casomai è sempre stata una palude schifosissima
negli ultimi anni, almeno nelle zone del veneto, ha praticamente un comportamento steppico.
che storicamente fosse boschiva e, soprattutto nella mia zona, una palude schifosissima, sono d'accordo (e infatti personalmente sarei per riaprire alcuni dei bacini "bonificati all'epoca")
a quanto pare, va a cicli che seguono le variazioni climatiche, ma non ne sono sicuro
http://www.retemuseiuniversitari.un...uperiore-e-l146olocene/articolo160024909.html
edit: riporto questo interessante link
http://www.arpa.veneto.it/arpavinfo...-del-veneto-per-realizzare-attivita-educative
Per quello che sono i miei ricordi universitari, nè steppa (formazione vegetale costituita da erbe e arbusti bassi) e nè palude, salvo nei pressi della foce del Po.
Ci spiegarono che la pianura padana era anticamente un bosco di querce, ontani, pioppi, carpini e frassini poi, man mano che si saliva di quota, faggi (il faggio soffre il caldo).
E' stata pesantemente disboscata dai Romani perchè serviva spazio per il pascolo, l'agricoltura e serviva tantissima legna per le terme.
sarebbe bello fare un thread su "come erano le nostre zone nel tempo"
penso che la risposta sarebbe intuibile seguendo i cicli di milankovic
Eh già, prima dei romani, la pianura era tutto terreno boscato, terreno di guerra difficile per le legioni, inoltre era fonte di materia prima (legname) ed il terreno disboscato, veniva diviso in centurie ed assegnato come pensione ai legionari che avevano fatto 20 anni di legione.
Purtroppo gli antichi romani avevano tutto da guadagnare a disboscare la Pianura Padana.
La Pianura Padana è purtroppo stata modificata negli anni ed ora è praticamente un deserto umido, coltivato a mais, popolato da, da mucche e maiali, allevati intensivamente, oltre che da esseri umani, che hanno pesantemente cementificato, come loro solito, quando la densità di popolazione è alta.
Mi viene da pensare che, magari diventasse come il Pakistan!
monocolture finanziate dalla ue, densita' di popolazione assurda, allevamenti intensivi, industrializzazione e cementificazione selvaggia, canalizzazione forzata ed eliminazione dei bacini e dei corsi d'acqua, eliminazione quasi totale dei boschi
non e' un bello scenario
Ma noi non ci saremo
noi non ci saremo
Cit. Francesco Guccini
insomma, ha gia' iniziato ad avere modifiche climatiche notevoli
gia' qualche anno fa si parlava di passare parte delle coltivazioni di mais ad arachidi o altre colture che richiedono meno acqua
E' un dato di fatto che "noi" non ci saremo, ne sono consapevole, al punto che, quando, in collina, incontro gli amici africani, rumeni ecc gli mostro il panorama e dico:
"Un giorno tutto questo saranno ca**i vostri".
non e' un bel segno, ne' umanamente ne' ecologicamente.
umanamente perche', se l'immigrazione continua, vuol dire che abbiamo fallito in quanto molti stati hanno ancora condizioni di vita allucinanti
ecologicamente e' ancora peggio, perche' vuol dire che avremo fatto danni enormi