Nautica Lago di Mezzola, Pozzo di Riva e Mera

Data: 2016-2017

Regione e provincia: Lombardia - Sondrio

Tempo di percorrenza: una giornata/mezza giornata

Chilometri: 20 (11 nm)

Grado di difficoltà: Medio-basso

Descrizione delle difficoltà: il bacino è piccolo ma spesso battuto da forti venti provenienti dalle valli. Con forte vento l’onda non è mai alta ma molto ravvicinata (che in kayak è peggio). Il meteo è il più grosso pericolo in queste valli.
Il pregio è che in questa parte di Lario la navigazione a motore è consentita ma con moltissime limitazioni quindi da quel punto di vista si può stare tranquilli anche durante la bella stagione.
Comunque è necessario un minimo di esperienza e tutta la dotazione di sicurezza (PFD, paraspruzzi, pagaia di scorta, paddle float, pompa di sentina e sacchi di punta se il kayak non ha gavoni).
Durante l'inverno il clima è particolarmente rigido e l'acqua estremamente fredda, le dotazioni e capacità devono essere adeguate.

Periodo consigliato: Merita di essere visto in tutte le stagioni per vedere come cambia radicalmente l’ambiente. Enormi spiagge di sabbia finissima che si possono vedere e sfruttare per soste con l’acqua bassa spariscono sott’acqua nel giro di pochi mesi lasciando esposta solo roccia e vegetazione. D'inverno e ad inizio primavera serve attrezzatura adeguata dato che l’acqua del Mera scende direttamente dai ghiacciai e nevai quindi la temperatura è davvero estrema al punto che rami morti del fiume e sponde in ombra ghiacciano con molta facilità.
Risalire il Mera con l’acqua bassa può essere molto avventuroso dato che ci si arena in continuazione sui banchi di sabbia; si punta la pagaia e ci si spinge indietro per cercare un nuovo passaggio. Con l’acqua alta la risalita è facile.

Punti d'imbarco: Per questo particolare percorso è comodissimo il Lido di Campo (comune di Novate Mezzola). Ampio parcheggio gratuito deserto per la maggior parte dell’anno. In estate conviene arrivare la mattina presto.


Descrizione:

Itinerario alternativo rispetto al classico periplo del lago di Mezzola che consente di raggiungerne tutti i punti di maggior interesse (la chiesetta di S. Fedelino, le pareti a strapiombo della sponda occidentale e la la cascata) oltre che di esplorare il Pozzo di riva e di risalire il Mera fin dove è navigabile in kayak mantenendo comunque un percorso non troppo lungo.

Dall’imbarco verso il Mera si prende subito il primo canale (lungo meno di 2km) che ci porta verso il Pozzo di Riva. Un piccolo bacino la cui circonferenza è circa 2km. Questa zona nel medioevo ospitava un porto commerciale abbastanza importante prima che le alluvioni portassero alla formazione delle zone pianeggianti che oggi separano questi specchi d’acqua dal resto del Lario. Questo laghetto oggi ospita un grosso canneto ed un panorama mozzafiato, purtroppo la storia recente racconta anche di decenni di inquinamento subiti da questo piccolo laghetto durante l’industrializzazione nell’ultimo dopoguerra.

Da questo piccolo bacino si possono anche esplorare le Merette, piccoli canali che si vanno via via a restringere fino a diventare ciechi da cui arriva l’acqua proveniente dal vicino fiume.

Tornati sul lago di Mezzola tramite lo stesso canale dopo aver effettuato il periplo del Pozzo di Riva si risale il Mera. Con acqua bassa (tipicamente durante l’inverno) il ramo più occidentale, proprio di fronte alla chiesetta di S. Fedelino, va in secca e ghiaccia completamente mentre nella bella stagione l’acqua alta arriva a pochissimi metri dal tempietto. Risalendo il Mera si costeggia una grossa cava di sabbia (in sponda sx) mentre il lato opposto è selvaggio. Si riesce ad arrivare fino ad un grosso isolotto con delle piante poco prima del ponte di Ponte Nave. Oltre non è possibile proseguire neanche con acqua alta.

Pochi metri prima dell’isolotto, in sponda destra, c’è una specie di corto ramo morto che esce perpendicolare rispetto al fiume; si trovano delle grandi pietre sagomate a formare delle antiche costruzioni. Probabilmente si tratta dei resti del porto romano di Summolacu (in latino sommità del lago) da cui prende nome l’attuale comune locale di Samolaco.

Esattamente come suggerisce il toponimo qui è dove arrivava, in antichità, il Lario.

Riscendendo a San Fedelino si torna nuovamente sul lago per percorrere la breve sponda nord caratteriezzata da canneti e scivolare lungo la sponda ovest caratterizzata da pareti a strapiombo. Oltre questa scogliera si trova l’unica abitazione di questa sponda e subito dopo la famosa cascata. Da qui una traversata diretta di 2,5 km ci riporta direttamente al punto d’imbarco.




Per le foto sul mio blog qui l’articolo relativo al percorso indicato:

http://kayakerdestrepa.blogspot.it/2017/12/landing-on-ice-quando-i-monti-sono.html


Seguendo i tag “lagi di Mezzola” e “fiume Mera” si trovano altre foto degli stessi posti visitati con percorsi differenti:

http://kayakerdestrepa.blogspot.it/2016/05/prove-tecniche-di-trekking-nautico.html

http://kayakerdestrepa.blogspot.it/2016/01/il-lago-di-novate-mezzola-e-una-delle.html
 
Ciao, complimenti x le tue escursioni nautiche e relativi report! Mi hai fatto tornare in mente tutti i bei giri che ho fatto qualche anno fa in quei posti! Purtroppo il mio kayak vede l'acqua giusto uno o due volte l'anno quando va bene ormai! :(
 
Grazie @riboaction , ho seguito sulla falsa riga dei tuoi report sperando di fare qualcosa di utile dato che per noi non esiste una sorta di "portolano" (ci hanno provato Sottocosta e CkF) ed ogni volta che bisogna cercare info per organizzare un'escursione bisogna sempre spulciare i singoli blog e chiedere a conoscenti.
Sarebbe bello poter avere una specie di database dove tutti i canoisti vanno a cercare info ed a loro volta lasciare riscontro.
 
Aggiungo un'ulteriore tassello alle escursioni sulla costa ovest del lago di Mezzola. Ieri, con un tempo da lupi ad un tradizionale raduno quest'anno col paesaggio che ha dato il meglio di se.
Articolo: kayakerdestrepa-cimento2019
Foto: album FLICKR


stesso evento lo scorso anno, sempre nei "giorni della merla", faceva quasi caldo: kayakerdestrepa-cimento2018

Se avete dotazioni invernali e beccate una giornata di bel tempo in questi giorni andateci, io appena vedo la neve mi vien voglia di anare li, è veramente incantevole.

Ieri è stato anche tecnicamente impegnativo. Giusto per ricordarci che i pericoli del lago non sono minori di quelli del mare, sono solo diversi. Da una mattinata tranquilla alle raffiche di vento il tempo è variato in meno di un'ora e le onde del lago rendono impegnativa la navigazione a causa della loro vicinanza.
 
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