Stupidate ne ho fatte a pacchi, ora non me le ricordo tutte, vediamo se me ne viene in mente qualcuna:
-Escursione ( per chi conosce la zona del lecchese, rifugio del Monte San Martino) sotto la pioggia battente, praticamente un diluvio, con una k-way trovata anni prima nel detersivo e stivali di gomma ai piedi, l'acqua mi colava dentro gli stivali e le calze furono presto zuppe. Idea geniale: arrivato in cima mi tolgo le calze: risultato, durante la discesa mi sono praticamente ustionato i piedi causa attrito con lo stivale. Ultime centinaia di metri di sentiero percorse a piedi nudi ( in inverno) perche' con gli stivali avevo dolori bestiali..
-Inverno, ore 15.30, decido di fare una gita al Monte Melma partendo dall'osteria di Mont'Albano. Arrivo a Mont'Albano in motorino, erano gia' le 16, quindi buio incipiente.. parto, perdo il sentiero, mi trovo su un costone con un burrone sotto i piedi e uno alle spalle, riesco a mantenere la calma e rornare indietro tagliando per il bosco( il sentiero dov'era? bho..) mi graffio mani e faccia con i rovi, scivolata, caduta e ginocchiata galattica su un sasso..
Quando andavo al Melgone ( sempre per chi conosce il lecchese) per il Progetto Rospi:
http://wwf.lecco.it/news/migrazione-rospi-2014 ( fate copia e incolla se non funziona) sotto un diluvio torrenziale, sentiero in discesa ( molto in discesa) nel bosco, secchio pieno di rospi in una mano e torcia nell'altra: caduta, scivolata di 20 metri sul culo, torcia rotta e mi ritrovo nel buio in mezzo al nulla...
Sempre coi rospi, mi chino per raccoglierne uno, sento un dolore lancinante all'orecchio, un rovo mi aveva trapassato il lobo stile piercing, nel buio cerco di tirarlo fuori ma non riesco, ho dovuto rompere il ramo e farmi un pezzo col ramo attaccato all'orecchio, fino a un punto piu' comodo per staccarlo.
Sempre rospi: a Onno c'e' un parcheggio a lato strada dove ogni tanto scende qualche rospo. 1o di sera, diluvio. Abbigliamento: cappellino impermeabile, K-way verde fluorescente fino ai piedi, giubbino catarifrangente, pantaloni impermeabili, stivali, guanti, secchio, torcia. Potevo essere scambiato per un serial killer, o almeno come tale devono avermi scambiato i due ragazzi in camporella nella macchina li' parcheggiata, scappati con sgommata epica non appena mi hanno visto arrivare agghindato in quel modo.
Poi altre me ne verranno in mente.