Non so che studi abbia fatto questa Greta, né che cosa stia rappresentando. Un'idea me la sono fatta, ma è solo una mia idea e non la espongo, perché vale quanto la mia poca informazione.
Però, dato che molti media, quando si tira fuori l'argomento che sto per esibire parlano di "bufala", credo che valga la pena ascoltare integralmente (poco meno di 9 minuti) le dichiarazioni di un Nobel per la fisica, che ha speso una vita facendo ricerca sull'energia. Tale Carlo Rubbia.
Penso che ne sappia più di tutti noi. E' ovviamente andato in Senato (in effetti, era una seduta di 2 commissioni che operano congiuntamente, una della Camera ed una del Senato) a perorare la causa della ricerca scientifica. Però fa un quadro chiaro ed impietoso della situazione europea.
Però, altrettanto ovviamente, dobbiamo chiederci: siamo nelle mani giuste, per operare le scelte per il bene comune? E, segnatamente, le mani giuste, sono i vari partiti ecologisti? Personalmente, ne dubito. Credo anzi che lo Stato dovrebbe non fare più parte di certi ambienti, che decidono del nostro futuro, se non da un punto di vista di strategia generale (es.: politica estera). Avere in posizioni di responsabilità persone che vi sono pervenute solo grazie ad un'appartenenza ad una od all'altra parte politica e non grazie alle proprie idee e capacità... beh, è la foto del problema odierno dell'Italia. Arranchiamo principalmente per quello.
Credo che il grande dibattito pubblico in materia ambientale, sia figlio solo di un fatto: alle ultime elezioni tedesche, l'unico pezzo di sinistra che non è miseramente crollato nelle urne, è il partito dei gruene (i Verdi). Di qui, la speranza, da parte dei politici di sinistra di tutta Europa, di salvarsi "la cadrega" assumendo radicali posizioni ambientaliste. Che spesso, sono inconcludenti, quando non controproducenti. Perché? Perché sono ideologiche e non pragmatiche.
Insomma: alle prossime europee, votate, è importante. E meditate molto ma molto bene chi!