L'11 Marzo saranno 3 mesi dall'incidente e credo a questo punto di poter fare alcune considerazioni.
Il tempo è passato ed è passato velocemente, a parte qualche giornata veramente lunga in ospedale tra dolorini ed impegni vari, soprattutto una volta tornato a casa questi 90 giorni sono, oserei dire, volati.
Mi sono reso conto che la componente psicologica è davvero importante, cosa che immaginavo, ma che sperimentata sulla propria pelle ha dimostrato tutta la sua validità.
In quest'ottica avere degli obbiettivi ha la sua determinate importanza; se la finalità è ovviamente tornare a fare tutto ciò che si faceva prima dell'infortunio l'avere obbiettivi intermedi e realistici aiuta ad essere sufficientemente motivati evitando la frustrazione di un obbiettivo al momento fuori portata. Come nel bosco si procede a piccoli e sicuri passi, traguardo per traguardo, sempre più vicini alla meta finale.
Dai primi movimenti delle dita al minimo di mobilità della caviglia, dalla sedia a rotelle alle stampelle, riuscire a farsi un bagno ed a sfruttare anche se con fatica gli spazi di casa, spaccare la legna per la stufa, sono tutte piccole tappe verso la mia normalità.
Guardare avanti senza rimuginare troppo sul passato è un'altra buona pratica. Ciò non vuol dire non riflettere sugli avvenimenti e sugli eventuali errori o criticità che hanno portato alla caduta, ma valutarli con serenità senza diventare schiavo dei "se avessi..." e concentrarsi su ciò che c'è da fare piuttosto sul ciò che si è fatto:
Zero rimpianti e volontà e motivazione a badilate.
Ieri sera sono caduto, nulla di grave, solo una piccola botta di sedere al suolo mentre attaccavo l'alimentazione del pc alla ciabatta, paura zero e anche questa volta la velocità nel valutare la situazione è stata utilissima; dopo il primo appiglio mancato ho velocemente deciso di non cercare punti di appoggio che mi avrebbero sbilanciato ma piuttosto ho pensato fosse utile -e si è dimostrata un'ottima scelta- controllare la caduta al meglio tutelando la caviglia tenendola in alto. E' andata bene e si, la gestione del problema ha dato una bella botta di autostima, tutto serve per tenere alto il morale.
Oggi dopo qualche giorno di studio ho trovato il modo migliore di sistemare un tronchetto d'olivo sulla piccola catasta di legna che ho in casa e l'ho segato, un bel taglio dritto e senza scheggiature, bellissimo, una piccola cosa invero, ma di grande motivazione...sono contento. Ora non resta che lavorarlo e concentrarsi ancora nella fisioterapia. Si va avanti a vele spiegate.