La nube dei semi

LA NUBE DEI SEMI

Le mie poesie, lo so, saranno erranti, come me, da vivo e avranno volto, il certificato di nascita, la levigata, avventurosa gioventù
dei miei giorni felici.
E vivranno nella polvere, o fra i cereali, che la mia gente coltiva, nel cesto di nocciole, o con il pane ardente e fresco.
Accompagneranno i solitari nella bisaccia delle aurore, andranno con quelli che si amano.
Sudate al lavoro, con il fabbro, nel riposo della fabbrica, o con la ragazza stesa sull'erba, in mezzo ai cinnamomi.
Voglio le mie poesie, insieme a coloro che soffrono o tentano di respirare la nuova vita dell'uomo.
Che siano sale e non saranno calpestate.
Salvo se vitigni fossero, uva nel torchio dei paesi.
Ma non voglio frontiere o pedaggi, per il loro ingresso, fra coloro che vivono.
E portate dallo spirito, liberate siano nella parola.
E persino di me, che le ho rese in scrittura.
Poiché si sono scritte con questo inchiostro delle cose infinite.
E non entreranno nelle tiepide biblioteche, se non saranno vagliate con l'ardore di chi le legga nel sentiero segreto della scintilla, o del pesce nell'acqua.
E parlino della mia intimità con la nuvola dei semi.
E che mi sopravvivano.

A NUVEM DAS SEMENTES

Os meus poemas, sei, serão errantes, como fui, quando vivo e terão rosto, a matrícula de nascimento, a lisa, aventurosa juventude dos meus dias felizes.
E seguirão no pó, ou entre os cereais, que meu povo cultiva, no cesto de avelas, ou com o pão ardente e fresco.
Acompanharão os solitários na sacola de auroras, irão com os que se amam.
Porejantes no trabalho, com o ferreiro, no descanso da fábrica,ou com a moça espojada sobre a grama, por entre os cinamomos.
Quero os meus poemas, junto aos que sofrem ou tentam respirar a nova vida do homem.
E sejam sal e não serão pisados.
Salvo se em parreiras forem, uvas no lagar dos países.
Mas não quero divisas ou pedágios, para a sua entrada, entre os que vivem.
E levados pelo espírito, libertos sejam na palavra.
E até de mim, que os trouxe para a escrita.
Pois foram se escrevendo com esta tinta das coisas infinitas.
E não cabem nas tíbias bibliotecas, se não forem trilhados com ardor
de quem os leia na vereda secreta da centelha, ou do peixe na água.
E falem da minha intimidade com a nuvem das sementes.
E que me sobrevivam.

CARLOS NEJAR - Da "Os Viventes" (1979).
 
Ecco il bello di questo forum, oltre ad apprendere nozioni tecniche sui più svariati materiali o sulle varie tecniche utili per affrontare il mondo dell’outdoor, puoi arricchire la tua cultura (almeno nel mio caso) leggendo e gustando dei versi poetici che prima ti erano sconosciuti e che sono capaci di farti Pensare.
E ti ritrovi a scoprire autori che prima ti erano ignoti ……….
Grazie!

Un Saluto.
Dk.
 
..... ehm ...... e per chi come me è 'gnorante e non sà una parola di brasiliano ?

:rofl:

ma sai che solo ORA ho capito che la parte in alto è la traduzione della parte in basso :rofl:

..... ieri sera quando hai aperto il thread l'ho letto e mi sono subito chiesto cosa voleva dire la parte in basso, ero quasi tentato di usare un traduttore on line ma poi ho desistito e non capendoci nulla ho preferito non postare nulla (e credimi "non capire" per me è un mezzo dramma) e sono andato a letto dicendomi "vedi cosa ti succede a non studiare le lingue !! ..... ora vai a svegliare tuo figlio e fagli la ramanzina perchè non ha dei bei voti in inglese e francese !!" ...... solo nel momento in cui ho iniziato a scrivere questo post (per chiedere lumi) che mi sono accorto che erano la stessa cosa ...... brutta cosa la (mia) vecchiaia :rofl:

Grazie per avermi fatto leggere una poesia, conoscere un autore (sono poi andato a vedermi chi cavolo era stò CARLOS NEJAR) e soprattutto avermi fatto ridere rendendomi conto di quanto uno pensi di essere certo di capire le cose quando nella realtà poi basta una semplice "traduzione" per non farti capire 'na mazza ...... però mio figlio non è stato contento di essere stato svegliato per sorbirsi una ramanzina ;)

Ciao :), Gianluca

PS.: ...... la prossima volta, per cortesia, magari metti una nota a fondo pagina "A prova di znnglc: sopra Italiano, sotto lingua originale"
 
(sono poi andato a vedermi chi cavolo era stò CARLOS NEJAR) e soprattutto avermi fatto ridere

M'hai fatto piegare!!! :rofl:
Sono contenta di averti fatto ridere e comunque direi che più che "vecchiaia" può essere meglio parlare di poca dimestichezza con la poesia straniera. Che i più bravi si leggono in lingua originale, quelli come me s'accontentano di libri con traduzione e testo a fronte, una pagina la leggo l'altra la guardo come un quadro.
Sono contenta pure d'aver solleticato la curiosità ed averti spedito a cercar notizie sul sig. Carlos Nejar che scoprii in modo assolutamente fortuito cercando altro poeta sempre sudamericano...
I poeti e le poesie sono come le ciliegie: una tira l'altra.
 
Molto bella...
Mi piace scoprire nuovi poeti (almeno per me), grazie alla condivisione degli amici! :D
Grazie Zì! ;)
 
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