La filosofia dell'"avventuroso"

In questi giorni stavo meditando la vendita della mia tenda due posti per passare ad una monoposto economica, ma che comunque mi garantisse buona impermeabilità, tenuta al vento, spaziosità, leggerezza e magari che fosse anche luminosa, con il wi-fi e la vasca idromassaggio...
Poi mi sono chiesto: "Ma perché?!?"
In fondo se qualcuno desiderasse solamente la comodità punterebbe direttamente ad un Grand Hotel. Andando a dormire in montagna, magari in inverno, non si può certo pensare che non capiti mai di bagnarsi le chiappe o gelarsi le dita dei piedi... E non è che la mattina ci si trovi con l'acqua calda e un bidet...
Allora mi sono deciso: il tarp ha già preso abbastanza polvere!
Sono ancora in dubbio sulla configurazione da utilizzare e non sono sicuro di essere in grado di accendere un fuoco schermato, ma ci vorrei veramente provare. Intanto fantastico su come affrontare con questo strumento minimale quella che ritengo essere la situazione "peggiore": INVERNO, NEVE (sotto), ACQUA (da sopra) e VENTO...
Ma sono sempre più convinto che sia la soluzione "migliore"... Oppure voglio semplicemente convincermi che sia così?
Allora, mi chiedo, quale deve essere la filosofia dell'"avventuroso", prescindendo dal suo conto in banca? Spendere centinaia di euro per avere mille comfort anche in mezzo alla natura o staccare veramente dalla vita di tutti i giorni e limitare al minimo sia gli agi che le spese?
Probabilmente, come nella maggior parte delle cose, la verità sta nel mezzo, oppure, molto più probabilmente, le mie sono solo giustificazioni da morto di fame che non può permettersi una Hubba...
Perdonatemi per il tempo che vi ho rubato... Volevo solamente condividere con voi questa mia riflessione...

Grazie a tutti,
Lorenzo
 
W

Woodvivor

Guest
In questi giorni stavo meditando la vendita della mia tenda due posti per passare ad una monoposto economica, ma che comunque mi garantisse buona impermeabilità, tenuta al vento, spaziosità, leggerezza e magari che fosse anche luminosa, con il wi-fi e la vasca idromassaggio...
Poi mi sono chiesto: "Ma perché?!?"
In fondo se qualcuno desiderasse solamente la comodità punterebbe direttamente ad un Grand Hotel. Andando a dormire in montagna, magari in inverno, non si può certo pensare che non capiti mai di bagnarsi le chiappe o gelarsi le dita dei piedi... E non è che la mattina ci si trovi con l'acqua calda e un bidet...
Allora mi sono deciso: il tarp ha già preso abbastanza polvere!
Sono ancora in dubbio sulla configurazione da utilizzare e non sono sicuro di essere in grado di accendere un fuoco schermato, ma ci vorrei veramente provare. Intanto fantastico su come affrontare con questo strumento minimale quella che ritengo essere la situazione "peggiore": INVERNO, NEVE (sotto), ACQUA (da sopra) e VENTO...
Ma sono sempre più convinto che sia la soluzione "migliore"... Oppure voglio semplicemente convincermi che sia così?
Allora, mi chiedo, quale deve essere la filosofia dell'"avventuroso", prescindendo dal suo conto in banca? Spendere centinaia di euro per avere mille comfort anche in mezzo alla natura o staccare veramente dalla vita di tutti i giorni e limitare al minimo sia gli agi che le spese?
Probabilmente, come nella maggior parte delle cose, la verità sta nel mezzo, oppure, molto più probabilmente, le mie sono solo giustificazioni da morto di fame che non può permettersi una Hubba...
Perdonatemi per il tempo che vi ho rubato... Volevo solamente condividere con voi questa mia riflessione...

Grazie a tutti,
Lorenzo

Gran belle considerazioni ;)
Dipende tutto da cosa cerchi te... non c'é un giusto o sbagliato, bello o brutto ;)
Se a te non interessa avere tutte le comodità che trovi quotidianamente a casa, quando vai per natura... é giusto per te che provi le soluzioni che ti sembrano più azzeccate. Poi l'esperienza insegnerà ;)
Se vuoi... Monza non é poi così lontana... stiamo organizzando un bel raduno in Svizzera, in cui ognuno é libero di portare quello che desidera. Oppure non portare quello che vuole ;)
Il 10-11-13-14 di Novembre, con arrivi e partenze in base alle proprie disponibilità.

https://www.avventurosamente.it/xf/threads/raduno-autunnale-ti-woodvivor.47263/page-4#post-872012

La filosofia dell'avventuroso quindi dipende dalle singole persone... non bisogna nemmeno sentirsi "avventurosi" o cercare di "esserlo"... l'importante é vivere le attività per come uno se le sente. Alla faccia di chì dice che non si può, che non và e bla-bla. Vuoi andare solo di "tarp", fai benissimo a farlo ;)

Io per esempio vado in natura perché ho da sempre un legame con essa, ho una passione e un'interesse legato alla vita naturale a stretto contatto con la natura. Anche se vivo e conosco la società moderna, i miei interessi sono quelli "essenziali-minimali". Senza snobbare o rinnegare nulla ;)
 
Grazie mille per la proposta Woodvivor, sembra veramente interessante. Già in passato mi ero informato su una delle tue uscite. Però sono via tutte le domeniche di ottobre e i week-end successivi voglio passarli con la mia bimba ;) però se vorresti darmi qualche consiglio sull'utilizzo del tarp (magari rispondendo al mio post nella discussione "tutto sul tarp") te ne sarei grato :)
 
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L'avventuroso deve viver la natura come crede... non c'è bisogno di un orologio, o un gps da 300 euro e passa, non c'è bisogno di zaini da 150 euro con una capacità da 20 lt, e non c'è bisogno di un coltello da 200 euro per accendere un fuoco o tagliare della legna...

.. certo, siamo in un contesto in cui non ci manca niente, e non ci vogliamo far mancare nulla, non siamo disposti a rinunciare, e abbiamo una vasta scelta, a partire dal negozio (fisico, online, online cinese), ma ci serve veramente tutto quello che ci portiamo dietro? Ne abbiamo necessità, alla fine siamo anche nel 2017, con una sguardatina al meteo possiamo risparmiare peso sul giorno dopo, o in alternativa, cambiare il guardaroba poche ora prima della partenza..

... molti prendono la tenda da 1 persona, perchè più leggera, perchè, perchè, perchè....... si, la tenda da uno potrà anche essere comoda, ma a volte con 30/40 euro in più, si prende una tenda 2 posti, si stà più larghi, ci si può sedere, in caso di pioggia, si può fare qualcosa in più oltre che a leggere un libro come fossi nella tenda da 1... nella tenda da 2 posso anche cucinare, e mangiare un pasto caldo...

Se avessi i soldi, non è detto che passerei la vita in hotel, rifugi o altro... posso scendere sempre dal mio hummer, per godermi appieno la natura in un tarp..
 
W

Woodvivor

Guest
Ti sei dimenticato che nel 2017 gli scopi principali degli amanti delle attività "outdoor" non é la passione per la natura... cioé, apprezzano molto anche quella e il contesto... ma poi mirano ad altro ;)
Conoscere le specifiche tecniche di ogni materiale presente sugli scaffali, nei minimi dettagli. Per poterne parlare. Quello che viene usato dalla maggior parte, quello che viene detto dalla massa.
Il portare tutto quello che si può avere, senza rinunciare a nulla.... ma cercando di risparmiare grammo dopo grammo.
Il tutto finalizzato alla passione del "viversi la natura" andando di fretta, cercando di portare a casa dei tempi brevissimi... per emergere, per dire "...il cartello indicava 3 ore e io ho impiegato 1 ora...". Se l'escursione non é di XXXX metri di dislivello e XXXX chilometri, non và bene...

Se non fai così nel 2017 non sei nessuno su tutta la linea ;) AHAHAHAH

Ma come si dice "... il mondo é "bello" perché é vario..." e quindi ci sono mille-mila "...filosofie dell'avventuroso...", le quali però vanno di pari passo allo loro passioni, interessi.... Quali saranno...?
 
Ultima modifica di un moderatore:
Anchio sono alle prese con questo dubbio.
Io preferirei un tarp ma non vorrei fare una scelta sbagliata.
Non sono per le comodità anzi, preferisco un approccio più "selvaggio".
Detto questo, solo tu/io possiamo decidere come vivere la nostra avventura.
 
più che di "avventuroso" mi pare una filosofia nella quale mi ci rispecchio appieno, cioè quella dello "squattrinato" :lol:

personalmente non mi posso permettere di spendere 25000 euro per scalare l'everest nè mi posso comperare l'attrezzatura per solcare gli oceani barca compresa; le nuove avventure umane tra l'altro si faranno nello spazio e costicchieranno decisamente tanto, altro che hubba!

quindi fare l'avventuroso per me è una questione di coraggio, determinazione, conoscenza, intraprendenza, culo e soldi.

questo però non vuole dire che non ci dobbiamo sentire avventurosi, tutto sommato le sensazioni che proviamo in natura sono molto soggettive, quindi possiamo sentirci piccoli messner anche andando a fare una semplice passeggiata, e va bene così :)
 
W

Woodvivor

Guest
In alternativa ci sono cose simili a questa... che però alla fine é simile ad una tenda... senza il fondo ;)
Ma può essere predisposta con diversi setup simili a quelli usati con i Tarp,....

 
U

Utente 3704

Guest
Io rimango sempre per il mio tendino economico da "bennet"... il tarp lo userei solo ma solo in emergenza. Ho avuto una brutta avventura con un tarp nel 1996 quando al risveglio al mattino avevo una brutta compagnia nel sacco a pelo...da li stop!!!
 
premesso che sono un divanaro e per nulla avventuroso, secondo me la filosofia giusta e': fa quel che ti senti e che sei sicuro non possa avere conseguenze negative o quantomeno fastidiose.

poi ci sono le emergenze e i casi eccezionali, ma se devo fare qualcosa il metodo e/o l'attrezzatura con cui lo affronto dipende dal contesto. ovvio che un conto e' in estate sui colli euganei, dove puoi dormire in mutande e l'unico problema sono le zanzare (e il caldo che risale dalla pianura sottostante e ti costringe a bere spesso), un conto e' in inverno sul cervino una tempesta improvvisa di neve. dovendo scegliere, preferisco la prima condizione, dato che la seconda non saprei neppure vagamente come affrontarla neppure se avessi tutta l'attrezzatura del mondo e una stufa a pellet con uno sherpa che mi porta i sacchi di pellet...
 
C

ciclotore2

Guest
Essere "avventurosi" è un termine vacuo che può prestarsi a mille esegesi. La scelta dei materiali è un valore aggiunto, credo che il motore che dia la spinta a qualunque viaggio o attività sia la curiosità, il coraggio si imparerà lungo la strada così come le strategie di sopravvivenza, il denaro ha la sua importanza ma non servono grandi cifre per fare delle belle uscite: un fornello oppure un fuoco possono garantire un pasto caldo e se si ha la fortuna di avere un occhio buono in natura si possono trovare cose da mangiare da aggiungere a quello portate da casa. Tuttavia se la tecnologia ci offre dei mezzi minimalisti questi non vanno visti come nemici ma come sistemi di agevolazione per migliorare la qualità delle nostre uscite. Vuoi mettere ad esempio la differenza fra gli scarponi di 50 anni fa con quelli attuali? O la differenza che fra un giaccone di pelle ed un maglione pesante di 50 anni fa con un softshell in goretex con interno in micropile? Vuoi mettere una tenda biposto canadese di 40 anni fa da 20 kg con una monoposto con abside capiente che pesa un kilo? Suvvia non facciamo gli ipocriti. Bisogna discernere ciò che serve fa ciò che è inutile, dove andiamo? Cosa faremo? Quando torneremo?
Poi per carità ognuno fa le proprie valutazioni, ma io ad esempio odio tarp ed amaca, mente per altri sono indispensabili. Rimane come prima cosa la singola individualità.
 
Se devo scegliere tra una tenda e un tarp preferisco............ un rifugio;preferisco un piatto di tagliatelle con i funghi mangiate comodamente un rifuglio a cucinarmi il cibo da solo nei boschi ;se me lo posso permettere preferisco il un comodo zaino tecnico al vecchio zaino della naia senza imbottitura. Sono forse meno avventuroso ?Dove sta scritto che un avventuroso deve rifiutare le comodità?Per mè l' avventura è il desiderio di non fermarsi anche se sarebbe più semplice farlo poi se lo fai con qualche comodità in più che male c'è?
 
W

Woodvivor

Guest
Nessun male, ognuno vive le proprie passioni con gli approcci che preferisce e ritiene, sà, essere adatti a lui ;)

Il punto é proprio questo... e vale per qualunque attività, qualunque approccio ;)
Non solo in determinati casi ;) O in base al numero di seguaci di determinate filosofie...
 
Ti sei dimenticato che nel 2017 gli scopi principali degli amanti delle attività "outdoor" non é la passione per la natura... cioé, apprezzano molto anche quella e il contesto... ma poi mirano ad altro ;)
Conoscere le specifiche tecniche di ogni materiale presente sugli scaffali, nei minimi dettagli. Per poterne parlare. Quello che viene usato dalla maggior parte, quello che viene detto dalla massa.
Il portare tutto quello che si può avere, senza rinunciare a nulla.... ma cercando di risparmiare grammo dopo grammo.
Il tutto finalizzato alla passione del "viversi la natura" andando di fretta, cercando di portare a casa dei tempi brevissimi... per emergere, per dire "...il cartello indicava 3 ore e io ho impiegato 1 ora...". Se l'escursione non é di XXXX metri di dislivello e XXXX chilometri, non và bene...

Se non fai così nel 2017 non sei nessuno su tutta la linea ;) AHAHAHAH

Ma come si dice "... il mondo é "bello" perché é vario..." e quindi ci sono mille-mila "...filosofie dell'avventuroso...", le quali però vanno di pari passo allo loro passioni, interessi.... Quali saranno...?

Prima di tutto vorrei dire che sono pienamente d'accordo con Speleoalp.
Vorrei addirittura aggiungere che le pubblicità ultimamente sono sempre più rivolte a "compratori avventurosi" che con l'auto vanno nel bosco per "conquistare la natura".
Insomma ci avrete fatto caso anche voi: ora anche per vendere una semplicissima utilitaria si fanno pubblicità con montagne e avventure di sfondo incredibili...poi quando parli con una persona ed espliciti che abiti lontano dalla città storcono tutti il naso... in pratica questo ritorno alla natura è frutto di un bombardamento mediatico. Molti "vittima di questo fenomeno" corrono alla ricerca di quelle sensazioni acquistando nuovi gadget e non andando in natura...
Quindi quella sensazione di disorientamento @LorenzoSpada secondo me è più che legittima... io spesso ho con me alcune attrezzature costose, ma vorrei fare un distinguo:
Un conto è innamorarsi di un coltello o di un poncho ed adoperarlo al meglio con passione nei compiti più opportuni... un conto è passare le giornate su Amazon alla ricerca di un oggetto che ti serve solo per appagare quella sensazione di vuoto che abbiamo provato tutti scoprendo che c'è uno strumento adatto ad un lavoretto che prima non sapevamo fare...
La ricerca del peso piuma, la ricerca della posizione precisa, dell'altitudine esatta della lama perfetta del telo o della pala multifunzione... ci stà... ma dobbiamo correggere le nostre tendenze, tutti quanti.
Altrimenti le aziende di outdoor faranno un sacco di soldi e noi passeremo le nostre giornate sul divano a comprare immaginando avventure che non vivremo mai...
Grazie per lo spunto. Io per primo ho molto ancora da imparare.
 
Ultima modifica:
Mah....siamo ognuno di noi un "mondo particolare".
Porta con te in un bosco una persona che mai ha fatto nulla di ciò e gli sembrerà di essere Indiana Jhones,
viceversa....vai in hotel 5stelle dove puoi trovare il top e invece ti dici.."Che palle qui!".
Chi definisce la cosa?
Solo provando....
Io nel mio piccolo ho provato un po' tutto e mi sono innamorato di amaca e telo...qualsiasi condizione climatica ci sia ma....già senza telo cambierebbe. Troppe sfumature, troppi adattamenti....é un tiro al star meglio emotivamente, soffrire un pochino (ammettiamolo dai che un pochino masochisti lo siamo) e il cercare della sana adrenalina.
 
"Spendere centinaia di euro per avere mille comfort anche in mezzo alla natura o staccare veramente dalla vita di tutti i giorni e limitare al minimo sia gli agi che le spese?"

Sono i due estremi dell'approccio alla natura.
L'attrezzatura "ultimo grido" per stare bene anche in ambiente naturale spesso ostile, o lo "spartanesimo" estremo, con attrezzatura minimale e a basso costo, che mette a dura prova le proprie capacità di adattamento (e poi, per recuperare dal disagio e dalla fatica, ci vuole una settimana di ferie "vera").
Penso ci siano infinite vie di mezzo, che ognuno può praticare a seconda delle proprie caratteristiche ed esigenze.
Se lavori e hai un tempo limitato per queste attività devi valutare per forza una cosa intermedia (non è logico, anzi, può causarti ulteriori problemi, arrivare al lavoro stanco e improduttivo).
 
C

ciclotore2

Guest
"Spendere centinaia di euro per avere mille comfort anche in mezzo alla natura o staccare veramente dalla vita di tutti i giorni e limitare al minimo sia gli agi che le spese?"

Sono i due estremi dell'approccio alla natura.
L'attrezzatura "ultimo grido" per stare bene anche in ambiente naturale spesso ostile, o lo "spartanesimo" estremo, con attrezzatura minimale e a basso costo, che mette a dura prova le proprie capacità di adattamento (e poi, per recuperare dal disagio e dalla fatica, ci vuole una settimana di ferie "vera").
Penso ci siano infinite vie di mezzo, che ognuno può praticare a seconda delle proprie caratteristiche ed esigenze.
Se lavori e hai un tempo limitato per queste attività devi valutare per forza una cosa intermedia (non è logico, anzi, può causarti ulteriori problemi, arrivare al lavoro stanco e improduttivo).
Hai perfettamente ragione. Il riposo notturno è fondamentale e la camminata deve essere piacevole e non un massacro. Mi piace dormire in tenda cucinare all'aperto, ma le 8 ore di sonno canoniche sono per me indispensabili in qualunque situazione. Quindi nel mio zaino oltre alle tenda e sacco a pelo, non mancano mai il materassino ed il cuscino gonfiabili. Ed alle 17 crollasse il mondo, fornellino ed una tazza di tè verde... Tarp? Amache? Non le vorrei manco regalate. De gustibus...
 
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