Data: 28.09.12
Regione e provincia: Veneto/ Belluno
Località di partenza: Passo Falzarego
Località di arrivo: Passo Falzarego
Tempo di percorrenza: 2 ore fino al rif. Lagazuoi
Chilometri:
Grado di difficoltà: Escursione
Descrizione delle difficoltà: Sentiero
Periodo consigliato: Estate/Autunno
Segnaletica: Ottima
Dislivello in salita: 670 mt.
Dislivello in discesa: stessa
Quota massima: 2.750 mt.
Accesso stradale:
Ennesima uscita fotografica, questa volta la meta sono le dolomiti, puntiamo sul Lagazuoi, per la sua posizione strategica e per le sue numerose testimonianze della guerra 15/18.
Come al solito decidiamo su due piedi, il bollettino meteo non è dei migliori, per venerdì pomeriggio/sera indica una finestra di bel tempo, sabato invece è incerto, comunque sia si và, siamo ottimisti ........
Alle 14 di venerdì partiamo da Schio e alle 17, 15 siamo al passo Falzarego, il cielo e parzialmente coperto ma non minaccia pioggia, la funivia è chiusa ma non ci interessa, avevamo già deciso di salire a piedi, prendiamo il sentiero 402 e cominciamo a salire, in giro non c'è nessuno, incontriamo solo un paio di tedeschi che stanno scendendo e che a malapena ci salutano, il sentiero sale a rapidamente con strette serpentine e il cielo comincia a schiarire e si aprono i panorami
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sullo sfondo la Marmolada
il tramonto promette bene, in fin dei conti da appassionati fotografi eravamo venuti proprio per questo
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la Tofana di Rozes
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Scattiamo foto a nastro, i colori e la luce cambiano continuamente, ovunque guardiamo c'è qualcosa da fotografare, la visibilità è buona non c'è foschia,
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i colori sono incredibili, in tanti anni che giro per monti non avevo mai assistito ad un tramonto così pittoresco, posso garantirvi che i colori nella realtà erano molto più caldi
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un particolare dell'ombra proiettata dalla Tofana
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già è sorta la luna
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arriviamo al rifugio che è praticamente buio, neanche entriamo ma proseguiamo per la cima del Piccolo Lagazuoi per cogliere gli ultimi colori del cielo al tramonto
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siamo quasi a 2.800 mt. e il freddo comincia a farsi sentire, mangiamo un panino e intanto continuiamo a scattare, una luce e una limpidezza così non è facile trovarla, le tre ore e più d'auto sono già dimenticate
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tornando verso il rigugio
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la Marmolada, la foto non è granchè, l'ho fatta con il tele i tempi lunghi e il vento non hanno certo contribuito ...........
Rientriamo al rifugio alle 21, cominciavano a stare in pensiero, pensavano ci fossimo persi
andiamo a letto già pregustando l'alba ........, c'è ancora un pò di posto nella memory della nikon ..........., puntiamo la sveglia alle sei, il sole sorge alle 6,30, durante la notte si sentono forti raffiche di vento ma al mattino ci attende una brutta sorpresa, piove e la visibilità è zero, demoralizzati gironzoliamo attorno al rifugio sperando in una schiarita, poi alle 8 decidiamo di scendere per la famosa galleria che sbocca sulla Cengia Martini, almeno faremo metà strada al coperto
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scendendo il pensiero va a quei poveri cristi che hanno scavato e che che hanno abitato in queste gallerie, una vita e un lavoro disumano, in totale sul Lagazuoi sono state scavate più di 4 kilometri di gallerie, incredibile con i mezzi di allora e in quelle condizioni
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breve visita alla Cengia Martini e poi giù sotto la pioggia
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alle 9,30 siamo in partenza, bagnati come pulcini ma soddisfatti, e stata una gita mordi e fuggi ma poteva andare peggio, alle 13 sono a casa con le gambe sotto il tavolo, cosa volere di più dalla vita?
Scusate il numero spropositato delle foto, ma volevo rendervi partecipi.