- Parchi d'Abruzzo
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- Parco Regionale Sirente-Velino
Nulla di paragonabile ovviamente alla bellezza del versante nord-est questa escursione dal lato "buono" del Sirente raggiunge due cime secondarie del crinale e con poca fatica supplementare anche la vetta principale. Il giro non è breve ma di grande soddisfazione anche perche scarsamente frequentato.
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Subito dopo il cimitero di Aielli, in corrispondenza di un fontanile, si piega a sinistra su una sterrata che dopo 4 km è chiusa da un cancello (apribile) oltre il quale è vietato il transito ai veicoli non autorizzati.........
Dopo aver lambito i pendii del Secino, in ambiente suggestivo, la sterrata sale con stretti tornantini al Vado di Castello (mt. 1554) e ai Prati di S. Maria. Se fatta a piedi la sterrata puo' essere "tagliata" in moltissimi punti che consentono di accorciare notevolmente il tragitto che è di circa 6 km.
Spalle all'Etra e fronte al crinale del Sirente si va a destra quasi in piano su una valletta (Valle Arzano) seguendo sbiaditi segni giallo-rossi. Superato un largo stazzo con fontanile il sentiero diventa una larga carrozzabile che procede sempre con pendenza moderata lungo la Valle Spagnoletta. (segni bianco rossi). In corrispondenza di un ampio tornante a sinistra la si abbandona e si va diritti (scritta sbiadita "S:Nicola" su un masso a destra poco visibile), si traversa un altro stazzo e si indiviidua sulla sinistra una piccola traccia (segni biancorossi anche qui) che a mezza costa, sempre con poca pendenza corre alle pendici del Costone di Valle Faito. Un ultimo tratto piu' ripido rimonta il pendio erboso che porta al Monte San Nicola (mt. 2012). Qui si aprono i magici scenari sul versante nord est con panorami a perdita d'occhio su Majella e Gran Sasso e sui vertiginosi canaloni del versante, poi sulla faggeta e sulle Piane. Si piega a sinistra restando sul crinale principale, si perdono una sessantina di metri di quota, si risale, si superano sulla sinistra un paio di rilievi della cresta e si giunge al Monte di Canale (mt. 2151). Conviene proseguire ancora su cresta per ammirare poco piu' avanti lo spettacolare canalone che ospita la Neviera.
Oltre che al sentiero di andata per il ritorno, con tempi molto inferiori possono seguirsi due sentieri che riportano entrambi al Vado di Castello. Il primo parte dall'imbocco del Maiori e scende per la Valle della Paura, l'altro dalla vetta scende attraverso lo Stazzo di Cristo e la Fonte di Caperno. Entrambi i sentieri richiedono molta attenzione in caso di scarsa visibilità.
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Subito dopo il cimitero di Aielli, in corrispondenza di un fontanile, si piega a sinistra su una sterrata che dopo 4 km è chiusa da un cancello (apribile) oltre il quale è vietato il transito ai veicoli non autorizzati.........
Dopo aver lambito i pendii del Secino, in ambiente suggestivo, la sterrata sale con stretti tornantini al Vado di Castello (mt. 1554) e ai Prati di S. Maria. Se fatta a piedi la sterrata puo' essere "tagliata" in moltissimi punti che consentono di accorciare notevolmente il tragitto che è di circa 6 km.
Spalle all'Etra e fronte al crinale del Sirente si va a destra quasi in piano su una valletta (Valle Arzano) seguendo sbiaditi segni giallo-rossi. Superato un largo stazzo con fontanile il sentiero diventa una larga carrozzabile che procede sempre con pendenza moderata lungo la Valle Spagnoletta. (segni bianco rossi). In corrispondenza di un ampio tornante a sinistra la si abbandona e si va diritti (scritta sbiadita "S:Nicola" su un masso a destra poco visibile), si traversa un altro stazzo e si indiviidua sulla sinistra una piccola traccia (segni biancorossi anche qui) che a mezza costa, sempre con poca pendenza corre alle pendici del Costone di Valle Faito. Un ultimo tratto piu' ripido rimonta il pendio erboso che porta al Monte San Nicola (mt. 2012). Qui si aprono i magici scenari sul versante nord est con panorami a perdita d'occhio su Majella e Gran Sasso e sui vertiginosi canaloni del versante, poi sulla faggeta e sulle Piane. Si piega a sinistra restando sul crinale principale, si perdono una sessantina di metri di quota, si risale, si superano sulla sinistra un paio di rilievi della cresta e si giunge al Monte di Canale (mt. 2151). Conviene proseguire ancora su cresta per ammirare poco piu' avanti lo spettacolare canalone che ospita la Neviera.
Oltre che al sentiero di andata per il ritorno, con tempi molto inferiori possono seguirsi due sentieri che riportano entrambi al Vado di Castello. Il primo parte dall'imbocco del Maiori e scende per la Valle della Paura, l'altro dalla vetta scende attraverso lo Stazzo di Cristo e la Fonte di Caperno. Entrambi i sentieri richiedono molta attenzione in caso di scarsa visibilità.