- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: 18 dicembre 2017
Regione e provincia: Abruzzo, Teramo
Località di partenza: impianti sciistici San Giacomo di Monte Piselli
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: 9.5 km
Grado di difficoltà: EEAI
Descrizione delle difficoltà: il primo tratto di percorso fino a Monte Piselli è agevolmente fattibile con le ciaspole, anche il tratto fino alla vetta può esserlo, ma trattandosi di una cresta seppure molto larga vanno valutate le condizioni. Il tratto successivo, la discesa al lago, il passaggio per il vallone del Vescovo e l'ultimo fuori bosco fino agli impianti va ben valutato per innevamento e presenza di ghiaccio perchè può diventare tutt'altro che banale ed inoltre non vi è segnaletica quindi bisogna conoscere il percorso e la morfologia dei luoghi.
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: buona nel primo pezzo, assente dalla vetta in poi
Dislivello in salita: 600m
Dislivello in discesa:
Quota massima: 1814m vetta del monte Girella
Accesso stradale: per chi proviene da Teramo, causa interruzioni varie, procedere sulla SS81 fino a Villa Lempa e poi seguire le indicazioni per "Cerqueto" e impianti sciistici Monte Piselli.
Descrizione
Dopo il bellissimo post del socio @Leo da solo su questa splendida giornata, arrivo anche io con le mie sensazioni e le mie fotografie di questa "piccola" montagna che non finisce mai di stupirci in ogni stagione...
Tante emozioni in un giorno le cui premesse erano nuvole dense e poco decifrabili ed una lupetta Linda non al top della forma. Ma partiamo ugualmente su una strada che sarà ricca di deviazioni causa lavori e, fino all'arrivo agli impianti in piena attività di manutenzione, ci ripetiamo che oggi faremo quello che sentiamo di fare con un occhio attento a Linda ed alle sue condizioni...
Ci diciamo che già solo sgambettare un po' nella neve ci basterebbe ed è con questo spirito positivo e scanzonato che, messe le ciaspole, mettiamo le zampe su una pista battuta dal gatto delle nevi mentre un cielo livido invece di incutere timore disegna un paesaggio sospeso
Siamo nella località nota come "Tre Caciare", di caciara se ne vede solo una in mezzo alla neve, ma sembra un presepe per quanto è bello... Zoe come sempre guarda con diffidenza le cose nuove e le capanne dette anche "tholos" non fanno eccezione
Ci addentriamo quindi nel bosco, si potrebbe tagliare e salire seguendo i piloni della seggiovia (l'ho fatto in estate, una bella pendenza...) fino a Monte Piselli, ma non avrebbe senso visto che non abbiamo fretta, che non vogliamo stressare Linda (che però già saltella più spensierata) e che il bosco appare troppo invitante.
Ed i passi volano nonostante dopo la deviazione segnalata "per ciaspolatori" la traccia la battiamo noi e spesso si affonda anche di 20cm. L'uscita dal bosco ci riserva la sorpresa di un sole che finalmente ha fatto capolino
E non è l'unica sorpresa, la passeggiata nel bosco ci ha anche protetti dalla vista che si gode da questo versante della montagna e che si scopre come un regalo dopo la salita
La neve qui in cresta è spazzata dal vento, a tratti si ammucchia per diversi cm e cede, Zoe sembra comunque perfettamente a suo agio anche se il freddo inizia a farsi sentire
Procediamo in direzione della vetta del Monte Girella lasciandoci Monte Piselli alle spalle ed incrociamo un'altra caciara, però glassata
Dopo un tratto pianeggiante, ma con neve pesantuccia, siamo alla base dell'ultimo strappo in salita prima del pianoro che conduce alla vetta e ci godiamo la vista sul vallone del Vescovo, ancora non sappiamo se ci saranno le condizioni per scendere, quindi ci fermiamo un po' ad ammirarlo, di bianco vestito, con una caciara che spicca in mezzo alle linee sinuose
La salita richiede sempre un certo tributo di fatica, ma è agevolata dal vento che ha spolverato le rocce che si offrono come gradini fortunatamente per nulla gelati, guadagnamo nuovamente una zona pianeggiante che però sembra più fuori dal mondo della precedente, mi giro indietro e guardo le antenne e gli impianti di Monte Piselli e le nostre orme sul manto nevoso
Come spesso accade, io e Zoe ci separiamo da Leo e Linda, siamo a vista e ci godiamo questa montagna "tutta per noi"
Ci ricongiungiamo quasi alla base dell'ultima salita, quando già la croce di vetta inizia a farsi notare, dopo un pezzetto di neve ghiacciata che ha agevolato i nostri passi, il vento ha nuovamente ammucchiato svariati cm di neve che sfondano
Ma la vista della vetta infonde nuove energie e poi Linda è finalmente raggiante anche se dolorante ed oggi non ha voglia di giocare, Leonardo è felice di vedere la sua compagna non troppo sofferente ed anche la piccola ed irrequieta Zoe pare aver capito che oggi non ci sarà la possibilità di giocare ma solo di godere della compagnia reciproca
Gli ultimi strappi in salita, un po' di neve che sfonda, un po' di quella ghiacciata che scrocchia sotto le lame delle ciaspole e siamo alla croce vetta
Che balcone meraviglioso sull'Adriatico!
Ed è agghindata come un albero di Natale, ma il freddo è davvero pungente qui!
Infatti sostiamo giusto il tempo di far due foto e godere della vista e della "conquista", poi puntiamo verso l'affaccio al laghetto e lascio un po' Zoe libera di trotterellare
L'indicazione non è chiarissima in effetti, ma la strada la conosciamo...
Ci affacciamo verso il vallone del Vescovo per valutare la situazione di innevamento ed una eventuale discesa, Zoe però è ancora in modalità "free" e parte come una talpa a scavare solchi... La richiamo subito perché qui dobbiamo valutare le condizioni del pendio e successivamente il da farsi
Decidiamo di scendere, le condizioni ci sembrano fattibili, non montiamo i ramponi (ma va detto che abbiamo ciaspole abbastanza cattive entrambi) e con una piccolissima deviazione rispetto al tracciato, estivo per non caricare troppo trasversalmente un crinale con una certa pendenza, scendiamo verso il laghetto ormai ghiacciato e la sua caciara
Dopo la deviazione, come avevamo deciso dall'alto vedendo la conformazione del terreno e la distribuzione della neve, riprendiamo il solco del sentiero estivo che appare senza accumulo di neve tanto che sporge qualche ciuffo d'erba: la vista del laghetto e dal laghetto è come sempre un'emozione
Prestando massima attenzione ci avviciniamo all'affaccio offerto dalle Porchie, ed è da togliere il fiato
Zoe è ubbidiente ma ancora cucciola ed esuberante, quindi al cospetto di questo dirupo è legata da un po'... anche perchè la sosta qui è d'obbligo sia per il pranzo sia per un bel te caldo
Leo si attarda per fumare approfittando della vista selvaggia e meravigliosa, io non fumo e poi voglio rimettere Zoe a sgambettare libera (e farla muovere, fa freddo) quindi riparto e mi affaccio nel vallone del Vescovo imbiancato mentre le ombre già iniziano a prenderne possesso
Anche qui per vento e conformazione del terreno ci sarà da scegliere bene le linee da seguire, tutto sommato devo dire che tenendosi sulla traccia del sentiero estivo si riesce a scendere abbastanza agevolmente senza affrontare o caricare pendii con pendenze accentuate, rallento comunque il passo per aspettare Leo, almeno vederlo e farmi vedere, ed infatti spunta la sua sagoma e quella di Linda mentre il sole inizia a salutarci
Zoe sembra sentire un po' il freddo su una zampetta (in realtà poi appurerò che è semplicemente una postura nuova che fa in alcune condizioni, anche senza neve) ma l'occasione mi sembra buona per educarla un po' a farsi trasportare... con me non gradisce molto mentre con Leo resiste qualche minuto in più.. comunque meritano una foto in concomitanza di una dolina che con la neve ha un fascino pauroso tanto che le stiamo ben lontani nonostante la curiosità
Ci avviciniamo ad un tratto che non abbiamo mai percorso, di solito noi passiamo in alto per tornare indietro, passiamo a mezzacosta fino a Monte Piselli, si aggiunge quindi il fascino di un angolo nuovo che non tradisce le aspettative
Siamo nuovamente in un bosco e dobbiamo (ne eravamo a conoscenza) superare i resti di una valanga dello scorso inverno che ha spazzato via parte del sentiero qui in basso.
Ma proseguendo nel bosco il sole fa nuovamente capolino e l'ambiente muta ancora
Ancora quella sensazione di esser soli al mondo, il sole, i colori che si incendiano, il bosco... scatta un'altra sosta, che ce la siamo meritati
Ed anche questa volta lascio Leo a fumare e mi avvio ad affrontare l'ultimo pezzo per chiudere questo anello, questo è un sentiero che d'estate è percorso anche da famiglie con bambini ed invece mi ritrovo su un misto di neve e roccia a tratti stretto e con uno strapiombo assolutamente da non sottovalutare a valle: anche l'adrenalina oggi, che meraviglia! Ci sono altre impronte che però ignoro, procedo sondando bene le linee e l'innevamento, a volte preferendo il rumore della ciaspola sulla roccia invece che su tratti nevosi poco sondabili a vista. All'inizio ho anche pensato se non fosse il caso di mettere i ramponi, in realtà le lame ed il rampone delle mie ciaspole mi consentono di procedere in grande sicurezza e senza mai un cedimento.... mi volto indietro e guardo il tratto percorso con Zoe che è stata bravissima a starmi in scia e non indugiare troppo sui bordi innevati (cornici) che meraviglia!
Telefono quindi a Leo per preannunciargli il tratto avventuroso, lui mi dice che è appena arrivato all'imbocco e se lo sta pregustando, anche se non ne ha bisogno gli do un paio di indicazioni e poi mi avvio su un sentiero che ormai è diventato una carrabile innevata, il sole ha reso il manto poco consistente, ma il ciclo dei passi ed il loro rumore, il mio respiro ed il cuore che batte diventano come un mantra nella testa e procedo come in trance, riassaporando i momenti di questa splendida giornata... poi mi desto per un istante e mi fermo, non voglio disturbare Leo con un'altra telefonata ma voglio aspettare di vederlo spuntare ed eccolo lì, con Linda all'inizio della "carrabile meditativa innevata".
Rallento molto la mia andatura mentre noto a distanza che anche lui entra in loop con i suoi passi, ci ricongiungiamo che siamo quasi al parcheggio, Zoe festeggia Leo e Linda, io ed il socio ci guardiamo negli occhi per l'ennesima passeggiata tranquilla che è diventata qualcos'altro, sorridiamo e vola qualche espressione più da osteria che da racconto social.
La Montagna dei Fiori ci ha nuovamente regalato una giornata splendida e per concludere con il giusto tributo la nostra avventura, una sosta ad una macelleria sulla strada per una birra ed un panino con la rinomata porchetta di Campli è pressoché obbligatorio... salute!
Regione e provincia: Abruzzo, Teramo
Località di partenza: impianti sciistici San Giacomo di Monte Piselli
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: ...
Chilometri: 9.5 km
Grado di difficoltà: EEAI
Descrizione delle difficoltà: il primo tratto di percorso fino a Monte Piselli è agevolmente fattibile con le ciaspole, anche il tratto fino alla vetta può esserlo, ma trattandosi di una cresta seppure molto larga vanno valutate le condizioni. Il tratto successivo, la discesa al lago, il passaggio per il vallone del Vescovo e l'ultimo fuori bosco fino agli impianti va ben valutato per innevamento e presenza di ghiaccio perchè può diventare tutt'altro che banale ed inoltre non vi è segnaletica quindi bisogna conoscere il percorso e la morfologia dei luoghi.
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: buona nel primo pezzo, assente dalla vetta in poi
Dislivello in salita: 600m
Dislivello in discesa:
Quota massima: 1814m vetta del monte Girella
Accesso stradale: per chi proviene da Teramo, causa interruzioni varie, procedere sulla SS81 fino a Villa Lempa e poi seguire le indicazioni per "Cerqueto" e impianti sciistici Monte Piselli.
Descrizione
Dopo il bellissimo post del socio @Leo da solo su questa splendida giornata, arrivo anche io con le mie sensazioni e le mie fotografie di questa "piccola" montagna che non finisce mai di stupirci in ogni stagione...
Tante emozioni in un giorno le cui premesse erano nuvole dense e poco decifrabili ed una lupetta Linda non al top della forma. Ma partiamo ugualmente su una strada che sarà ricca di deviazioni causa lavori e, fino all'arrivo agli impianti in piena attività di manutenzione, ci ripetiamo che oggi faremo quello che sentiamo di fare con un occhio attento a Linda ed alle sue condizioni...
Ci diciamo che già solo sgambettare un po' nella neve ci basterebbe ed è con questo spirito positivo e scanzonato che, messe le ciaspole, mettiamo le zampe su una pista battuta dal gatto delle nevi mentre un cielo livido invece di incutere timore disegna un paesaggio sospeso
Siamo nella località nota come "Tre Caciare", di caciara se ne vede solo una in mezzo alla neve, ma sembra un presepe per quanto è bello... Zoe come sempre guarda con diffidenza le cose nuove e le capanne dette anche "tholos" non fanno eccezione
Ci addentriamo quindi nel bosco, si potrebbe tagliare e salire seguendo i piloni della seggiovia (l'ho fatto in estate, una bella pendenza...) fino a Monte Piselli, ma non avrebbe senso visto che non abbiamo fretta, che non vogliamo stressare Linda (che però già saltella più spensierata) e che il bosco appare troppo invitante.
Ed i passi volano nonostante dopo la deviazione segnalata "per ciaspolatori" la traccia la battiamo noi e spesso si affonda anche di 20cm. L'uscita dal bosco ci riserva la sorpresa di un sole che finalmente ha fatto capolino
E non è l'unica sorpresa, la passeggiata nel bosco ci ha anche protetti dalla vista che si gode da questo versante della montagna e che si scopre come un regalo dopo la salita
La neve qui in cresta è spazzata dal vento, a tratti si ammucchia per diversi cm e cede, Zoe sembra comunque perfettamente a suo agio anche se il freddo inizia a farsi sentire
Procediamo in direzione della vetta del Monte Girella lasciandoci Monte Piselli alle spalle ed incrociamo un'altra caciara, però glassata
Dopo un tratto pianeggiante, ma con neve pesantuccia, siamo alla base dell'ultimo strappo in salita prima del pianoro che conduce alla vetta e ci godiamo la vista sul vallone del Vescovo, ancora non sappiamo se ci saranno le condizioni per scendere, quindi ci fermiamo un po' ad ammirarlo, di bianco vestito, con una caciara che spicca in mezzo alle linee sinuose
La salita richiede sempre un certo tributo di fatica, ma è agevolata dal vento che ha spolverato le rocce che si offrono come gradini fortunatamente per nulla gelati, guadagnamo nuovamente una zona pianeggiante che però sembra più fuori dal mondo della precedente, mi giro indietro e guardo le antenne e gli impianti di Monte Piselli e le nostre orme sul manto nevoso
Come spesso accade, io e Zoe ci separiamo da Leo e Linda, siamo a vista e ci godiamo questa montagna "tutta per noi"
Ci ricongiungiamo quasi alla base dell'ultima salita, quando già la croce di vetta inizia a farsi notare, dopo un pezzetto di neve ghiacciata che ha agevolato i nostri passi, il vento ha nuovamente ammucchiato svariati cm di neve che sfondano
Ma la vista della vetta infonde nuove energie e poi Linda è finalmente raggiante anche se dolorante ed oggi non ha voglia di giocare, Leonardo è felice di vedere la sua compagna non troppo sofferente ed anche la piccola ed irrequieta Zoe pare aver capito che oggi non ci sarà la possibilità di giocare ma solo di godere della compagnia reciproca
Gli ultimi strappi in salita, un po' di neve che sfonda, un po' di quella ghiacciata che scrocchia sotto le lame delle ciaspole e siamo alla croce vetta
Che balcone meraviglioso sull'Adriatico!
Ed è agghindata come un albero di Natale, ma il freddo è davvero pungente qui!
Infatti sostiamo giusto il tempo di far due foto e godere della vista e della "conquista", poi puntiamo verso l'affaccio al laghetto e lascio un po' Zoe libera di trotterellare
L'indicazione non è chiarissima in effetti, ma la strada la conosciamo...
Ci affacciamo verso il vallone del Vescovo per valutare la situazione di innevamento ed una eventuale discesa, Zoe però è ancora in modalità "free" e parte come una talpa a scavare solchi... La richiamo subito perché qui dobbiamo valutare le condizioni del pendio e successivamente il da farsi
Decidiamo di scendere, le condizioni ci sembrano fattibili, non montiamo i ramponi (ma va detto che abbiamo ciaspole abbastanza cattive entrambi) e con una piccolissima deviazione rispetto al tracciato, estivo per non caricare troppo trasversalmente un crinale con una certa pendenza, scendiamo verso il laghetto ormai ghiacciato e la sua caciara
Dopo la deviazione, come avevamo deciso dall'alto vedendo la conformazione del terreno e la distribuzione della neve, riprendiamo il solco del sentiero estivo che appare senza accumulo di neve tanto che sporge qualche ciuffo d'erba: la vista del laghetto e dal laghetto è come sempre un'emozione
Prestando massima attenzione ci avviciniamo all'affaccio offerto dalle Porchie, ed è da togliere il fiato
Zoe è ubbidiente ma ancora cucciola ed esuberante, quindi al cospetto di questo dirupo è legata da un po'... anche perchè la sosta qui è d'obbligo sia per il pranzo sia per un bel te caldo
Leo si attarda per fumare approfittando della vista selvaggia e meravigliosa, io non fumo e poi voglio rimettere Zoe a sgambettare libera (e farla muovere, fa freddo) quindi riparto e mi affaccio nel vallone del Vescovo imbiancato mentre le ombre già iniziano a prenderne possesso
Anche qui per vento e conformazione del terreno ci sarà da scegliere bene le linee da seguire, tutto sommato devo dire che tenendosi sulla traccia del sentiero estivo si riesce a scendere abbastanza agevolmente senza affrontare o caricare pendii con pendenze accentuate, rallento comunque il passo per aspettare Leo, almeno vederlo e farmi vedere, ed infatti spunta la sua sagoma e quella di Linda mentre il sole inizia a salutarci
Zoe sembra sentire un po' il freddo su una zampetta (in realtà poi appurerò che è semplicemente una postura nuova che fa in alcune condizioni, anche senza neve) ma l'occasione mi sembra buona per educarla un po' a farsi trasportare... con me non gradisce molto mentre con Leo resiste qualche minuto in più.. comunque meritano una foto in concomitanza di una dolina che con la neve ha un fascino pauroso tanto che le stiamo ben lontani nonostante la curiosità
Ci avviciniamo ad un tratto che non abbiamo mai percorso, di solito noi passiamo in alto per tornare indietro, passiamo a mezzacosta fino a Monte Piselli, si aggiunge quindi il fascino di un angolo nuovo che non tradisce le aspettative
Siamo nuovamente in un bosco e dobbiamo (ne eravamo a conoscenza) superare i resti di una valanga dello scorso inverno che ha spazzato via parte del sentiero qui in basso.
Ma proseguendo nel bosco il sole fa nuovamente capolino e l'ambiente muta ancora
Ancora quella sensazione di esser soli al mondo, il sole, i colori che si incendiano, il bosco... scatta un'altra sosta, che ce la siamo meritati
Ed anche questa volta lascio Leo a fumare e mi avvio ad affrontare l'ultimo pezzo per chiudere questo anello, questo è un sentiero che d'estate è percorso anche da famiglie con bambini ed invece mi ritrovo su un misto di neve e roccia a tratti stretto e con uno strapiombo assolutamente da non sottovalutare a valle: anche l'adrenalina oggi, che meraviglia! Ci sono altre impronte che però ignoro, procedo sondando bene le linee e l'innevamento, a volte preferendo il rumore della ciaspola sulla roccia invece che su tratti nevosi poco sondabili a vista. All'inizio ho anche pensato se non fosse il caso di mettere i ramponi, in realtà le lame ed il rampone delle mie ciaspole mi consentono di procedere in grande sicurezza e senza mai un cedimento.... mi volto indietro e guardo il tratto percorso con Zoe che è stata bravissima a starmi in scia e non indugiare troppo sui bordi innevati (cornici) che meraviglia!
Telefono quindi a Leo per preannunciargli il tratto avventuroso, lui mi dice che è appena arrivato all'imbocco e se lo sta pregustando, anche se non ne ha bisogno gli do un paio di indicazioni e poi mi avvio su un sentiero che ormai è diventato una carrabile innevata, il sole ha reso il manto poco consistente, ma il ciclo dei passi ed il loro rumore, il mio respiro ed il cuore che batte diventano come un mantra nella testa e procedo come in trance, riassaporando i momenti di questa splendida giornata... poi mi desto per un istante e mi fermo, non voglio disturbare Leo con un'altra telefonata ma voglio aspettare di vederlo spuntare ed eccolo lì, con Linda all'inizio della "carrabile meditativa innevata".
Rallento molto la mia andatura mentre noto a distanza che anche lui entra in loop con i suoi passi, ci ricongiungiamo che siamo quasi al parcheggio, Zoe festeggia Leo e Linda, io ed il socio ci guardiamo negli occhi per l'ennesima passeggiata tranquilla che è diventata qualcos'altro, sorridiamo e vola qualche espressione più da osteria che da racconto social.
La Montagna dei Fiori ci ha nuovamente regalato una giornata splendida e per concludere con il giusto tributo la nostra avventura, una sosta ad una macelleria sulla strada per una birra ed un panino con la rinomata porchetta di Campli è pressoché obbligatorio... salute!
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