Sera a tutti, oggi ho un pensiero un po' malinconico, che vorrei dividere con voi, e sapere il vostro punto di vista.
Mi è capitato di fare un discreto numero di uscite che comprendevano il pernotto fra i monti.
Come tutti sappiamo queste uscite prevedono un grande tempo morto, quando la sera arriva, fra il momento in cui si smette di camminare a quando ci si accampa e si arriva a dormire, che può durare anche diverse ore.
Ebbene, a parte in un paio di casi in cui mi è capitato, magari per la sosta eccessivamente lunga, di annoiarmi, quel momento serale l'ho sempre vissuto con bellissime sensazioni di ricarica, di trovarmi al posto giusto, di contatto con la natura....
però...
però stavo già bene di mio.
Invece questa settimana mi è capitata una cosa strana, avrei voluto fare un pernotto facile qui sulle prealpi, ma ho rinunciato perché, avendo molti pensiero negativi per la testa, avevo paura di farmi 4-5 ore in mezzo al nulla.
Paura proprio, che quei pensieri crescessero nella solitudine e mi portassero a una brutta esperienza e alla tristezza.
alla fine non sono andato.
Dove voglio arrivare?
Mi interrogavo sul fatto che la montagna funga come una sorta di "amplificatore".
Andiamo su carichi, che stiamo bene? Staremo benissimo.
Ma se la giornata è storta... forse è meglio starsene a casa? Dove ci sono molte più distrazioni, volendo?
Che ne pensate?
PS:
Prima che qualcuno si pensi di consigliarmi qualche terapia a base di prozac, vorrei rassicurare tutti sul fatto che è stata solo una giornata no, nel complesso sto alla grande
Mi è capitato di fare un discreto numero di uscite che comprendevano il pernotto fra i monti.
Come tutti sappiamo queste uscite prevedono un grande tempo morto, quando la sera arriva, fra il momento in cui si smette di camminare a quando ci si accampa e si arriva a dormire, che può durare anche diverse ore.
Ebbene, a parte in un paio di casi in cui mi è capitato, magari per la sosta eccessivamente lunga, di annoiarmi, quel momento serale l'ho sempre vissuto con bellissime sensazioni di ricarica, di trovarmi al posto giusto, di contatto con la natura....
però...
però stavo già bene di mio.
Invece questa settimana mi è capitata una cosa strana, avrei voluto fare un pernotto facile qui sulle prealpi, ma ho rinunciato perché, avendo molti pensiero negativi per la testa, avevo paura di farmi 4-5 ore in mezzo al nulla.
Paura proprio, che quei pensieri crescessero nella solitudine e mi portassero a una brutta esperienza e alla tristezza.
alla fine non sono andato.
Dove voglio arrivare?
Mi interrogavo sul fatto che la montagna funga come una sorta di "amplificatore".
Andiamo su carichi, che stiamo bene? Staremo benissimo.
Ma se la giornata è storta... forse è meglio starsene a casa? Dove ci sono molte più distrazioni, volendo?
Che ne pensate?
PS:
Prima che qualcuno si pensi di consigliarmi qualche terapia a base di prozac, vorrei rassicurare tutti sul fatto che è stata solo una giornata no, nel complesso sto alla grande