La fine che verrà...

Qualunque ragionamento si voglia fare circa la sopravvivenza di un singolo individuo sulla terra, dovrebbe partire da alcuni dati fondamentali tipo:
A) un occidentale consuma normalmente circa una tonnellata di cibo (solo cibo) all'anno.
B) la dose minima di acqua, ma qui vado a memoria, per fare di tutto è invece di circa 5 litri al giorno ossia 1825 litri annui. Questa è la dose MINIMA, noi occidentali probabilmente questo dato lo possiamo moltiplicare dalle 5 alle 10 volte. per gli Americani, in certe zone i quantitativi sono enormemente superiori.

Quantitativi medi pro-capite!

Certo possiamo sia diventare meno bulimici, ottimizzare i consumi, se non sarà una tonnellata sara un po' di meno, ma non quintali e quintali.
Lo stesso vale per i quantitativi idriici.
Io non so che cosa si possa fare, produrre di più in campo agricolo è o può essere devastante, la pesca industriale ha già depauperato i mari pesantemente, anche gli allevamenti possono essere inquinanti.

E qui mi fermo. Io? continuerò a vivere come so, come sempre ho fatto rimanendo nella media dei dati che ho citato, sprecando di sicuro anche senza volerlo.
 
Paradossalmente il consumo "idrico" maggiore non è per nutrirsi, aspetto sicuramente fondamentale, ma per lavarsi e, per questo, per quanto si possa dire difficilmente, in questa società, vi si può rinunciare.

Però, sinceramente, il consumo idrico lo vedo relativamente come uno spreco nel senso che il "lavarsi" rientra pienamente fra le esigenze moderne di questa civiltà, inoltre, uno spreco implica un uso improprio, eccessivo, di una risorsa che, però, fortunatamente in questa società, a queste latitudini, non è così "rara" tale da impegnare risorse aggiuntive che, per effetto indiretto, diventano importanti (questa è una sensazione).

Non viviamo in zone desertiche dove per avere un litro di acqua potabile c'è bisogno di significativi apporti di risorse esterne, anche le stesse perdite dell'acqua potabile nei "nostri" circuiti di distribuzione è sì uno spreco, si è consumata energia, si è prodotto inquinamento aggiuntivo che oggettivamente poteva essere evitato, ma l'acqua persa, come tale, non è che scompare ma semplicemente rientra in circolo remoto rispetto magari alla fonte di estrazione ma pur sempre rimane, certo spostare "x" litri per portarli da una sorgente e farli finire in una falda acquifera a decine se non centinaia di chilometri più a valle, dovute alle perdite, è uno spreco di risorse per ovvi motivi ma, di per sé, la materia prima è ancora lì, non viene tolta ad altre popolazioni.

Questo non vuol dire che è giustificabile usare 100 litri per lavarsi le mani ma non mi sento "in peccato" se mi lavo le mani :).

Diciamo che è, probabilmente, una magra consolazione o, forse, una pia ricerca di una qualche giustificazione....... non lo sò.

Ciao :si:, Gianluca
 
La domanda iniziale era cosa posso fare per salvare la Terra?
Vi dico cosa faccio io partendo dal idea di Gandhi che "Il cambiamento sono io"
1. Tutti i giorni vado a lavoro in bicicletta, 22 km in tutto. La macchina la uso solo quando serve veramente.
2. Cerco di usare tutte le cose fino alla fine della loro vita, quando non sono più riparabili.
3. Prepariamo in casa la magior parte delle marmellate, pane, yogurt, kefir, affumicati, agrodolci etc.
 
quoto un po' tutti :)

non ho detto che non ci sian danni, ma è una particella se rapportata alle aziende petrolifere i cui danni non son tutti visibili eppur se si parla di danni alla natura esce spesso il nome Monsanto come una figura demoniaca.

Monsanto non è l'unica multinazionale che nell'ultimo secolo ha prodotto in grande quantità nell'industria chimica/farmaceutica e delle biotecnologie.
del resto è costata a Bayer "solo" 60 miliardi.
, BASF tale cifra la fa di fatturato annuo.
ChemChina comprò Syngenta per 42miliardi e da poco si è fusa con Sinochem, staremo a vedere che numeri uscirà a breve, se mai succedesse una fusione con Sinopec diventerebbe l'unico colosso imbattibile che potrebbe come un buco nero assorbire la qualunque.

come se si parla di OGM esce il nome Monsanto e magari non si ricorda di quanto fatto magari dall'ENEA che è un ente pubblico nostrano...

il grosso problema e' che il danno biologico causato da monsato, aventis e affini, e' invisibile. e' assolutamente invisibile. ma c'e'. senza contare il tenere interi popoli per le balle col discorso dei semi ibridi e con la prospettiva di non vendere piu' semi e della possibilita' di non far germogliare quelli dei raccolti successivi, oppure della perdita di biodiversita' e altre problematiche non specialistiche.

tra l'altro certe sperimentazioni poco simpatiche sono state fatte in italia (abbiamo perso una guerra e siamo sotto occupazione militare e culturale, ricordiamolo). soprattutto quelle di cui erano meno sicuri. e qualche professore universitario di botanica o agraria da noi e' morto di strani tumori dopo aver avuto a che fare con determinati semi e raccolti.

sarei curioso di sentire cosa ha fatto l'enea in merito, ammetto che mi sono concentrato soprattutto sull'estero perche' gli studi italiani in merito ci sono e sono molto validi, ma rarissimi, mentre e' pieno di studi fatti all'estero, spesso da italiani emigrati (ne conosco un po'). non sono informato sull'enea.

L'uomo si adatterà e sopravviverà, la speranza/minaccia che si autodistrugga è molto remota.
Le multinazionali si arricchiscono e diventano potenti, non per magia, ma grazie ai soldi di tutti noi, basterebbe un comportamento più responsabile e sostenibile da parte dei consumatori. Ma alla fine scriviamo indignati sui forum, ma poi siamo i primi a comprare i prodotti delle multinazionali, perché sono migliori o costano meno.

Alla peggio arriverà Thanos e farà fuori metà della popolazione dell'universo.:-?

non si distruggeranno tutti, le elites sopravviveranno. noi siamo solo polli da spennare. verissima e tristissima la penultima frase.

Qualunque ragionamento si voglia fare circa la sopravvivenza di un singolo individuo sulla terra, dovrebbe partire da alcuni dati fondamentali tipo:
A) un occidentale consuma normalmente circa una tonnellata di cibo (solo cibo) all'anno.
B) la dose minima di acqua, ma qui vado a memoria, per fare di tutto è invece di circa 5 litri al giorno ossia 1825 litri annui. Questa è la dose MINIMA, noi occidentali probabilmente questo dato lo possiamo moltiplicare dalle 5 alle 10 volte. per gli Americani, in certe zone i quantitativi sono enormemente superiori.

Quantitativi medi pro-capite!

Certo possiamo sia diventare meno bulimici, ottimizzare i consumi, se non sarà una tonnellata sara un po' di meno, ma non quintali e quintali.
Lo stesso vale per i quantitativi idriici.
Io non so che cosa si possa fare, produrre di più in campo agricolo è o può essere devastante, la pesca industriale ha già depauperato i mari pesantemente, anche gli allevamenti possono essere inquinanti.

E qui mi fermo. Io? continuerò a vivere come so, come sempre ho fatto rimanendo nella media dei dati che ho citato, sprecando di sicuro anche senza volerlo.

aggiungo che in usa sono messi male col discorso "acqua fossile", ma di brutto. e che il fattore geologico non e' da sottovalutare. se domani il vesuvio facesse un'eruzione di intensita' pliniana, o un vulcano siberiano immettesse tonnellate di polveri, oppure la faglia di san andrea o il vulcano eifel o lo yellowstone si svegliassero storti, o se un'alluvione spianasse parte del sudest asiatico sarebbe un grosso colpo per tutte le nostre risorse.

sono bastate alluvioni relativamente piccole per fermare le produzioni di componenti tecnologici e rallentare lo sviluppo in merito, con effetti devastanti a lungo termine e tuttora sentiti. un grosso evento al posto sbagliato e siamo a posto.

La domanda iniziale era cosa posso fare per salvare la Terra?
Vi dico cosa faccio io partendo dal idea di Gandhi che "Il cambiamento sono io"
1. Tutti i giorni vado a lavoro in bicicletta, 22 km in tutto. La macchina la uso solo quando serve veramente.
2. Cerco di usare tutte le cose fino alla fine della loro vita, quando non sono più riparabili.
3. Prepariamo in casa la magior parte delle marmellate, pane, yogurt, kefir, affumicati, agrodolci etc.

*this :)
 
L'uomo si adatterà e sopravviverà, la speranza/minaccia che si autodistrugga è molto remota.
Le multinazionali si arricchiscono e diventano potenti, non per magia, ma grazie ai soldi di tutti noi, basterebbe un comportamento più responsabile e sostenibile da parte dei consumatori. Ma alla fine scriviamo indignati sui forum, ma poi siamo i primi a comprare i prodotti delle multinazionali, perché sono migliori o costano meno.

Alla peggio arriverà Thanos e farà fuori metà della popolazione dell'universo.:-?
no,no,no,no,per quanto posso boicotto fino alla morte!!!! :)
 
Le elites, i padroni o come li vogliamo chiamare, alla fine dipendono dai polli da spennare, cioè da noi, se non ci fossimo non sarebbero quello che sono.
Se ne diventassimo consapevoli, forse...
Io direi che "Le elites" dipendevano dai polli da spennare, per i polli intendo, perdonatemi, usando i termini marxisti la classe operaia in genere. Fra pocco, quando la classe operaia sarà sostituita dai robot, non servirano più neanche i polli da spenare. Infatti, le elites stano pensando quando partire con la rivoluzione robotica-elletrica. Da qui viene anche il redito di cittadinanza, per forza, se il lavoro sparirà! La rivoluzione industriale ha portato i contadini, che non avevano più risorse, in città, cosi se al inizio del secolo scorso avevamo un 80%-90% di contadini adesso abbiamo neanche 3%-2%. Il problema è dove andrano le persone dalla città, quando sarano sostituite dai robot?
 
La risposta alla tua domanda è già stata fornita da qualcuno qualche post più indietro: quando la maggior parte della popolazione non servirà più, semplicemente l'élite annienterà quelli che non servono. Una guerra, un'epidemia programmata, qualcosa insomma che non possa direttamente ricondurre ad un autore certo.
Ma ci vorrà del tempo, la tecnologia non permette ancora di sostituire la manodopera necessaria e i tempi non sono pronti perché ancora troppo concentrati sulla finanza. Sarà l'economia reale, cioè la produzione di beni, specie quelli primari, a determinare i tempi.
 
Io direi che "Le elites" dipendevano dai polli da spennare, per i polli intendo, perdonatemi, usando i termini marxisti la classe operaia in genere. Fra pocco, quando la classe operaia sarà sostituita dai robot, non servirano più neanche i polli da spenare. Infatti, le elites stano pensando quando partire con la rivoluzione robotica-elletrica. Da qui viene anche il redito di cittadinanza, per forza, se il lavoro sparirà! La rivoluzione industriale ha portato i contadini, che non avevano più risorse, in città, cosi se al inizio del secolo scorso avevamo un 80%-90% di contadini adesso abbiamo neanche 3%-2%. Il problema è dove andrano le persone dalla città, quando sarano sostituite dai robot?

Bah, tutta la tua teoria la vedo come una cosa un po' complottistica... :biggrin:

Se i robot sostituiranno gli operai in un certo tipo di industria, ci saranno le industrie che producono i robot ad impiegare operai.

Noi non siamo polli da spennare passivi, siamo polli ai quali è stato fatto assaggiare il benessere e solo in pochi ci vogliono rinunciare "per salvare il Pianeta". Tra i quali io...

Se vivessi come i miei nonni ai primi del '900 sarei molto poco impattante per il pianeta: niente auto, niente elettricità, niente acqua corrente in casa, niente riscaldamento efficace (solo una stufa a legna), niente plastica.
Riguardo ai rifiuti, economia circolare al 100%: il rifiuto organico "commestibile" si riciclava tutto dandolo ai polli o al maiale che poi diventavano carne, quello che poteva essere combustato si bruciava, altro diventava concime o, come lo si vuol chiamare oggi, "compost". Metallo e vetro si riciclavano: si rilavavano all'infinito le botttiglie del latte e del vino, niente vuoto a perdere!
Quindi non avevano bidoni della spazzatura, tantomeno quelli per la differenziata :biggrin:, e di conseguenza nessuno che glieli venisse a svuotare quindi niente lavoro per i netturbini.

Onestamente oggi non riuscirei a vivere così, anche se quotidianamente mi sforzo al massimo per contenere il più possibile gli sprechi.
 
Ultima modifica:
Io direi che "Le elites" dipendevano dai polli da spennare, per i polli intendo, perdonatemi, usando i termini marxisti la classe operaia in genere. Fra pocco, quando la classe operaia sarà sostituita dai robot, non servirano più neanche i polli da spenare. Infatti, le elites stano pensando quando partire con la rivoluzione robotica-elletrica. Da qui viene anche il redito di cittadinanza, per forza, se il lavoro sparirà! La rivoluzione industriale ha portato i contadini, che non avevano più risorse, in città, cosi se al inizio del secolo scorso avevamo un 80%-90% di contadini adesso abbiamo neanche 3%-2%. Il problema è dove andrano le persone dalla città, quando sarano sostituite dai robot?
certamente la meccanizzazione ha cambiato enormemente il lavoro.ma le macchine sono macchine e non sono intelligenti perchè non hanno inventiva.eseguono solo degli ordini.
dovremmo discernere ed usarla per i lavori usuranti e dannosi,non per tutto.l'artigianato va difeso ,incentivato e riscoperto.la macchina deve restare quello che è,uno strumento.Ma il fulcro fondamentale deve restare l'essere umano.
forse è vero che la classe operaia non esiste più.io non sono molto d'accordo o, meglio, vedo sempre più "carne da cannone".si sta aprendo sempre di più la forbice sociale.io lavoro in sanità e il pronto soccorso viene,erroneamente,sempre più usato come ambulatorio perchè tanta gente non riesce a fare prevenzione per via dei costi.Poi,certo,ci sono anche quelli che si comprano il cellulare da 800 euro e fanno gli operai ma non credo sia tutta colpa loro.
Riesci a scegliere,diventi consapevole,se conosci,se sei informato.ma oggi è più utile la disinformazione.Guardate solo quello che sta succedendo coi vaccini.
scusate la lungaggine :oops:
 
E' tutto un casino....noi non vedremo la fine, possiamo ipotizzarla e rallentarla con comportamenti corretti. Di più non si può.
come detto anche prima il mondo oggi si misura con la crescita costante del PIL. tutto si basa sulla produzione ( diminuiscono le risorse) ed il consumo(aumento dei rifiuti) di qualunque genere e tipo vi vengano in mente.
Come si fa a cambiare le cose se il presupposto è quello sopra detto da cui poi derivano addirittura le leggi finanziarie e di bilancio degli stati, e quotazioni di Borsa, i dividendi degli azionisti etc?
Non si può cambiare. Non si accordano neppure sui trattati nazionali in materia di salvaguardia dall'inquinamento, perchè se inquini di meno, vuol dire che devi produrre di meno, non basta cambiare metodo di produzione. E se produci di meno non fai PIL. A nessuno fotte se il tuo PIL più basso è anche meno inquinante.
Il PIL riassume il peggio mica il meglio.
Ad un certo punto qualcuno prenderà atto che il sistema è un mostro:
a) siamo in troppi
b) non tutti possiamo consumare allo stesso modo, chi consuma deve diminuire drasticamente lo dose giornaliera
c) gli euro i dollari gli yen le carte di credito, non servono su Marte, gli extraterresti non le accettano, non sono digeribili dall'apparto digerente umano.
Ma sarà una corsa contro il poco tempo rimasto. Mamma Terra credo non farà sconti, avendo per millenni datoci tutto e di più, ci toglierà, speriamo piano piano, tutto.
 
I robot attualmente costano molto e richiedono molta manutenzione e persone che badino a loro, per farla non sono ancora economicamente vantaggiosi; anche se non è da escludere, nel breve periodo difficilmente i robot sostituiranno l'uomo, in futuro non lo so.

Le istituzioni dovrebbero proprio avere questo questo compito, di governare l'innovazione tecnologia e i cambiamenti sociali in vista del bene di tutti.

Non iniziamo le solite tiritere sui governanti, li abbiamo votati noi e se non abbiamo votato, allora non abbiamo neanche diritto a lamentarci.
 
I robot attualmente costano molto e richiedono molta manutenzione e persone che badino a loro, per farla non sono ancora economicamente vantaggiosi; anche se non è da escludere, nel breve periodo difficilmente i robot sostituiranno l'uomo, in futuro non lo so.

Le istituzioni dovrebbero proprio avere questo questo compito, di governare l'innovazione tecnologia e i cambiamenti sociali in vista del bene di tutti.

Non iniziamo le solite tiritere sui governanti, li abbiamo votati noi e se non abbiamo votato, allora non abbiamo neanche diritto a lamentarci.

Secondo me per la rivoluzione robotica non e ancora dato lo start, solo perchè Le elites non hanno deciso ancora cosa fare con tutti quelli che resterano fuori lavoro. Quando deciderano per esempio di darli il redito di cittadinanza allora partirà anche la rivoluzione robotica. I ROBOT COSTRUIRANO ALTRI ROBOT, esatamente come abbiamo visto nei film, i robot sarano d'apertutto in pochissimo tempo. Nel fratempo succedera qualcosa con le nascite, e cosi, nel arco di 40-50 anni si ariverà al "miliardo d'oro" di popolazione, più qualche miliardo di robot. (Non serve amazzare nesuno, basta non fare più dei bambini)
Non si tratta di essere pesimisti o ottimisti, è il progresso che porterà a una situazione del genere. (Come e stato prima, anche l'epoca di pietra non e finita perchè è finita la pietra) Cosa potrebbe impedire a uno sviluppo cosi? Una guerra per esempio, ma anche la guerra o qualche catastrofe naturale non farà che rallentare il processo di qualche decina d'anni. Non vi pare strano che stiamo ancora andando con delle macchine a benzina e siamo sempre nella crisi? Non siamo nella crisi, sono Le elites che stanno frenando il progresso perchè non siamo ancora pronti. Le tecnologie esistono già da tempo. Quando saremmo pronti, ognuno di noi avrà il suo robot personale (forse...).
 
Secondo me per la rivoluzione robotica non e ancora dato lo start, solo perchè Le elites non hanno deciso ancora cosa fare con tutti quelli che resterano fuori lavoro. Quando deciderano per esempio di darli il redito di cittadinanza allora partirà anche la rivoluzione robotica. I ROBOT COSTRUIRANO ALTRI ROBOT, esatamente come abbiamo visto nei film, i robot sarano d'apertuto in pochissimo tempo. Nel fratempo succedera qualcosa con le nascite, e cosi, nel arco di 40-50 anni si ariverà al "miliardo d'oro" di popolazione, più qualche miliardo di robot. (Non serve amazzare nesuno, basta non fare più dei bambini)
Non si trata di essere pesimisti o ottimisti, è il progresso che porterà a una situazione del genere. (Come e stato prima, anche l'epoca di pietra non e finita perchè è finita la pietra) Cosa potrebbe impedire a uno sviluppo cosi? Una guerra per esempio, ma anche la guerra o qualche catastrofe naturale non farà che rallentare il processo di qualche decina d'anni. Non vi pare strano che stiamo ancora andando con delle macchine a benzina e siamo sempre nella crisi? Non siamo nella crisi, sono Le elites che stanno frenando il progresso perchè non siamo ancora pronti. Le tecnologie esistono già da tempo. Quando saremmo pronti, ognuno di noi avrà il suo robot personale (forse...).
Concordo sul fatto che prima poi la nostra società sarà robotizzata, ho solo detto che non ci sono ancora i presupposti, ma prima poi ci si arriverà.

Io temo che faremo la fine del film Wall-E. Dove gli uomini non fanno più nulla, neppure camminano...

Il grande problema sarà l'intelligenza artificiale e l'autocoscienza dei robot.
 
L'avvento robotico, che con gli occhi di chi è nato all'inizio del secolo scorso è già avvenuto (già oggi robot costruiscono robot o parti di essi o, più generalmente, apparecchiature elettroniche e noi, chi più chi meno, ne dipendiamo) ha, ad oggi, un blocco fondamentale al suo sviluppo da film che è poi, a guardar bene, il motivo per il quale in un breve tempo, rispetto al periodo in cui è presente l'essere umano sulla terra, si è giunti ad oltre sette miliardi ......... L'ENERGIA ovvero una fonte energetica tale da garantire una "sopravvivenza" robotica su larga scala.

Tralasciando l'avvento di una mente artificiale che prenderà autocoscienza alle ore 2:14, ora dell'atlantico, del 29 agosto, di fatto, oggi, molte tecnologie sono ferme al palo, sia per motivi di convenienza, ma anche proprio per mancanza di una fonte energetica che sia economicamente sensata in funzione del lavoro svolto e che sia tale da poter essere integrata in sistemi mobili.

L'auto elettrica, non è una novità, è nota da anni eppure, oggi, è una goccia nel mare delle auto termiche sia per ovvi motivi di convenienza (il petrolio è fonte di benessere economico per milioni di persone, negarlo è come dire che la terra è non solo piatta ma anche bidimensionale) ma anche perché non si è ancora trovata una catena "energetica" equivalente a quella del petrolio senza le conseguenze ambientali attuali, quando questo avverrà, su tutto il fronte, anche quello sociale, allora, forse, si comincerà a vedere robot anche fuori dalle fabbriche ........ e l'assurdo, in senso lato e nell'ottica dell'invasione robotica, è che oggi molti auspicano un futuro del genere ed io sono uno di quelli (non che voglia skynet ma l'auto elettrica sì).

Ciao :si:, Gianluca
 
L'auto elettrica, non è una novità, è nota da anni eppure, oggi, è una goccia nel mare delle auto termiche sia per ovvi motivi di convenienza (il petrolio è fonte di benessere economico per milioni di persone, negarlo è come dire che la terra è non solo piatta ma anche bidimensionale) ma anche perché non si è ancora trovata una catena "energetica" equivalente a quella del petrolio senza le conseguenze ambientali attuali, quando questo avverrà, su tutto il fronte, anche quello sociale, allora, forse, si comincerà a vedere robot anche fuori dalle fabbriche ........ e l'assurdo, in senso lato e nell'ottica dell'invasione robotica, è che oggi molti auspicano un futuro del genere ed io sono uno di quelli (non che voglia skynet ma l'auto elettrica sì).

Ciao :si:, Gianluca

Questo punto mi fa un po' pensare. Io vedo la cosa diversamente: il petrolio è ancora oggi il motore del potere di uno stato in particolare, quello che esercita il controllo sull'occidente e non solo. La sua economia è strettamente legata al petrolio e si potrebbe dire che se è ciò che è (quello stato) è perché la sua moneta (il dollaro) è ancora la moneta di scambio del mondo intero e lo è perché il petrolio si compra e vende proprio in quella moneta.
Se oggi si smettesse di estrarre petrolio, quel paese farebbe default molto più velocemente dell'Italia o della Grecia.
Ne consegue che il petrolio è necessario per chi controlla l'occidente per continuare ad essere la potenza egemone e continuare a lavorare per un futuro dove qualche migliaio di famiglie di spartiranno il mondo.

Altra cosa: quando parliamo di robot noi tutti peniamo a umanoidi; ma la realtà non è questa: non servono forme umanoidi per classificare qualcosa come robot. Prendi la fabbrica della Lego in Danimarca: sai quante persone la mandano avanti? e quanti addetti alla produzione di sono?
 
Questo punto mi fa un po' pensare. Io vedo la cosa diversamente: il petrolio è ancora oggi il motore del potere di uno stato in particolare, quello che esercita il controllo sull'occidente e non solo. La sua economia è strettamente legata al petrolio e si potrebbe dire che se è ciò che è (quello stato) è perché la sua moneta (il dollaro) è ancora la moneta di scambio del mondo intero e lo è perché il petrolio si compra e vende proprio in quella moneta.
Se oggi si smettesse di estrarre petrolio, quel paese farebbe default molto più velocemente dell'Italia o della Grecia.
Ne consegue che il petrolio è necessario per chi controlla l'occidente per continuare ad essere la potenza egemone e continuare a lavorare per un futuro dove qualche migliaio di famiglie di spartiranno il mondo.

Altra cosa: quando parliamo di robot noi tutti peniamo a umanoidi; ma la realtà non è questa: non servono forme umanoidi per classificare qualcosa come robot. Prendi la fabbrica della Lego in Danimarca: sai quante persone la mandano avanti? e quanti addetti alla produzione di sono?
Hai perfetamente ragione.
Il problema non e di avere dei robot umanoidi e di cercare di farli andare con delle batterie AAA. Il problema e sociale. Il mondo cambiera totalmente. E questo cambiamento che fa paura a tanti. Ogni rivoluzione tecnologica ha portato anche a una rivoluzione sociale. Non mi piace il termine rivoluzione, preferirei il termine evoluzione solo che purtroppo quando si ha un cambiamento si cambia tutto.
 
Ne consegue che il petrolio è necessario per chi controlla l'occidente per continuare ad essere la potenza egemone e continuare a lavorare per un futuro dove qualche migliaio di famiglie di spartiranno il mondo.
in realtà le più grandi realtà petrolchimiche son attualmente in medio oriente e oriente fra Arabia, Cina e Russia, unite sfornano piu dell'America del nord, la Cina pur non essendo al primo posto per produzione totale ha meno aziende che se ne occupano per cui son quelle che fatturano maggiormente.

il crollo sarebbe totale, l'Italia non produce granché ma ne compriamo un botto e non avendo neanche centrali nucleari, pagheremmo lo scotto anche peggio delle altre nazioni.
 
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