Lanterna a due neon degli anni 70/80: autopsia e considerazioni

Utilizzo:
Campeggio automobilistico e similari.

Caratteristiche:
Due neon FT5W a luce fredda (orrida)

Budget:
Per l'epoca abbastanza costosa.

Se è vero che non ha senso proporre una cosa non più in vendita,il mio discorso sarà principalmente dettato a considerazioni tecniche ed elettroniche. Sono passati 30 anni e ora i led e le batterie al litio consentono cose che "ieri" erano impensabili.
Questo tipo di lampada era molto diffusa negli anni che furono nell'uso all'aperto,specialmente nei campeggi organizzati.
Ma visto che ne abbiamo una gli facciamo le pulci,un pò di amarcord e magari se uno ne avesse una in cantina gli consigliamo come ripararla.
Ne ho già smontate diverse di vari tipi e illutrerò le differenze.

Intanto,è normalmente una lantena molto complesa con tanti stadi,ciascuno indipendente e "sovrano".


PICT1662.JPG
-Primo stadio caricabatteria:
Una btr al piombo di questo tipo necessita di una tensione di ricarica di quasi 8 volt (7,2/7,5) con una corrente limitata a valori "umani" non tanto per la batteria (che può reggere picchi anche maggiori della sua AH ) ma per fare la ricarica con un trasformatore ufficientemente piccolo e leggero.

Il circuito di controllo di carica solitamente è un transistor pilotato di base con uno zener,quelle ultra economiche si affidavano solo al valore di cresta del secondario raddrizzato e stabilizzavano con una spiralina in nickel-cromo.

-secondo stadio : batteria
Solitamente è una batteria da 6V 4AH con forma cubica e elettrolita chiuso. Ne era stata fatta qualche rara versione con pile NiCd con X elementi in serie per avere la tensione giusta.
E si guastavano nè più nè meno di quelle al piombo.
Ricordo che la btr al piombo non gradisce di essere scaricata fino in fondo e muore se oltre a scaricarla fino in fondo la si lascia sacrica per tanto tempo.

-Il corpo illuminante
Sono due tristissimi neon al luce freddissima,quasi verdastra,sono gli stessi neon che si usavano nei pensili della cucina,solo che per farli andare a bassa tensione vengono pilotati come neon a catodo freddo innescadoli con una "botta" di quasi mezzo KV ma con una corrente bassissima e tempo brevissimo che di fatto riesce pure problematico leggere con un tester a lancetta da 20K/V .
Poi man mano che la scarica nei tubi si innesca l'oscillatore variava frequenza e corrente per fare la piena accensione. Non aspettatevi comunque un PWM ,era un semplice oscillatore auto-eccitato e ultra impreciso...e sopratutto generante un sacco di armoniche,fino alle onde medie!

Funzionano di fatto a catodo "post riscaldato" in quanto una volta innescati l'emissione avviene per la corrente che passa sui catodi.
Uno dei due è evidentemente abbrustolito su uno dei catodi in quanto usandoli entrambi attivi c'è n'è sempre uno che assorbe la "legnata" in fase di avviamento,oltre tutto l'accensione accompagnata da un bagliore bluastro su quell'elettrodo la dice lunga sulla precisione di funzionamento.

-il circuito elettronico
Qui trova posto il circuito di alimentazione dei tubi fatto solitamente con uno o due transistor bipolari come oscillatore e un piccolo trasformatore di ferrite.
La frequenza di lavoro è poco sopra alla gamma udibile e la stabilizzazione della corrente è data da un gioco di condensatori sull'uscita. E dalle caratteristiche dell'oscillatore.

La sicurezza di non uccidere la batteria per sovra-scarica era data dal fatto che l'oscillatore sotto una certa tensione si spegneva. Peccato che la tensione per lo spegnimento era variabile,io ho avuto 5 valori diversi in 5 prove,stimabili intorno ai 4 volt (più o meno mezzo volt).


PRESTAZIONI:
Se parliamo di assorbimento la corrente varia solitamente dai 300/400 mA a un solo neon attivo e si porta di poco sotto all'amper a tubi entrambi accesi.
Il che vuol dire che dopo 4 ore massimo la batteria è scarica.
Inoltre se la tensione è un goccio bassa il circuito fatica enormemente ad accendere i neon in un tempo ragionevole.
Il flusso luminoso è all'incirca paragonabile a una lampada a filamento da 10/15W a bassa tensione,qualche esemplare poteva spingersi quasi ad equivagliare una 21W da auto.

Le prestazioni sono abbastanza scarse paragonate all'alta efficenza dei led,ma come oggi non mi metto a deridere una vecchia 1100 con le code se la paragono a una punto prima serie di pari cilindrata anche qui non c'è da deridere in quanto all'epoca era molto difficile fare di più.

Al giorno d'oggi è possibile avere lampade molto più efficienti a pari prezzo e con autonomie superiori.
Idem per il discorso "tenuta all'acqua" ,qui si ha un oggetto abbastanza delicato,per la fragilità dei neon,per il fatto che non esiste nessuna tenuta per fermare un eventuale infiltrazione di acqua

L'unica cosa che proprio non va è il peso! Questa lampada in base alle prestazioni che ha è un vero macigno!
 

Allegati

  • PICT1661.JPG
    PICT1661.JPG
    178,1 KB · Visite: 101
  • PICT1660.JPG
    PICT1660.JPG
    232,7 KB · Visite: 96
  • PICT1659.JPG
    PICT1659.JPG
    194,4 KB · Visite: 93
  • PICT1658.JPG
    PICT1658.JPG
    218,7 KB · Visite: 101
Ultima modifica:
Hanno già messo le mani avanti: ho comprato una lampada led da 4,7 w e nella scatola la mettono in classe F quando la stessa comprata 3 anni orsono era classe A.
Quanto sono diventati ridicoli, non sanno più come farci sentire in colpa.
 
Perchè scusa la scatola di cartone la guardi?

Tot watt,che siano quelli che mi servono,tot volt tot amper

E la scatola fa un wosh nella stufa! Ah....saranno 15 anni che non compro nulla di nuovo!

Certo che la tentazione di ricablarne una con i led focalizzati e batterie al litio è tanta...giusto per fare un qualcosa di diverso.
Ma non ho ancora finito lo stereorama 3000 OMT (one more time)
 
Mi ricordo che da bambino ( anni '80) mi capitava di vederne di simili nella vetrina del ferramenta, ( e' possibile che ne esistessero anche in metallo?) costituivano per me, da sempre affascinato dalle torce, un oggetto del desiderio irraggiungibile. Mi immaginavo facessero una luce pazzesca ( mai vista una accesa)
ve n'erano anche di non ricaricabili, alimentate a pile ( tipo D, o "torcia"), viste su un catalogo di materiale elettrico ( credo fosse roba primi anni '70)
Nei primi anni 2000, in una fiera dell'elettronica trovai una lampada simile, ricaricabile, con 2 lampade fluorescenti e faretto con lampada alogena: credo fosse super mega ultra maxi cinesissima, era fatta di plasticaccia, faceva poca luce e la carica durava pochissimo, cesso' di funzionare un paio di mesi dopo l'acquisto
 
Questa tipologia di lampade ha avuto delle "varianti" così numerose che i virus si arrossano quasi!

Alimentazione:
-a pile comuni
-a batteria Pb
-a batterie NiCd
Fonti luminose:
-comuni lampadine bassa tensione (versioni a una o due)
-lampadine + faretto
-1 neon
-2 neon
-1 o 2 neon + lampadine

E ovviamente non tutte erano riuscite. Potrebbe anche essercene stata qualcuna in metallo.

In ogni caso un neon correttamente alimentato fa da 2 a 3 volte la luce di una potenza equivalente a filamento.

Inoltre non erano ancora facilmente disponibili le alogene.
 
Da una parte hai ragione, ma le batterie al piombo di cui sopra, devono essere mantenute in carica mentre le litio no.
Non necessariamente, le litio sicuramente le puoi "spremere" di più a parità di durata, ovvero di cicli di ricarica, ma puoi usare delle batterie al Pb nominalmente più capienti per sopperire al tutto.

Poi se riprogetti il tutto da zero, non hai problemi di costi etc etc indubbiamente le litio sono migliori di quelle al Pb ma in un contesto di questo genere mi sembravano più appropriate.

Ciao :si:, Gianluca
 
Le batterie al piombo sono MOLTO più "amichevoli" di quelle al litio. E anche di quelle al NiCd,che al confronto di tutte sono dei cessi indegni. Intanto utilizzando robaccia di recupero,magari presa a basso prezzo da auto e moto allo sfascio avevo realizzato un macello di cose.
Negli anni 80 e 90 quando facevamo festaccia in giro era normale collegare un amplificatore,solitamente autocostruito di potenze variabili a seconda di hi lo portava,ma mai oltre 25+25W perchè con solo 12 volt non fai di più senza stadio di alimentazione in salita.
Per la luce candele e fiaccole...

In ogni caso la palma del cesso non è sulle batterie al piombo che avranno pure parecchie rogne (all'epoca usando quelle da auto e moto c'era anche l'acido libero in mezzo ai piedi) ma quelle NiCd che erano sempre scariche,avevano fastidiosi effetti memoria e in ultimo lasciavano a piedi senza nessun preavviso. Troppe volte sono rimasto "in silenzio" a causa delle odiose NiCd che sembravano cariche ma non o erano.

Se a casa mia non ci sono utensili a batteria è anche per quel motivo.

Inoltre una batteria al piombo la ricarichi anche con un trasfo per campanelli,un diodo singolo e una lampadina in serie.
 
Ultima modifica:
Non per niente le luci fredde sono da esterno. Da interno ci vuole luce calda, semmai il pittore avrà bisogno di luce bianca neutra per essere sicuro dei colori che sta usando
 
Le luci fredde (per mia idea mi raccomado) dovrebbero sparire dalla faccia della terra.

Sono scarsissime di contrasto e sanno tanto di morgue
Ricordo che in una delle case dove sono stato nel bagno c'era una plafoniera marchiata "eurobagno" ad accensione istantanea.

Dentro aveva due neon marchiati 36/88 che veniva definita di "bianco perlato" il risultato è che vedevi i sanitari sporchi anche quando erano puliti,e con un aspetto ospedaliero indegno.

La cosa bella è quello che viene definito "neutro" ossia il 4000K o bianco industriale da altri costruttori venga definito cool white ossia bianco freddo.

Metteremo d'accordo prima il tagliagole russo che non i produttori di lampade ad avere gli stessi codici e non nomi fantasiosi
 
il motivo per cui c'è stato un odioso proliferare un pò ovunque di luci fredde,specialmente a batteria è che è relativamente più facile ottenere valori molto più alti di efficienza.
Specialmente con i led dove la differenza in termini di costo almeno all'inizio c'era e ben avvertibile.

Oggi non ha più senso. Anzi sacrificando un goccio di efficienza spesso si ha un risultato estetico migliore
 
ormai i lampioni ( almeno da me) sono tutti a led, luce fredda.
non voglio addentrarmi in discussioni sull'efficienza energetica, ma la loro luce sembra piuttosto " triste", inoltre se sei in auto/ scooter con la pioggia non ci vedi un tubo.
Secondo me le migliori luci per illuminazione stradale sono le vapori di sodio a bassa pressione, luce monocromatica di un bel giallo che attraversa piu' facilmente nebbia e pioggia.
 
Purtroppo da quando sono apparsi i primi "kit" (parrebbe illegali,io ho sempre usato lampade normali per motivi di reperibilità) di fari allo xeno per le auto (tecnologia nata per tutti altri scopi...proiettori cinematografici! Era per togliere l'arco dei carboni in aria e quindi il monossido dalle cabine di proiezione ) sembra quasi che si faccia la gara a chi ha la luce più fredda ovunque.

A Paesana la prima tranche di lampioni a led erano mostroamente freddi ,la seconda già un pò più normali,dieci anni dopo. Qui si potrebbe parlare di disponibilità a prezzi accettabili di led efficienti con tonalità più bassa.

Se vogliamo parlare di frequenze,perchè in sostanza anche di quelle possiamo parlare,la luce è una frequenza. Sicuramente il giallo è più basso del blu. Non a caso i neon sottoscocca delle auto tuning sono solitamente blu e non gialli,appunto per dare l'idea di dinamismo e velocità.

In alcune città hanno fatto l'aggiornamento dei lampioni (una volta a mercurio/sodio) e a saluzzo se non ricordo male avevano pure fatto una votazione per decidere se caldo o freddo e il caldo aveva stravinto.

Poi comunque mi ricordo che da piccolo molte vie a torino erano ancora illuminate a filamento con dei lampioni a lampada in vista,veri boccioni che comunque facevano una luce piacevole. Ricordo via thures,vicina a casa mia che al passaggio dal filamento al mercurio si era abbruttita.
 
Non a caso i neon sottoscocca delle auto tuning sono solitamente blu e non gialli,appunto per dare l'idea di dinamismo
be' io li ho visti anche gialli, rossi, verdi e di ogni colore. Quando usci' il primo Fast and furious ( non mi ricordo l'anno) esplose ( almeno dalle mie parti ) la moda del "tuning", si vedevano neon e lucine varie piazzate su auto tutt'altro che sportive o prestazionali, come Punto prima serie, pandini, ecc, oltre che su scooter e motorini vari ( viste anche su mountain bike)
concordo, ho notato che spesso nelle strade illuminate con le luci led tutto mi sembra "piatto" e distinguere ciclisti e pedoni mi risulta porconoso :(
Vero, danno un idea di "piatto", senza dettagli, sopratutto con la pioggia, aggiungi pedoni vestiti interamente di nero che attraversano alla organo maschile di dobermann, ciclisti senza luce e monopattinisti vestiti di nero manco andassero ad un funerale, e la frittata e' fatta.
 
Alto Basso