Dati
Data: 21 Novembre 2016
Regione e provincia: Rieti, Lazio
Località di partenza: Piano della Rocca (1200 m), in corrispondenza del Rif. Borgovelino (Collerinaldo)
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: 6h 30'
Chilometri: 16
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Nessuna, a parte qualche insidia dovuta al fogliame umido incontrato durante la salita del versante esposto a Nord.
Periodo consigliato: Sempre
Segnaletica: Buona fino alla vetta del Nuria
Dislivello in salita: circa 1000 m
Quota massima: Monte Nuria (1888 m)
Accesso stradale: Percorrendo la Salaria, si esce a Borgovelino e si seguono le indicazioni per Collerinaldo. Si devia per uno stradello asfaltato che conduce al rifugio Borgovelino (indicazioni presenti).
Traccia GPS:
Descrizione
Era da tempo che avevo in cantiere questa escursione che, in tutta sincerità, avrei voluto fare in una giornata in cui non avevo troppe ore da dedicare alla montagna.
Pensavo infatti che salire al M. Nuria fosse una gita semplice, poco impegnativa, da non perderci troppo tempo; forse perchè sottovalutavo la bellezza di questo comprensorio, varie volte ho scelto di perseguire obiettivi più elevati e sfidanti, rimandando l'ascesa al M. Nuria senza grandi rimorsi.
Tuttavia, ho iniziato a ricredermi quando, avendo finalmente deciso di salire in una calda giornata autunnale, ho cominciato la mia ricerca sul web delle varie vie di salita: ho cominciato così ad apprezzare e a pregustare non solo i panorami che una cima così isolata può offrire, ma anche la bellezza dell'ambiente racchiuso dalle pendici di questa montagna.
Le copiose piogge dei giorni precedenti mi avevano fatto desistere dal partire dalla Piana di Rascino, che richiede un avvicinamento in auto da farsi su sterrata di oltre 15 km (la probabilità di restare impantanato era quasi una certezza!).
Pertanto ho scelto di salire per la via normale, ossia dal rifugio Borgovelino, per poi compiere un anello di ampio respiro che mi permettesse di conoscere e apprezzare questo territorio nella sua interezza.
Alle ore 8 del mattino parto dal rifugio Borgovelino seguendo una comoda sterrata in direzione Est.
La sterrata percorre il fianco Nord della montagna, restando quindi all'ombra del timido sole ancora basso; ben presto sulla destra si stacca un sentiero ben segnato da bolli biancorossi che sale deciso il versante addentrandosi in una bella e rigogliosa faggeta:
Dopo 50' di cammino dalla partenza e circa 3 km si giunge nell'ameno pianoro in cui si trova il rifugio De Angelis, prezioso gioiello di cui la comunità montana di queste parti può andar fiera per come lo custodisce e lo mantiene:
I numerosi tavolini e la palpabile ricettività di questo luogo mi lascia credere che nella bella stagione quassù vengano molte famiglie a passare una bella giornata all'aria aperta.
Il sentiero prosegue alle spalle del rifugio e da qui le pendenze iniziano ad essere più impegnative:
Nulla di difficile, ma il fogliame marcio e inumidito dalle recenti precipitazioni, rende scivoloso il fondo del sentiero, complicando un pochino la salita.
In rapida ascesa comunque si giunge al limitare del bosco (1720 m):
Ora è possibile scoprire i crinali sommitali del monte Nuria:
Da cui si osserva una bella visuale sul gruppo del Terminillo:
e sul dirimpettaio monte Giano:
Con lo sguardo che si perde nell'orizzonte, si percorre la dorsale in direzione Ovest per raggiungere un'anticima a quota 1879 m:
Si ritorna poi indietro, incontrando placidi cavalli che pascolano indisturbati:
raggiungendo così la vetta a quota 1888 m:
Panoramiche dalla vetta:
Si osservi il pianoro in direzione Sud, costituito da verdi pascoli racchiusi da una cinta di alture dal profilo dolce. All'estremità Sud del pianoro si trova il monte Nurietta, obiettivo che già è nel mirino.
Proseguendo in direzione Est si giunge al Colle della Fungara (1881 m), un notevole balcone sui sottostanti laghi di Cornino e di Rascino:
Dal Colle della Fungara si deve percorre l'invitante cresta che conduce alla base del Nurietta:
Si attraversano i prati della conca, restando immersi in uno stato di quiete e silenzio assoluto:
La salita al Nurietta è presto fatta:
Per il ritorno, anzichè tornare sui propri passi, ho preferito studiare un via alternativa, fuori sentiero.
Pertanto, si scende in direzione Ovest fino a raggiungere la faggeta a quota 1750 m:
e si percorre il crinale Ovest della montagna mantenendosi sempre sul limitare del bosco, senza perdere troppa quota:
Attraversando vari canaloni, si raggiunge così il Prato dei Frati, da cui ci si butta nella faggeta fino ad intercettare una sterrata:
Questa comodamente percorre il fondo del fosso che in direzione Ovest scende direttamente dal Nuria, ricollegandosi ad una strada sterrata in località Santoianni (1200 m).
Questa, aggirando il versante Nord Ovest del monte Nuria, riporta al rifugio Borgovelino in un paio di km, attraversando pascoli ed ambienti un pò bucolici:
Conclusioni
Escursione molto appagante, ben al di sopra delle aspettative: aver compiuto questo anello mi ha permesso di conoscere i vari versanti di questa montagna. Inoltre il fuori sentiero praticato a quote inferiori ai 1700 m in rilievi montuosi di questo tipo consentono un valido allenamento nella pratica dell'Orientering (ho già effettuato escursioni in ambienti simili nella media Valnerina).
Mi rimane la leggera amarezza di non essere salito dalla Piana di Rascino, ma mai dire mai ...
Insomma, non necessariamente le soddisfazioni vengono trovate puntando solamente le alte quote, l'Appennino è ricco di molti tesori anche al di sotto dei 1900 m. Tesori tutti da scoprire.
Data: 21 Novembre 2016
Regione e provincia: Rieti, Lazio
Località di partenza: Piano della Rocca (1200 m), in corrispondenza del Rif. Borgovelino (Collerinaldo)
Località di arrivo: Idem
Tempo di percorrenza: 6h 30'
Chilometri: 16
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: Nessuna, a parte qualche insidia dovuta al fogliame umido incontrato durante la salita del versante esposto a Nord.
Periodo consigliato: Sempre
Segnaletica: Buona fino alla vetta del Nuria
Dislivello in salita: circa 1000 m
Quota massima: Monte Nuria (1888 m)
Accesso stradale: Percorrendo la Salaria, si esce a Borgovelino e si seguono le indicazioni per Collerinaldo. Si devia per uno stradello asfaltato che conduce al rifugio Borgovelino (indicazioni presenti).
Traccia GPS:
Descrizione
Era da tempo che avevo in cantiere questa escursione che, in tutta sincerità, avrei voluto fare in una giornata in cui non avevo troppe ore da dedicare alla montagna.
Pensavo infatti che salire al M. Nuria fosse una gita semplice, poco impegnativa, da non perderci troppo tempo; forse perchè sottovalutavo la bellezza di questo comprensorio, varie volte ho scelto di perseguire obiettivi più elevati e sfidanti, rimandando l'ascesa al M. Nuria senza grandi rimorsi.
Tuttavia, ho iniziato a ricredermi quando, avendo finalmente deciso di salire in una calda giornata autunnale, ho cominciato la mia ricerca sul web delle varie vie di salita: ho cominciato così ad apprezzare e a pregustare non solo i panorami che una cima così isolata può offrire, ma anche la bellezza dell'ambiente racchiuso dalle pendici di questa montagna.
Le copiose piogge dei giorni precedenti mi avevano fatto desistere dal partire dalla Piana di Rascino, che richiede un avvicinamento in auto da farsi su sterrata di oltre 15 km (la probabilità di restare impantanato era quasi una certezza!).
Pertanto ho scelto di salire per la via normale, ossia dal rifugio Borgovelino, per poi compiere un anello di ampio respiro che mi permettesse di conoscere e apprezzare questo territorio nella sua interezza.
Alle ore 8 del mattino parto dal rifugio Borgovelino seguendo una comoda sterrata in direzione Est.
La sterrata percorre il fianco Nord della montagna, restando quindi all'ombra del timido sole ancora basso; ben presto sulla destra si stacca un sentiero ben segnato da bolli biancorossi che sale deciso il versante addentrandosi in una bella e rigogliosa faggeta:
Dopo 50' di cammino dalla partenza e circa 3 km si giunge nell'ameno pianoro in cui si trova il rifugio De Angelis, prezioso gioiello di cui la comunità montana di queste parti può andar fiera per come lo custodisce e lo mantiene:
I numerosi tavolini e la palpabile ricettività di questo luogo mi lascia credere che nella bella stagione quassù vengano molte famiglie a passare una bella giornata all'aria aperta.
Il sentiero prosegue alle spalle del rifugio e da qui le pendenze iniziano ad essere più impegnative:
Nulla di difficile, ma il fogliame marcio e inumidito dalle recenti precipitazioni, rende scivoloso il fondo del sentiero, complicando un pochino la salita.
In rapida ascesa comunque si giunge al limitare del bosco (1720 m):
Ora è possibile scoprire i crinali sommitali del monte Nuria:
Con lo sguardo che si perde nell'orizzonte, si percorre la dorsale in direzione Ovest per raggiungere un'anticima a quota 1879 m:
Si ritorna poi indietro, incontrando placidi cavalli che pascolano indisturbati:
raggiungendo così la vetta a quota 1888 m:
Panoramiche dalla vetta:
Si osservi il pianoro in direzione Sud, costituito da verdi pascoli racchiusi da una cinta di alture dal profilo dolce. All'estremità Sud del pianoro si trova il monte Nurietta, obiettivo che già è nel mirino.
Proseguendo in direzione Est si giunge al Colle della Fungara (1881 m), un notevole balcone sui sottostanti laghi di Cornino e di Rascino:
Dal Colle della Fungara si deve percorre l'invitante cresta che conduce alla base del Nurietta:
Si attraversano i prati della conca, restando immersi in uno stato di quiete e silenzio assoluto:
La salita al Nurietta è presto fatta:
Per il ritorno, anzichè tornare sui propri passi, ho preferito studiare un via alternativa, fuori sentiero.
Pertanto, si scende in direzione Ovest fino a raggiungere la faggeta a quota 1750 m:
e si percorre il crinale Ovest della montagna mantenendosi sempre sul limitare del bosco, senza perdere troppa quota:
Attraversando vari canaloni, si raggiunge così il Prato dei Frati, da cui ci si butta nella faggeta fino ad intercettare una sterrata:
Questa comodamente percorre il fondo del fosso che in direzione Ovest scende direttamente dal Nuria, ricollegandosi ad una strada sterrata in località Santoianni (1200 m).
Questa, aggirando il versante Nord Ovest del monte Nuria, riporta al rifugio Borgovelino in un paio di km, attraversando pascoli ed ambienti un pò bucolici:
Conclusioni
Escursione molto appagante, ben al di sopra delle aspettative: aver compiuto questo anello mi ha permesso di conoscere i vari versanti di questa montagna. Inoltre il fuori sentiero praticato a quote inferiori ai 1700 m in rilievi montuosi di questo tipo consentono un valido allenamento nella pratica dell'Orientering (ho già effettuato escursioni in ambienti simili nella media Valnerina).
Mi rimane la leggera amarezza di non essere salito dalla Piana di Rascino, ma mai dire mai ...
Insomma, non necessariamente le soddisfazioni vengono trovate puntando solamente le alte quote, l'Appennino è ricco di molti tesori anche al di sotto dei 1900 m. Tesori tutti da scoprire.