La Storia del Bowie

Si esatto, il 119 e 120 sono hidden tang, mentre il 124 è full tang. Anche io trovo che siano più interessanti il 119 e il 124. Il 124 è davvero bello, forse le guancette sono un pò squadrate, ma è fatto davvero bene.
...confermo assolutamente. Il materiale dei manici nei Buck fissi classici è "resina fenolica" come afferma la ditta produttrice, altra maniera per designare quello che io penso sia durissima e resistentissima bakelite (ricordate i vecchi telefoni a disco dei nonni di colore nero? Erano fatti di quel materiale.).
Più che semplicemente "squadrato", trovo il manico del 124 un po' "grosso" ed "ingombrante" nella mano, per il resto è ottimo a patto di non pagarlo più di 200€...
Il 119 è un buon coltello da "campo" oltre che ottimo per la caccia, la costruzione è robusta ed, al massimo, potrebbe rompersi qualche millimetro di punta (molto acuminata e fragile).

Per il resto, si ho 2 Randall, spero di non finire lapidato... :biggrin:
Il 14 l'ho acquistato da un collezionista nel 2012, mentre lo Smithsonian è venuto a casa nel 2019 ed ha avuto un po' di passaggi di mano (passando in primis da quelle di "amerrregani" a Camp Darby), ambedue ad un prezzo molto vantaggioso...per me.:rofl:
 
Bowie ? ..... mai sentito parlarne , ma abbiamo un film con Alan Ladd sullo scaffale :)

Di Randall ne abbiamo i casetti pieni a forza di andare in Florida d'inverno in vacanza

Stranamente uno di mei Buck Classici ha il manico in ferro ..... ehehe

Bakelite ..... abbiamo tante radio a valvole Vintage

Cheers ....... Vinny

https://www.imdb.com/title/tt0044753/?ref_=nv_sr_srsg_0

https://www.imdb.com/title/tt0044753/mediaviewer/rm3605410304/

Screen Capture Image.jpg
 
Ultima modifica:
...confermo assolutamente. Il materiale dei manici nei Buck fissi classici è "resina fenolica" come afferma la ditta produttrice, altra maniera per designare quello che io penso sia durissima e resistentissima bakelite (ricordate i vecchi telefoni a disco dei nonni di colore nero? Erano fatti di quel materiale.).
Più che semplicemente "squadrato", trovo il manico del 124 un po' "grosso" ed "ingombrante" nella mano, per il resto è ottimo a patto di non pagarlo più di 200€...
Il 119 è un buon coltello da "campo" oltre che ottimo per la caccia, la costruzione è robusta ed, al massimo, potrebbe rompersi qualche millimetro di punta (molto acuminata e fragile).

Per il resto, si ho 2 Randall, spero di non finire lapidato... :biggrin:
Il 14 l'ho acquistato da un collezionista nel 2012, mentre lo Smithsonian è venuto a casa nel 2019 ed ha avuto un po' di passaggi di mano (passando in primis da quelle di "amerrregani" a Camp Darby), ambedue ad un prezzo molto vantaggioso...per me.:rofl:
Macché lapidato... Goditeli! :)
 
Bellissimo articolo zoro
articolo che nega o almeno mette in dubbio quelle che ritenevo essere le caratteristiche che delineano un bowie:
clip point che credevo immancabile
guardia pronunciata
e bisello concavo.

si conferma invece il concetto che le dimensioni devono essere abbondanti:
ricordo una frase letta non so dove che più o meno affermava:
un buon bowie deve avere una lama abbastanza grande da poterci cuocere sopra 2 uova
 
si conferma invece il concetto che le dimensioni devono essere abbondanti:
ricordo una frase letta non so dove che più o meno affermava:
un buon bowie deve avere una lama abbastanza grande da poterci cuocere sopra 2 uova

Questa l'avevo sentita anche io ma penso sia una baggianata in quanto usare la lama come piastra per la cottura poi ne rovinerebbe la tempra...
 
Bellissimo articolo zoro
articolo che nega o almeno mette in dubbio quelle che ritenevo essere le caratteristiche che delineano un bowie:
clip point che credevo immancabile
guardia pronunciata
e bisello concavo.

si conferma invece il concetto che le dimensioni devono essere abbondanti:
ricordo una frase letta non so dove che più o meno affermava:
un buon bowie deve avere una lama abbastanza grande da poterci cuocere sopra 2 uova

Esattamente, proprio per questo trovare fonti attendibili e risalire alla verità è estremamente complesso, troppe versioni dei fatti e dei bowie, troppa gente coinvolta, la maggior parte dei pezzi originali persi, i giornali che hanno ingigantito alcune cose, le gelosie interne alla famiglia bowie, le dichiarazioni forse di parte di Rezin dopo la morte del fratello, nessuna memoria originale di Jim, Black finito cieco e non più attendibile ecc.

Quelle che metterei come certezze, per riassumere, sono le seguenti:

1 Il bowie deriva dal butcher knife di origine europea.
2 i primi bowie erano di dimensioni generose, da 8,5 pollici a 13 pollici di lama, ma molto probabilmente intorno agli 11 pollici era la misura più comune.
3 Nessun bowie originale del 1800 era concavo, erano tutti forgiati in acciaio al carbonio, con biselli piani o leggermente convessi e filo convesso.
4 Gli scopi originali per cui è nato erano: caccia (bufalo principalmente), combattimento (armi da fuoco poco affidabili), attività di campo (aprire un sentiero, costruire un riparo, accendere un fuoco).
5 la prima versione è nata grazie a Rezin Bowie, ed è diventata famosa con Jim Bowie e il Sandbar fight in una notte. Diventata poi leggenda con la rivoluzione texana ed Alamo.
6 Gli stessi fratelli bowie hanno modificato e fatto fare molte versioni del loro coltello a più blacksmith.
7 I bowie ritrovati come possibile bowie usato ad Alamo e nell'ultimo periodo di vita di Jim, sono estremamente diversi tra loro, la maggior parte potrebbero essere stati manomessi dai collezionisti, tranne il mud sea knife ritrovato dagli archeologi nei pressi di Alamo, in un sentiero praticato dalle truppe texane di Crockett.
8 James black ha sicuramente fatto un bowie per Jim nel 1830 e si conoscevano di persona. Jesse Clifft ha fatto un bowie per Rezin e conosceva la famiglia Bowie di sicuro. Questi due coltelli sono andati persi (e sono purtroppo, la chiave di tutto).
9 Gli unici coltelli confermati come origine sono quelli di Rezin Bowie, in particolare il suo searless bowie donato al museo da lui in persona, è sicuramente uno dei primi bowie di quel tipo fatto da Searless. Il Searless bowie è l'unico con origine certa al 100 % (commissionato da Rezin, su sue specifiche a Searless).
10 lo stile di James Black era iconico e facilmente riconoscibile, coffin handle, nessuna guardia, nessuna punta clip point, nessuna incisione, spesso usava placche all'inizio del manico, pin con disposizione caratteristica.
11 I primi bowie avevano manico in legno, fodero in cuoio nero e argento.
12 la ricchezza dei fratelli non viene dalla famiglia, dalla fama o dalla rivoluzione texana, ma dal commercio di schiavi e merci con gente del calibro di Lafitte e dalle loro speculazioni su terreni. Tutte provenienze discutibili e contraddittorie ai nostri occhi, l'uomo che faceva piani per liberare il Texas, commerciava schiavi con i pirati e speculava su terreni.



Quelle che metterei come probabili, possibili, interessanti o comunque discutibili sono le seguenti:

1 Fu probabilmente Rezin a ferirsi a caccia per uccidere un Bufalo con un butcher knife e non Jim per uccidere un toro. Rezin probabilmente si amputò un dito nell'impatto, ma non il pollice come riportano le fonti, probabilmente l'indice. Rezin era destro e senza pollice non avrebbe potuto scrivere nulla (i suoi scritti sono una delle poche certezze) ne usare nessun altro coltello.
2 Fu probabilmente Rezin a volere la guardia, molti dei suoi bowie hanno la guardia singola o doppia.
3 Il primo bowie di Jesse Clifft non aveva la doppia guardia ne la punta clip point
4 probabilmente venne introdotta prima la guardia della punta clip point
5 la punta clip point potrebbe essere un'idea di Jim Bowie, di James Black o potrebbe derivare dai coltelli spagnoli di tipo Navaia.
6 probabilmente Black fece un'eccezione al suo stile per il coltello di Jim Bowie
7 Il bowie usato ad Alamo potrebbe essere quello di Black, oppure una versione successiva che molti indicano come musso bowie.
8 Secondo alcuni il musso bowie fu fatto da Black per Jim
9 Il coltello di Jesse Clifft fu probabilmente restituito da Jim al fratello Rezin, dopo che si era fatto fare altre versioni, magari quella di Black. C'è l'alta probabilità che Rezin lo regalò ad un amico, lui così ricordava, forse perchè non aveva la guardia (ma sono speculazioni)
10 il bowie n1 di Black è un vero coltello di James Black, ma probabilmente è stato fatto passare con una scritta postuma per il coltello di Jim, magari da un collezionista
11 Il bowie ritrovato vicino ad Alamo, il sea mud, di Black, poteva essere di Jim Bowie, tanto quanto di Davy Crockett, sempre amico di Black e passato da lì più volte negli stessi anni con le truppe texane. Oppure ancora di qualche altro ufficiale o soldato texano. Black vendette diversi coltelli a soldati o avventurieri Texani o diretti in Texas.
12 Potrebbe essere che il bowie di Jim sia stato preso da un ufficiale o soldato messicano, dopo la presa del forte, magari dagli stessi che uccisero Jim, malato a letto. Se è andata così potrebbe essere poi finito in Messico. Il coltello ritrovato in Messico con le sue iniziali ha un'alta probabilità di essere di Jim Bowie, ma potrebbe essere anch'esso un falso fatto da collezionisti di inizio 900 (nel senso bowie originale del 1830 forgiato custom in Usa, probabile trofeo di guerra originale di un soldato messicano, con aggiunte postume le iniziali JB).
13 I coltelli con manico in argento, o osso/corno, probabilmente sono versioni leggermente successive, in quanto le versioni pre 1830 erano in legno. I dischi di cuoio sono di inizio 900, la micarta da metà del 900. Non è chiaro chi abbia usato per primo il cervo. Uno dei due coltelli di Rezin, quello enorme, è con manico in dischi fatti di corno di Bufalo, che rientra con il suo concetto di trofeo di caccia e la sua passione per la caccia al bufalo. Ma avendo la punta clip, è probabilmente una versione post-1830, magari anche post Alamo.
14 Uno dei fatti inspiegati ed inspiegabile è la tecnica esatta usata da Black per forgiare l'acciaio, probabilmente morta con lui. Poteva usare un meteorite, tanto quanto una tecnica simile al damasco o una combinazione delle due. La cosa strana è che non abbia più rifatto lo stesso coltello fatto per Jim Bowie, magari per rispetto? amicizia? onore? accordi? perchè era una commissione particolare non nel suo stile tipico? non lo sapremo mai. Le dichiarazioni fatte da Black malato, anziano, cieco ecc. e riportate da fonti terze e non da lui stesso, non sono considerati attendibili.
 
Salve ragazzi!! Era da tanto che volevo scrivere un pezzo sul bowie e sulla sua storia. Si parlerà di fatti storici, ma tenete conto che alcune fonti sono un pò vaghe o incerte su molti dettagli e molti aspetti sfociano quasi nella leggenda. La maggior parte degli articoli che ho letto a riguardo negli anni erano in inglese, per cui lascerò alcune parole su luoghi, fatti, nomi, in lingua originale. Ho usato molte fonti diverse, tutto materiale tradotto dall'inglese.
CUT

complimenti e grazie per l'articolo :woot:
 
Bellissimo post, molto difficile, in giro, in rete e su riviste e libri c'è tanto materiale che una sintesi è un compito davvero arduo. C'è da perdersi in continuazione.

Tempo fa ero incappato in una tesi, che il bowie fosse una evoluzione di un approccio iberico: la punta della navaja e la lama e le dimensioni del belduque, che poi in sudamerica divenne il punal criollo/macho criollo/cuchillo de cintura/faca gaucha.

A me sembra che guardia e la centralità dell'impugnatura rispetto a dorso e filo siano invece centroeuropee.

Era l'edc dell'epoca. Che tempi... vivaci.
Durante una mostra a Valdobbiadene ne parlai con Gian Claudio Pagani (detto Fra Diavolo)grande conoscitore di coltelli antichi,secondo lui gli americani sono stati bravi ad appropriarsi la paternità del Bowie,come di tante altre cose..... Secondo una sua personale ricostruzione il Bowie sarebbe una rivisitazione di un coltellaccio usato dalla Serenissima Repubblica di Venezia, chiamato appunto Storta Veneziana,già in uso in epoca non sospetta.
Naturalmente restano aperte credibili tutte le opzioni, non sarebbe la prima volta che in 2 parti del mondo diverse si sviluppa la stessa tecnica o design similare.
 
Durante una mostra a Valdobbiadene ne parlai con Gian Claudio Pagani (detto Fra Diavolo)grande conoscitore di coltelli antichi,secondo lui gli americani sono stati bravi ad appropriarsi la paternità del Bowie,come di tante altre cose..... Secondo una sua personale ricostruzione il Bowie sarebbe una rivisitazione di un coltellaccio usato dalla Serenissima Repubblica di Venezia, chiamato appunto Storta Veneziana,già in uso in epoca non sospetta.
Naturalmente restano aperte credibili tutte le opzioni, non sarebbe la prima volta che in 2 parti del mondo diverse si sviluppa la stessa tecnica o design similare.

Questa è una teoria letteralmente campata per aria e senza nessun fondamento scientifico e storico. Non solo James Bowie non ha mai avuto contatti con i veneziani, né quindi ha potuto "copiare" il suo Bowie, ma soprattutto la storta non è nemmeno veneziana.

Le somiglianze sono dovute al fatto che il bowie deriva dal butcher knife Europeo e la punta probabilmente deriva dalla navaia spagnola.

La storta che citi è una spada curva corta, copiata dai veneziani agli spagnoli. Gli spagnoli, in Castiglia a loro volta l'hanno copiata dalle spade arabe ricurve. Gran parte della Spagna è stata sotto il dominio arabo a cavallo dell'anno mille, nel califfato dì Cordoba (tra l'altro bellissima città). Le spade arabe ricurve derivano a loro volta dalla jambia o Jambiya, che risale all'arabia per islamica, yemenita, diversi secoli prima di Cristo. Tutt'oggi in Yemen sì porta ancora questa sorta di pugnale ricurvo, come scopo cerimoniale, sì dà al passaggio del 14 anno di età. Le origini dì questo pugnale sì perdono nella storia, forse è un accorciamento di una spada Etiope più lunga.

Quindi sono i veneziani che hanno copiato qualcosa, legittimamente per carità, la storia è piena di fatti similari, però è così. Stavolta con prove storiche e scientifiche. Gli americani hanno tanti difetti, e sicuramente il bowie non è completamente farina del sacco di James Bowie. Ma dà qua a dire che l'hanno copiato ai veneziani ce ne passa.
 
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