La storia della roba

Condivido questo breve documentario in inglese e sottotitolato in ITA, a riguardo di ciò che provoca il consumismo.
Trovato mentre cercavo "sustainable living"...



Cose che molti sanno già, ma visto nell'insieme è un sempre inquietante.
Il messaggio finale invece è molto positivo :)

Non voglio anticiparvi troppo ;)

Saluti!
 
Sono sempre un pò dubbioso in presenza di certi video,a me che la produzione di un tale oggetto possa affamare popolo piuttosto che un altro non mi cambia la vita.
Sono comunque il primo a non sprecare nulla,non sono un ecologista,non sono vegano e nemmeno terzomondista . Io penso che il come si comporta il singolo cambi poco per il mondo. Ai piani alti di fatto è tutto deciso.

Per il resto,bè ci stiamo attrezzando,dateci tempo,magari tra un secolo siamo pronti.....o estinti
 
Siamo troppi, che qualcosa prima o poi debba succedere è ovvio, si presenterà molto più probabilmente come guerra che non come catastrofe naturale, o forse come entrambe le cose chissà.

Per tornare ai numeri di appena 50 anni (3mld di abitanti sulla terra) fa dovrebbero "sparire" 3/4 miliardi di persone, una quantità di morti pari a 60/80 volte quelli della seconda guerra mondiale.

L'unica incertezza non è "se" succederà ma "quando".

E non credo che razionalizzare il sistema produttivo / ridurre il consumo di risorse / ridurre i livelli di inquinamento cambierà più di tanto la prospettiva.
 
mettiamola così,la popolazione sta salendo . Solo che se vediamo quale etnia fa più figli saltano fuori che noi europei cresciamo solo per i nuovi arrivi. ergo il problema non è mio.

Certo che se in tv la smettessero di trasmettere le immagini dei nostri paesi come fossero "l'america" e poi non sono non sarebbe male
 
Ma è roba vecchia.Circa quaranta anni fa Konrad Lorenz,poi tacciato addirittura di nazismo e altre idiozie,aveva scritto :"Gli otto peccali capitali della nostra società":Uno di questi peccati era appunto lo spreco dovuto al l'invecchiamento precostituito degli oggetti,oggi si chiama obsolescenza programmata, ma è la stessa cosa.Tra gli altri sette peccati non c'era quello nucleare perchè forse quello era il minore.C'erano poi state altre "cassandre" tipo il nostro Roberto Vacca o anche Traven, ma da allora non è cambiato nulla.Il consumismo dilaga e noi siamo come il treno di Cassandra Crossing. Grandi nuovi imperi economici,come i cinesi, profeti proprio della produzione a bassissimo costo di beni consumistici e non, perchè producono,va detto, anche una infinità di cose utili a prezzi che un imprenditore occidentale non potrà mai proporre nemmeno se trasferisce,vergognosamente fatemelo dire, la produzione all'estero(ma quale estero poi) , stanno sotterraneamente acquistando tutto e più avanti troveranno mano d'opera a bassissimo costo proprio tra questi enormi e incontrollati flussi migratori. Quindi penso che "il tramonto dell'occidente"o almeno il cambiamento dell'Europa, avverrà con pochi traumi tipo guerre ma per assorbimento come gli etruschi con i romani certo che noi vecchi europei ce la passeremo male..Ma in fondo non è colpa di nessuno ,sono cose inevitabili già accadute in passato che accadono ogni pò di secoli in cui tutto sembra stabilizzato ma così non è, come per esempio lo sgretolarsi dell'impero romano che ha creato nuove nazioni,Germania,Francia e Italia e quindi nuovi popoli.
 
Ultima modifica:
Mi riferisco specificamente al tema degli spostamenti di popoli posto da Lanfranco non al tema principale della discussione

...sono cose inevitabili già accadute in passato...lo sgretolarsi dell'impero romano che ha creato nuove nazioni,Germania,Francia e Italia e quindi nuovi popoli.

Questa filosofia del distacco di fronte alla ineluttabilità storica della propria disgrazia mi ricorda la scenetta in cui Totò racconta di avere preso sonori schiaffi da uno che lo chiamava "Antonio" senza reagire né difendersi perché "...e che m'importa a me? Mica mi chiamo Antonio, io!"

E' vero che reagendo all'ineluttabile forse non riusciremmo a far altro che a ritardarlo, magari di cinquanta anni, chissà, ma è anche vero che godersela per altri cinquanta anni non sarebbe male, specie per quelli tra noi che tra cinquanta anni saranno semplicemente morti.
 
Non voleva essere un distacco fatalista o menefreghista,perchè chi ha dei figli non può certo pensarla così .Gli argomenti trattati,come poi tutti i vari problemi,mi sembrano strettamente legati.Il benessere consumistico inquinatore "nostro" attira, aldilà di ogni ragionevolezza, come una calamita la fame e il disagio degli altri .Che fare? Come diceva quello.In Europa stanno convergendo le popolazioni di interi continenti, masse umane inarrestabili che non potranno mai trovare integrazione ma solo soppiantando gli indigeni. E questo vale anche per il discorso economico produttivo catastroficamente inquinatore ,vedi i cinesi che dicevo. Non credo che passeranno cinquanta anni.Scusate se è un OT ma non mi pare tanto OT.
 
...un distacco fatalista o menefreghista...Il benessere consumistico inquinatore "nostro" attira, aldilà di ogni ragionevolezza, come una calamita la fame e il disagio degli altri ...

Non credo che i ragazzi che arrivano qui siano veramente tanto sciocchi da non sapere cosa gli spetta, sognando chissà quale paradiso. Quelli forse erano gli albanesi di venti anni fa, che in buona parte se ne sono già tornati a casa.

Sul tema del distacco: più che un fatalismo in molti intellettuali vedo un filosofico "dominio delle passioni", che è senz'altro una importante qualità umana ma non può essere l'unica e - soprattutto - non sempre è lo strumento ideale per risolvere i problemi pratici.

Sul tema del menefreghismo: nella contrapposizione tra la concezione di un bene comune, riconosciuto ai soli appartenenti alla tribù, ed un bene universale, esteso agli abitanti dell'universo mondo, se vogliamo, il sentimento menefreghista potrebbe essere retaggio di chi sostiene la prima piuttosto che la seconda. ;)

Quanto ai figli... la eredità più bella che gli possiamo lasciare è la capacita di plasmare il loro mondo con le loro mani... anche contro di noi se necessario... ma che decidano loro per sé stessi cosa è meglio...
 
Non credo che i ragazzi che arrivano qui siano veramente tanto sciocchi da non sapere cosa gli spetta, sognando chissà quale paradiso. Quelli forse erano gli albanesi di venti anni fa, che in buona parte se ne sono già tornati a casa.

Sul tema del distacco: più che un fatalismo in molti intellettuali vedo un filosofico "dominio delle passioni", che è senz'altro una importante qualità umana ma non può essere l'unica e - soprattutto - non sempre è lo strumento ideale per risolvere i problemi pratici.

Sul tema del menefreghismo: nella contrapposizione tra la concezione di un bene comune, riconosciuto ai soli appartenenti alla tribù, ed un bene universale, esteso agli abitanti dell'universo mondo, se vogliamo, il sentimento menefreghista potrebbe essere retaggio di chi sostiene la prima piuttosto che la seconda. ;)

Quanto ai figli... la eredità più bella che gli possiamo lasciare è la capacita di plasmare il loro mondo con le loro mani... anche contro di noi se necessario... ma che decidano loro per sé stessi cosa è meglio...
Vedo che il discorso si amplia e questo è bello. Non è questione di sciocchezza da parte dei "migranti" è che comunque anche a costo di stare in un sottoscala in quaranta stanno sempre meglio che nella loro terra.E' vero pure che il nostro tenore di vita proposto dalle varie televisioni può superficialmente far pensare che questo sia una specie di paradiso.Come è pure vero che ci dobbiamo confrontare con superstizioni preistoriche per noi impensabili,perchè spesso queste persone lasciano la loro terra e i loro famigliari in balia di quello che si potrebbe chiamare sciamano o lo stregone,sembra assurdo ma è vero.Io vedo qui in città persone giovani che presentano sul viso scarificazioni rituali.Quello che i nostri soldati nelle colonie chiamavano i centoundici,per i tre segni sulle guance sotto agli occhi. Ora non è questione di pessimismo alla Schopenhauer è che soluzione non c'è perchè oramai si è intrapresa la strada più facile.quella della emigrazione,che porterà enormi conflitti sociali che già cominciano a manifestarsi e andrà sempre peggio. Bisognava,ma questo era impossibile,che grandi imprenditori avessero accettato il rischio di investire in Africa,terra ricchissima di tutte le risorse immaginabili ma anche ricchissima di conflitti sanguinosi,quindi chi poteva essere che andava a buttare lì i soldi? Bisognava che anche queste popolazioni avessero accettato sia pure in termini di sfruttamento interventi esterni per poi continuare da soli,come hanno fatto i cinesi che grazie ai nostri imprenditori ottusi hanno accettato industrie europee, si sono imparati il mestiere e poi hanno "sfanculato" giustamente tutti!!Producendo in proprio.
Ma certo l'Africa oltre ad essere un continente immenso comprende una infinità di popoli quanto mai estranea l'una dall'altra,al contrario della Cina che vuoi per il maoismo o anche l'uso degli ideogrammi che al contrario dei varia dialetti sono compresi da tutti hanno saputo fare fronte comune.Circa i nostri ragazzi,tema da me sintito molto,mi auguro solo che abbiano la possibilità di decidere,ma non mi pare che ci siano i presupposti.Pareri personali.:(
 
Tanto il modo di ammazzarsi lo si trova comunque,lancia o fucile è lo stesso. Bisogna pure saper difendere il proprio territorio e le proprie risorse.Tanto le grandi multinazionali ci hanno provato e ci provano con tutti,bisogna saper tenerli a bada con compromessi traendone il maggior vantaggio per il proprio sviluppo.Non è bello ma penso che sia così.
 
insomma, c'e' da dire che la guerra tribale aveva tradizionalmente dei limiti e c'erano delle forme di "controllo" o limitazione dei danni, es il guerriero che ne uccideva un'altro in alcune culture dona degli animali alla vedova del suo nemico perche' questa si possa mantenere. poi i massacri etnici e altre atrocita' ci sono sempre stati comunque, e' che un conto e' una lancia e un conto degli ak, mine antiuomo, gas nervini e rpg ovunque...
 
poi i massacri etnici e altre atrocita' ci sono sempre stati comunque, e' che un conto e' una lancia e un conto degli ak, mine antiuomo, gas nervini e rpg ovunque...

Le competizioni intraspecifiche sono presenti in tutti gli animali. Mi fa pensare che sia fisiologico, inevitabile, legato alla lotta per la sopravvivenza. L'uomo non fa eccezione.

Sicuramente l'uomo ha via via elaborato strumenti offensivi/difensivi sempre più specializzati ma, per fare un esempio, anche gli scimpanzè si combattono tra loro non solo con unghie e denti ma usano strumenti, come bastoni e pietre...
L'uomo ha avuto la "fortuna", tramite la sua intelligenza, di saper progredire sempre di più nel creare nuove armi: incendiarie, armi da taglio in metallo, armi da fuoco, fucili a ripezione, gas, bombe, armi ad energia nucleare...

Questo può portare alla distruzione della specie umana? Può darsi e potrebbe persino essere inevitabile perchè andare contro a delle pulsioni biologiche è difficilissimo, occorre molto autocontrollo e coinvolgere la mente in un grande lavoro innaturale.

Perdonate l'esempio un po' stupido ma pensate al processo di vinificazione: i lieviti nel mosto si trovano di fronte ad una enorme quantità di cibo (gli zuccheri) e ne mangiano a più non posso, però producono come metabolita l'alcool, che è un veleno, ma non riescono a fermarsi e alla fine producono talmente tanto alcool che si intossicano e muoiono tutti... (e il vino è pronto :biggrin:)

Bisognerebbe che l'uomo dimostrasse un po' più intelligenza dei lieviti...
 
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per l'impoverimento cerebrale basta solo la tv,i quiz della endemol sono di una noiosità che se hai un ragazzino emo in casa si taglia e muore!
Mi chiedo come faccia la gente a perdere tanto tempo davanti a sti pollastri che tra una domanda e l'altra ti lasciano il tempo di farti una pera e smaltirla
 
ecco, altra cosa che odio: la massificazione!! ok, mi ha fatto comodo che ci fossero i mcdonald e i kfc in cina perche' con le mie mille intolleranze alimentari ogni volta che andavamo in un ristorantino tipico per non rischiare mi riducevo a mangiare qualcosa di pollo, qualcosa tipo ramen e maiale in agrodolce con le alghe, ma ora stiamo esagerando.

le stesse botteghe con gli stessi vestiti e gli stessi prezzi ovunque. la stessa musica schifosa ovunque (e sono un truzzone marcio, ma vecchio stampo e le porcate di oggi non le tollero, mi piaceva quando si sentiva la differenza tra i vari sottotipi regionali). gli stessi programmi tv ovunque. mapporcatrota!!! avevamo trasmissioni stupende, programmi ben collocati nelle realta' locali, tutto sparito in nome della endemol!!! la endemol andrebbe eliminata e condannata alla damnatio memoriae o come si scrive.
 
ecco, altra cosa che odio: la massificazione!! ok, mi ha fatto comodo che ci fossero i mcdonald e i kfc in cina perche' con le mie mille intolleranze alimentari ogni volta che andavamo in un ristorantino tipico per non rischiare mi riducevo a mangiare qualcosa di pollo, qualcosa tipo ramen e maiale in agrodolce con le alghe, ma ora stiamo esagerando.

le stesse botteghe con gli stessi vestiti e gli stessi prezzi ovunque. la stessa musica schifosa ovunque (e sono un truzzone marcio, ma vecchio stampo e le porcate di oggi non le tollero, mi piaceva quando si sentiva la differenza tra i vari sottotipi regionali). gli stessi programmi tv ovunque. mapporcatrota!!! avevamo trasmissioni stupende, programmi ben collocati nelle realta' locali, tutto sparito in nome della endemol!!! la endemol andrebbe eliminata e condannata alla damnatio memoriae o come si scrive.

...per chi come me non ci è arrivato subito..https://it.wikipedia.org/wiki/Endemol
 
Vogliamo rimanere in tema di cit. PANEM ET CIRCENSE (anche se O.T.) allora c'erano spettacoli cruenti ora c'è qualcos'altro, quindi ben vengano le serie ed i programmi papponi, ogni epoca ne ha uno o tanti, ma...la misura la diamo noi, dobbiamo conoscere il limite, usare il tastino rosso del telecomando e magari (io per primo) cercare di trasmettere qualcosa a sti monelli o neo cittadini , non necessariamente l'educazione presuppone una composta sudditanza
 
ecco, altra cosa che odio: la massificazione!! ok, mi ha fatto comodo che ci fossero i mcdonald e i kfc in cina perche' con le mie mille intolleranze alimentari ogni volta che andavamo in un ristorantino tipico per non rischiare mi riducevo a mangiare qualcosa di pollo, qualcosa tipo ramen e maiale in agrodolce con le alghe, ma ora stiamo esagerando.

le stesse botteghe con gli stessi vestiti e gli stessi prezzi ovunque. la stessa musica schifosa ovunque (e sono un truzzone marcio, ma vecchio stampo e le porcate di oggi non le tollero, mi piaceva quando si sentiva la differenza tra i vari sottotipi regionali). gli stessi programmi tv ovunque. mapporcatrota!!! avevamo trasmissioni stupende, programmi ben collocati nelle realta' locali, tutto sparito in nome della endemol!!! la endemol andrebbe eliminata e condannata alla damnatio memoriae o come si scrive.
Quanto hai ragione!!! Non conosco la tua età ma non so se ricorderai che alla tv il giovedì era dedicato alla prosa.C'era modo di vedere commedie che sono classici storici, con signori attori,che magari uno non sarebbe mai andato a vedere,ma quando gli parlavano del Giardino dei ciliegi o della figlia di Iorio sapeva di che cosa si stesse parlando.Per non parlare dei gioielli diciamo regionali come Gilberto Govi o il colosso de Filippo. Si voleva cercare di portare alle masse la cultura.C'erano addirittura dei giornali come :Tempo libero: cui ho collaborato,che avevano proprio lo scopo d far si che le persone ,il popolo con tutto il rispetto di questo termine, non passassero il tempo all'osteria.Osteria che è stata sostituita oggi dai centri commerciali.O per lo meno potessero intravedere che oltre la pastasciutta e la partita ci potesse essere altro-Però va pure detto e qui il discorso si ricollega un pò a quello delle popolazioni rimaste in difficoltà,che ci si deve pure dare una svegliata!! Non è che uno debba sempre essere imboccato!E' vero che tv e i media ci propongono cose più o meno grandefratellesche per non parlare della ormai insopportabile infinita serie di programmi di cucina, ma da soli guardiamoci attorno!
 
insomma, c'e' da dire che la guerra tribale aveva tradizionalmente dei limiti e c'erano delle forme di "controllo" o limitazione dei danni, es il guerriero che ne uccideva un'altro in alcune culture dona degli animali alla vedova del suo nemico perche' questa si possa mantenere. poi i massacri etnici e altre atrocita' ci sono sempre stati comunque, e' che un conto e' una lancia e un conto degli ak, mine antiuomo, gas nervini e rpg ovunque...
Ma non credo che ci fossero delle forme di controllo.Si può sterminare artigianalmente un villaggio con machete panga ecc.ma potendo è più pratico farlo con una bomba.Un pò come i campi di sterminio tedeschi e le bombe atomiche sul Giappone.Dipende dalla disponibilità dei mezzi perchè tanto la voglia di sterminio non manca.
 
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