Escursione Lago di Como - Lario Occidentale - Monte Bregagno 1/da Plesio

Dati

Data: tra giugno e settembre di diversi anni
Regione e provincia: Lombardia - Como
Località di partenza: Plesio - fraz. Breglia
Località di arrivo: Monte Bregagno
Tempo di percorrenza: 7-8 ore (andata e ritorno)
Chilometri: 14
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: nessuna
Periodo consigliato: giugno-ottobre
Segnaletica: buona
Dislivello in salita: 1325
Dislivello in discesa: 1325
Quota massima: 2080
Accesso stradale: da Menaggio

Descrizione

Siore e siori, ed ecco a voi, a grande richiesta di pubblico...
Ma dove? Ma quando? Ma in quale film?
Vabbé non stiamo a sottilizzare, anche se non l'ha richiesta nessuno, ecco la passeggiata al monte Bregagno, nella versione "classica", da Breglia.

Il monte Bregagno è l'estremità orientale della "cordigliera del Bregagno", come la chiamo io. La mia preferita, essendo praticamente tutta tondeggiante, anche se completamente sopra quota 2000, quindi a prova di vertigini.

È stata la prima montagna "alticcia" :biggrin: su cui sono salito e su cui sono riuscito a perdermi un paio di volte, quando ho tentato dei "fuori pista". È stata anche il teatro dell'unica volta in cui ho rischiato di passare la notte all'addiaccio.

3.jpg


Qui vedete la "cordigliera" nella sua interezza. La foto non è mia, ma gentilmente prestata dall'autore del sito www.aereisentieri.it, esattamente da questo itinerario.
http://www.aereisentieri.it/gallerie/rp1009/index.html

4.jpg


Consiglio vivamente di visitare il sito perché troverete centinaia di passeggiate eseguite dall'autore & C, con bellissime foto (e senza "i me' ciacer"), da cui potrete trarre spunto per le vostre gite.

Dato che ci sono andato spesso, le foto non sono molto omogenee. Le prime sono molto vecchie e quindi un po' scadenti.

Per chi non usa l'auto, si può raggiungere il punto di partenza sia in bus sia in aliscafo. Quest'ultimo mezzo è necessario per chi viaggia di sabato in estate, oppure se arriva col treno, ad esempio da Milano, al fine di non doversi alzare alle quattro del mattino. Il treno che parte intorno alle 6:15 da Milano infatti arriva alla stazione Nord intorno alle 7.20 e da lì vicino si prende l'aliscafo che parte alle 7.35 per Menaggio (controllate prima, perché gli orari cambiano).
L'aliscafo, se la giornata è bella, è un gradevole apripista per la gita, anche se un po' caro, attorno ai 15 euro.

5.jpg


Ecco Pigra arroccata sulla sua montagna,

6.jpg


Argegno,

7.jpg


L'isola Comacina,

8.jpg


i monti di Tremezzo.

9.jpg


Un particolare della frattura che caratterizza queste montagne. Quando c'ero andato per la prima volta, ho sbagliato sentiero e mi ci sono praticamente affacciato sopra. Potete immaginare l'entusiasmo per uno "vertiginoso" come me.

10.jpg


Ecco punta Balbianello, tutelata dal FAI.

11.jpg


12.jpg


E un'altra perla lariana,Villa Carlotta e i suoi celebri giardini.

13.jpg


Ci avviciniamo a Menaggio.

15.jpg


Si può arrivare anche prendendo il treno che da Milano va verso Sondrio e da Varenna traghettare con questo battello.

16.jpg


L'aliscafo, dopo poco più di mezz'ora, ci scarica circa 500 m prima della stazione dei bus, che bisogna raggiungere per prendere il bus per Breglia, frazione di Plesio.

17.jpg

Lungo questo tratto ci sono parecchie aiuole fiorite (e una panetteria che fa focacce buonissime).

18.jpg


Il bus ci scarica a due passi dalla strada per il Bregagno (la si vede a sinistra, ben indicata).

19.jpg


Per nulla indicato invece è il sentiero che vedete sulla destra dopo un paio di curve. È il primo di quattro scorciatoie che risparmiano parecchia strada.

20.jpg


La prima scorciatoia termina sulla strada asfaltata e dopo poco sulla sinistra troverete la seconda che va in direzione opposta alla strada asfaltata. Attenzione perché sembra terminare al cancello di una villa, ma lì il sentiero gira a destra lungo la recinzione e dopo un po' ritorna sulla strada.

21.jpg


La strada asfaltata prosegue per un bel pezzo finché non vedete la terza scorciatoia (che però si limita tagliare una lunga curva e basta).


22.jpg


Al termine della terza scorciatoia vi troverete di fronte un sentiero. Non prendetelo assolutamente perché praticamente si disperde (indovinate come faccio a saperlo? :roll:). Guardate sinistra lungo la strada asfaltata e vedete questo cartello, messo negli ultimi anni, visto che il sentiero era introvabile.

23.jpg


L'ultima scorciatoia arriva qua. Attenzione a tenere bene a mente la posizione per il ritorno, perché come vedete, molto intelligentemente, il cartello per chi sta scendendo è posto al contrario e non si vede.

23a.jpg



A questo punto siamo ai monti di Breglia. Il panorama è già abbastanza suggestivo.

24.jpg


Si vede tutta la catena del San Primo

26.jpg


e soprattutto si comincia a vedere uno dei panorami più noti del lago, la punta di Bellagio.

25.jpg


Poco dopo la strada asfaltata termina, in corrispondenza di un punto panoramico attrezzato con panchetti e una fontana. Attenzione alla fontana perché riserva scherzetti, come racconterò un'altra volta.
Il Legnone,

27.jpg


le Grigne,

28.jpg


Bellano e Varenna

29.jpg


Subito dopo questo punto guardate bene a sinistra perché comincia il sentiero. La strada invece diventa una forestale lunghissima a zig zag che fa perdere più di un'ora se la imboccate per errore (ri-indovinate come faccio a saperlo...).
Si giunge a un gruppetto di case e finalmente si prende il sentiero verso i monti.

30.jpg


Adesso sono posizionati anche i segnali per i sentieri.

31.jpg


Si prende quello che conduce al Bregagno, dapprima in un bosco e poi fra cespugli di vario genere. Il sentiero è esposto a Sud in pieno sole, quindi chi soffre il caldo è bene che ne stia alla larga nei mesi più caldi.

32.jpg


33.jpg


35.jpg


ginestre in quantità industriale

37.jpg


36.jpg


Dopo un po' diviene visibile il costone della Grona, un grande sperone roccioso sotto il quale si trova il rifugio Menaggio

38.jpg


39.jpg


42.jpg


43.jpg


per il Bregagno si va dalla parte opposta si raggiunge ben presto un prato pianeggiante in corrispondenza di un ripetitore (di quelli rettangolari)

40.jpg


41.jpg


la punta di Bellagio appare molto più lontana

44.jpg


Comincia ora un lungo tratto di sentiero con poca pendenza per raggiungere la sella dove sorge la chiesetta di S.Amate.

48.jpg


47.jpg


51.jpg


verso la fine appare uno scorcio dell'alto lago

46.jpg


Ed eccoci a S. Amate. La piccola costruzione è perfettamente inserita nell'ambiente in cui si trova.

53.jpg


Si supera la chiesetta e il tracciato è evidente.

54.jpg


Poco sopra si incontra un alpeggio.

54a.jpg


Comincia il primo salitone verso il cosiddetto Bregagnino.

55.jpg


Ed è qui che una volta si è rotto lo spallaccio di uno zaino, ottenuto in omaggio con l'acquisto di carta e cancelleria per corrispondenza.
Ma essendo io un espertissimo trekker-buschrafter-survivor-woodvivor ho superato brillantemente il problema con un robustissimo nodo!

56.jpg


Eh eh eh, inutile cercare in fondo al post il tasto "orrore", Andrea non l'ha ancora messo.
No, non è neanche prevista dal regolamento l'espulsione con ignominia dalla forum per "disastro nodoso", mi dispiace.
Comunque, che ci crediate o no, il nodo ha retto fino al ritorno per la consegna alla discarica dello zaino (per fortuna la cancelleria era di qualità migliore).
La salita continua.

57.jpg


La salita termina in circa mezz'oretta e si arriva alla cima un po' sassosa del Bregagnino.

58.jpg


Da qui si deve fare una lunga camminata lungo la dorsale, ammirando il paesaggio della Val Cavargna.

59.jpg


60.jpg


61.jpg


Forse perché il costone è così largo, sta di fatto che nel mezzo vi è un silenzio assoluto, sembra di essere fuori dal mondo.

63.jpg


A tutto tondo…

64.jpg


Alcuni abitanti.

65.jpg


L'ultimo strappo...

66.jpg


...ed ecco la cima!

67.jpg


Da qui si vede la testata del lago, l'insenatura di Piona, l'imbocco della Valtellina, il lago di Mezzola verso la Valchiavenna.

68.jpg


Dirimpetto il Monte Legnone

69.jpg


Verso Nord la dorsale per il monte Duria,

71.jpg


il rifugio Giovo, il passo San Iorio e la valle Albano

70.jpg


a Ovest, tutta la "cordigliera" fino alla punta in fondo del pizzo di Gino.

72.jpg


73.jpg


74.jpg


E con il decollo seguito da un volo tutt'altro che leggiadro dei numerosi scarabei stercorari che qui trovano un piccolo paradiso, termino (questo sì presumo a grande richiesta di pubblico) la prima parte. Il ritorno, passando per il rifugio Menaggio, lo vedremo nella versione della salita che parte da Dongo.

75.jpg


Ciao a tutti.

Roberto

 
Ultima modifica:
Molto bello! Vien voglia di farci un giro! Ah, una volta lo spallaccio ha fatto crack pure a me, fortuna che avevo con me ago, filo e lenza; ho cucito con quest'ultima e ho risolto, poi una volta giunto a casa ho fatto la medesima cosa anche con l'altro spallaccio, che stava ancora li ma essendo lo zaino una bella cinesata ho pensato a prevenire...
 
davvero un bellissimo fotoracconto di posti altrettanto belli!!

beh, per questo spero di piazzarmi in uno di quei paesini quando non dovrò più lavorare. La salita da Dongo permette di vedere scorci altrettanto belli, come vedrai ... con un po' di pazienza :).

Molto bello! Vien voglia di farci un giro! Ah, una volta lo spallaccio ha fatto crack pure a me, fortuna che avevo con me ago, filo e lenza; ho cucito con quest'ultima e ho risolto, poi una volta giunto a casa ho fatto la medesima cosa anche con l'altro spallaccio, che stava ancora li ma essendo lo zaino una bella cinesata ho pensato a prevenire...

Se pensi di passare, avvisami che ti faccio avere indicazioni dettagliate in base al periodo.
In effetti quello zaino non poteva valere molto, visto che era omaggio. D'altronde ho ancora uno "zaino" (praticamente una sacca) comprato in occasione alla Bennet (un supermercato locale) per la serie "di tutto a 5.000 Lire"; ormai è in fin di vita, però l'ho usato tantissimo (da poco ho cominciato a usare attrezzatura un più adeguata) quindi speravo con quello di fare il bis. Invece ha fatto lui il bis...chero.
Ciao

Roberto
 
Quoto gli altri: bello il racconto e i posti :si:.

L'anno che sono stato a Milano salivo spesso al lago per inerpicarmici sulle sponde, davvero una bella zona
 
Alto Basso