Escursione Laghi Moo e Bino da Rocca di Ferriere - alta val Nure

Dati

Data: primi di Agosto 2017
Regione e provincia: Emilia Romagna - Piacenza
Località di partenza: Rocca di Ferriere
Località di arrivo: Rocca di Ferriere
Tempo di percorrenza: 6 ore circa, con ampie soste
Chilometri: boh!
Grado di difficoltà: nessuna.
Descrizione delle difficoltà:
Periodo consigliato: tutto l'anno
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: boh?
Dislivello in discesa: boh!
Quota massima: Boh!
Accesso stradale: dalla provinciale di Val Nure, 500 metri prima di Ferriere, arrivando da Piacenza, a sinistra per Rocca. Superata Rocca si può lasciare l'auto nel parcheggio del cimitero.
Traccia GPS: non disponibile

Descrizione

Con mio figlio ed il mio solito compagno di uscite "avventurose", abbiamo deciso di sfruttare il bel tempo e di fare il giro in questione. Che non ha proprio nulla di avventuroso. C'eravamo già stati, con Ezio (l'amico di cui sopra) ed altri due, fino al lago Moo. Ma in inverno e con le ciaspole. Dato che il percorso è quasi tutto nel bosco, una tranquilla, comoda (la salita è abbastanza progressiva) e sicura ciaspolata. Il pianoro del lago Moo mi aveva molto colpito (era totalmente gelato e coperto di neve, con un sole magnifico che illuminava sin troppo violentemente la cerchia dei monti circostanti).
Di qui, la decisione di tornarci, allungando fino al Bino, che ho cercato invano di raggiungere dai Roffi e dalle cascate dell'Aquila (=del Lardana, dalla parte opposta).

Stavolta abbiamo avuto pienamente successo. La zona è interessante da un punto di vista prettamente geologico, perché evidenzia una serie di circhi glaciali, cioè di conche in cui, non tanto tempo fa, da un punto di vista geologico, c'erano tanti ghiacciai. Nelle foto si vedono ancora formazioni che hanno tutte le caratteristiche delle morene glaciali. Ma andiamo con ordine...
Arrivati con l'auto al cimitero di Rocca, si segue l'unica strada possibile, che dopo un po', passata l'ultima frazione, con belle case antiche di sasso, si fa sterrata. Esiste un comodo segnavia bianco rosso cai. Ma sbagliare strada, dato che è praticamente l'unica, è davvero difficile, anche per un pasticcione congenito come me! Arrivati al lago Moo, siamo accolti da mucche al pascolo. Ci fermiamo a mangiare al punto picnic, posizionato strategicamente sotto un'ampia pianta ombrosa.
Fatto il nostro breve spuntino, ci guardiamo un po' intorno. Il "lago" è quasi invisibile, in estate. Più che altro, si vedono le canne che lo occupano quasi completamente. Non è così in inverno, né nelle stagioni intermedie. Una minima superficie si incontra entrando nel circo glaciale che lo ospita, a fine salita, quando bisogna guadare l'effluente, per guadagnare la sua sponda sinistra.
Proseguiamo verso l'inizio del lago, arrivando ad una lunga struttura coperta, usata per fare la "Festinquota", una festa che si svolge ogni anno in luglio, con la possibilità di pernottare in tenda, previa richiesta del permesso al comune di Ferriere.
Di qui lasciamo il circo del Moo e seguiamo le indicazioni per il Bino. Anzi, per I Bini, essendo il lago Bino diviso in due. Arriviamo, dopo meno di un'ora, con una salita abbastanza dura per i 30 gradi ed il sole a picco, al Bino piccolo, diviso da una lingua di terra dal Bino grande. Da notare, in foto, la presenza di una riva "a morena", cioè a grandi sassi, che degrada dolcemente fino in acqua.
Da qui, in pochi minuti, si raggiunge il Bino grande, che in questa stagione (fine luglio, primi di agosto) è coperto da una fitta serie di ninfee. Un vero spettacolo, fortemente suggerito.
Da qui, dopo le foto di rito, torniamo per la strada principale, che costeggia in alto il lago Moo, costeggiandolo in sponda destra, fino a ricollegarsi alla strada da cui siamo saliti. Dopo aver riattraversato l'effluente del Moo, si scende in mezz'ora circa alla macchina. Da qui, siamo scesi a Ferriere, dove ci siamo concessi un bicchiere di bionda ed un panino con il salame piacentino. Prosit!:sleep:
Come suol dirsi: in Italia, tutti i santi finiscono in gloria!:poke::roll:
Ciaooo!!! Stefano

 
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