- Parchi delle Marche
-
- Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Dati
Data: 03/11/14
Regione e provincia: Marche (FM)
Località di partenza: Rubbiano
Località di arrivo: Rubbiano
Tempo di percorrenza: 8:30
Chilometri: 15 (grosso modo)
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: ricerca di sentiero non lampante e pendio senza traccia
Dislivello in salita: 1270 mt
Dislivello in discesa: 1270 mt
Quota massima: 2198
Accesso stradale: Rubbiano
Descrizione
Fantastico percorso ad anello che comprende nomi piuttosto "commerciali" dei Sibillini ma che percorre alcune vie poco note e altre addirittura inesistenti e che offre scenari vari e maestosi anche grazie alla miracolosa giornata che mi è capitata ... anche se ho mancato anche questa volta l'obiettivo e anche se, per la seconda volta, sono stato respinto dalla Regina dei Sibillini.
Ma andiamo per ordine:
innanzitutto le immagini (che il mio povero smartphone non riesce a riproporre adeguatamente): https://www.youtube.com/watch?v=oljwZ2X8cGo
E poi il resoconto:
Seguendo il consiglio di Mauro (zetacane, non finirò mai di ringraziarti ), decido di puntare al tempio della Sibilla, ma un "andata e ritorno" secco non mi piaceva perché troppo corto (non posso andare in montagna quando voglio, e quando posso voglio sfruttare al meglio l'occasione) e perché gran parte dell'itinerario (dalle Piasciarelle a San Leonardo) già lo avevo fatto e non è tra i miei preferiti.
Consulto la cartina e scorgo un sentiero "archeologico" (così denominato sulla mappa) che sale a San leonardo per una via che mi era sconosciuta. Da qui proseguo mentalmente scorrendo il dito sul sentiero che risale in parte il fosso "il Rio" per poi dirigersi al "Casale il Rio". Continuo verso il Pizzo dove incontro la via che risale la cresta della Priora e mi faccio portare in Vetta (nonostante già sapessi, grazie alle foto di zetacane, che la cima era coperta da un sottile strato di neve). Quindi ridiscendo (sempre trascinando il dito sulla cartina) per la cresta sud est fino al "casale I Grottoni" da dove raggiungo il "tempio della Sibilla". A questo punto torno ai "Grottoni" e da qui a San Leonardo per tornare, tramite la "via normale" alle Pisciarelle e poi alla macchina .... in realtà andrà piuttosto diversamente....
Com'è andata:
Parto la mattina piuttosto tardi contando che il giro che voglio fare è lungo, mi è quasi totalmente sconosciuto e le ore di luce ormai scarseggiano ma, visto che il percorso iniziale pare piuttosto "sibillino" e incerto, voglio avere una buona luce, e poi ho già considerato che, una volta tornato a San Leonardo, potrei tranquillamente tornare tramite la "via normale" alla luce della frontale tanto ... "non ci si perde neanche un bambino" (insegna il buon Lucio).
Insomma parto alle 7 e, appena passato il ponte delle Pisciarelle, trovo sulla destra il sentiero "misterioso". Lo imbocco e subito mi piace: molto selvaggio ma comunque sufficientemente comodo, a tratti ripido e scivoloso ma la maggiore difficoltà che vi ho trovato (direi l'unica) è stata l'identificare il sentiero giusto in mezzo alle numerose tracce animali che vi si intersecano. (rivedendo alla sera la zona in cui si fa largo il sentiero, sembra impossibile che qualcuno sia riuscito a trovare un passaggio in mezzo a quell'incastro di rocce verticali e alberi che vi si aggrappano, e invece, percorrendo il sentiero, non mi sono mai sentito esposto né ho percepito la verticalità dell'ambiente).
Comunque sia, in un'ora raggiungo il sentiero che risale il "Fosso il Rio" poco oltre l'eremo di San Leonardo. Lo seguo comodamente in pianura e in discesa cercando la deviazione che mi dovrebbe portare al "casale Il Rio" ma arrivo sul fiume e la deviazione non la vedo. Essendo circondato da pareti rocciose decido di effettuare la prima variazione al programma iniziale e raggiungo così la "Cascata del Rio" che effettivamente merita.
Da qui ho due opzioni: o seguire il "sentiero archeologico 18" (ce ne sono diversi) che però non individuo immediatamente e che comunque mi avrebbe allungato un po la strada, oppure risalire "a campi" fino al "casale delle Murette" affrontando il ripido ed infinito pendio che mi ci separa. Ovviamente (per chi mi conosce) scelgo la seconda e così mi ritrovo a dover risalire "di bolina" con lunghi "zig zag" intervallati da numerose pause per riprendere fiato, fare innumerevoli foto alla magnificenza che mi circonda e per controllare la via migliore. Questo percorso imprevisto mi porta però a poter ammirare quello che ho battezzato "il Tempietto della Priora": un piccolo arco di roccia davvero suggestivo.
Finalmente arrivo in cresta che sono le 11. Mi dico: "a mezzogiorno devi essere sulla Priora" ma, prima una pausa spuntino e poi la ricerca di una via che mi permetta di evitare il grosso della neve e infine la valanga di foto a cui (sempre grazie alla perfetta giornata che mi ha accolto) sottopongo lo spettacolare panorama che mi si offre verso tutti i punti cardinali presentandomi la sibilla e la sua cresta, i Monti gemelli, il gruppo del Gran Sasso, Il Vettore, Il Bove nord, Il Tre Vescovi con la cresta percorsa la volta scorsa, la valle dell'Ambro in veste autunnale, Il M.Rotondo nonché tutte le province di Fermo, Ascoli e Macerata e altro ancora, mi rallentano e mezzogiorno passa senza che io abbia finalmente omaggiato la Regina. Il passaggio che evita le neve non c'è e quando appuro che la neve, benché poca è parecchio insidiosa, senza rimpianti ingoio questa ennesima "sconfitta" e ripiego al "Casale delle Murette" (che in realtà non ho trovato) e punto al "Tempio della Sibilla" attraversando il versante est della Priora per il sentiero che che passa dal "Casale della Priora".
Prima di partire mi concedo un ulteriore spuntino ed è q questo punto che mi chiama mia moglie dicendo che la nostra gatta si è squartata una gamba e devo rientrare per aiutarla.
La via più breve a questo punto consiste nel raggiungere il "Casale della Priora" e da qui scendere a San Leonardo e poi seguire la "normale" fino alla macchina. Farò la strada quasi di corsa concedendomi solo qualche foto (beh!! forse qualcuna in più) e alle 15:30 sono alla macchina.
La gatta pare stia bene, il veterinario l'ha operata ed è sotto antibiotici (pora stella).
Scusate il poema ma non riuscivo a trattenermi: davvero un giro memorabile
Alla prossima
Data: 03/11/14
Regione e provincia: Marche (FM)
Località di partenza: Rubbiano
Località di arrivo: Rubbiano
Tempo di percorrenza: 8:30
Chilometri: 15 (grosso modo)
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: ricerca di sentiero non lampante e pendio senza traccia
Dislivello in salita: 1270 mt
Dislivello in discesa: 1270 mt
Quota massima: 2198
Accesso stradale: Rubbiano
Descrizione
Fantastico percorso ad anello che comprende nomi piuttosto "commerciali" dei Sibillini ma che percorre alcune vie poco note e altre addirittura inesistenti e che offre scenari vari e maestosi anche grazie alla miracolosa giornata che mi è capitata ... anche se ho mancato anche questa volta l'obiettivo e anche se, per la seconda volta, sono stato respinto dalla Regina dei Sibillini.
Ma andiamo per ordine:
innanzitutto le immagini (che il mio povero smartphone non riesce a riproporre adeguatamente): https://www.youtube.com/watch?v=oljwZ2X8cGo
E poi il resoconto:
Seguendo il consiglio di Mauro (zetacane, non finirò mai di ringraziarti ), decido di puntare al tempio della Sibilla, ma un "andata e ritorno" secco non mi piaceva perché troppo corto (non posso andare in montagna quando voglio, e quando posso voglio sfruttare al meglio l'occasione) e perché gran parte dell'itinerario (dalle Piasciarelle a San Leonardo) già lo avevo fatto e non è tra i miei preferiti.
Consulto la cartina e scorgo un sentiero "archeologico" (così denominato sulla mappa) che sale a San leonardo per una via che mi era sconosciuta. Da qui proseguo mentalmente scorrendo il dito sul sentiero che risale in parte il fosso "il Rio" per poi dirigersi al "Casale il Rio". Continuo verso il Pizzo dove incontro la via che risale la cresta della Priora e mi faccio portare in Vetta (nonostante già sapessi, grazie alle foto di zetacane, che la cima era coperta da un sottile strato di neve). Quindi ridiscendo (sempre trascinando il dito sulla cartina) per la cresta sud est fino al "casale I Grottoni" da dove raggiungo il "tempio della Sibilla". A questo punto torno ai "Grottoni" e da qui a San Leonardo per tornare, tramite la "via normale" alle Pisciarelle e poi alla macchina .... in realtà andrà piuttosto diversamente....
Com'è andata:
Parto la mattina piuttosto tardi contando che il giro che voglio fare è lungo, mi è quasi totalmente sconosciuto e le ore di luce ormai scarseggiano ma, visto che il percorso iniziale pare piuttosto "sibillino" e incerto, voglio avere una buona luce, e poi ho già considerato che, una volta tornato a San Leonardo, potrei tranquillamente tornare tramite la "via normale" alla luce della frontale tanto ... "non ci si perde neanche un bambino" (insegna il buon Lucio).
Insomma parto alle 7 e, appena passato il ponte delle Pisciarelle, trovo sulla destra il sentiero "misterioso". Lo imbocco e subito mi piace: molto selvaggio ma comunque sufficientemente comodo, a tratti ripido e scivoloso ma la maggiore difficoltà che vi ho trovato (direi l'unica) è stata l'identificare il sentiero giusto in mezzo alle numerose tracce animali che vi si intersecano. (rivedendo alla sera la zona in cui si fa largo il sentiero, sembra impossibile che qualcuno sia riuscito a trovare un passaggio in mezzo a quell'incastro di rocce verticali e alberi che vi si aggrappano, e invece, percorrendo il sentiero, non mi sono mai sentito esposto né ho percepito la verticalità dell'ambiente).
Comunque sia, in un'ora raggiungo il sentiero che risale il "Fosso il Rio" poco oltre l'eremo di San Leonardo. Lo seguo comodamente in pianura e in discesa cercando la deviazione che mi dovrebbe portare al "casale Il Rio" ma arrivo sul fiume e la deviazione non la vedo. Essendo circondato da pareti rocciose decido di effettuare la prima variazione al programma iniziale e raggiungo così la "Cascata del Rio" che effettivamente merita.
Da qui ho due opzioni: o seguire il "sentiero archeologico 18" (ce ne sono diversi) che però non individuo immediatamente e che comunque mi avrebbe allungato un po la strada, oppure risalire "a campi" fino al "casale delle Murette" affrontando il ripido ed infinito pendio che mi ci separa. Ovviamente (per chi mi conosce) scelgo la seconda e così mi ritrovo a dover risalire "di bolina" con lunghi "zig zag" intervallati da numerose pause per riprendere fiato, fare innumerevoli foto alla magnificenza che mi circonda e per controllare la via migliore. Questo percorso imprevisto mi porta però a poter ammirare quello che ho battezzato "il Tempietto della Priora": un piccolo arco di roccia davvero suggestivo.
Finalmente arrivo in cresta che sono le 11. Mi dico: "a mezzogiorno devi essere sulla Priora" ma, prima una pausa spuntino e poi la ricerca di una via che mi permetta di evitare il grosso della neve e infine la valanga di foto a cui (sempre grazie alla perfetta giornata che mi ha accolto) sottopongo lo spettacolare panorama che mi si offre verso tutti i punti cardinali presentandomi la sibilla e la sua cresta, i Monti gemelli, il gruppo del Gran Sasso, Il Vettore, Il Bove nord, Il Tre Vescovi con la cresta percorsa la volta scorsa, la valle dell'Ambro in veste autunnale, Il M.Rotondo nonché tutte le province di Fermo, Ascoli e Macerata e altro ancora, mi rallentano e mezzogiorno passa senza che io abbia finalmente omaggiato la Regina. Il passaggio che evita le neve non c'è e quando appuro che la neve, benché poca è parecchio insidiosa, senza rimpianti ingoio questa ennesima "sconfitta" e ripiego al "Casale delle Murette" (che in realtà non ho trovato) e punto al "Tempio della Sibilla" attraversando il versante est della Priora per il sentiero che che passa dal "Casale della Priora".
Prima di partire mi concedo un ulteriore spuntino ed è q questo punto che mi chiama mia moglie dicendo che la nostra gatta si è squartata una gamba e devo rientrare per aiutarla.
La via più breve a questo punto consiste nel raggiungere il "Casale della Priora" e da qui scendere a San Leonardo e poi seguire la "normale" fino alla macchina. Farò la strada quasi di corsa concedendomi solo qualche foto (beh!! forse qualcuna in più) e alle 15:30 sono alla macchina.
La gatta pare stia bene, il veterinario l'ha operata ed è sotto antibiotici (pora stella).
Scusate il poema ma non riuscivo a trattenermi: davvero un giro memorabile
Alla prossima
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