La picozza del nonno - aiuto e restauro

Nei prossimi giorni vorrei finire il restauro per provarla entro fine settimana, il mio dubbio è il legno: quello originale pulito e nutrito è veramente molto bello, ho tagliato due centimetri sul fondo per eliminare crepa ed eccessiva tarlatura, per il resto è un buon legno denso e solido. Ho paura, però, che 85 cm in totale, incluso il puntale, siano pochi anche se sono alto solo 1.70 m. Uno nuovo sarebbe su misura, ma nuovo appunto!
Che mi consigliate? Provare il vecchio non mi costa nulla, ed è anche vero che i miei boschi e sentieri hanno pendenze non trascurabili!
..la risposta è dentro di te..che però è sba-glia-tta!!! (cit: Sommo Sacerdote Guzzanti in "Quelo")
 
Per ora provo l'originale, voglio dargli fiducia! Per ovviare al problema lunghezza ho tornito un raccordo idraulico e ci ho fatto una filettatura M10 per metterci una barra in acciaio, vediamo cosa ne salta fuori.. Non fate caso alle viti che sono provvisorie per i primi test..

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Rieccomi con degli sviluppi interessanti: nel frattempo ho sgrassato la testa con un detergente e tolto la terra residua con una spazzola a setole dure, ho poi "affilato" la becca e lucidato il filo, come detto in precedenza, ed ho lucidato parzialmente il tutto con spazzola, acqua calda e bicarbonato.
Ho anche realizzato una cinghia in pelle rifacendomi ad alcune immagini storiche. Questo è il risultato:

Vedi l'allegato 174636

Vedi l'allegato 174631

Vedi l'allegato 174632

Vedi l'allegato 174633

Vedi l'allegato 174634

Vedi l'allegato 174635

Il manico è fissato in maniera provvisoria per foto e prove. Mentre cercavo qualche immagine per ispirazione e riferimento mi sono imbattuto in alcune informazioni interessanti: ho trovato un paio di esemplari, del tutto identici alla mia, all'asta e ho scoperto che è una picca datata 1930 circa! Ora, io che sono diffidente di natura, ho cercato degli approfondimenti ed è risultato che l'aquila dovrebbe essere quella fascista, mentre il cappello sulla becca è ovviamente un cappello alpino. Confrontando il periodo di picco del fascio e le relazioni con gli alpini, effettivamente, potrebbe risalire ad un periodo a cavallo degli anni '30, comunque nulla di certo. Non male direi, chissà non sia addirittura un regalo del bisnonno a mio nonno o proprio un'oggetto del mio bisnonno.
Il valore non è elevato, va dai 45 ai 75 euro per esemplari completi di manico e puntale (anche se non avevano l'anello per la cinghia quelli venduti), quindi in condizioni leggermente migliori della mia. Sicuramente, almeno per me, ha più valore storico e affettivo che economico.
E' un lavoretto da poco che mi sta appassionando parecchio, ora passerò al manico e al puntale: mi piacerebbe tenere il manico originale ma non credo di riuscire, lo dovrei accorciare e mi servirebbe un puntale come l'originale (circa 15 cm in acciaio) per riuscire ad utilizzarla come bastone (mi serve circa un metro o poco meno, ora è circa 80 cm).
E' sicuramente un bell' oggetto ma sinceramente ho qualche dubbio ad attribuirlo al periodo fascista.L' aquila è un immagine abbastanza comune nell' iconografia specialmente di quella che si associa all'alta montagna.Inoltre non è presente nessun fascio littorio mentre all' epoca li mettevano dovunque
 
Non saprei, gli esemplari che ho trovato erano identici e datati 1930, poi da lì a dire che è effettivamente di quel periodo è un bel passo.. ci vorrebbe qualcuno del mestiere!
 
Anch'io, sinceramente, ho qualche dubbio sulla datazione. In rete avevo trovato lo stesso bastone ed era datato 1930, circa, ma era una datazione arbitraria non riportava nulla che giustificasse tale data.

L'assenza di fasci litori, considerando il periodo, siamo a metà del ventennio più o meno, la mancanza di un logo sul cappello, la presenza del "fiasco" e il materiale in sé (alluminio) mi lascia perplesso ma, considerando l'origine, oltre che la destinazione direi che è del tutto marginale :)

Ciao :si:, Gianluca
 
Finalmente giretto di collaudo: niente di complicato, 3 o 4 chilometri misti fra sentieri e tagli per il bosco.. La picozza si è comportata molto bene, il puntale fatto in casa funziona e mi permette di non perdere il passo, la testa è comoda in mano e si aggrappa bene ai rami.. Sono soddisfatto :si:
Sinceramente la pensavo più scomoda e, invece, è forse più comoda di un bastone normale.. Al prossimo mercatino mi guardo in giro in cerca di una picca in acciaio, come quella postata sopra, per fare lo stesso lavoro ma per cose più impegnative dove effettivamente potrebbe servirmi una testa completamente utilizzabile ;)

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Grazie per l'aiuto ragazzi!!!
 
posto bellissimo, dove eri? :) che marsupio e'?

Quello che si vede sullo sfondo è il paese dove abito, Lodrino nella zona alta della provincia di Brescia.. Mi trovavo sul piccolo campanile della santella che guarda il paese, dalla parte opposta della "valle"..
Il marsupio, in realtà, sono le tasche M4 e M5 della Maxpedition infilate su un vecchio cinturone della naja.. E' il setup che uso per le uscite leggere diciamo..
 
Quello che si vede sullo sfondo è il paese dove abito, Lodrino nella zona alta della provincia di Brescia.. Mi trovavo sul piccolo campanile della santella che guarda il paese, dalla parte opposta della "valle"..
Il marsupio, in realtà, sono le tasche M4 e M5 della Maxpedition infilate su un vecchio cinturone della naja.. E' il setup che uso per le uscite leggere diciamo..

hai gia' parlato di quel setup?

penso che sarebbe bello fare anche un thread dei nostri paesi :)
 
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