Stavolta il commento a caldo voglio farlo io.
Sulla strada al ritorno anziché le mucche (v. sopra) abbiamo rischiato di "infrangerci" contro una bella mandria di cavalli ingolositi dal sale appena sparso dagli efficientissimi mezzi Anas incontrati pochi minuti prima.
Per il resto meteo
coi fiocchi (proprio perché....GIA' caduti

) ed ennesima giornata idem con patate.
L'unico "contrappunto", davvero stomachevole, è stata un' imprevista e raccapricciante esibizione collettiva di fuoristradisti e centauri in numero di ben 14+2, ripetuta in almeno 5-6 passaggi, proprio durante la nostra permanenza al rifugio.
Roba quasi da stropicciarsi gli occhi per come un filmato - da mettere su Youtube - avrebbe reso in modo plateale il ritratto dell'alienato moderno.
Non contenti dell'aratura ossessiva della neve originariamente candida e intonsa tramite rotazioni e testacoda a oltranza sempre più frementi, a un certo punto tutti insieme, in 16, sono riusciti perfino a simulare un ingorgo metrolitano con tanto di fumi da sgassate e fracasso da clacson.
Tutto sotto ai nostri occhi, quasi increduli, forse convinti perfino di averci "deliziato" col loro spettacolo o comunque fieri dell'esibizione. Anzi un centauro ha addirittura adocchiato e puntato Francesco fiondandoglisi addosso con la moto e inchiodata a 20 cm. di distanza, praticamente davanti la porta del rifugio


e poi giustificandosi affermando che credeva fossimo anche noi ...del gruppo.
Il bello è che poi con somma nonchalance uno di loro (almeno sessantenne e con aria del tutto normale) è poi pure venuto a chiedere indicazioni stradali: giusto per dire quanta repressione altamente infiammabile si mimetizza tra tutti i "normali" in mezzo a cui crediamo o ci illudiamo di vivere la nostra quotidianità.
