovo la deviazione con una piccola cappelletta che ho sempre visto dalla strada ma che non mi sono mai preso la briga di osservare da vicino.
Intanto il cielo un pò si apre e un pò si copre
continuo la salita verso Consonno quando tutt'un tratto la nebbia delle nuvole avvolge ogni cosa
mi sarei stupito del contrario,
l'ultima volta che sono salito a Consonno (l'anno scorso) mi sono fatto l'intera visita alla Città fantasma immerso in una nebbia da tagliare col coltello.
Piano piano la foschia si dirada, ad un certo punto...
'Qui giace Babbo Natale'
trovo un cappello da Babbo Natale appoggiato su di un bastone.
Incontro molti ciclisti che a quanto pare sono saliti dall'altro lato ed ora scendono verso Colle Brianza, nel frattempo il cielo si apre sempre più
quando poi, dietro l'ultima curva..
Un minareto in piena Brianza??
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Consonno era partito come l'utopia di un 'villaggio' di divertimento, immerso tra i monti.
Da piccolo mio padre mi ci portava, allora era già tutto dismesso, in uno dei locali del vecchio 'Paese dei Balocchi' era stata aperta una casa di cura per anziani ed era ancora funzionante e frequentata mentre tutto il resto portava già i segni di un decennio di abbandono.
Ma ora, rivisitando quei luoghi frequentati nella mia infanzia, tutto sembra passato sotto le locuste, anni fà si svolse un raveparty a Consonno e 'i bravi ragazzi' riempirono tutto con grafiti (alcuni anche belli eh!) e devastarono ancora di più quanto è reso pericolante da ormai un trentennio abbondante di abbandono.
L'ultima volta che ci sono stato (l'anno scorso) dopo averlo detto a mio padre, quest'utimo mi ha raccontato di quando lui, da giovane, raggiungeva Consonno, all'epoca funzionante, con la moto da cross.
Mi ha raccontato che si accedeva alla 'Città' e si potevano usare delle macchinette 'a gettone' per circolare al suo interno da un punto all'altro della 'Città', poi raggiunta la propria destinazione si toglieva il gettone dalla macchinetta e la si lasciava lì, chiunque si trovasse nei pressi della macchinetta ed avesse il gettone poteva prenderla e spostarsi all'interno della 'Città'.
Consonno è un mix di stili architettonici, perfino quando ero un bambinetto di diec'anni mi lasciava stranito;
ora tutto è abbandonato, persino la casa di cura per anziani.
Pare che in 'città' ci viva regolarmente solo una persona, il custode (di non ho capito cosa) e i suoi cani che potrebbero accogliervi, all'inizio impensierendovi un pò, ma alla fine sono buoni.
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