Ho quasi concluso la lettura del libro e nel complesso mi è piaciuto. E' stato interessante scoprire, ad esempio, che nell'emisfero boreale il sorge sorge a est e tramonta a ovest nei due equinozi (marzo e settembre) ma non dalla primavera all'autunno (sorge e tramonta, rispettivamente, a nord-est e a nord-ovest) o dall'autunno alla primavera (sorge e tramonta, rispettivamente, a sud-est e a sud-ovest). Mi ha fatto piacere conoscere "l'effetto spunta", una specie di "v" tra i rami degli alberi del nostro emisfero. I rami che crescono sul lato più illuminato (quello sud nell'emisfero boreale) si sviluppano orizzontalmente in direzione della luce al contrario dei rami che, trovandosi sul lato più buio, tenderanno a crescere verso l'alto.
"Viaggiare senza strumenti sulla terraferma significa reintrodurre nel viaggio una curiosità infantile. Significa imparare a prendere nota delle cose che non sempre compaiono sulle cartine e di sensazioni che non vengono facilmente registrate. Significa riconnettersi con la terra e, così facendo, tenere a bada i sentimenti di disorientamento e paura che possono accompagnare la convinzione di essersi persi, nel viaggio di andata e in quello di ritorno" (pag. 43, il corsivo è mio)