Lama Bushcraft/da campo all round: ESEE 6 vs SRK Cold Steel

Salve ragazzi come da titolo vorrei sapere secondo le vostre opinioni quale tra i due coltelli indicati nel titolo è migliore per l'utilizzo specificato, e quale dei due è di una qualità complessiva migliore.
Il prezzo di tutti e 2 è di circa 150 euro, l'ESEE 6 è il prodotto preferito e consigliato da praticamente qualsiasi tester o appassionato sui forum americani, si utilizza in maniera migliore ed è di ottima qualità, sopratutto è molto robusto e capace di sopportare utilizzi pesanti (Chopping / Batoning ).

L'SRK è (e basta vedere qualche video/test per capirlo) indubbiamente un ottimo coltello a livello qualitativo, la versione con acciaio VG-1 sembra veramente indistruttibile in certe prove, una lama resistente e con una buona capacità di taglio e anche a detta di molti utilizzatori oltreoceano più adatto al "brute work".
Nonostante tutto però molti continuano a sostenere che l'esee 6 è a tutto tondo un coltello migliore, in effetti la Cold steel non è un azienda che a molti piace (l'ho vista piu volte essere definita la McDonald delle coltellerie) però non si può discutere sulla qualità dell'acciaio di questa lama.

Io sarei propenso a prendere l'ESEE 6, se non avessi semplicemente qualche dubbio riguardo alla resistenza e alla qualità dell'acciaio, che temo sia inferiore a quella dell'SRK.
Inoltre su qualche forum ho letto di chi si lamentava della capacità di taglio dell'ESEE.

Detto questo,già questa estate avevo chiesto tra l'ESEE 6 e il BK7 quale fosse una scelta migliore come coltello da campo/survival, perché anche li avevo dubbi sulla maggiore fragilità della lama del bk7. E mi è stato detto che non c'è una differenza qualitativa tra i due, e di scegliere dove mi portava il cuore.

Spero che qualcuno di voi abbia esperienza con l'SRK o l'ESEE 6 e possa aiutarmi a chiarirmi le idee.

(Da giugno a oggi son andato avanti con i miei Mora, economici e sorprendenti, anche se faticosi da utilizzare per lavori pesanti; e prima di spendere 150 euro per una lama, vorrei essere sicuro di fare la scelta giusta per non avere ripensamenti poi, o brutte sorprese.)

Grazie mille a tutti in anticipo!

P.S Inoltre ho trovato a 168 quindi vicino agli altri due, la versione San Mai III dell'SRK, e quello è notevolmente migliore del VG-1 almeno su carta.
E anche un recon scout O-1 a 144, ma su quello ho forti dubbi. Visto che non ne parlan molto bene.
Se lo vuoi usare come tuttofare prenderei Esee 6, anche se secondo me conviene sempre un coltello bushcraft per lavori di fino ( che in caso di rottura /smarrimento dell'ultensile pesante possa in qualche modo sostituirlo) e uno pesante come accetta/pennato per lavori pesanti.
 
Ci ho appena abbattuto un piccolo alberello (nella mia campagna ovviamente, andava levato), ho choppato il tutto in piccoli tronchetti che ho poi spaccato col batoning. Vuoi sapere che legno era? Ulivo... non so se hai presente quanto è duro. Il lavoro è durato parecchio tempo e, come banco di prova, è andato più che bene. Taglia ancora la carta.
Soddisfattissimo del coltello. Punto. (E il manico è ancora perfetto nonostante il batoning spietato)
mi viene da ridere.
un alberello e vuoi tirare le somme.
ci manca ancora che si sia devastato…. è un cold steel mica un pakistano in finto damasco!
ti ho già detto che è un buon coltello e fai bene ad esserne soddisfatto, io ne ho due di srk.
ma è il tempo a decretarne le reali qualità.
 
mi viene da ridere.
un alberello e vuoi tirare le somme.
ci manca ancora che si sia devastato…. è un cold steel mica un pakistano in finto damasco!
ti ho già detto che è un buon coltello e fai bene ad esserne soddisfatto, io ne ho due di srk.
ma è il tempo a decretarne le reali qualità.
Per alberello si intende un tronco dal diametro di 30 cm... non caramelle... comunque sì, col tempo vedremo socuramente (anche se ho pochi dubbi)
 
anche perchè le plastiche non sono mai eterne... si modificano solo per tempo, raggi UV umidità...
oltre che le sollecitazioni meccaniche.
 
Mi riferivo a questo:

https://www.hic-sunt-leones.info/index.php?topic=30129.msg680804#msg680804

ma mi sembra che nessuno dei partecipanti alla discussione lo abbia effettivamente provato...

Si ricordo di aver aperto io la discussione, servirebbe un topic a parte per parlarne meglio, il manico è quello di Mik molletta, che deriva dal disegno del nexus caio, venduto come progetto all'epoca alla fox, per recuperare alcuni dei costi affrontati di progetti nexus. La fx modificò spessore acciaio ecc. facendo uscire il combat jungle, sostanzialmente un caio di molto peggiorato, sotto tutti gli aspetti. Invece nelle speranze iniziali del gruppo nexus avrebbe dovuto essere una versione industriale del caio appunto, con lievi modifiche e aggiustamenti. Così come fece tanti anni dopo mik con il suo molletta Carthago e il lion steel m7, riuscendo questa volta. Probabilmente la fox apportò troppe modifiche sostanziali senza testare bene il progetto o sentire gli autori. Anche i design del nexus tito e del chiudibile mckf vennero venduti alla fox e sono ancora a catalogo nelle loro versioni industriali.

Io ho avuto e usato per anni un combat jungle, il principale problema era il manico, scomodo e che ruotava in mano nel chopping. Un problema molto fastidioso nell'uso. Inoltre la parte finale dava noia sulla mano, e la rampa senza guanti era vescica assicurata tra pollice e indice. Anche l'uso del finger choil era ostacolato dalla rampa e dalle sue lavorazioni aggressive. Quanto alla lama, con lo spessore ridotto e il manico alleggerito, full flat, risultava abbastanza inconsistente nelle attività più pesanti per essere un buon coltello da campo, a differenza del Caio che era molto più consistente, sebbene avesse la stessa rampa fastidiosa. L'acciaio era molto difficile da riaffilare bene, non prendeva mai il filo a rasoio.

Quanto a questo fox Bushman, posso confermare che ci vedo gli stessi problemi sul manico, che la fox ha preso (avendone tutti i diritti, visto che hanno acquistato il progetto) e messo su diversi lama fissa negli ultimi dieci anni. Il manico sicuramente farà un pò di vesciche e tenderà a ruotare in mano. I guanti non sono risolutivi, anche se aiutano. Quanto alla lama l'impressione è di un bisello troppo basso, su uno spessore di 5 mm, con una lama eccessivamente larga e l'uso di un acciaio poco adatto ad una bisellatura stile scandi. Grossi problemi per chi vuole togliere il microfilo e avere un filo a zero, con il D2. Ma ovviamente, sono impressioni, posso dire la mia sul manico che conosco bene, ma la lama andrebbe provata.

Invece ho visto dei test su youtube. Dai video in uso sembra avere importanti problemi di penetrazione nel chopping, che compensa in parte solo con il peso della lama, ma deve tagliare il giusto materiale, nel legno va parecchio male. Nei lavori di fino si controlla male, anche se nel taglio puro se la cava bene. Il fodero mi piaceva, ma molti lo bocciarono all'epoca. A me il cuoio piace e gli ultimi foderi fox, sono molto curati.
 
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