La cosa piu' stupida che abbia fatto in escursione.

Stupidaggini ne ho fatte, le più grosse in torrente, quando ero agli inizi della mia attività di canyoning, per esempio, mi sono fatto più di un torrente in solitaria, scendendo in cascata sempre in corda doppia, con una sola corda di lunghezza a volte un pò scarsa, con conseguente tuffo in acqua, naturalmente non sapendo che cosa ci fosse sotto al pelo dell'acqua; mi è capitato in una di queste "avventure" (ora le chiamerei idiozie), di essere quasi impalato da un ramo sommerso, per fortuna e solo per quella mi sono ritrovato solo un grosso taglio nella muta ed un bel graffio nella coscia...

Ora a più di 20 anni di distanza, con il senno di poi, i miei 20 anni li chiamo la mia età della stupidera....
 
A me la cosa più assurda è capitata ad ottobre di quest'anno. Ero con un amico a fare un'escursione sopra Lecco, al di sotto del pian dei resinelli. Dopo aver fatto una bella camminata su un sentiero normale e aver pranzato presso il rifugio Piazza, propongo di tornare a Lecco cambiando percorso. Vedo un'insegna alternativa che punta verso Lecco (senza ulteriori indicazioni o informazioni), e decido di seguire quella...
Ci siamo trovati a scendere per una ferrata a strapiombo sul lago, rischiando di scivolare ogni metro...e degli escursionisti che abbiamo incontrato lungo la via ci hanno detto che eravamo dei pazzi a percorrerla al contrario...io però mi sono divertito un sacco (il mio amico invece no)!! :poke:
Probabilmente hai percorso il Sentiero dei Pizzetti o il Sentiero dei Tecett, impegnativi, ma non certo impossibili da fare in discesa, ci sono molti escursionisti che lo fanno.
quelli che vi hanno dato dei pazzi probabilmente erano escursionisti della domenica :poke:
 
Probabilmente hai percorso il Sentiero dei Pizzetti o il Sentiero dei Tecett, impegnativi, ma non certo impossibili da fare in discesa, ci sono molti escursionisti che lo fanno.
quelli che vi hanno dato dei pazzi probabilmente erano escursionisti della domenica :poke:

Probabile, ma non avendo mai fatto una ferrata e non possedendo alcun tipo di protezione non è stata una buona idea :rofl:
 
Otto punti sull'alluce destro, un paio di scarpe buttate via e moglie quasi svenuta.

Da qualche parte ho le foto, le volete vedere? :rofl::rofl:

Siiii, io io le voglio vedere ;))))

Ok, lo avevo promesso e adesso mantengo.
"Purtroppo" non ho piu' le foto del fattaccio al tempo dell'accaduto, ma ecco qui' quello che ho trovato, foto fatta molti mesi dopo:

Guardate la base dell'alluce destro, quella riga in diagonale...

2012-12-29MiamiBeach3_zpsc1c4884a.jpg
 
valgono anche le "escursioni" in bici? se si ne ho a pacchi.. tipo questa che mi e' tornata in mente l'altro giorno.. Un paio d'anni fa, estate. Decido di farmi un giretto in bici in citta', breve passeggiata, niente di che.
prima di partire, colto da un improvviso raptus di " alternativismo" decido che le scarpe per andare in bici non servono. Quindi piedi nudi. Perfetto. Discesa, semaforo in fondo. Rosso. Frenata. A bici ancora in movimento ( 15 all'ora circa), completamente dimentico di essere senza calzari, metto giu' con decisione i piedi.
Porca miseria ladra zozza lurida CHE MALE
 
Direi ottima, quest' ultima! :)

Direi che valgono anche escursioni con alri mezzi o attrezzi.

in kayak. volevo fotografare una chiavica. un vecchio da sopra un ponte continuava a gufarmi e rompere, a dire "tu finisci dentro, ti anneghi, ecc". mi sono girato che volevo mandarlo a quel paese, non mi sono accorto che la corrente mi stava tirando dentro, ad un certo punto mi ha risucchiato di colpo. per fortuna sono riuscito a restare su. mi hanno tirato fuori dei passanti con l'aiuto dei vv.ff., altrimenti non ne sarei uscito vivo. quel vecchio che se ne e' andato con le tipiche frasi "ecco, l'avevo detto, giovinastri, gli e' andata bene ecc ecc". ok, io sono stato mona e ho sbagliato, anche l'idea in se era stupida. quel vecchio pero' l'avrei preso a calci...

edit: in auto, qualche giorno fa. colli euganei, ho preso un tornante troppo stretto e sono salito sopra con la ruota posteriore destra. ero lentissimo. se fossi stato di corsa avrei saltato e fine. avrei dovuto far retro, ho tirato dritto, lentissimo... e' caduta e ho rifatto il sotto al paraurti posteriore della mia piccola. mi prenderei a sberle da solo.
 
Non è certo frutto di un azzardo, ma stupido mi ci son sentito:

Con le mie prime scarpe invernali (ramponabili) nuove e mai usate prima se non in negozio, ho fatto un'escursione semplice semplice, ma di circa 6 ore a/r e 1100 metri di dislivello per scoprire che... Mi stavan strette.. Alluci, mignolo destro, talloni devastati.. che male.. :argh:

L'ultima mezz'oretta a scendere l'ho fatta scalzo, non ne potevo più..

meno male che la sosta al rifugio era a base di tagliolini coi fagioli e arrosto misto...
 
La cosa più stupida che ho fatto, ma solo per le urla della mia ex, è stato non controllare l'apertura del rifugio gilberti! Mi ha minacciato di farmi tornare a tarvisio a piedi, senza acqua e con solo due cose da mangiare! Siano santificati i due sloveni che le hanno dato acqua e zucchero!
 
Tante:-?

Più volte, in Sardegna, (e nonostante non abbia fatto così tante uscite) mi è capitato di perdermi (i sentieri sono spesso poco segnati e visibili, e poi ho un talento naturale nel perdermi) senza avere né la mappa, né un gps, nemmeno una bussola,solo il telefono e Google maps per vedere direzione e distanza. A volte avevo anche le stampe della traccia fatta con Google earth in bianco e nero, ma serviva ancora meno. Una volta in particolare, quando avevo tentato di fare una traversata del massiccio montuoso relativamente vicino a casa, 24 km in linea d'aria, mi sono perso più volte durante il percorso, alle 17 non sapevo dove ero e vedevo ancora il paese da cui ero partito a pochi chilometri di distanza. Per fortuna alle 18:15 sono sbucato non so come in un luogo in cui non ero mai stato, ma che avevo visto sulla mappa posta sul cartello all'inizio del sentiero per il monte principale del massiccio (avevo la foto sul trlefono), da lì c'era una strada sterrata di 12 km che scendeva a valle fino al paese, così correndo un po'sono arrivato alle 20 anche con 45 minuti di anticipo. Tra l'altro con il telefono scarico,questa non è stato l'unica volta per questo tral'altro.
E dire che non avevo nemmeno la frontale, né ovviamente sacco a pelo o tenda, anche se era maggio e il freddo non sarebbe stato un problema. Ma ripensandoci mi chiedo ovviamente come sia potuto essere così irresponsabile, considerando anche la morfologia del luogo e tutto il resto.

Anche quest'anno però mi sono cacciato nei guai:
1) nel cercare di raggiungere una punta: per questo ho raggiunto prima di tutto tramite una strada rotabile un Colle a 3000 metri per poi cercare la traccia da qui, dando per scontato (visto che il suddetto colle porta lo stesso nome della cima che avrei dovuto raggiungere) che si partisse da lì; in realtà si partiva da più in basso ma me ne accorgo solo quando effettivamente consulto la mappa, dopo che sono già sceso. Da qui mi oriento con la bussola e vado a seguire la cresta, all'inizio non ci sono grossi problemi se non la traccia praticamente assente ma poi il passaggio si restringe, devo aggirare tre torrioni percorrendo dei tratti molto esposti e stretti. Dopo il terzo torriore, quando ne vedo un altro da superare, consapevole del rischio che mi stavo prendendo, torno indietro con paesi cortissimi e lentissimi, non ho mai davvero rischiato di finire giù ma non doveva proprio succedere. In realtà il quarto era l'ultimo torrione da antiterrorismo prima che ci si potesse ricongiungersi alla via normale, ma non lo sapevo; una volta giù, controllato bene con la mappa il percorso, era troppo tardi per salire dal percorso giusto.

2) Questo nel gruppo del gran paradiso: avevo intenzione di fare un trekking, spezzato in un paio di giorni, da Cogne a Ceresole, dal versante valdostano a quello piemontese. Seconda tappa: Rifugio Sella-Rifugio Chabod. Arrivo al col Lauson dove c'è un po' di neve, scendo e poi risalgo. Il sentiero è segnato come EE, per cui anche se nella mappa (che tra l'altro si rivela sbagliata ) è raffigurata una piccola ferrata che sembra passare vicino al mio percorso ma appunto solo vicino, continuo. continuo a salire su una morena, verso i 3000 si fa sempre più ripida, poi effettivamente comincia il tratto quasi verticale e la ferrata. Qui avrei davvero fatto a meno di continuare e doverla salire, ma ero ormai lontanissimo dal rifugio di partenza ed era tardi (la tappa ha una durata totale di 8-9 ore, alla fine viste le divagazioni ce ne ho messo 11). Quindi salgo, faccio primi tratti su gradini tenendomi con la fune, poi mi tiro praticamente sulle catene perché difficilmente sarei riuscito a fare altrimenti, poi salgo una scala posta su un tratto praticamente strapiombante. Arrivo alla fine della ferrata per poi scendere dall'altro versante, qui perdo il sentiero e a causa della mappa cerco quello che dovrebbe essere il tratto giusto, che in realtà era quello a cui ero arrivato; quindi mi incuneo in una pietraia veramente terribile, girovago per un bel po'finché con oruxmaps riesco a individuare il sentiero, che con molta fatica raggiungo, arrivando al rifugio mentre comincia a far buio.
Tra l'altro, cosa che più mi ha fatto restare sasso, nemmeno sulla descrizione del giro sul libro da cui mi è venuta l'idea del trekking stesso, si faceva riferimento alla ferrata, si parlava di'qualche semplicemente tratto attrezzato'

Certamente sono episodi che fanno pensare, dettati da un superficialità e nell'ultimo caso anche sfortuna, perché se la ferrata (con la neve, tra l'altro) fosse stata segnalata non la avrei fatta, anche se questo avrebbe significato fare un giro in più veramente enorme. Ma non è per forza un male,certe cose fanno aprire gli occhi e fanno in modo che ci si avvalga di queste esperienze per evitare che accadano in futuro. A proposito mentre in Sardegna ogni escursione era praticamente un'agonia, in cui mi chiedevo davvero chi me lo facesse fare, qui è stato diverso nostra te questi due episodi, gli 'smarrimento' sono stati decisamente meno e mi sono goduto di più le uscite.

L'ultima avventura è stata la salita a superga con i jeans, le scarpe più lisce dell'olio e un sentiero pieno di fango, grandissima trovata

Certo che in 2 anni di esperienza ho fatto impallidire i vostri episodi:eek:

Devo dire che tutto sommato non me la cavo male nell'orientamento pur non sapendo riconoscere la posizione del sole, in particolare fuori dei boschi, e questo in alcune situazioni mi ha agevolato

PS: Non mi sono accorto che il post è vecchio, ci sono capitato per casoo_O
 
Ultima modifica:
La cosa più idiota che abbia fatto, che se ci penso mi vien la pelle d'oca... Prima esperienza da interprete ambientale in Grecia, giovane, inesperta, troppo fiduciosa è uscita fresca da un master in cui di tutto s'era parlato fuorché di sicurezza...
Ho organizzato un'escursione dal villaggio alla spiaggia vicina, circa 2 km di percorso su sterrata pianeggiante e facile, si, ma passando sotto pini infestati di processionaria e tra due pietraie, nell'isola greca con la più alta concentrazione di vipere.
In questa situazione mi sono portata dietro Da sola 53 persone, attrezzate con poco più che costume, e nemmeno una pochette del primo soccorso.
Io non so che santo ha guardato giù quella volta.
Nello stesso percorso la volta successiva mi sono trovata a tu per tu con una vipera bella incazzata. Niente di che, se ne è andata via soffiando il suo disappunto.

Ora con molta più esperienza (son passati 15 anni) non porto più di 6-7 persone e ho l'ho corrente per medicarne 53. E vi medico pure la vipera! XD
 
Giornata di pioggia di alcuni anni fa. Decido di andare a fare un giro in montagna, ( per chi conosce la zona: rifugio Monte San Martino a Lecco)
Equipaggiamento: k way pubblicitaria che avevano regalato a mio papa' con non so cosa, stivali di gomma, pantaloni impermeabili modello " dalla Cina con furore".
Arrivato in cima, mi accorgo che l'acqua ( la mandava a secchi) gocciolando dai pantaloni aveva allagato l'interno degli stivali, quindi li tolgo, li svuoto, tolgo le calze ormai fradice e me le metto in tasca.
Comincio la discesa, sento un certo dolorino ai piedi ma non ci faccio caso. Verso meta' discesa il dolore diventa insopportabile; tolgo gli stivali e mi accorgo che l'attrito piede-stivale mi ha praticamente bruciato i piedi. Meta' discesa percorsa a piedi nudi ( era inverno) perche' con gli stivali era impossibile causa dolori stellari.
 
Da ragazzo avrò avuto 15 anni eravamo su una diga artificiale, con un salto sotto di circa una decina di metri, e sotto un bozzo enorme, eravamo in circa una quindicina, chi si butta per primo?? Chi si butta per primo?? Eravamo io ed un mio amico che era più bravo di me a giocare a pallone, mi prendeva sempre per il culo allora penso “sarai più bravo a giocare ma io mi butto per primo!!” Mi tuffo e arrivò in acqua quando apro gli occhi e risalgo su vedo una specie di scoglio sott’acqua a punta che viene su dritto verso la superficie dell’acqua ma che dall’alto non si vedeva, ci sarò passato ad un metro, (se ci ripenso mi viene male), appena ho messo la testa fuori ho urlato di non buttarsi che era pericoloso, che età stupida quella, stupida ma fantastica!!
 
Prendere un sentiero non segnato, rivelatosi poi una traccia di animali, sui plateau sopra il canyon del Verdon senza avere dietro il gps e avendo una carta rivelatasi inutile dato che non riportava quella pista. Avevo appena fatto il sentiero dell'Imbut e parte del durissimo Vidal ed ero talmente stanco dall'essermi fatto corrompere da questa presunta scorciatoia poi rivelatasi una falsa pista. Per fortuna, dopo qualche ora di marcia in mezzo a rovi e macchia mediterranea, ho intercettato il sentiero.
 
io mi so portato in montagna un fifone assolutamente impreparato e senza attrezzatura............
MAI PIU!


Ci siamo persi e si e' fatto buio.....lui senza lampadina...senza acqua preso dal panico si e' messo a correre l buio in discesa dentro un fitto bosco........come un pazzo!

io conoscevo il posto e ho raggiunto un paesino qualche ora dopo....
i soccorsi so partiti e l hanno ritrovato vicino ad un dirupo mentre io sulla strada vicino al paese...

...MAI PIU' con chi e' da poltrona.............no avventurieri SI AVVENTUROSI!
 
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Ne ho fatti una marea, ma ogni errore ci insegna qualcosa.

Escursione in invernale su neve fresca senza ciaspole e senza ghette, risulto? Si affondava fino al busto nella neve a volte era difficile uscirne, l'interno della scarpa era ricoperto di ghiaccio che sciogliendosi ha creato un laghetto all'interno delle scarpe stesse.

Scorciatoia sul monte Nerone procedendo in piena salita senza una mappa chiara, abbiamo trovato lungo la via 3 pareti rocciose che fortunatamente erano basse e facilmente aggirabili.
Arrivati più in alto decidiamo di entrare in una grotta per la prima volta, la grotta delle Tessare, con i telefoni per fare luce e senza corde scendiamo per uno scivolo finché notiamo che manca il terreno, ed ecco un pozzo di 19 metri.
Anche il ritorno sempre dritto per dritto fuori sentiero è stato difficile con un letto di foglie che rendeva il terreno scivoloso.

Alimentare il fuoco con un legno marcio, risultato? È letteralmente esploso lanciandoci addosso una marea di scintille ardenti.
 
Non credo sia annoverabile come "cosa stupida" ma in U.S.A. ho sfiorato un serpente a sonagli di un metro e mezzo su un sentiero poco battuto invaso da rami di conifera e aghi di pino.
Di sicuro il mio più grande spavento escursionistico nonché un grande privilegio.
 
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