La degenza di un avventuroso..

Comunque il Mora in ospedale tocca vette grandiose!!
Il Mora classic ormai è una propagine del mio corpo, è già tanto che non abbia provato a portarlo in sala operatoria :D

Mi raccomando, non fare l'eroe, il punto della frattura se è in basso, è delicato e con poco tessuto, fai quello che ti dicono, c'è stato chi ha rischiato il piede per aver voluto ignorare le indicazioni dei medici.
Ciao! Nonnò figurati, niente eroismi, sto facendo il bravo degente seguendo alla lettera quel che dice l'ortopedico e così farò per tutto il decorso, ci tengo a recuperare il massimo di funzionalità possibile!
 
Auguri, e guarisci il prima possibile. Occhio nelle settimane quando sarai nuovamente in piedi sono molto importanti per un totale recupero. Io tempo fa mi sono guadagnato 1 mese pieno in ospedale, di cui 15 giorni in terapia intensiva. Abbi pazienza. ;)
 
Finalmente...finalmente scrivo da casa, da due giorni sono stato dimesso dall'ospedale dove ho passato 22 giorni (un ringraziamento particolare va d'obbligo al personale della struttura, tutti preparatissimi e gentilissimi nonostante la drammatica situazione economica in cui versa un ospedale senza fondi...).
Siamo all'inizio della discesa? Chissà...per ancora 45 giorni non potrò caricare peso sull'articolazione e quindi la fisioterapia per ora verterà solo sulla mobilizzazione del piede ma insomma non stare fermo è già molto. Le settimane di inabilità si fanno vedere ancor prima di farsi sentire, la muscolatura delle gambe ma anche quella delle braccia sono evaporate ma non mi preoccupo, ci sarà da lavorare ma recupererò tutto, basterà mettersi sotto.
Sono tranquillo ma devo dire che non poter essere totalmente indipendente pesa non poco, non amo chiedere, non amo non fare ma purtroppo la situazione mi obbliga a pesare sulle spalle della mia compagna (fortissima, una roccia davvero!); mi sto sforzando di fare tutto quello che è in mio potere che è certo poco, ma ciò mi motiva a migliorare anche la mia indipendenza in questa situazione, come sempre improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.
La determinazione cresce giorno dopo giorno, il primo obbiettivo è quello di riuscire a fare qualche lavoretto ortivo a primavera, la fisioterapista è positiva, io sono certo che ci riuscirò, perché VOGLIO riuscirci e la volontà sposta le montagne. Sempre avanti!
 
Grande Maduva, sono contento che tu abbia riacquistato parte del tuo spazio (home sweet home!).
La tua forza d'animo e la vita che ami e per cui vivi saranno lo stimolo più grande per rimetterti in sesto prima possibile. Con il tipo di vita che ti sei scelto, non facile ed agiato ti sei creato una forza interiore che pochi hanno, questo ti da una marcia in più. Il recuperò sarà lento ma sarà una ulteriore prova della tua determinazione nella vita, avanti tutta!
 
Finalmente...finalmente scrivo da casa, da due giorni sono stato dimesso dall'ospedale dove ho passato 22 giorni (un ringraziamento particolare va d'obbligo al personale della struttura, tutti preparatissimi e gentilissimi nonostante la drammatica situazione economica in cui versa un ospedale senza fondi...).
Siamo all'inizio della discesa? Chissà...per ancora 45 giorni non potrò caricare peso sull'articolazione e quindi la fisioterapia per ora verterà solo sulla mobilizzazione del piede ma insomma non stare fermo è già molto. Le settimane di inabilità si fanno vedere ancor prima di farsi sentire, la muscolatura delle gambe ma anche quella delle braccia sono evaporate ma non mi preoccupo, ci sarà da lavorare ma recupererò tutto, basterà mettersi sotto.
Sono tranquillo ma devo dire che non poter essere totalmente indipendente pesa non poco, non amo chiedere, non amo non fare ma purtroppo la situazione mi obbliga a pesare sulle spalle della mia compagna (fortissima, una roccia davvero!); mi sto sforzando di fare tutto quello che è in mio potere che è certo poco, ma ciò mi motiva a migliorare anche la mia indipendenza in questa situazione, come sempre improvvisare, adattarsi e raggiungere lo scopo.
La determinazione cresce giorno dopo giorno, il primo obbiettivo è quello di riuscire a fare qualche lavoretto ortivo a primavera, la fisioterapista è positiva, io sono certo che ci riuscirò, perché VOGLIO riuscirci e la volontà sposta le montagne. Sempre avanti!
Vai @Maduva ,tosto !!!:sleep:
 
Ieri sera il compagno di cordata è venuto a farmi un saluto, con tanto di pizze al seguito; per non farle freddare le aveva avvolte in una mitica vecchia coperta dell'esercito che in una ventosissima nottata di qualche anno fa ci scaldò e riparò dalle raffiche durante un bivacco su un pinnacoletto roccioso veramente esposto. Per qualche ora, prima di ritirarsi nei sacchi letto posizionati in due provvidenziali nicchiette di roccia, restammo a chiacchierare sotto la citata coperta.
Da quel giorno l'ho sempre desiderata ma i prezzi di quelle trovate in rete mi avevano sempre respinto (non sono quel che si dice un rockfeller..) ebbene, da ieri sera la ho! Infatti chiacchierando quando A. ha capito che la stavo cercando e me la ha regalata; mai dono è stato più inaspettato e gradito, ora ho la mia copertazza!
Per completezza di informazione non se ne è proprio privato, ne ha almeno altre due che gli regalò il padre della sua compagna che ne possedeva un tot poiché gestendo un rifugio le aveva avute in dono appunto dall'esercito una volta dismesse.
 
Ultima modifica:
Si procede ma si procede molto lentamente, il dislivello è ancora tanto e quello che fino a ieri pareva l'inizio di un pianoro prima della discesa dopo la visita di stamani è risultato essere invece un falsopiano che continua a salire e che salirà almeno per altri 20 giorni, poi si vedrà.
In pratica il decorso è buono ma non ottimo, i "pezzi" dell'articolazione sono dove devono essere e le viti sono in linea, ma la calcificazione è lenta e per questo niente carico e punturoni per dare una mano alla natura. Oggi l'umore è grigio come il cielo fuori dalla porta ma passerà, devo e voglio continuare a lavorare con positività.
Intanto ho trovato il modo di splittare la legna per la stufa contorcendomi sopra il ceppo da una sedia facendo cura che il colpo d'accetta non proietti pezzi di legno verso il piede scassato...e qualche giorno fa sono pure riuscito a spaccare dei ciocchi usando l'ascia da spacco! Ginocchio sulla sedia a rotelle bloccata e via di fendenti, pezzi spaccati e pomeriggio con le spalle positivamente doloranti. La novità di poter usare agevolmente l'accetta leggera mi darà la possibilità di preparare la legna da intagliare e quindi conto di riuscire a produrre qualcosa che mi aiuti a passare il tempo. Chissà se l'equinozio di primavera porterà buone nuove...
 
L'11 Marzo saranno 3 mesi dall'incidente e credo a questo punto di poter fare alcune considerazioni.
Il tempo è passato ed è passato velocemente, a parte qualche giornata veramente lunga in ospedale tra dolorini ed impegni vari, soprattutto una volta tornato a casa questi 90 giorni sono, oserei dire, volati.
Mi sono reso conto che la componente psicologica è davvero importante, cosa che immaginavo, ma che sperimentata sulla propria pelle ha dimostrato tutta la sua validità.
In quest'ottica avere degli obbiettivi ha la sua determinate importanza; se la finalità è ovviamente tornare a fare tutto ciò che si faceva prima dell'infortunio l'avere obbiettivi intermedi e realistici aiuta ad essere sufficientemente motivati evitando la frustrazione di un obbiettivo al momento fuori portata. Come nel bosco si procede a piccoli e sicuri passi, traguardo per traguardo, sempre più vicini alla meta finale.
Dai primi movimenti delle dita al minimo di mobilità della caviglia, dalla sedia a rotelle alle stampelle, riuscire a farsi un bagno ed a sfruttare anche se con fatica gli spazi di casa, spaccare la legna per la stufa, sono tutte piccole tappe verso la mia normalità.
Guardare avanti senza rimuginare troppo sul passato è un'altra buona pratica. Ciò non vuol dire non riflettere sugli avvenimenti e sugli eventuali errori o criticità che hanno portato alla caduta, ma valutarli con serenità senza diventare schiavo dei "se avessi..." e concentrarsi su ciò che c'è da fare piuttosto sul ciò che si è fatto:

Zero rimpianti e volontà e motivazione a badilate.

Ieri sera sono caduto, nulla di grave, solo una piccola botta di sedere al suolo mentre attaccavo l'alimentazione del pc alla ciabatta, paura zero e anche questa volta la velocità nel valutare la situazione è stata utilissima; dopo il primo appiglio mancato ho velocemente deciso di non cercare punti di appoggio che mi avrebbero sbilanciato ma piuttosto ho pensato fosse utile -e si è dimostrata un'ottima scelta- controllare la caduta al meglio tutelando la caviglia tenendola in alto. E' andata bene e si, la gestione del problema ha dato una bella botta di autostima, tutto serve per tenere alto il morale.
Oggi dopo qualche giorno di studio ho trovato il modo migliore di sistemare un tronchetto d'olivo sulla piccola catasta di legna che ho in casa e l'ho segato, un bel taglio dritto e senza scheggiature, bellissimo, una piccola cosa invero, ma di grande motivazione...sono contento. Ora non resta che lavorarlo e concentrarsi ancora nella fisioterapia. Si va avanti a vele spiegate.
 
auguri Maduva

... leggere i dettagli mi ha messo in subbuglio lo stomaco, dall'ultima distorsione per un recupero perfetto (ora non ci penso più quando cammino) ci sono voluti quasi 12 mesi, tieni duro, è solo una questione di tempo
 
Auguri Maduva, non farti prendere dalla fretta, rimettersi a posto e farlo bene senza accelerazioni è la cosa migliore., le montagne e le pareti non si sposteranno di un centimetro e saranno pronte a riabbracciarti.
 
Ah beh per correre ci vogliono le gambe, quindi...scherzi a parte non forzo nulla, mi limito a seguire le indicazioni, ma se mi dicono prova a fare questo o quello allora vedrai che mi ci intestardirò fino a riuscirci, son capoccione e mi intestardisco, ma solo nei limiti che mi pongono i medici, almeno per ora :)
 
Due buone giornate, finalmente.
Ieri mi stavo annoiando ma mi sentivo bene, fisicamente e a livello di umore, ho quindi preso le stampelle e sono uscito dicendo alla mia compagna che sarei andato a fare una passeggiata, cosa che ho fatto, sono arrivato al parcheggio del paese e di li fino alla pista tagliafuoco che porta nel bosco, l'ho imboccata e percorsa fino ad un mucchio notevoli di ricci di castagne che non mi hanno permesso di andare avanti. Che dire...il gracchio della ghiandaia, lo stormire delle foglie, gli odori...mi mancavano...è stato breve ma super motivante. Tornato a casa ho confessato dove ero stato a V. che mi a risposto "beh lo sapevo che saresti andato nel bosco...".

Stamani dalla visita all'ospedale abbiamo imboccato la discesa, la calcificazione non è ancora il massimo ma è bastata per farmi dare 20 kg di carico! Si comincia a lavorare per tornare a camminare e scalare, ho appeso friends, scarpette e tarp a portata d'occhio davanti al letto, il mora è sempre al collo, saranno la motivazione in più. Tra 25 giorni nuova visita e spero di aumentare il carico ulteriormente. Alé duro!!
 
Aibò la nuova fisioterapista, complice il carico di 20 kg che mi ha permesso l'ortopedico, è un generale e mi fa procedere a tappe forzate, bene (per le tappe, la generalanza si può anche mettere da parte)! Sto reimparando il movimento della camminata e tra articolazione bloccata e tessuti ritirati è una bella bega, ma che spettacolo mettere giù il piede. Intanto ho cominciato a sognare boschi e pareti il che è da una parte uno stimolo ma dall'altra anche un po uno stress perché so che il traguardo minimo è ancora lontano ma insomma, avanti così. Francamente pensavo che avrei sofferto di più la privazione del quotidiano ma ad oggi a parte un paio di giornate nere sono riuscito sempre a concentrarmi sul recupero ed in quest'ottica avere un obbiettivo da centrare è un incentivo immenso. Anche questa esperienza mi sta insegnando molto, in un certo senso è stimolante, anche se ovviamente ne avrei fatto a meno, ma insomma da tutto si può distillare un insegnamento....
 
Magari, più verosimilmente per fine estate potrei camminare benino e riassaggiare qualche metro di bosco, considerato che probabilmente a settembre mi riapriranno per togliere le placche prima di tornare a pieno ritmo nei boschi ed in parete credo si arriverà a primavera prossima, una bella Odissea :)
 
Alto Basso